Un crop circle a forma di ragno è comparso nel Dorset.
10/7/2025
Plenilunio in Capricorno
Sole in Cancro.
Le due porte, Umana e Divina.
Le due polarità in equilibrio
17 Archetipo Phe, espansione.
Ragno
Rango
Solo le due polarità in equilibrio, come la tessitura tra trama e ordito, consentono l'espansione
La Vesica Piscis del corpo.
8 zampe e il corpo.
9
Specularmente, forma un altro ragno con altre 8 zampe e un altro corpo.
16 zampe
Archetipo Ayin, corrispondenza tra il sotto e il sopra
L'occhio divino, il terzo Occhio.
Arcano Maggiore XVI della Torre.
Torre in ebraico è Mgd
Amigdala
Magdalena
Il Sacro Femminino con il suo potere di connessione, innato, con il Divino.
2 corpi
16+2= 18
Archetipo Tsade, la forma del Femminino . Frattali divini
Arcano Maggiore XVIII della Luna.
Ancora Femminino.
13 circonferenze che si intersecano
13
Costellazione dell'Ofiuco.
L'Ofiotauro, con la testa di serpente, che ho approfondito svariate volte, proprio in concomitanza con la nostra Antica Civiltà Sarda, visto che è estremamente presente, come simbologia.
Il Serpente, simbolo del Femminino, della Sophia Superna.
13
Sacro Archetipo Mem, le acque Cosmiche, amniotiche, della creazione.
Arcano Maggiore XIII della Morte
Vita e Morte, i due aspetti della ciclicità.
I due vettori della creazione.
Il ragno Aracne
Simbolo archetipale.
Ne ho parlato svariate volte, perché qui in Sardegna, la figura del ragno è molto importante. È legata al rito antichissimo de S'Argia Mexina ( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/07/s-argia-mescina_17.html?m=0)
"Una Dea Ragno può essere affrontata solo da chi è del suo stesso rango.
Perché lei è di un rango superiore.
È la Demiurga , la Dea Creatrice, "s'argia", "s'aranzolu", nome molto simile ad Arianna del Filo d'Oro, del labirinto
E come Neith , la Dea Ragno egizia, filatrice del destino, la dea guerriera dalle frecce incrociate sopra uno scudo, fissate ad archi , con una valenza simile a quella di Atena
E' come una divinità che ha tessuto tutto il mondo, e che è rappresentata da un telaio, e' la Grande Mucca che ha dato alla luce il Dio Sole Ra , in grado di partorire senza un partner, la più anziana tra le divinità.
Icona del ragno , che si ritrova in tutte le civiltà, in tutti i periodi storici
Del mito di Arachne si racconta che fosse bellissima e bravissima al telaio, tanto da sfidare Atena, la quale perdente , stracciò la la tela di Aracne in mille pezzi, la quale scappo via , tentando di impiccarsi ad un albero
Allora Atena , non paga, decise di condannare Arachne a tessere per il resto dei suoi giorni , e a dondolare sullo sesso albero dal quale voleva uccidersi, ma non avrebbe mai più filato con le mani, ma con la bocca, poiché fu trasformata in un gigantesco ragno.
Questo è ciò che racconta la mitologia su Arachne".
La bocca femminile, proprio la simbologia del Sacro Archetipo Phe, del plenilunio, ciò che consente l'espansione, l'oracolare, il decretare.
L'oracolare della Pitonessa dell'oracolo di Delfi, che Apollo volle uccidere, invidioso del suo Dono, diciamocela tutta.
Ma è legata anche alla nascita stra antichissima e archetipale Tanit tessitrice, che in testa porta un fuso, come la Dea Neith( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/03/la-tanit-di-tresnuraghes-la-nostra.html?m=0)
Discorso che ho ampliato in un successivo mio scritto, perché quella del telaio tra i due poli, la tessitura, rimane come iconografia, trasversalmente, in ogni civiltà, fino ad arrivare ai giorni nostri( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/06/la-tanit-di-tresnuraghes-tessitrice.html?m=0)
Tutto molto interessante e simbolico.
La tessitura tra i due poli, tra Cancro e Capricorno di questo plenilunio, che ha segnato un passaggio importantissimo, come ho già sottolineato.
Ha delineato la nostra personale tessitura, quella manifestata dalle nostre due polarità, umana e divina..
Ci ha indicato l'equilibrio.
Ed equilibrio, dobbiamo rispettare.
Mai, come in questo periodo, si sono manifestate interferenze di squilibrio.
Siamo tenuti a riportare al giusto ordine, ad armonizzare, per rispetto dell'equilibrio dell'Universo, e verso noi stessi.
Una grande lezione, che ci richiama ad essere attivamente presenti.
Tiziana Fenu
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