A Ulucak Höyük, Turchia occidentale, ad agosto del 2024,è stata rinvenuta una statuetta femminile di 8mila anni, in una zona abitata ininterrottamente fin dal Neolitico.
Ulucak Höyük è considerato uno dei i primi villaggi agricoli in Turchia, si trova nel distretto di Kemalpa¸a Smirne.
La statuina di argilla si presenta come una donna con la bocca aperta, forse il foro per far passare il laccio per il collo, così suppongono.
Io non credo che si tratti di questa funzionalità.
Si tratta indubbiamente di una primordiale Dea Uccello, con il becco aperto, forse in posizione di supremazia, come fanno gli uccelli per spaventare il nemico.
L'immagine in cui la statuina è ripresa di profilo, tradisce una sorta di cresta /pennacchio con tre appendici.
Simbolo del Femminino e della sua ciclicità nella dinamica di "nascita /morte /rinascita"
Simbologia che anticipa la simbologia delle Dee trimorfe.
Il simbolismo a tre punte, infatti, non credo sia propriamente legato ad una specifica connotazione di un volatile, quanto ad un'intrinseca proprietà di ciclicità, tipica del Femminino.
Sembrerebbe anche in una attitudine "orante /oracolante".
Gli Uccelli sono per antonomasia messaggeri spirituali tra le dimensioni.
Anche la nostra Dea Madre Sarda, di Turriga, quinta immagine, ritrovata a Senorbi, risalente al IV millennio aC, è una Dea Uccello( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/08/dea-madre-turrigaabruzzo.html?m=0)
Tra l'altro ha caratteristiche proprie anche delle Veneri cicladiche, come la nostra Dea Madre di Santadi, quarta immagine, esposta al Museo Archeologico di Cagliari ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/06/dea-madre-siciliana-e-dea-madre-sarda.html?m=0)
Sono Dee Madri che hanno proporzioni auree, legate alla simbologia della precessione degli equinozi( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/03/le-tre-dee-madri-cosmiche-sarde-della.html?m=0)
D'altronde, è la simbologia del Femminino, quella che può oltrepassare, attraverso la simbologia della colomba /pavoncella, attraverso le "porte cozzanti", durante la navigazione, con Noè, con Gilgamesh, e anche con Giasone, di cui ho parlato nel mio scritto sugli Argonauti ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/07/gli-argonauti.html?m=0)
Le "porte cozzanti", gli scogli alti, lo stretto passaggio da superare, rappresentano gli equinozi in precessione, come spiega Giorgio Santillana ne "Il Mulino di Amleto".
Si oltrepassa la porta alla ricerca di un nuovo fuoco, di quel cloruro equinoziale che segni una nuova era astronomica.
Quindi anche la simbologia di queste Dee Uccello, viste in questa prospettiva, si amplifica.
Non semplici messaggero di altre dimensioni, ma vere e proprie pioniere di varchi, di portali da attraversare, per l'evoluzione dell'umanità, per non interrompere il ciclo del tempo con il susseguirsi delle ere astronomiche.
"Sono "il prototipo di Ištar, che «sommuove l’apsû( acque dolci sotterranee e il loro oceano primordiale) davanti ad Ea( Enki in sumero, dio delle acque)"
coluro equinoziale dell’Età dell’Oro passava attraverso i Gemelli (e il Sagittario).
Gemelli, elemento Aria.
L'arco del cielo. Il Femminino, la dea Uccello.
Infatti la Costellazione dell’Arco, formata dalle stelle di Argo e del Cane Maggiore, di cui Sirio, il Sacro Femminino, è la stella più luminosa.
E d'altronde, proprio la bussola di Argo, della nave degli Argonauti, è il caduceo, di appartenenza del Femminino ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/07/la-bussola-caduceo-di-argo.html?m=0)
Tutto si incastra perfettamente.
Simbologie che affondano nella notte dei tempi, e che trovano conferma e correspinsione anche nella dimensione astronomica.
Sia il viso che il corpo, di questa Dea Uccello, hanno una conformazione romboidale, che richiama la vulva femminile
Femminino sottolineato anche dal ventre prominente, dal seno appena abbozzato ma visibile e dalle fattezze che richiamano la conformazione steatopigia, con i fianchi promimenti
Le mani sono sul plesso solare, sul terzo chakra Manipura, tipica posizione delle antiche statuine del neolitico e paleolitico( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/09/simbolismo-mani-sul-plesso-solare.html?m=0), in una posizione di potere, di creazione, di autoaffermazione.
Perché creare è potere.
L'evoluzione del Femminino, delle Dee Madri.
Da Dea Uccello, a Dee che venivano dal mare.
Le prime Apkalli, le prime Oannes, fino a che, anche questo ruolo, non è stato usurpato dal Mascolino ( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/04/evoluzione-delle-dee-madri.html?m=0)
Tiziana Fenu
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