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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

giovedì, ottobre 07, 2021

💛Il monolite di Mamoiada

Il monolite triansato di Mamoiada, il nostro Serpente Piumato. 

 Riprendo un mio post di alcuni giorni fa, poiché ci sono degli aspetti molto importanti lasciati insospesi. (https://www.facebook.com/103659844591320/posts/374129917544310/) Riguardava una Domus de Jana molto particolare, un monolite con tre solchi, e che presentava, oltre la simbologia triadica "nascita/morte/rinascita", tipico linguaggio simbolico delle Domus de Janas, dopo alcune osservazioni con il ricercatore Roberto Giacalone, anche una conformazione a serpente, con la testa triangolare ben evidente, e due occhi su entrambi i lati. 
Questa piccola Domus, un gioiellino , mi ha colpito talmente tanto, che ho voluto approfondire. 
Per una spiegazione tecnica rimando a questo link(https://m.facebook.com/1644921289094321/posts/necropoli-di-sa-conchedda-istevene-mamoiada-nuoro-il-contesto-ambientalele-tombe/2720555994864173), che tra le altre cose, spiega che questa Domus si chiama "Sa conchedda istevane", che si trova a Mamoiada(Nuoro) e che risale alla cultura di Ozieri, 3.200 a. C. circa, in pieno Eneolitico. Già il nome, è esemplificativo di un chiaro riferimento fallico. 
Ma è la forma con tre anse, ad avermi colpito. Tre "anse/scanalature" che rimandano al concetto triadico creativo di "nascita /morte /rinascita" che sappiamo bene, è il linguaggio subliminale, simbolico e Alchemico delle Domus de janas, ma che mi riconduce ad un significato ancora più ancestrale, al mito del serpente, la cui testa triangolare, si vede chiaramente. 
Ma non è un serpente qualsiasi. È un serpente con tre anse, conosciuto in ambito mesoamericano, tra le civiltà dei Maya e degli Atzechi, con il nome di "Serpente piumato", di cui la testimonianza più antica, si trova nel tempio di Teotihuacan, nel Messico centrale, risalente al 200 a.C., ad esso dedicato. 
Veniva considerato come un Maestro Spirituale, colui che porta la civiltà tra gli Umani, coloro che appartengono alla generazione del Quinto Sole, il sole del movimento, del tempo cronologico, sopravvissuta a tante catastrofi. 
Il mito di questo Serpente Piumato, influenzerà tutte le civiltà posteriori, e partirà proprio dal tempio di Quetzalcoatl, il primo della Mesoamerica, la piramide tronca con 7 piattaforme sovrapposte, dove è presente anche la testa di Tlaloc, il dio atzeco della pioggia. 
Quindi, acqua e fuoco insieme sinergia fonte di vita. Un tempio dedicato alla fertilità, dove compaiono 365 teste del Dio Tlaloc, e segni di calendari lunari di 260 giorni. Interessante notare come il numero 4 fosse cosmogonicamente importante, come le quattro divinità che reggevano i quattro angoli del mondo, considerati come il Sole, e che il quarto Sole era rappresentato dalla dea dell'acqua. 
Quattro, come i vertici degli ingressi quadrati delle Domus de Janas, elemento femmineo per eccellenza, il cui centro è il quinto elemento delle diagonali che si intersecano, dove vi è il fuoco vivificante della creazione. È l'Essenza del Serpente Piumato stesso. 
Il glifo più sacro che possa rappresentare il serpente piumato è quello che rappresenta le acque di fuoco, detta anche Croce di Quetzacoatl, molto simile al concetto di unità monadica "acqua/fuoco" tipico dell'antica Civiltà sarda. 
Le acque bruciano perché sono infuocate. 
Le ha infuocate lo stesso Serpente piumato per espiare una colpa di lussuria, ed è poi ascesso al cielo, sotto forma di Venere. 
Ha sfidato le leggi fisiche per salvare il cosmo, e fare dell'acqua e del fuoco gli elementi primari di vita. 
 Come nell'antica Civiltà Sarda, dove l'essenza, la Creazione è nell'equilibrio di questi due elementi, fuoco e acqua, sole e luna, maschile e femminile. 
Ma questo serpente piumato, simbolo della Creazione, perfetto equilibrio tra acqua e fuoco, non trova forse, con le sue tre anse, rappresentazione compositiva in questo stesso monolite? 
E forse non è lo stesso serpente a tre anse rappresentato nell'antico sigillo dei Tribù dei Dan, degli antichi Shardana? 
Ne feci un'interpretazione meno di un anno fa, quando ancora non mi era chiaro il percorso che mi stava portando alla Geometria Sacra dell'esagono e relativo "fiore/stella/esagono" a sei punte come simbolo degli Architetti Divini dell'Antica Civiltà Sarda (https://maldalchimia.blogspot.com/2020/11/il-simbolo-della-tribu-di-dan.html?m=0). 
