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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

lunedì, giugno 09, 2025

💙11/6/2025 plenilunio in Sagittario, della Fragola

 Mercoledì 11 giugno, con una Luna Piena detta della fragola, abbiamo un plenilunio in Sagittario, segno di Fuoco, ma precisamente, la luna sarà nella costellazione di Ofiuco, alle 7:44

Ma  il 10 giugno, domani, sarà vicina ad Antares, stella rossa a Nord dello Scorpione. 

In questa posizione, Antares contribuisce ad illuminare la nube di Rho Ophiuchi, che si trova nella costellazione dell'Ofiuco. 

Di Antares ho parlato svariate volte. 

Iside era rappresentata anche come uno Scorpione ( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/07/la-dea-scorpione.html?m=0) 

"in Mesopotamia, Antares, era conosciuta come Ishhara (o Ishkhara o Ishara). 

Era la dea dell’amore e madre dei sette Sebettu, paragonabile, come importanza, alla Dea Inanna, dea della fertilità, talmente importante che esisteva un verbo "isharis,", che la riguardava, e significava  “essere colpito dalla malattia di Ishkhara.

La dea Iside-Selkit è un aspetto estremamente protettivo della dea, tuttavia sotto queste sembianze ha una natura piuttosto irascibile. 

Era conosciuta nei Testi della I Dinastia delle Piramidi come "colei che apre la gola", cioè  colei che dà respiro a coloro che avevano difficoltà a respirare in seguito al morso di uno scorpione.

Essa prima di tutto esercitava la sua protezione a difesa di Ra, e quindi del Sovrano"

Come scriverò più avanti, il chakra della gola è coinvolto. 

La luna piena della fragola, il frutto dell'amore ,del desiderio per eccellenza. 

La fragola appare talvolta anche nei dipinti rinascimentale. 

Nominata da Ovidio nelle sue "Metamorfosi"  come "fiore del paradiso", di cui l'uomo si cibava  nell'età dell'oro, esotericamente è legata all' Annunciazione e l'incarnazione del Cristo. 

La foglia tripartita richiama la Trinità, e il suo fiore bianco alla purezza.

Il rosso è legato alla passione di Cristo, e spesso si è vista rappresentata  nei dipinti riguardo la crocifissione e deposizione del Cristo. 

Nel "trittico delle delizie" del pittore Hieronymus Bosch,  appaiono un misto di animali reali e fantastici molto colorati, e di umani quasi senza colore e perlacei, che si cibano  di fragole e more, con un'evidente  richiamo alla sessualità.

E infatti anche il modo di dire "avere la fregola addosso" nel senso di provare desiderio per  qualcosa, potrebbe essere una forma traslitterata di fragola, un frutto succoso che induce desiderio e passione.

La parola fragola deriva dal latino "fraga", che è il plurale di "fragum", che ha lo stesso etimo di "fragare", cioè emanare odore. 

Anche in lingua sarda "odorare, emanare odore" , si dice "fragai/fragu"

Ma la parola "fragola" somiglia molto  anche alla parola fregola, che rimanda alla parola "fregua sarda"( quindi non solo alla fregola intesa come desiderio incontenibile), che è una tipica preparazione della Sardegna, di antichissime origini. 

La parola "fregola" etimologicamente deriva dall'antico francese "Fraye/ frayer" che significa  "fregare"

È quell' atto che fanno le  femmine dei pesci nel periodo di deposizione delle uova, fregandosi sui sassi per agevolarne l'uscita. 

Infatti la nostra "fregua" sarda, nasce per confricazione, per sfregamento. 

E infatti anche il modo di dire "essere in fregola", come ho detto prima, significa  "essere in amore, essere sul punto di generare un qualcosa" e non "starci più nella pelle". 

Emanare quindi desiderio, passione, "fragu", odore in sardo, di amore. 

La fregola sarda, chiamata "Sa fregula/fregua", è uno dei tesori della cucina tradizionale Sarda.

Ha una storia antichissima e si  preparava già più di 1000 anni fa.

Si suppone che la sua origine etimologica derivi dal latino "ferculum", che significa "Briciola"

Ma io trovo molto più attinente la similitudine con il  "Fraye" francese, cioè con l'atto dei pesci femmina di sfregarsi sui sassi per depositare le uova. 

