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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

giovedì, settembre 26, 2024

💛Vaso piriforme Sedilo

 Per gentile concessione di Manlio Rubiu e di Marina Olla, che ringrazio, oggi propongo un' interpretazione simbolica della loro stupenda  riproduzione ( seconda e terza immagine), del vaso piriforme ritrovato a Sedilo( Or) nel nuraghe Iloi,  che fa parte  del sito archeologico di Iloi, che comprende un nuraghe, delle Tombe dei Giganti e Domus de janas, la cui datazione  risale al 1700 aC, periodo drl Bronzo Medio, o forse molto prima, a cui risalirebbe questo antico e simbolico vaso. 

Un villaggio nuragico che presenta anche un focolare interrato, che mi ha colpito particolarmente, descritto dall'archeologa Giuseppa Tanda, descritto come composto da 6 pietre concave, che lo perimetrano, sulle quali ci sono 8 coppelle. 

Quindi 6 conci + 1 centrale) > 7

e 8 coppelle + elemento centrale, che è di forma triangolare( foto di Tonino Sotgiu https://archeosardegna.wordpress.com/2020/07/21/il-villaggio-nuragico-di-iloi-sedilo-or/) 

8 +1 = 9

Quindi, oltre ad avere una combinazione di acqua e fuoco, nello stesso focolare, abbiamo un numero 7 e un numero 9, che sono entrambi numeri legati al Femminino

Il numero 7 è il Sacro Archetipo Ebraico Zain, con funzione "eternità". 

È il 4 +3, la materia che si eleva alla dimensione spirituale, e fa da custode e ponte, per questo passaggio, il Sacro Femminino, la kundalini, la Shekinah, con i suoi 7 passaggi attraverso i 7 chakra, che indica un percorso iniziatico, necessario per la rinascita. 

Astrologicamente, il numero 7 è legato alle Pleiadi, alle 7 sorelle, che qui in Sardegna, trovano un corrispettivo anche nei toponimo delle fonti delle Siete Fuentes un borgo di Santu Lussurgiu, vicino ad Oristano( legate quindi all'elemento acqua, tipico del Femminino), e nei Monti dei 7 Fratelli, ancora Femminino, nonostante il nome declinato al genere maschile, perché l'elemento terra, il quadrato, il cubo con sei facce e il settimo elemento centrale che funge da centro energetico per la Creazione tridimensionale del 3, partendo dal quadrato, simbolo di Madre Terra. 

Il numero 7

L'eternità manifestata nella materia...

Settimo Sacro Archetipo Zain.

I momenti della creazione, si sviluppano nelle cosmogonie di tutto il mondo, secondo moduli di 7, che è archetipo di perfezione, al centro di un "3+3"", che è unione di opposti.

È eternità manifesta... 

Lo zed egizio..

La menorah ebraica a sette braccia.

I 7 chakra.. 

Le 7 Pleiadi,  che appartengano alla Costellazione del Toro, che sappiamo quanto sia importante per la nostra Antica Civiltà Sarda, perché attraverso la sua simbologia si esplica quell'elemento di equilibrio, centrale, tra le due polarità, tra il 3+ 3, di cui è custode il Femminino. 

La settima stella Alcione delle Pleiadi, definita il punto centrale attorno al quale ruota il nostro universo delle stelle fisse, il punto focale dal quale, e nel quale, il Soffio Divino, il Movimento Divino, opera incessantemente. 

E il soffio divino, è rappresentato dal Femminino, dall'energia maschile che si fa Forma attraverso il Femminino, per potersi manifestare. 

La Stella celata. 

Le Pleiadi, chiamate anche "gallinelle", rimandano alle nostre Pavoncelle Sarde, di cui avevo già approfondito, rappresentate quasi sempre, speculari, con riccioli che escono anche dal beccuccio, come custodi del Soffio Divino, difronte ad un Albero della Vita. 

