Lo Shiva Lingam induista e i pozzi sacri in Sardegna.
Due culture che sono geograficamente e storicamente distanti, ma che, come ho evidenziato in altri miei scritti, esistono interessanti parallelismi antropologici, simbolici e concettuali, attraverso i quali si intrecciano storia delle religioni, archeologia e architettura.
Sicuramente, culture apparentemente diverse tra loro, sviluppano simboli simili per concetti universali come la vita e la sacralità dell'acqua, pur mantenendo identità uniche.
Tra lo Shiva Lingam dell'induismo e i pozzi sacri della Sardegna nuragica (come il famoso Pozzo di Santa Cristina, di cui ho approfondito svariate volte) esistono alcune affinità formali e concettuali sorprendenti, ma anche differenze profonde dovute a contesti culturali e religiosi completamente distinti.
Le affinità e i parallelismi si basano sul fatto che la forma architettonica fondamentale, che le mette in correlazione è il foro verticale che conduce all'acqua, alla sorgente.
Nella struttura dei pozzi sardi, la verticalita' mascolina, costruita con pietre a secco, scende fino alla dimensione ipogeica, sotterranea, del grembo amniotico, fino a raggiungere la falda acquifera.
La tholos di copertura, dove presente, consente, con l'apertura circolare sulla sommità, l'irradiarsi dell'energia solare, fecondante, mascolina.
Nello Shiva Lingam abbiamo forse una rappresentazione architettonica più complessa, ma il concetto di "fecondazione", è lo stesso.
Il Lingam, elemento Mascolino, è spesso posizionato al di sopra di un Yoni (l'elemento femminile, simboleggiante l'utero/la fonte delle acque).
Quando lo Shiva Lingam si trova all'interno di un tempio, un condotto sotterraneo, sotto il pavimento, collega il Lingam ad una sorgente d'acqua sotterranea.
In alcuni templi famosi, il Lingam è effettivamente associato a una sorgente o a un pozzo d'acqua perenne.
In entrambi i contesti, il simbolismo dell'acqua è presente come elemento sacro e rigenerativo, e se l'acqua nei pozzi sacri è chiaramente un elemento di culto, legato a divinità femminili (come la Dea Madre), alla fertilità, alla purificazione e al ciclo vita-morte-rinascita, in cui i pozzi erano probabilmente al centro di rituali legati ai cicli astronomici (equinozi, solstizi), in India, il Lingam, unito allo Yoni, rappresenta l'unione cosmica degli opposti (maschile/femminile, Purusha/Prakriti) da cui scaturisce tutta la creazione.
Una forma di ierogamia, di sinergia degli Opposti, che, come ho scritto tante volte, è estremamente presente nella nostra Antica Civiltà Sarda.
L'acqua, nel culto dello Shiva Lingam, viene versata ritualmente ( in una ritualistica chiamata abhisheka) sulla pietra, simbolo della discesa dell'energia divina, della purificazione e del nutrimento della vita.
E per quanto riguarda l'allineamento astronomico, sappiamo bene che i nostri pozzi sacri, come il Pozzo di Santa Cristina, sono costruiti con una precisione straordinaria per far sì che, in determinati giorni dell'anno (come gli equinozi), la luce della luna piena o del sole si rifletta perfettamente sull'acqua attraverso l'apertura superiore. Questo crea un potente effetto simbolico di unione tra cielo, architettura e acqua sotterranea.
L'ombra capovolta che si manifesta nella tholos del pozzo di Santa Cristina proprio per gli equinozi ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/09/ombra-capovolta-santa-cristina.html?m=0
Versione aggiornata https://maldalchimia.blogspot.com/2025/09/equinozio-autunno-ombra-capovolta.html?m=0) è la manifestazione visibile di questa dimensione di nascita/rinascita simbolica.
Anche molti templi indù sono costruiti con allineamenti astronomici precisi.
L'idea della luce che illumina il sancta sanctorum (dove risiede il Lingam) in momenti specifici è importante.
Questo aspetto può apparentemente non sembrare un parallelismo diretto con il meccanismo sardo, ma l'intenzione simbolica di collegare il divino/la divinità (rappresentata dalla luce celeste) con l'elemento sotterraneo/terreno (l'acqua) attraverso un canale architettonico è simile.
Ho anche più volte sottolineato i parallelismi tra India /Sardegna
https://maldalchimia.blogspot.com/2025/08/pozzo-sacro-di-dholavira-india.html?m=0
https://maldalchimia.blogspot.com/2025/07/scacchiera-indiascacchiera-pubusattile.html?m=0
https://maldalchimia.blogspot.com/2022/01/labirinto-india-benettutti.html?m=0
https://maldalchimia.blogspot.com/2025/10/archetipo-16-gonicimatica-dilwara.html?m=0
E se il pozzo sacro sardo rappresenta principalmente l'utero della Dea Madre/Terra, da cui scaturisce l'acqua della vita, lo Shiva Lingam, insieme allo Yoni, rappresenta l'unione degli opposti cosmici, con una forte componente di ascesi spirituale e trascendenza oltre la materia.
L'architettura di entrambi, si pone come mediatrice tra il cielo (luce) e le profondità della terra (acqua).
Ed è un'archittetura simile, vulvare, simbolo di fertilità e rigenerazione.
Le somiglianze sono il risultato di ciò che lo storico delle religioni Mircea Eliade chiamerebbe "convergenze simboliche".
Culture diverse, di fronte alle stesse domande fondamentali sulla vita, la morte e la natura, hanno prodotto risposte architettoniche e simboliche simili, utilizzando elementi universali come l'acqua, la pietra e la luce.
Quindi, mentre la struttura fisica del pozzo sacro sardo può ricordare la disposizione architettonica di alcuni templi dello Shiva Lingam con il loro pozzo sacro sottostante, il significato religioso e il contesto culturale rimangono, apparentemente, radicalmente diversi.
A maggior ragione, in contesti simili, si apprezza ancora di più la profondità di un pensiero simbolico umano, che unisce civiltà lontane nello spazio e nel tempo, portando alla luce affinità estremamente interessanti, dal punto di vista antropologico.
Simbolismi che troviamo anche in contesti diversi, che si dilatano ad abbracciare anche altri aspetti, come quello della mitologia, contestualizzati in epoche più recenti, come la simbologia della Dea Baubo ( ultimo mio scritto a riguardo che contiene anche i link degli scritti precedenti https://maldalchimia.blogspot.com/2025/09/dea-baubo-e-vesica-piscis.html)
Tra l'altro abbiamo anche una forte similitudine con la nostra "trunfa sarda", un antichissimo strumento musicale che ha questa stessa forma archetipale
Ne ho pa in un mio scritto riguardo L'archeoacustica, a settembre del 2020
https://maldalchimia.blogspot.com/2020/09/archeoacustica-degli-ipogei-in-sardegna.html?m=0
Tiziana Fenu
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Pozzo Santa Cristina Fabrizio Bibi Pinna Artist
Pozzi sacri sardi /Shiva Lingam




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