Sì, perché fare "sa fregua", con lo strofinare delle mani, è un atto di amore , che emana profumo di amore, nella sua lenta e attenta gestualità, in quanto si deve lavorare in modo circolare la farina di semola di grano duro con un po' di acqua tiepida e sale , massaggiandola delicatamente in moto circolare con la mano aperta, come quando si fa un massaggio, sino a formare delle piccole palline. 

Palline, che richiamano i piccoli pallini /semini neri delle fragole stesse. 

Si lasciano riposare su un canovaccio e poi successivamente si mettono a seccare nel forno. 

Questa  gestualità delle donne sarde molto antica, richiama come tutte le forme artistiche che nascono dalle mani delle donne di questa isola  intrisa di tradizioni, di saperi antichi  e di gesti ancestrali una profonda conoscenza della manualità come  accudimento d'amore, sotto ogni forma. 

Lo  si vede anche da tutta la produzione nei dolci, nei tessuti, nei tappeti,  nel pane,  nel costume sardo, nei raffinati scialli. 

Quindi una Luna Piena di Fragola sotto il segno del Sagittario, e sotto il dominio di Venere, in cui abbiamo parole "fragola /fregola/ fregua/fragu" che parlano un unico codice, quello dell'amore, emanato da queste femmine che non appena si "strofinano" un po sulle cose, generano meraviglie. 

Le Sciamana Artigi-ana. 

Ana/Ana

Jana

Sacra Jana.

Ogni cosa che tocca è Benedetta, è trasformata dal suo amore.

Perche la Sacra Jana è anche Maga. 

E sa trasformare anche la semplice semola di grano duro in piccole pepite d'Oro, delizia per il palato, di pietanze gustose e sopraffine.

È l'arte del Fuoco, del Sagittario, dell'Ofiuco in particolare, che unisce Saggezza, fuoco, conoscenza ancestrale, che trasmuta ( siamo anche in un mercoledì mercuriale) in espansione verso Ottave più alte, come ci indica il diciassettesimo Sacro Archetipo Ebraico della Phe, con funzione espansione, che traguarda  questo plenilunio, correlato all'Arcano Maggiore XVII della Stella. 

Un Archetipo al femminile, perché il glifo ancestrale che lo rappresentava era una bocca femminile oracolante, decretante, nell'atto di dare forma, energia espansiva, all'idea, all'intento.

È l'arte della confricazione. 

Il Fuoco si genera per confricazione, per sfregamento, e spesso, ci ostiniamo, nelle nostre personali "confricazioni", a creare Fuoco, con chi, o cosa, fuoco "non prende", perlomeno con noi, con la nostra energia.

Siamo anche sotto il segno di Gemelli, che ben rappresenta questa dimensione di confricazione. 

Ne ho parlato in molti altri contesti, nei miei scritti, in uno in particolare, dal punto di vista alchemico ( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/02/iodio-leda-e-il-cigno.html?m=0), perché è un concetto importantissimo. 

"I gemelli che Leda ebbe da Giove, nelle sembianze di cigno. 

Castore e Polluce. 

I Gemelli. 

Questa concezione cosmogonica del "doppio", di cui ho parlato tante volte, essendo estremamente presente nella nostra Antica Civiltà Sarda, delle coppie primordiali Gemelle cosmogoniche che creano la prima civiltà, ha un'enorme importanza, perché astrologicamente, quella che venne definita l'eta' dell'Oro, che anticipa e prepara il terreno a  quella del Leone, solare, abbagliante, si trovava, come cloruro equinoziale, quando il sole sorge, all'equinozio di primavera, sotto la costellazione dei Gemelli.

Si narra che il primo fuoco degli umani, venne acceso nell'età aurea dei Gemelli, forse un milione e mezzo di anni fa, quando si scoprì che con due bastoncini "gemelli", per confricazione, cioè per notevole sfregamento, si poteva creare la scintilla di vita, di sopravvivenza, del fuoco.

Questo concetto del "gemellare", dal quale scaturisce il fuoco vitale, poi è rimasto nel corso dei secoli, fino ad arrivare anche al periodo che riguarda le concezioni cosmogoniche in Egitto, quindi sino al 6000/4000 a.C.circa, periodo dell'era dei Gemelli, appunto.

Ecco perché le divinità creatrici sono come gemellari in una stessa entità, androgine.

Ed è per questo motivo che crearono coppie( maschio e femmina) in numero uguale, per creare i primi nuclei di Umani.

Ed ecco perché questo è stato riflesso anche sul piano terreno. 