Il simbolo della tribù dei Dan è formato proprio da un serpente a tre anse, come il serpente piumato andino, su uno sfondo arcobaleno, all'interno di una circonferenza gialla, che si trova all'interno di un esagono, che a sua volta è una stella di David, con i due triangoli acqua e fuoco, maschile e femminile, che si intersecano, principali elementi alchemici proprio del Serpente piumato. Il tutto, racchiuso da un cerchio rosso con sfondo viola. 
Per gli approfondimenti riguardo poi le lettere ebraiche presenti, Nun e Dalet, potete approfondire nel link. 
 Ciò su cui è focalizzata adesso la mia attenzione è sul fatto che questo monolite riproduce esattamente la conformazione del Serpente piumato andino. 
O meglio, viceversa. 
Poiché il nostro monolite, come dimostra anche il Sigillo della tribù dei Dan, riproduce un serpente con tre anse, ma è un serpente che riguarda la costellazione Draco, la costellazione del Dragone, assimilabile al serpente, anche essa rappresentata con tre anse. Scrivevo nel mio post "All'interno è rappresentato un serpente, che verosimilmente è assimilabile a quello della figura della Cerasta Cornuta , chiamata anche vipera Cornuta del deserto, con due piccole cornine sul capo, spesso presenti anche negli elmetti dei nostri Bronzetti sardi. "Nachas" e "Tannin" sono due parole ebraiche, ed entrambe significano "drago", poiché la connessione tra drago e serpente era già presente in forma della figura del Leviatano, il mostro Marino dalla leggendaria forza, nato per volere di Dio, che rappresenta la grande potenza di Dio, il caos primordiale, nella Genesi Infatti viene indicato come il "serpente del Polo Nord", perché nella etimologia ebraica, indicava la costellazione del dragone, di 4500 anni fa, il Polo nord, che era vicino alla stella Thuban, che invece si trovava nella coda del dragone. 
 E il Dragone rappresentava astronomicamente sia il nodo nord che il nodo Sud. Osservate una cosa importante Come questo Dragone sia inserito in uno sfondo che indica l'arcobaleno 
È significativo e indicativo del diluvio, perché dopo ogni diluvio appare sempre l'arcobaleno 
E l'arcobaleno, è la firma di una nuova Alleanza tra cielo e terra. 
Quindi questo simbolo è legato anche al diluvio universale, e niente di strano che proprio gli artefici del diluvio, fossero degli sciamani sardi, coloro che sapevano invocare la forza del diluvio e del fulmine, come ho già scritto in un mio precedente post, e che Noè, fosse il costruttore sardo" 
 [...] Di Dan, suo padre Giacobbe(Dan era uno dei suoi dodici figli) , diceva "Come serpente lasceranno le tracce, lui e i suoi discendenti" Si dice che furono loro ad aiutare Noè a costruire l'arca. I guaritori ribelli che si staccarono dalle tredici tribù di Israele, formando la tredicesima, come il segno 
 [...] Quello che mi preme sottolineare in questo post, è la centralità semantica del simbolo della tribù di Dan, la simbologia della prima lettera Nun, come Uomo che è rinato a sé stesso, con una potente opera di trasformazione alchemica che lo ha purificato Un Uomo di potere, uno sciamano che veniva ascoltato, un mistico dalle proprietà taumaturgiche 
. L' archetipo Nun, consente questa trasformazione, questa opera alchemica dell'uomo che ha sviluppato la divinità in sé, che è emerso come un pesce sacro, dalle acque del caos e ha varcato la soglia della Dalet, l'altra lettera ebraica che è a fianco alla Nun, rappresentata sotto.il sigillo della tribù di Dan La Dalet rappresenta la porta, ed è proprio in concomitanza con la simbologia della Nun, si accorda perfettamente. 
La lettera Dalet, il Quarto Sacro Archetipo Ebraico, era rappresentata dagli egiziani, con le quattro dita unite e il pollice in alto, lo stesso simbolo della Nun, un uomo che saluta e che irradia energia, e questa Dalet, nello specifico, indica la posizione della mano e delle dita, con pollice dalle dita. 
 Quattro dita unite ( come il 4 della Dalet) più una separata, il pollice, ( 4+1, cioè il 14 della Nun), che vediamo nel saluto dei Bronzetti sardi, come se fosse un simbolo distintivo proprio della tribù di Dan 
[...] La mano, così bene sottolineata dalla Nun iniziale sotto il Sigillo della tribù di Dan, indica molto bene il destino di questi uomini sciamanici, di Dan, degli Shar-Dan, destinati a lasciare tracce energetiche di sé ovunque andassero, come le tracce dei serpenti ondulate nel deserto. 
 Sono le tracce dell' emanazione di energia Le onde energetiche Attraverso le mani, dopo la trasformazione del piombo in oro, come il profeta Giona, (Giona /Giano bifronte/ Janna/Jana) , che si ritrova rigenerato, dopo che è stato nel ventre della balena, essendo riuscito a trasformare il piombo in oro. 
