sabato, aprile 19, 2025

💙Pasqua 2025

 Siamo ancora sotto il riverbero energetico del plenilunio in Bilancia, di domenica 13 aprile, sotto l'Archetipo Phe di espansione e sotto l'energia dell'Arcano Maggiore XVII  della Stella, per questa Settimana Santa

Per il Giovedì Santo, il 17, abbiamo avuto un Sacro Archetipo 21, la Shin, il Fuoco Sacro, con Arcano XXI del Mondo.
Questa Luna Piena in Bilancia, ha richiesto il  nostro equilibrio, come ho già approfondito.
Un equilibrio che si può trovare solo all'interno del nostro Sacro Sepolcro.
Perché è necessario morire a se stessi, per rinascere, per incarnarsi a nuova vita, a nuova energia, e nel nostro intimo Sepolcro, a cui si può accedere, dopo un percorso di "passione" e di crocifissione simbolica.
Tutta la passione di Cristo, è collegata a questo equilibrio e complementarietà di sinergie opposte, che devono essere integrate, interiorizzate.
Implementate.
Già nelle antichissime civiltà, conoscevano questo potere immenso.
Tutte le figure di potere, dalle grandi Dee, alle rappresentazioni maschili più tardive, sono state sempre rappresentate con le due polarità ( spesso rappresentate da animali ricchi di simbolismo) in equilibrio a braccia tese, come una Stella a cinque punte, che indica connessione, equilibrio tra le polarità, ma anche con il Divino.
Ma indica anche il pianeta Venere, e il suo percorso pentacolare nel cielo, per compere l'Intero tragitto nell'arco di 8 anni.
Nel giorno di Venere, il  Venerdì Santo, si compie il mistero della Crocifissione, alla terza ora, che esotericamente è legata al mistero del risveglio della kundalini.
Ieri, venerdì, eravamo sotto il Sacro Archetipo Tau, il ventiduesimo, che rappresenta proprio la Croce, il Sigillo dei Sacri Iniziati.
È il mistero della croce, della sinergia di Fuoco delle due polarità che si implementano a vicenda, per rinascere, per la resurrezione a nuova vita.
Per avere consapevolezza, che, nonostante l'apparente divisione, la frattura, la morte momentanea, siamo frattali della    stessa Matrice Divina.
Solo nella dimensione Sacra e solitaria del nostro intimo Sepolcro, dove elaboriamo lutti, perdite, morti, fratture, possiamo emergere.
Smarriti dalla frattura, ma intimamente consapevoli, nonostante tutto, di questo universale amore Divino, che ci guida, per far emergere la migliore versione di noi stessi.
L'avanzare per sottrazione, può creare dolore, perché le identificazioni che spesso proiettiamo all'esterno, non ci rappresentano, non ci corrispondono.
Ma la verità è che sono estremamente limitanti, rispetto alle nostre potenzialità.
Si può creare solo nell'assenza, nel vuoto, nello spazio, nel grembo che accoglie e porta a maturazione.
Questo Sabato Santo, rappresenta l'Archetipo He', il quinto Archetipo, con funzione "vita".
È il preludio alla rinascita, dall'aver ritrovato il proprio Sole interiore.
La connessione con il Divino, la nostra parte spirituale, rappresentata anche dall'Arcano Maggiore V del Papa.
Il 5, il pentacolo, la connessione con il Divino.
Si crea nuovamente un legame, stavolta, di intima compenetrazione tra le due polarità, e tra l'umano e il divino.
Quell'energia Cristica solare, che è già dentro di noi, che dobbiamo riconoscere e onorare, perché è tutta nostra, e aspetta solo di essere manifestata, se pur attraverso percorsi che possono sembrarci ingiusti, penalizzanti, sofferenti.
Di privazione, spesso.
È un percorso, questo di questa Settimana Santa, così particolare è intensa, dal punto di vista energetico, che ci accompagna attraverso l'energia stabilizzante di questa che è stata la Luna Piena in Bilancia, che richiede equilibrio, corresponsione, condivisione.
La Settimana Santa, si apre infatti con il Giovedì Santo, quando si celebra quel rito carico di condivisione e di umiltà, quale è la "lavanda dei piedi".
Ed è un gesto di pace estrema sinergia, il Fuoco della Shin e l'Acqua della lavanda dei piedi, guidato da Giove, il solare re dell'Olimpo.
Un gesto di estremo equilibrio, che annulla la gerarchia, di scambio reciproco, in uguaglianza.
Perché solo dove c'è scambio reciproco, corrispondenza, ci può essere crescita, espansione.
Si parte dai piedi, da una dimensione di umiltà, di "servizio" e corresponsione, e si arriva alla testa, di Domenica, il giorno della rinascita.
Della nostra intima resurrezione.