Astrologicamente, il 7, è legato, non solo alle Pleiadi, via della rinascita, come ho scritto tante volte, ma anche alle 7 stelle dell'Orsa Maggiore e dell'Orsa Minore. 

L’Orsa Maggiore è la fonte della Forza Elettrica Positiva, le Pleiadi quella Elettrica Negativa, l’Orsa Minore, rappresenta l'Elettricità equilibrata. 

Inoltre, il 7, corrisponde ad ognuna delle 4 fasi del ciclo lunare. 

Senza considerare, che proprio il Fiore della Vita a 6 petali, la stella a sei punte e l'esagono, così presenti, come simbologia, nella nostra Civiltà, come ho individuato e scritto innumerevoli volte, hanno nel settimo elemento centrale, il punto energetico che funge da collante per le due polarità creative, "3 +3".

È il punto celato, perché è il più prezioso e potente. 

Perché ha in sé, il crisma dell'eternità.

Della perfezione. 

Esagono puntato. 

7 punti. 

Esagono, simbolo che portano anche i Giganti di Mont'e Prama, di cui ho abbondantemente parlato. 

Simbolo di perfezione. 

Di una sinarchia perfettamente organizzata, come il sistema delle api. 

Un sistema basato sulla meritocrazia, che geometricamente, si esprime attraverso la perfezione dell'esagono. 

Quel momento in cui, la creazione è compiuta. 

Il settimo giorno 

Il settimo chakra, l'ultimo, il coronamento dell'opera, con la connessione con il Divino. 

Inoltre, le 8 coppelle,  presenti nel focolare, di accoglimento dell'acqua, rimandano al Femminino, e ad una ritualistica legata all'Acqua e al Fuoco. 

Infatti, se sommiamo i 6 conci perimetrali, con le 8 coppelle, e l'elemento centrale, triangolare( che può essere letto come simbolo, sia del Mascolino, elemento Fuoco, sia del Femminino, elemento Acqua, presenti entrambi nella ritualistica a cui è preposto questo particolare focolare con coppelle), la somma fa 15, il numero per eccellenza, che indica la fertilità, e che riguarda anche il quindicesimo Archetipo Samech, la cui funzione è divinizzante. 

Quindi, nel complesso, un luogo altamente simbolico, legato al culto dell'acqua e del fuoco, e all'unione simbolica tra i due. 

Un luogo sacro di creazione, che si esplica anche attraverso la simbologia delle decorazioni di questo vaso piriforme. 

Colpisce subito di questo vaso bellissimo, la Y centrale, alla quale darò una spiegazione simbologica, che non significa che per l'autore di quel periodo abbia  significato tutto questo che andrò a descrivere. 

Perché i simboli rappresentano un continuo arricchimento di significati che si snodano nel tempo, fino a diventare archetipi, e la Y centrale è un archetipo, un Sacro Archetipo, proprio per le sue valenze riconosciute universalmente. 

La Y rappresenta la Yod, la decima lettera di molti alfabeti semitici tra cui l'aramaico, l'ebraico, il siriaco e l'arabo e anche il sardo naturalmente, che si è sviluppato con delle proprie caratteristiche. 

Il mio parametro sono i Sacri Archetipi Ebraici, universalmente riconosciuti, proprio per la loro possibilità di lettura su vari livelli. 

Da questa lettera hanno avuto origine la "iota" greca e la "I" Latina. 

Il  valore numerico della Yod/Y, è 10. 

È l'archetipo di ogni lettera scritta. 

È stata scelta come prima lettera per occupare il primo posto nel nome ineffabile di Dio, YHVH, molto presente anche a livello epigrafico nella nostra Antica storia. 

È il punto Iniziale dal quale hanno origine spazio e tempo. 

È un punto nero, un fulcro della creazione, la radice di tutta le lettere, quel punto senza dimensione, che crea l'archetipo della linea che rappresenta il principio maschile creante e fecondante il femminile. 

Infatti, rappresenta il punto iniziale  dell'idea, del concepimento, l'idea  che prende forma attraverso ii femminile, e che insieme, formeranno uno scopo creativo, il seme della creazione. 

