martedì, maggio 05, 2020

💜La forza sacra e sacralizzante dell’impulso erotico

La forza sacra e sacralizzante dell’impulso erotico è riconosciuta da tutte le tradizioni, sia in senso cosmogonico che riportata all’ascesi individuale. Nel culto indù, il mondo nasce dall’amplesso di Shiva, il principio maschile, e Shakti, “colei che è fatta di desiderio”, senza la quale “Shiva sarebbe incapace di qualsiasi moto”. Allo stesso tempo, però, Shakti è la dea che nell’uomo presiede alla forza-vita luminosa detta Kundalini, giacente alla base della spina dorsale, che risvegliandosi e risalendo sino al “loto dai mille petali”, al sommo del capo, vi si congiunge col suo sposo, dando luogo alla “grande liberazione”, cioè al superamento dei vincoli terreni. Nello Zohar, testo fondamentale della tradizione kabbalistica, si legge: “Dio cerca solo ciò che gli corrisponde. Perciò il Santo – che sia benedetto – risiede in chi, come Lui, è uno. Quando l’uomo, in sacralità perfetta, realizza l’uno, Egli è in quest’uno. E quand’è che l’uomo è uno? Quando uomo e donna sono congiunti sessualmente (…) Quando maschio e femmina si trovano uniti, badando a che i pensieri siano santi, allora l’essere umano è perfetto e senza macchia, e viene chiamato uno. L’uomo deve dunque far sì che la donna gioisca in quel momento, onde sia con lui un unico volere, ed entrambi uniti debbono por mente a quella cosa (…) Se uomo e donna si uniscono, se divengono uno in corpo e anima, allora il Santo – che sia benedetto – prende dimora in quest’uno e genera, per lui, uno spirito santo”. Questo concetto dell’eros come forza trascendente e santificante, non soltanto in senso mitico ma anche operativo, potrebbe essere rintracciato in tutte le tradizioni primarie: lo si ritrova nel taoismo (“È col cambiar di donna che si raggiunge la vita eterna”); nell’ermetismo egizio-alessandrino; negli insegnamenti esoterici arabo-persiani, e in una lunga altra serie di dottrine

Tratto da " Iniziazione al Sesso Esoterico" di Dion Fortune

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