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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

venerdì, maggio 01, 2020

❤️C'è sempre un pettibianco


C'è sempre un pettibianco
sul ramo davanti alla mia finestra
Sta li.
A fringuellare gioioso
Con le sue zampettine
fin troppo sottili
per reggere il peso
di un amoreggiare con la vita
solo cosi come i pettibianchi sanno fare.
Mi zampetto' una mattina sul cuore
Su quel cuore innevato
che mi doleva ad ogni respiro.
Impertinente e silenzioso
Cercavo di scacciarlo.
Non avevo primavere da offrirgli.
Finché non sentii il dolore
delle sue piccole unghiette
arpionarmi quell' ammasso di battiti aggrovigliati sotto la neve
E nonostante il dolore
sentii il calore di quel piccolo corpicino che stanco di  primavere mai fiorite voleva un cuore
sul quale affondare il suo canto gioioso.
E mentre cantava,
quel dolore di carne trafitta,
riprese a battere
E come pennino di una stilografica
su carta assorbente,
lasciai che il rosso del suo petto
colmo di canti d' amore,
mi impregnasse di sangue pulsante,
rosso scarlatto
Che mi esplose nel petto
come lava sotterranea,
mentre lui,
di candore ora piumato,
allentava la morsa sul cuore
E volava gioioso,
dove Dio lo chiamava.
E quando ritorna,
il mio pettibianco, 
lo sfioro leggiadra,
con due dita,
su quel piccolo petto
che mi ridiede la vita,
a cui restituisco il colore vermiglio
del caldo sangue
che mi riportò nelle vene.
E volare lo lascio,
felice di essere ora il cuore fiorito
sul quale posarsi


Tiziana Fenu

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