La Yod, è un archetipo androgino, perché insieme è principio maschile /positivo /creativo, e anche principio femminile/negativo/realizzativo. 

Infatti, la sua forma stilizzata è la stessa forma del pube femminile. 

Da esso stesso, genera la propria controparte, il proprio principio opposto, quello femminile, e insieme generano l'intelligenza creativa.. 

Come dire che la Yod/Y, è il seme maschile che genere il frutto, il quale, a sua volta,  conterrà il suo stesso seme iniziale, nascosto nella sorgente femminile, nel suo grembo interiore, nel buio dell'utero creativo. 

L'archetipo Yod, è rappresentato dal numero 10, che rappresenta la sapienza  più elevata, la completezza. 

Con la lettera Yod, inizia e finisce la parola Yofy, significa bellezza, perché il 10  rappresenta l'armonia degli opposti e la perfezione. 

La Yod  è il punto fermo da cui si dirama tutta la creazione, poiché essa è concentrazione e centratura. 

È l'energia toroidale  del nostro campo magnetico, di ogni atomo della materia, poiché ha questa conformazione che si espande a toroide, che parte da un punto centrale, e poi si dirama, a forcella, a Y, poiché è un'energia dinamica, che si autosostiene. 

In natura troviamo questa forma organizzante ovunque: nel Cosmo, nel corpo umano, nella struttura dell'intera galassia. 

L' universo ha un'unico progetto, sviluppare tori, cioè campi di energia toroidale che fluiscono continuamente perché sono al centro di una rotazione che è come il centro del mondo. 

La yod è rappresentata dal decagono, la figura subito prima del cerchio, i cui angoli dei triangoli della base sono di 72 °, come la conformazione dell'esedra  delle Tombe dei Giganti, di conformazione taurina/uterina, come le protomi taurine nelle Domus, come ho sempre detto. 

E sapete bene, dai miei approfondimenti a riguardo, quanto l'angolo a 72 °, parametro della Geometria Sacra, sia presente, nell'ingresso dei pozzi Sacri, a Santa Cristina in primis, e nell'ingresso dei nuraghi, perché pozzi sacri, nuraghi e tombe dei Giganti, traguardano la benedizione a rinascita, attraverso l'unione metaforica tra acqua e fuoco, tra luna e sole, tra terra e sole. Tra i due opposti. 

Così come succede nelle Domus, i cui i recettori energetici  simbolici sono propro le protomi taurine/uterine, che sugellano questa antica alleanza di creazione. 

E come ho già detto, la Yod, rappresenta il numero 10, che era un numero sacro per i pitagorici

Rappresentava la Tetraktys, una disposizione geometrica a triangolo, con la punta verso l' alto, che rappresenta la perfezione Divina, formata dalla somma di 1 + 2 + 3 + 4, che rappresentano i quattro elementi della terra. 

L' uno,  il vertice, rappresenta il fuoco l'unità e la totalità. 

Il 2 rappresenta l'aria, i due opposti complementari, maschile o femminile. 

Il 3 rappresenta l'acqua, la misura dello spazio del tempo, la dinamica della vita, la creazione. 

Infatti il tre lo ritroviamo in quei motivi a triangolo allineati vicini, che indicano la gestazione, la creazione che ho ritrovato e analizzato nel mio post precedente "Gli Dei delle Spirali"( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/07/gli-dei-delle-spirali.html?m=0), riguardo il petroglifo della Domus de Janas Corongiu, de s'acqua Salida a Pimentel( Ca), dove vi è la stessa sequenza di triangolini allineati in modo consecutivo, e che secondo me, narrano di una gestazione. 

Il quattro, invece, rappresenta la base, la terra la materia. 

La Yod/ Y, è come se fosse lo specchio della divinità che si manifesta. 

