È luna piena
di richiamo ancestrale.
Di impronte di sangue
lasciate sulle pareti
delle nostre più intime profondità.
Come gli ancestrali
riti di iniziazione.
Un richiamo alla vita.
A quella pulsazione
che è emozione.
Prima di prendere la mira.
Tirare la corda dell'arco.
Fino alle estremità
del nostro cuore.
E sentirlo prendere quota.
Mentre si fa largo
nel buio dei nostri timori.
A segnare
una nuova via Lattea.
E benedire quel sangue
che è stato dolore.
Ma anche vita
che richiamava alla Presenza.
All'accoglienza.
E sentirlo fluire.
Come in una vena argentea
che tutto trasforma.
Impreziosito
da quei miliardi di passi.
Che mi separavano dalla Madre.
Da me stessa.
Dalla Fiamma.
E che ora sono come led
di orientamento
sulle pareti
di questo cuore
in arrampicata libera.
Senza più timori
di cadere.
Perché ora è un lasciarsi andare.
Fidarsi e affidarsi.
Fidarsi del Maestro
che indica la via
del mio Sacro Cuore Imperatore.
Che mi governa e mi regna.
Sacra Imperatrice.
Al di là di me stessa.
Dove non ho mai osato
desiderare ed essere.
Tiziana Fenu
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Luna piena di richiamo ancestrale
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