mercoledì, ottobre 15, 2025

💛 Mappa Stellare di Coricancha

 


Questa tavoletta è conosciuta come la Mappa Stellare di Coricancha, scoperta a Cusco, in Perù, durante gli scavi archeologici all'interno di un antico tempio del Sole di Viracocha( sul quale ho trovato interessanti correlazioni con la nostra Antica Civiltà Sarda https://maldalchimia.blogspot.com/2025/09/incaetruschisardidio-viracocha.html?m=0), e correlazioni Sardi/Etruschi/Inca ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/04/etruschiinca.html?m=0), risalente al  regno di Pachacútec( siamo nel 1400 circa)
Tempio parzialmente ricoperto di lastre d'oro durante l'apice della civiltà Inca.
Una  tavoletta che fa riferimento alle energie che erano considerate sacre dagli Inca, come il sole, la luna, le stelle, l'arcobaleno, i fulmini,  il giaguaro e l'acqua.
Nella religione Inca, in particolare nella visione del mondo andina, il mondo era suddiviso in tre regni.
Il regno di Hanan Pacha, dimora degli Dei, la dimensione spirituale.
Il Kay Pacha, corrispondente al il regno terreno, al mondo di mezzo. 
La dimensione Uku Pacha degli inferi, il mondo dei morti.
Una rappresentazione che si manifesta comunque, in modo più complesso, di quello descritto sommariamente.
Ci sono molti elementi interessanti.
Direi che riguarda il periodo equinoziale, in cui ci sono degli allineamenti particolari e levate eliache di alcuni pianeti che sono visibili a occhio nudo.
Sicuramente è una rappresentazione lunisolare e sotto è rappresentato un calendario su base 16 /7( la prima fila verticale a sinistra non conta, serve da vettore.
Su base 16 era il calendario al tempo del megalitismo, adottato soprattutto  basato sulla suddivisione in 4 dei due solstizi e dei due equinozi.
In epoche che si avvicinano al neolitico  l'anno calendariale solare era costituito da 16 mesi.
I 16 mesi erano ciò su cui si basava il “calendario delle tombe a corridoio”.
Si scompone l'anno solare in 4, poi in 8 e infine in 16.
L'elemento centrale è il sole
Se notate, anche gli strani "orologi" degli Apkalli, hanno spesso una suddivisione in 16 porzioni, numero 16 che ha un importante significato alchemico ( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/04/rosone-scintoista-apkalli.html?m=0)
16 mesi composti da 4 settimane ciascuno e queste 4 settimane hanno 5 giorni ciascuno.
Compare anche come marcatore, suddiviso in 16, al polso degli Apkalli.
Ma se ci badiamo, anche le più recenti edificazioni, come cattedrali e basiliche, presentano spessissimo una ripartizione 8, oppure 16, come la cupola di San Pietro ( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/06/la-cupola-di-san-pietro-e-il-sacro-16.html?m=0)
Interessante il simbolo sulla sinistra, circonferenza con tre elementi verticalizzanti all'interno, e doppia falce.
Stessa simbologia che abbiamo in una nostra Domu de Jana di Pubusattile in provincia di Sassari, e che ritroviamo anche a Malta, ne avevo già parlato in un mio scritto( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/09/pubusattile-tre-falli-tempio-di-malta.html?m=0).
Potrebbe benissimo indicare il simbolismo della rinascita dopo la morte (nascita /morte /rinascita), possibile grazie alla sinergia delle due polarità, maschile e femminile, solare e lunare, presenti, come simbolismo, anche nelle nostre Domus de Janas.
Vi è anche la rappresentazione dell'Albero della Vita.
7 elementi, come le 7 semisfere sulla sinistra, ad indicare forse le Pleiadi, che fanno parte della costellazione del Toro, che sono comunque sulla via della rinascita, lungo la Via Lattea, ma molto più probabilmente, indicano  i 7 pianeti allineati, visibili proprio durante l'equinozio di primavera.
Periodo alchemico di rinascita e resurrezione( vedi la nostra Pasqua cristiana)

Sopra, sempre sulla sinistra, vi è un raggruppamento di 13 stelle, che potrebbe rappresentare la costellazione dell'Ofiuco, molti importante nelle antiche civiltà, compresa la nostra Sarda, ne ho parlato tante volte, la cui rappresentazione è quella simbolica del nostro Ofiotauro, rappresentato anche nei bronzetti ( lascio un link di uno scritto che contenga quelli precedenti  a riguardo - https://maldalchimia.blogspot.com/2025/09/bronzetto-tetiofiotauro-vesica-piscis.html?m=0)
La sua levata eliaca (il momento in cui appare prima del sorgere del sole) si colloca all'incirca a fine novembre o inizio dicembre, poiché il Sole attraversa l'Ofiuco tra il 30 novembre e il 17 dicembre, in periodo di equinozio d'autunno.
Levata eliaca speculare a quella delle Pleiadi, a fine primavera, che, sottolineo ancora, fanno parte della costellazione del Toro.
Pleiadi, importantissime, per la civiltà Inca, punto di riferimento per templi sacri.
Quindi abbiamo entrambe le referenze equinoziali, primaverile e autunnale.
Sopra le 13 stelle, sempre a sinistra, un sole/stella, con 13 raggi, forse ancora Ofiuco.

