sabato, aprile 18, 2020

💛Simbologia della palma, "sa Prama"

Simbologia della Palma, "Sa Prama" in Sardegna. 

Oggi mi ronzano in mente due  parole sarde  e una sanscrita:
-"prama( intreccio delle foglie di palma per la domenica delle palme). 
-"sprama" ( che vuol dire paura). 
-"prana",  una parola sanscrita che significa "respirare, energia, soffio vitale" che passa attraverso i meridiani del nostro corpo eterico, a livello elettrico, tanto da essere chiamata, esplicata nella sua tecnica , Pranayama, il  "respiro degli immortali'. 
Apparentemente tre parole che non c'entrano nulla l'una con l'altra, ma hanno più legami di quanto si possa pensare. 
Qui in Sardegna , esiste la famosa necropoli dei Giganti di Mont'e Prama, nella penisola del Sinis. Si dice che l' abbiano chiamata cosi per via delle numerose palme nane che in periodo prenuragico abbondavano nella penisola. Statue antecedenti alle sculture greche, e posteriori a quelle egizie.
Ma "prama" non ha solo il significato di palma. Va oltre, secondo me. Molto oltre.
Per gli Egizi la palma rappresentava la Bellezza, l'Armonia, la fecondità. 
Era rappresentata dalla Dea Hator, la grande Mucca celeste che creò il mondo e il Sole.
La Dea Hator è rappresentata come colei che versa l'Acqua di Vita al defunto, al di sopra di una palma. 
"Siedero' in un luogo puro tra le foglie della palma dei datteri della Dea Hator"( tratto dal Libro dei Morti egizio).
Palme che simboleggiano l'immortalità, che come un albero della vita, collegano cielo e terra. 
Ma la palma era anche l'immagine della Dea Tanit, rappresentata con una palma e due serpenti. 
E soprattutto la palma veniva usata, secondo le rappresentazioni egizie, dal Dio Anubis, Dio della morte, per  guidare le Anime nel Regno dei morti. 
Ma la parola "prama" è molto simile alla parola "prana", parola sanscrita che significa "respiro della vita, respiro immortale" , importantissimo per mantenere in equilibrio psiche e corpo, e nel gestire e dominare emozioni come rabbia, sofferenza, frustrazione. 
Paura.
Paura come "sa sprama" appunto. 
Due parole così simili "prama/sprama", e opposte. 
Dei Giganti di pietra che si ergono maestosi al di sopra delle altezze delle palme che dominavano la zona, in segno fiero e superbo di dominanza di quell' emozione di paura ("sa sprama" ) che prende gli umani al momento del trapasso nell'altro mondo,( visto che Mont' e Prama)è una necropoli, quindi luogo di riti funebri.
Si ergono al di sopra delle stesse palme, simboli di immortalità, di collegamento tra cielo e terra, usate da Anubi per favorire il passaggio nel mondo dei morti. 
Si ergono talmente al di sopra da diventare essi stessi delle divinità, come la Dea Hator, la grande mucca celeste, creatrice del mondo e del Sole. Ma anche colei che è portatrice di latte, nutrimento, vita, di "spremitura/sprema/sperma". 
Spermatozoo dal greco "sperma-atos" che significa "seme"
Dove quell'atos è troppo simile all'Hator della Dea del latte nutriente, e dove lo si ritrova, guardacaso , proprio uguale a quel Dio Atos, un gigante della mitologia greca, in continua lotta con Poseidone, tanto da esserne ucciso e seppellito da una montagna che prese il suo nome. 
Quindi Giganti a nutrimento stesso di quelle palme, con la loro "spremitura simbolica" di "sprema/sperma", come la Dea Hator che nutre le palme di acqua sacra, al di sopra di esse, per contrastare, attraverso i riti sacri e funebri , "sa sprama", la paura della morte.
Antichi riti intrecciati alle foglie della palma, che simbolicamente indicano i raggi solari, il Dio Sole, di cui ancora si conserva la tradizione  nella confezione de "sa prama" sarda, l' intreccio delle foglie di palma che vengono benedetti la domenica delle palme. 
E i Giganti sapevano bene come connettersi con il Divino. 
Vincendo "sa sprama " ( la paura) con il prana
"Sprama/prama/prana". 
Sappiamo bene quanto la paura agisca per prima sulla respirazione.
Il respiro si fa breve e frequente, e se non entra in circolo sufficiente ossigeno, viene l'affanno. Paura di affrontare simbolicamente la morte, visto che era un sito funebre. 
E allora, i Giganti Dei, si ergono al di sopra delle palme, come Divinità, a fertilizzate le palme( prama) con il loro seme ( ben più potente dell'acqua pura della Dea Mucca Hator), come degli Atos/Giganti sardi padroneggianti e vincitori sul Monte Prama, e coloro che con il respiro Prana sono riusciti a dominare la paura ("sa sprama" ) della morte. 
Guardacaso, il complesso archeologico, del Sinis fu frequentato fin dal periodo neolitico– come attesta l'importante sito archeologico di Cuccuru S'Arriu – noto per una necropoli del Neolitico medio, nelle tombe della quale era di norma presente un idolo femminile in stile volumetrico. 
La Palma è anche l' immagine di Maria, la Dea  Tanit, molto celebrata in Sardegna ( rappresentata da una palma con due serpenti), con chiari riferimenti al culto della Dea Madre e Albero della vita.
"Cuccuru s 'Arriu" significa "sommità,origine del fiume", ma è anche molto simile come parola, anche ad "arrisu", che significa "risata". 
"Arriu/arrisu"..
Una necropoli di Giganti fieri e orgogliosi che vincono la paura della morte , celebrando l' immortalita', tramite la loro forza fertilizzante spermatica sulle palme, e del loro respiro panico, che vince la stessa paura della morte, nelle quali intrecciano memorie del loro passaggio fino alla domenica delle palme, e che sorge affianco ad un'altra necropoli dedicata al Sacro Femminino della dea Tanit, simbolo della fertilità , rappresentata da una palma con due serpenti. 
Due serpenti Mercuriale, che indicano l'unione del maschile e del femminile. 
Lì alla sommità, all'origine del fiume, che è un inno alla vita, una risata di vita, e di sberleffo e vincita sulla morte, che nasce nell'Utero di Madre Terra,  attraverso lo sguardo fiero di questi Giganti che osano dove non osano gli uomini. 
Osano a provare a vivere.
Dei della loro stessa esistenza. 
Mont' e Prama non è solo " il Monte delle Palme". No, troppo riduttivo.
Rappresenta la nostra stessa identità di semidei. Che affrontano e sfidano la morte con una risata, con un soffio di vita pranico, con la loro creatività spermatica. 
Al di sopra delle stesse palme. 
Padroni della loro stessa immortalità. 
Grandi Guide, in un momento come questo, in cui la paura attacca soprattutto il respiro, i polmoni.
Gli Dei insegnano che siamo Dei.
Se lo vogliamo

Tiziana Fenu

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Simbologia dei Giganti di Mont'e Prama


Approfondimento su un'altra "prama", il palmo della mano in sardo:

https://maldalchimia.blogspot.com/2020/11/simbologia-del-palmo-della-mano-in.html







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