La "confricazione", il contatto fisico, è necessario per accendere la Fiamma, per illuminare proprio fisicamente, a completamento, il nostro percorso spirituale. 

Per questo motivo Salomone disse :

"La sua bocca è molto dolce; sì è del tutto adorabile. Questo è il mio amato( lo Spirito Santo) e questo è il mio amico o figlie di Gerusalemme( le nostre fisicità)"

È la santità del sesso. 

In altre parole, quando stiamo trasmutando l'energia sessuale o la forza solare che è dentro il nostro iod (il nostro seme, il nostro sperma e l'ovulo), la luce di Shemesh( "sole" in ebraico) cresce dentro di noi. Il nostro vir Aun, la virilità, il nostro Shamshon, Samson, la nostra volontà solare si sviluppa in noi.

Ed è una volontà solare che si manifesta in ogni campo della nostra vita, non solo in quello sessuale. 

La materia si sublima partendo dalla stessa materia, non dallo Spirito. 

Lo Spirito funge solo da trigger". 

Tanto più che per questo plenilunio in Sagittario /Ofiuco, siamo nell'energia particolare di un Fuoco potenziato. 

Dell'Ofiuco, ho parlato più volte, in particolare in un mio scritto( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/04/riflettevo-sulla-mia-reale.html?m=0)

"Ofiuco non è contemplato tra i segni zodiacali, perché semplicemente è quel "13" che cabalisticamente fa la differenza.

La Morte dei tarocchi, il cambiamento. 

Il Sacro, tredicesimo Archetipo Ebraico Mem, le acque cosmiche primordiali 

Acqua e Fuoco in sinergia, per il mercoledì, mercuriale, del plenilunio

Nell' ottica di un'impronta cattolica, non è contemplabile un uomo che riesca a dominare il serpente( il Serpentario/Ofiuco), quindi la conoscenza.

Il serpente, dal cattolicesimo non è considerato come gnosi, conoscenza, Sophia, kundalini, Cristo, apertura.

È considerato solo il male da dominare , da calpestare. Tant'è che nell'iconografia classica, la Vergine Maria lo calpesta con il calcagno.

L' unico punto del corpo dal quale si ha accesso all'anima". 

Il punto più vulnerabile. 

L'ho scritto più volte. 

Maria protegge il Serpente, perché lo riconosce energeticamente. 

È Sophia, è Conoscenza. 

È Saggezza ancestrale. 

Questa costellazione è sempre esistita, veniva considerata dagli astrologi babilonesi, grandi osservatori del cielo, e la si trova nelle incisioni lapidee dei Kudurru mesopotamici del XVI sec, le pietre di confine, che abbiamo visto nell'altra mia pagina Sacred Symbologies, che presentano molte costellazioni, tra le quali, il Serpentario, rappresentato tra Sagittario e Scorpione.

Il Serpentario viene rappresentato con due teste, perché rappresenta le due polarità del maschile e del femminile, anche se poi, nel corso dei secoli, è stato rappresentato con una sola testa e una sola coda.

Perché è stato ritenuto scomodo?

Perché come tutto l'impianto ideologico religioso, si deve demonizzare tutto ciò che è equilibrio e autoguarigione. Si deve stare nel peccato, nella colpa, trasferire all'esterno di noi stessi, la dimensione divina. La si deve sradicare e possibilmente demonizzare, per creare idoli e religioni ai quali essere revenzialmente devoti, senza consapevolezza, invece, delle nostre potenzialità.

Gli Antichi babilonesi, non contemplavano, nello zodiaco, né Bilancia, né Scorpione, ma, al loro posto, Aquila e Ofiuco, ritenuti potentissimi, due Archetipi di espansione della coscienza.

Aria, per aquila, acqua per Ofiuco, perché l'Ofiuco è l'Archetipo del Sacro Femminino, della Kundalini, della Lilith che destreggia abilmente le due energie, le due nadi, la Ida e la Pingala, della Kundalini.

Aria, per aquila, acqua per Ofiuco, perché l'Ofiuco è l'Archetipo del Sacro Femminino, della Kundalini, della Lilith che destreggia abilmente le due energie, le due nadi, la Ida e la Pingala, della Kundalini.

Infatti l'Ofiotauro, rappresentazione collegata ad Ofiuco, è collegato a Sirio, li rivela uno dei nostri bronzetti sardi più belli ed egnimatici( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/07/ofiotauro-e-sirio.html?m=0) 

Proprio come le due parti gemellari di una stessa unità monadica. 

