11 novembre
San Martino
Santo, la cui simbologia è legata, esotericamente al pianeta Marte.
Martino era un soldato romano morto l'8 novembre del 397 a 81 anni, che da giovane offrì metà del suo mantello rosso ad un mendicante, ricevendo così, durante la notte, la benedizione del Battesimo, e il ripristino del suo rosso mantello.
Rosso come il Fuoco, elemento distintivo di Marte, il pianeta rosso.
L'eroe che stabilisce una ierogamia ( eroe, da hieros gamos) con la sua dimensione divina, lasciando le armi, e diventando testimone della parola di Dio.
Il segno dello Scorpione è governato proprio da Marte e la simbologia della spada del guerriero, è una metafora della coda, del pungiglione dello Scorpione
11 novembre
19 giorni dopo l'ingresso del Sole nel segno dello Scorpione
Il 19 è il numero legato al Sole.
Arcano Maggiore XIX del Sole e Archetipo Qoph, con funzione legame.
Lo Scorpione è un segno d'acqua.
Sole e acqua che creano un legame.
Fuoco e Acqua.
Una Sacra ierogamia che segna questo passaggio di unione tra cielo e terra, tra dimensione divina e umana.
L'estate di San Martino, è chiamato questo giorno.
Il richiamo all'estate, porta alla corrispondenza con il passaggio della notte di San Lorenzo, il 10 agosto, tre mesi prima di questo passaggio.
Anche San Lorenzo e la sua padedra Laurentia, sono correlati a questa corrispondenza tra acqua e fuoco, di cui ho avuto già modo di approfondire( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/08/dea-acca-laurentiaaccabadorasan-lorenzo.html?m=0) perché vi è uno stretto legame con il nostro bronzetto sardo itifallico.
Acqua, le lacrime di San Lorenzo, le stelle cadenti, e il Fuoco del segno del Leone, del 10 agosto.
Un passaggio mercuriale, necessario alla trasmutazione del sangue, del sacri-ficio, in oro, sull'onda della tradizione mitraica, e della dimensione del sacrificio, in molte altre civiltà, trasversalmente, in ogni periodo(il sangue del Toro versato per fertilizzare la terra, così come in altre mitologie con corrispondenze astrali, il mantello rosso, sacrificato, condiviso).
Un culto solare, di Manifestazione della luce, per scardinare l'ombra.
Una stessa redenzione dell'energia di Marte, che, da portatore di spada, diventa portatore di luce, di croce, il cui simbolismo archetipale è la sinergia degli Opposti, di fertilità, di evoluzione.
Marte corrisponde all'Archetipo ebraico He' e alla quinta Sephiroth Gevurah.
Quinta Sephiroth Geburah, il pilastro della severità, nell'Albero della Vita, con una forte energia femminile ( anche la Giustizia, ha sempre avuto un'energia e una manifestazione femminile).
Le sue armi sono la spada, la lancia, la sferza e lo stilo, il suo metallo è il ferro.
Il suo colore è il rosso, la pietra il rubino, la lettera ebraica associata la He, quinto Archetipo, con funzione "vita", la cui rappresentazione grafica è la stella a 5 punte.
Il primordiale archetipo Femminino della Tanit, la cui simbologia lega cielo e terra, i 4 Elementi della terra, con l'elemento etere del Divino.
Il 5 è il numero di Venere, controparte energetica di Marte ( sono come il numero primo, 11, il numero Maestro della coppia ierogamica per eccellenza).
Il 5 è anche il numero del Toro, governato da Venere.
Quel Toro che appartiene all'elemento Terra, e che deve essere sacrificato( vuoi per mano di Mitra o attraverso altre simbologie) per consentire la manifestazione della luce, della fertilità, dell'abbondanza.
Proprio come questo passaggio della celebrazione di San Martino, nel cuore dell'autunno, in connessione con la dimensione solare, luminosa, divina, che porta elevazione.
Corrisponde alla divinità egizia Nephthys, sorella di Iside( Iside era protetta da 7 scorpioni) protettrice per la rinascita dopo la morte, le cui bende per l'imbalsamazione erano chiamate "le trecce di Nephthys".
Nephthys.
La Nepeta.
Lo scorpione d'acqua, di cui avevo già parlato ( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/07/pozzo-canopolicanopi-egizi.html?m=0)
bbiamo quindi un Femminino, legato anche alla simbologia dello Scorpione
[...] L'animale che rappresenta la dea Serket, simbolo del venire alla vita, sarebbe più precisamente la nepida (scorpione d'acqua), un insetto anfibio maestro del respiro, del soffio vitale.
Infatti in alcune rappresentazioni appare una Nepeta sulla Dea Serket, la dea Scorpione, protettrice di morti e uno dei vasi canopi dove andavano gli organi del defunto durante la mummificazione
[...] Uno scorpione che è legato astronomicaente, al Solstizio d'inverno, quindi alla discesa autunnale del sole agli inferi.
Gli ingressi dei nostri pozzi Sacri in Sardegna, sono orientati per lo più al tramonto del solstizio d'inverno, quindi alla dimensione più assoluta dell'oscurita', propedeutica alla generazione /rigenerazione/gestazione.
Una discesa necessaria per poter poi risalire e far nascere il Sole Bambino invernale che emerge dall'oscurita' per portare la luce.
Al Femminino spetta il compito di distruzione e di rinascita.
Lo Scorpione è un segno d'acqua, alchemico.
La discesa nella dimensione misterica e ancestrale, nelle acque amniotiche dello Scorpione, per ritrovare la propria luce, per rinascere a sé stessi.
Nella mitologia, Orione, che sta vicinissimo al Toro, morì a causa della puntura di uno scorpione che Artemide fece uscire dal terreno per aver attentato all'onore delle Pleiadi.
[...] Una Nepeta o nepida( casualmente, abbiamo una località, qui in Sardegna, che si chiama proprio Nebida, nel comune di Iglesias), quindi, che è legata anche ad Orione, fulcro importantissimo della spiritualità della nostra Antica Civiltà Sarda
Una nepeta rappresentata sulla schiena della Dea Serket, perché funge, come il Menat, da fattore sinergico, ibrido, equinoziale tra i due solstizi.
La nepeta ha la stessa funzione del Menat, la cui forma la si ritrova nei nostri pozzi Sacri e in particolare nel nostro pozzo di Santa Cristina, come ho approfondito tante volte ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/04/il-menat-portale-alchemico-dei-pozzi.html?m=0 / https://maldalchimia.blogspot.com/2021/11/il-menat-e-santa-cristina.html?m=0)
Ma è durante gli equinozi, da traguardatore lunisolare quale è, che si verifica il fenomeno dell'ombra capovolta, nel pozzo di Santa Cristina.
Il gemellare, la placenta che si manifesta per la rinascita".
Il gemellare.
Sole e luna.
Fuoco e acqua
Come questi passaggio di San Martino.
Piovoso, ma con il sole dentro.
Dipinto raffigurante San Martino, dal retablo appartenne alla chiesa di San Francesco, documentata sin dal 1228.
Museo Archeologico Antiquarium Arborense di Oristano
Tiziana Fenu
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