E dove si può manifestare l'Essenza della divinità, se non  in un grembo materno, in un "Y/ pube", in quella dimensione, che in ambito gnostico, è chiamata  la decima Sephiroth, ( le Sephiroth sono le manifestazioni divine rivelate), la Regina, che unisce l'infinito all'infinito, rappresentata con una Corona, che  che tocca il divino, l'assoluto, mentre i suoi piedi sfiorano il mondo materiale, il femminile per eccellenza, la sposa, la parte femminile della divinità, che è Forma dell'idea Creativa? 

Nella Yod /Y, vi è l'equilibrio delle polarità, il principio solare positivo, e il principio lunare negativo. 

Si intrecciano continuamente, per creare vita ed espansione. 

In questo bellissimo vaso, la Y androgina creativa, è posizionata sotto il falso beccuccio, il "grembo", come amo chiamarlo io, perché prima della gestazione ci deve essere l'unione sinergica degli opposti, ed è decorata, nella stanghetta centrale, con dei Chevron( vertici impilati l'uno nell'altro) verso l'alto, che indicano il principio maschile, il fuoco Divino che feconda l'acqua(mentre invece, il triangolo con la punta verso il basso rappresenta il femminile, l'acqua, il pube) 

La loro sintesi è la stella a  6 punte, i due triangoli incrociati, la stella di David, come la stella della Sartiglia. 

Inoltre il motivo a spiga della decorazione intorno alla Y, richiama la fertilità, poiché da sempre la spiga è simbolo di fertilità

Così come il motivo a zigzag, che richiama il ciclo lunare, quindi il ciclo gestazionale della luna, con i suoi cicli di luna nuova, luna piena e fasi intermedie: nascita /morte / rinascita. 

Qui, in questo caso, questo motivo a zig zag, contestualizzato insieme al motivo a spiga, e alla  Y androgina, a maggior ragione, indica una dimensione gestazionale, di moltiplicazione e riproduzione, e non solo l'elemento acquifero femminile rappresentato dallo zigzag dell'acqua, che si increspa a formare le onde. 

Inoltre la Y, indica anche la forcella del rabdomante, tecnica ampiamente diffusa fino ai giorni nostri, poiché l'acqua è un'ottima conduttrice di energia elettromagnetica e la forcella è sensibile a questo elettromagnetismo. 

La simbologia di questo vaso bellissimo, mi sembra sia estremamente precisa, orientata ad essere un oggetto di culto, facente parte di una ritualità che riguarda la fecondità,  l'unione degli opposti, e la dimensione gestazionale, quindi propiziatorio. 

Simbologia, amplificata non solo dei Segni grafici e dal  bassorilievo della Y, ma proprio dalla sua posizione sotto il falso beccuccio/ grembo a propiziare unione prolifica,  feconda. 

Quindi, sicuramente era usato in un contesto sacro di riti "matrimoniali-ierogamici". 

Questo vaso piriforme, è stato ritrovato  a Sedilo, in provincia di Oristano, nel nuraghe Iloi, che fa parte di un complesso che comprende 34 Domus de janas, e il relativo villaggio e capanne con base circolare, oltre che due Tombe dei Giganti, e una fonte sacra, a conferma della valenza simbolica, rituale e sacrale del vaso stesso. 

Quindi un  complesso a forte carattere religioso, oltre che costituire  una sorta di vedetta, di Fortezza nuragica, a protezione del villaggio e sulla valle del Tirso, con la sua posizione dominante, a 270 m sopra il livello del mare. 

E ancora una volta, anche in questa interpretazione ritrovo la volontà, come in tutte le manifestazioni nella civiltà sarda, di una ricerca formale, stilistica e concettuale, di una sigizia monadica, androgina, che contempli la presenza del Padre/Toro/Sole e Madre/luna/acqua, creatori, che si trova ovunque, e verso la quale, gli antichi Sardi, avevano estremo rispetto e amore. 

Il popolo dell'Equilibrio Energetico. 

Nella prima immagine, reperto originale ( foto di Tonino Sotgiu, così come la foto del focolare) 


Tiziana Fenu

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Vaso piriforme Sedilo













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