Pensiamo all'immagine iconografica del Sacro Femminino, nel corso dei millenni. 

Da un Femminino potente, perfettamente in grado di gestire le sue due polarità, e quindi di accedere, attraverso questa sinergia, alla dimensione divina, rappresentato da Femminini potenti, come Astarte, Inanna, la dea dei Serpenti minoica, Ecate, e molte altre rappresentanti, divine e semidivine, siamo passati, ad un Femminino sradicato dalla sua natura, depotenziato, perché poi, naturalmente, questo dominio è diventato di competenza solo mascolino. 

Pensiamo alla Vergine Maria, un Femminino, spesso rappresentato con un piede, il destro, solitamente, che rappresenta quel Mascolino castrante e dominante, che tiene, a piede nudo, un serpente, sotto il suo piede, bloccandolo. 

Per quanto la trasmigazione simbolica, attuata dalla Chiesa, vuole il serpente come simbolo malefico, quindi di peccato e di punizione ( impianto su cui si basa tutta l'ideologia cattolica), rimane fortissima questa energia di complementarietà tra il Serpente e il Sacro Femminino. 

Di identificazione.

Allineamenti, che, traslati dal macrocosmo al microcosmo, riflettono una nostra particolare attenzione al nostro Ofiuco interiore, alla nostra Kundalini, all'allineamento dei nostri chakra, per offrire il meglio di noi, per essere magia, magia creativa, come dei Maghi che fanno sparire per un attimo il sole o la luna, sovvertendo l'ordine naturale delle cose.

Questo, ci offre la possibilità di un'enorme potenza, che le energie della data di domani, ci consentono di sviluppare, creando le coordinate per una dimensione nostra, dove il "nostro mondo", può essere anche il contrario di ciò che gravita intorno.

Il Sagittario, da eccellente arciere che prende la mira e punta in alto, ci aiuta a concentrarci, a  non disperdere energie. 

Per questa  Luna Piena , avremmo  un Archetipo Phe, con funzione "espansione", dove si testa la possibilità di espansione, di manifestazione, della nostra dimensione divina, nel nostro gemellare energetico. 

Una vibrazione femminile, radicata, che si eleva potente fino all'espressione verbale, laringea, taurina.

Anche i Gemelli, come il Toro, sono collegati al chakra della gola, Vishudda, direttamente connesso con l'apparato riproduttivo femminile ( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/04/blog-post_18.html?m=0) 

Taurina/uterina, oserei dire, perché è  come un canto ancestrale di liberazione, atavica, archetipale, potente, tellurica, vulcanica, come solo l'energia taurina/uterina di Madre Terra, sa essere, dopo la purificazione e sublimazione nelle nostre stesse acque amniotiche. 

E i vulcani, ultimamente, si stanno facendo sentire. 

In espansione, in corrispondenza con la dinamica ascensionale del Sagittario, che punta il suo arco verso l'alto, sfidando la legge di gravità, amplificando quel senso di espansione, dell'Archetipo Phe. 

Questo, ci offre la possibilità di un'enorme potenza, che le energie di questo Ofiuco alle porte, ci consente di sviluppare, creando le coordinate per una dimensione nostra, dove il "nostro mondo", può essere anche il contrario di ciò che gravita intorno.

Gemelli, Aria, come l'aquila. 

Ofiuco, acqua,. 

Sagittario, fuoco. 

Abbiamo già una triade alchemica molto potente. 

La volontà unita al desiderio( il Sagittario, con le sue polarità gemellari, in sinergia, che punta la mira, con volontà, attraverso il desiderio, rappresentato dalla luna, e da tutta quella parte emotiva ed emozionale, misterica, che è il fulcro energetico e dinamico di ogni intento), creano le sinergie giuste per creare le nostre personali dighe, i nostri ponti, i nostri nuovi templi. 

Le nostre personali confricazioni, nelle quali, e con le quali, ardere di Fuoco, di Linfa vitale.

Si prende la mira. 

Focus solo su ciò che ci fa ardere di Vita. 

Con ciò che ci espande. 

Con ciò che ci porta all'Otrava superiore dell'Ofiuco. 

Con ciò in cui ci riconosciamo, energeticamente, nella Nostra dimensione gemellare e speculare. 

Per ritrovare la nostra piena identità. 

Con infinita gratitudine sempre 


Tiziana Fenu 

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