Al centro, in alto, è presente strano "uovo" dalla forma affusolata, che ricorda un'orbita ellittica, e sopra di esso, 3 stelle allineate, forse le 3 stelle della Cintura di Orione.
Forse la simbologia di questo strano uovo, è cosmogonica , come se fosse un uovo primordiale, ma potrebbe riguardare, visto che sono traguardati i due equinozi, in una dimensione più ampia, la precessione degli equinozi.
Sopra il gruppo delle 3 stelle allineate, un'unica ultima stella, isolata.
Forse la tappa ultima del viaggio astrale? Forse Aldebaran, l'occhio rosso del Toro, tappa ultima anche nella via di rinascita nella nostra Antica Civiltà Sarda.
( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/03/la-y-taurina-di-ascensione-lungo-la-via.html?m=0)
Tra le leggende Inca più celebri spicca quella della fondazione di Cusco, secondo cui Manco Cápac e Mama Ocllo, figli del dio Sole Inti, emersero dal lago Titicaca per civilizzare il mondo e fondare l’Impero. Con una verga d’oro in mano, cercarono il luogo dove il bastone si sarebbe conficcato facilmente nel suolo: era il segno divino che avevano trovato il centro del mondo, il Qosqo.
Ma abbiamo una straordinaria correlazione proprio con questo lago, Sacro per gli Inca.
Ne ho parlato a riguardo della celebrazione annuale della gara dei Fassones, ad Oristano.
Dal mio scritto
https://maldalchimia.blogspot.com/2025/08/is-fassones.html?m=0
"Una raffigurazione simile ad un fassones si trova  nel tempio ipogeo di San Salvatore di Sinis (IV sec. d.C.) attesta l’antichita' del fassone, nella sua struttura originaria: composto da giunchi intrecciati nella prua e distesi nella poppa, molto simile alla balsa peruviana, costruita con la totora (Schoenoplectus californicus), il giunco che cresce abbondante lungo le sponde e nelle lagune meno profonde del Titicaca. Essiccata al sole la totora viene poi lavorata a mano creando strutture cilindriche o cubiche per la costruzione di imbarcazioni, case, nonché delle isole galleggianti su cui un tempo si rifugiavano gli Uros.
Questo è molto curioso, perché qui in Sardegna, abbiamo Uras, sempre in provincia di Oristano che dista  circa 17 km dal mare"

Sempre a sinistra, sembrerebbe la rappresentazione della Via Lattea.
Al Centro, con disposizione a Croce, la Croce del Sud che per gli Inca era rappresentata dalla simbologia della Chakana
Sulla chakana ho avuto modo di parlare, perché ne abbiamo una nella nostra Domu de Jana di Ossi ( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/06/chakana-domus-di-ossi.html?m=0)
Interessante notare che anche le Tombe di Pranu Mutteddu sono orientate alla Croce del Sud.
Dal mio scritto
https://maldalchimia.blogspot.com/2025/08/orientamenti-tombe-e-menhir-pranu.html?m=0
"Sottolinea due parametri interessanti.
Il 165.05° corrisponde alla Levata acronica della  Croce  del  Sud all'equinozio di Primavera.
Non visibile dall'Italia perché si trova troppo a sud, ma era visibile nell'antichità classica, quindi sicuramente visibile, almeno 6000 anni fa.
La levata acronica avviene quando  la Croce del Sud sorge contemporaneamente al tramonto del Sole, e permette con precisione, di individuare il Sud."
Sempre dal mio scritto, sottolineo l'importanza di Aldebaran
" La maggior parte delle Tombe dei Giganti hanno l’esedra collocata a Sud-Est, in direzione dell’alba durante il solstizio d'inverno, oppure verso Est, in relazione al sorgere del sole nel periodo degli equinozi.
Unica eccezione, la Tomba dei Giganti di S’Ena e Thomes, che è invece orientata a Sud, in relazione al tramonto al solstizio d’estate, e ha un ha un azimut astronomico di orientamento del suo asse, assolutamente identico a quelle della Tomba dei Giganti Goronna (a Paulilatino, in provincia di Oristano) e a quella di Baddu Pirastru (a Thiesi, in provincia di Sassari).
Le tre Tombe dei Giganti sarebbero orientate verso la stella Aldebaran, della costellazione dei Toro"
Per gli astronomi indù  Aldebaran era RohinÄ«, che significa "cervo rosso", in riferimento al suo colore arancione. Essa marcava uno dei 27 nakshatra in cui era divisa la volta celeste nell'antica India.
È molto probabile che la protome di cervo della Domu de Jana di Grugos a Busachi, indichi proprio la simbologia della Via della Rinascita, Aldebaran.

Simbolismi interessanti in questa tavoletta, una rappresentazione della struttura celeste, una mappa, che potrebbe rappresentare una dimensione cosmogonica di creazione, con asterismi e pianeti principali, simbolici, ma anche una mappa per ritrovare la Via di Ritorno dopo la morte. Sappiamo quanto la dimensione cosmogonica, nelle Antiche Civiltà, si estenda anche dopo la Vita terrena, ed è sempre interessante, perlomeno per me, notare e approfondire le similitudini che, sincreticamente, accomunano le varie civiltà.
Ma, infine, i giri mi conducono sempre a ripercorrere le tracce  della  nostra civiltà sarda, come un eco, che mai si estingue, e che si amplifica passo dopo passo.

Tiziana Fenu
©®Diritti intellettuali riservati
Maldalchimia.blogspot.com

Mappa Stellare di Coricancha



Nessun commento:

Posta un commento