Simbolismo delle mani sul chakra del cuore.
Questo è stato la naturale evoluzione di una società che, partita da un'impronta matriarcale, come nelle antiche società gilaniche, è riuscita ad arrivare ad un punto di equilibrio con le due polarità.
A portare la "concretezza del fare, del realizzare", dell'impostare i primi nuclei di società organizzata su più livelli, ad un livello superiore, di vera integrazione spirituale e alchemica
Questa è la posizione delle mani sul chakra del cuore, il quarto, il vero centro radiante della creazione, quando le due polarità, maschile e femminile sono in equilibrio. Vediamo in queste immagini, statuine per lo più femminili. Come la nostra Dea Madre sarda di Cuccuru S'Arriu, a Cabras.
Siamo nell'era astrologica del Toro (4000-2000 a.C circa).
Il Toro è androgino, è un segno di terra, simbolo della Fertilità maschile, ma dominato da Venere.
Infatti il numero che lo rappresenta, è il 5, che sono i vertici del pentacolo, il simbolo di Venere (insieme al numero 8), che sono i 5 vertici della traiettoria a "pentacolo/pentagono" che traccia Venere in cielo, ogni 8 anni.
Quindi è un periodo astrologico in cui si crea con la radianza del cuore, con il Maschile e il Femminile in equilibrio.
Qui in Sardegna ne abbiamo un esempio nell'accurata attenzione, in ogni opera architettonica, e non solo, ma proprio come costante della spiritualità di questa Antica Civiltà, nell'equilibrio Sole/Luna, luce/ombra, sopra/sotto, maschile e femminile, vuoto/pieno, ecc..
Le statuine del periodo precedente, quelle con le mani sul plesso solare, il terzo chakra, risaliva ad un epoca precedente, nella quale si enfatizzava, soprattutto nell'elemento maschile, il Leone la autodeterminazione, la volontà creatrice, la forza, la creazione intesa come creazione materiale, concreta.
È il periodo astronomico e astrologico che va dal 10.000 all'8.000 a.C.circa, quello del Leone, il periodo dell'oro, degli eroi, dei grandi simboli archetipali Leone e Sfinge, rivolta verso la costellazione del Leone sotto la quale sorgeva il sole nell'equinozio di primavera.
Successivamente ci fu l'era del Cancro(8.000-6000 a.C. circa), dominata dall'acqua e alluvioni, e poi quella dei Gemelli( 6000-4000 a.C), dominata dalla comunicazione, dalla specularita', molto presente nella nostra Antica Civiltà Sarda, come ho già avuto modo di approfondire(https://www.facebook.com/103659844591320/posts/367949664829002/).
Questa del periodo del Toro, è un'era che riflette una civiltà più morbida, più alchemica, spirituale, sinergica, molto più creativa dal punto di vista energetico e simbolico.
Una fase molto importante, nella storia dell'umanità, che vede delle civiltà in piena creatività armonica, guidate dalla Grande Madre Terra, depositaria di questa armonia conquistata e desiderata, prima che, con l'avvento dell'era dell'Ariete, prendesse il sopravvento l'archetipo del conquistatore, del guerriero, con le guerre e le invasioni, con una forte energia di fuoco, patriarcale ed invasiva.
Un'epoca pacifica, quella del Toro, che ha corrispondenti in ogni civiltà, compresa la nostra, con le sue varie rappresentazioni del Toro, le cui corna sono la rappresentazione di questa sinergia creativa con il Femminino, poiché rappresentano la falce di luna, l'elemento lunare che si sposa a quello solare, radiante del Mascolino.
E le mani sul chakra del cuore, il quarto, quello a metà strada, nei 7 chakra, è l'elemento energetico di forte coesione creativa tra queste due polarità, che ha creato meraviglie, come possiamo, ancora è sempre, costantemente ammirare.
Tiziana Fenu
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