Domenica, il giorno di Pasqua, infatti, giorno dedicato al Sole, siamo sotto l'energia dell'Archetipo Samech, il quindicesimo, con funzione "pressione".
È un Archetipo che fa pressione affinché la nostra parte divina si manifesti, nonostante l'apparente divisione, la tentazione della divisione, rappresentata dall'Arcano Maggiore XV del Diavolo.
È la sublimazione della Materia, il discernimento, la trasformazione
La consapevolizzazione del nostro potenziale.
L'Archetipo Samech di domani, giorno di resurrezione e rinascita, essendo anche il quindicesimo archetipo, manifesta anche la dimensione della fertilità.
Il  quindicesimo giorno centrale del ciclo lunare e femminile, quello più fecondo.
Si rinasce a sé stessi, perché  ci si è lasciati fecondare dall'energia Divina.
La nostra stessa energia Divina, latente, già integrata, come frattali.
La dinamica energetica di questi quattro giorni sacri, dal Giovedì Santo sino alla Domenica di Pasqua, parte da un Archetipo Shin, che brucia di energia cristica.
INRI
"Igne natura renovatur integra", cioè la natura si rinnova interamente nel fuoco, là dove l'Iniziato spera di ottenere infine la Pietra Filosofale: lo Spirito corporificato.
Si arriva alla croce, Venerdì Santo, la Tau, che quest'anno si incastona con una correlazione perfetta, e in questo passaggio di morte, si ritrova il senso della vita, il nostro Archetipo He' di oggi.
Per arrivare a domani, al giorno della manifestazione di ciò che l'energia divina, in pressione, manifesta attraverso le nostre piccole vite.
L'Archetipo Samech, il quindicesimo, lo conosciamo. È quasi sempre presente durante i passaggi particolari, perché è un Archetipo con l'energia della creazione.
Il glifo della Samech è come un oroborus, un serpente che si morde la coda.
È un'energia dinamica, circolare, rotante.
È come una forza che emerge dall'oscurità, che si svincola dall'apparente prigionia del Diavolo.
È come un Assoluto Solare che emerge dalle tenebre.
La  Shin, il Fuoco Sacro, che ha governato il Giovedì Santo, è l'altro elemento solare, che porta luce sulle tenebre.
Eppure, si necessità proprio dell'aspetto delle tenebre, per creare la luce.
Lucifero, è quell'elemento che in chimica, chiamiamo fosforo, che deriva dal greco "phos", luce, correlato a "phainein" , mostrare, portare alla luce.
È ciò che proprio l'archetipo Samech, fa.
Fa emergere la luce, il nostro aspetto divino, dalle tenebre
Fosforo : portatore di luce
Lucifero è un portatore di luce.
Trasporta energia, forza solare.
È un'energia.
Ma deve trasmutare la sua energia, in energia positiva, e diventare un Cristoforo, che era un Titano, un portatore di Cristo.
È ovunque, come fosforo, nel nostro corpo, soprattutto nella sfera sessuale, che è quella della creazione, creazione legata al nostro Archetipo Samech.
Mi viene in mente il simbolo di Shiva esposto al Cern, di cui ho parlato in un mio scritto( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/04/shivanarajaeclissi.html?m=0)
Shiva al centro di un cerchio.
Shiva danzante dentro il cerchio della Samech, energia creatrice.
Shiva che domina il Fuoco.
Il Fuoco solare.
Il Fuoco della kundalini.
Il Fuoco che Prometeo rubo' agli Dei, per darlo agli uomini.
Perché senza Fuoco, gli stessi Dei, non possono essere Dei.
Cristoforo, il portatore del Cristo, aiutava le persone a passare da una sponda all'altra del fiume.
Si fa portatore del Cristo.
Si fa portatore della luce solare
Ha la stessa valenza del Lucifero, del portatore di Luce.
Per questo, la Samech, che fa emergere il Divino, ha Lucifero come veicolo.
È nella Samech il segreto della trasmutazione.
L'antico simbolo della Samech, una linea retta, verticale, con tre orizzontali a decrescere, ricorda sia la Menorah ebraica, il candelabro delle 7 luci, metafora dei 7 chakra risvegliati, sia il Sistro, magico strumento di risveglio della Dea Hator, di cui ho avuto modo di approfondire un un mio scritto( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/04/esiste-un-giochino-sardo-chiamato.html?m=0)
Perché è il Femminino che ha il potere del risveglio.
La luce, come la gravidanza, ha la gestazione nell'oscurità.
La Samech è come un serpente che si morde la coda.
Il Serpente è il Femminino.
La ciclicità è Saturno, il Sole Nero, ancora, Femminino
La Samech, circolare, somiglia molto alla Mem, tredicesimo Archetipo, la Sacra Madre Cosmica delle acque, e siamo sempre nell'ambito del Femminino.
Un Femminino legato alla vita, ma anche alla morte (Arcano XIII).