 E balena è anche il significato del Leviatano, il mostro Marino da domare La conoscenza deve sempre essere domata, con l' intelletto divino, proprio, per il suo grande potere. 
Ciò di cui parla questo simbolo, questo sigillo della tribù di Dan, non è un uomo comune È un uomo di grande potere spirituale, che è una fonte di ricchezza e di benessere per tutti È il Noè che salva dal diluvio universale, è il Noè che porta con sé fiore della vita, il trilobato, la forma portante sacra anche nei Nuraghi trilobati. 
È il Mosè che porta il suo popolo in salvo attraverso il deserto. 
 Ed è molto probabile che queste due figure, Mosè e Noè, siano state in passato, 2 Avatar rappresentati dagli antichi Shardana 
"Le tribù di Israele conservarono il Serpente di Bronzo, il Nehustan, nel santuario di Dan, facendone oggetto di Culto, finché il re di Juda Ezechia lo fece distruggere" .( Leonardo Melis)". 
 [...] Dei Dan si dice che una volta partiti dall'Egitto, come truppe protettive di Mosè nell' esodo, andarono ad abitare sulle loro imbarcazioni, e questo viene scritto anche nella Bibbia dell'Antico Testamento, nel libro dei Giudici(5 : 17). 
Il nome per Dan significa "Principe di Dan" e furono loro ad aiutare a Noè a costruire l'arca. 
Nelle nostre navicelle sono rappresentati animali diversi tra loro, scimmie, colombelle, cervi e sembrano delle piccole Arche di Noè frammentate in piccole imbarcazioni. Serpente Piumato, Leviatano, Ofiuco.. 
Ma anche e soprattutto , il doppio ureo egizio., con doppia testa di serpente come il nostro monolite. gli antichi testi funebri egizi parlano della stella polare Thuban, come il fulcro dell' origine della vita. il disco solare di Ra era rappresentato spesso con due urei, cobra, simmetrici, rappresentava l' occhio di Ra con le due polarità, maschile e femminile. 
E che dire del serpente con tre anse rappresentato nella fusaiola di un antico telaio, ritrovata a Santa Caterina di Pittinuri? (https://maldalchimia.blogspot.com/search?q=Fusaiola) (Tra parentesi, i Pitti(antichi abitanti della Scozia) avevano un loro "martello" particolare per macellare gli animali che mi ricorda quello de s'accabadora, "su mazzolu"). 
 Affondano le loro radici nella costellazione del Draco, il "serpente del Polo Nord" perché nella etimologia ebraica, indicava la costellazione del dragone, di 4500 anni fa, il Polo nord, che era vicino alla stella Thuban, che invece si trovava nella coda del dragone. 
 E il Dragone rappresentava astronomicamente sia il nodo nord che il nodo Sud. 
 E questo monolite, che cosa rappresenta, se non la Costellazione del Draco, con le sue tre anse, anticipando di cinque, cinque millenni e mezzo la.figura cosmogonica del Serpente Piumato? 
Nel 6000 circa a.C. la stella Polare era la stella iota della costellazione del Dragone, nel Tremila avanti Cristo era Thuban della stessa costellazione( tempi della Grecia Classica appariva Kochab dell’Orsa Minore (Piccolo Carro) mentre fra duemila anni sarà la stella Vega). 
Un monolite straordinario, che rappresenta un lasso di tempo tra le due stelle polari, poiché la doppia testa, quindi le due stelle polari, le teste de Draco/serpente, è rappresentata da entrambe le parti, con le tre anse al centro, come il serpente Piumato androgino, l'acqua ardente. 
 La leggenda del serpente Piumato, del Leviatano, dell'Ofiuco, del doppio ureo egizio, nascono qui. E questo monolite ne è una prova. 
 Nella terra in cui gli uomini dominarono il Serpente, la conoscenza, il sapere. Perché erano loro stessi dei Leviatani Leviatani, si, come avevo già scritto, come i Giganti, che non sono semplici guerrieri, ma sono uomini divinizzati. 
 "Un Levi-Tannyn. Un sacerdote, come lo fu Mosè, Aronne, Noè, Osiride, Cristo, Budda, e altri. Uomini che hanno trasformato la loro dimensione "umana/animale", e l'hanno divinizzata, nel "ventre simbolico della Balena" di Giona, che ne rinasce come un uomo nuovo, purificato". 
Così scrivevo nel post sulla Sacerdotessa di Esterzili(https://maldalchimia.blogspot.com/search?q=Esterzili) E se l'asse del mondo, ciò da cui è partito tutto, fosse proprio qui, in Sardegna? 
L'asse del mondo. Chi si occupa di Sincronario Maya, lo crede. 
Ci pensavo il giorno che ho interpretato in chiave simbolica, la statuina minoica di Atlanta sull'altalena, con le due colonne d'Ercole(https://www.facebook.com/104545201465861/posts/335640958356283/). 
Due colonne e al centro un serpente con tre anse. 
La nostra 131 al centro di Atlantide. 
Perché se anche noi sardi non ci crediamo, ci sono antichi sciamani che sanno... 

 Tiziana Fenu 
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