È la vita che si celebra oggi, Sabato Santo, con il quinta Archetipo He', funzione "vita", che rappresenta proprio un Femminino.
Il pentacolo astrale di Venere, nel suo percorso.
La conformazione della Tanit.
Il Sacro Femminino
Maria.
La Maddalena.
Coloro che restarono fedeli al loro Cristo, al loro Fuoco.
E domani si celebra la sinergia creatrice di queste due polarità, attraverso l'Archetipo Samech.
La sinergia maschile/Femminile.
La sinergia umano/divino.
La sinergia vita/morte.
Tra l'altro, nell'antica rappresentazione della Samech, con 7 bracci, è già evidente la dimensione equinoziale necessaria per questa rinascita. È durante l'equinozio, quando le sinergie lunari e solari, luce ed ombra, sono in equilibrio, che i 7 pianeti si allineano, in correlazione alchemica con i 7 chakra allineati per la rinascita.
La Pasqua viene celebrata esclusivamente durante l'equinozio.
A coronamento di questo intenso percorso di Passione, ritroviamo la nostra condizione intima primordiale, primigenia, Monadica.
Una condizione che ci consente e ci spinge a migliorarci sempre, a ricominciare, sapendo che niente è cristallizzato, e che è ancora tutto in un meraviglioso potenziale.
È la pace del cuore.
Il Caos che acquisisce la consapevolezza della sua infinita potenzialità e creatività.
Che interiorizza il valore della sua Sacra Corona. Della sua regalità.
L'intelligenza che si è lasciata fecondare da un'energia superiore, per essere Intelletto capace di discernere la verità.
Si è accolta la risonanza divina.
Si è stati nella dimensione della fiducia. L'equilibrio e la riunione degli Opposti ha ritrovato ricompantezza, coesione.
Passione
Pass-I-One, in inglese
Tradotto, "consentire che io diventi Uno".
Permettere di ritornare a quell'integrita, che, nonostante le spaccature del cuore e dell'Anima, preesistono a noi stessi come nostra intima Radice Monadica.
Come nostro intimo Sacro Sepolcro, dove avvengono le nostre trasmutazioni e rinascite, che danno vita a quel Bambino alchemico, capace di rinnovarsi a nuova vita, attraverso la sua innocenza e integrità,  dove gli Opposti sono in equilibrio, non ancora sbilanciati dalle speculazioni mentali o dalle esuberanze del cuore.
È una forma che si sta perfezionando in forma cristica, cristallina.
Rilucente come un cristallo.
E, come un cristallo, si deve avere consapevolezza che si brilla anche sotto terra.
Si è cristalli, anche se nessuno ci vede.
La luce solare non può far altro che enfatizzare la nostra luce interiore, che è frutto del nostro intenso lavoro, del nostro esserci strutturati come cristalli di valore, non come semplici schegge di vetro.
Dove non esiste più contrapposizione tra carnefice e agnello sacrificale, per usare una metafora cristiana.
Dalla sesta ora del Venerdì Santo, alla nona ora, si dice che calarono le tenebre sulla terra. Sono le ore di agonia e di morte del Cristo sulla croce.
Ma è una profonda simbologia alchemica.
Il Venerdì è legato a Venere, dea dell'amore.
La Croce indica unione degli Opposti.
La sesta e nona ora.
Il sei, è esotericamente, unione degli Opposti, il nove è creazione, kundalini, gestazione, grembo.
6 + 9, mi da un 15.
L'Archetipo Samech di domani.
Pontenzialita' creatrice, fecondità, ma che può portare anche  ad una frattura, una divisione (Arcano Maggiore XV del Diavolo) o ad una ulteriore complementarietà tra opposti ( 15 > 1+5 = 6), perché le due polarità, i due Amanti, al cospetto del Diavolo, non sono imprigionati.
Le catene non li stringono. Si possono liberare con facilità.
Sta a noi, scegliere se essere agnello sacrificale che subisce da vittima, o se considerarci onorati e pieni di Gratitudine per questa opportunità di essere Agnelli sacrificati, nel senso, però, di essere resi sacri.
Agnello come fattore equilibrante.
Come Fuoco Primo, fisico, che nella tradizione iniziatica segna l'inizio reale dell'anno, primo dei dodici segni zodiacali, inteso come il Sacro Ariete Celeste( e la Luna Nuova in Ariete, del 29 marzo, probabilmente ci stava preparando a questo intenso passaggio, in una corrispondenza energetica, sempre straordinaria).
È questo il senso profondo.
Come sempre, sono occasioni, circostanze, di crescita.
È la nostra risposta, come sempre, a creare, e a fare la differenza.
Fare l'agnello.
O essere Agnello.
Con infinita gratitudine sempre
Vi auguro una buona Rinascita di Cuore.

Tiziana Fenu
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