Tra oggi, giovedì 31 luglio e domani, venerdì primo agosto, in luna crescente in Scorpione, in attesa, del portale 8/8 di Venerdì e della luna piena di sabato 9 agosto, entrambi in Acquario, abbiamo le celebrazioni del Sacro Lammas, la festa solstiziale del raccolto.
Raccolto che rappresenta un farsi sacri, un sacrificio del dio Lugh, il luminoso, che si fa spiga per consentire il raccolto.
Per quanto si celebri Lugh, la manifestazione solare nella sua massima potenza energetica, è a Madre Terra, alla Madre adottiva di Lugh, la Madre Terra della fertilità, Taultiu, che si fanno le offerte del primo raccolto di Madre Terra.
Siamo sotto una luna crescente in Scorpione, segno di acqua, che si combina, sinergicamente con il Fuoco del Segno del Leone.
Per quanto riguarda oggi, 31 luglio, giovedì, siamo sotto l'energia del Sacro Archetipo Ebraico Resh, il ventesimo, che rappresenta la testa, correlato all'Arcano Maggiore XX del Giudizio.
Un giorno governato da Giove.
Per quanto riguarda domani, il primo agosto, invece, siamo sotto l'energia di Venere, guidati dall'energia del diciottesimo Archetipo Tsade', con funzione divisione, correlato all'Arcano Maggiore XVIII della Luna.
Interessante questa combinazione, a ritroso.
Dal ventesimo archetipo, la Resh, la Testa, la sublimazione, alla Tsade', la dimensione dei Frattali divini.
Il 19, il Sole, è come se in questo passaggio, venisse eclissato, quasi sacrificato, come la stessa simbologia del dio solare Lugh di questa celebrazione.
Una dimensione solare, che comunque è dominata dall'elemento acqua dello Scorpione per entrambi i giorni.
Un matrimonio alchemico molto interessante.
È interessante anche la ripetizione insita nel numero 18 dell'Archetipo Tsade', che appresenta la separazione.
Ma è la separazione che consente quel salto di Ottava.
Essendo un numero 18, si può leggere in tre modi.
Sia come un 6x3
Sia come un 1+8
Sia come 9+9
Il 9+9 è interessante perché il 9 è l'Archetipo Teth, il grembo, il Femminino, e ripetuto due volte parla di possibilità di rinascita.
Siamo in un anno 9.
Ma il 9 è anche un "tre al quadrato", quindi esprime anche un salto di Ottava, pur essendo radicato nella materia.
Tutti i numeri doppi significano un radicamento nella materia.
E in questo, il segno dello Scorpione, di questo passaggio, un segno di acqua, ci aiuta, in questa dinamica gestazionale, evolutiva.
È una combinazione numerica molto interessante, perché è presente anche il sei, che indica l'unione degli opposti, che si deve concretizzare nel tre, lo spazio sacro della creazione.
È proprio il 18 a contrassegnare il traguardo.
A 18 anni si diventa maggiorenni
Il numero 18 è sacro in molte culture, con più livelli di interpretazione, di cui il più importante è quello iniziatico, quando si raggiunge un certo compimento spirituale, attraverso il caos lunare, femminile e gestazionale di questo Archetipo, che corrisponde all'Arcano Maggiore XVIII della Luna, il regno del caos, dell'antimateria, del vuoto.
Ma proprio per questo, predisposto, nonostante la privazione, la mancanza, alla Creazione.
Svuotare per arricchire.
Le molteplici possibilità che si manifestano nel vuoto, nell'accoglienza, nel cedere, per offrirsi all'atto creativo, che è il simbolo dell'alleanza con il Divino.
Una creazione che è ben radicata nel terreno.
Nella materia, a livello cellulare.
Come due rami dello stesso albero.
Perché, questo indica l'Archetipo Tsade'
Il sentirsi frattali di un qualcosa di più grande, che trascende la materia.
Questa materia che tende, in maniera naturale, ad essere altarizzata e sacralizzata
La prova del 9, arriva adesso.
18> 9
Il primo raccolto
La chiusura del cerchio.
La fine della gestazione.
In che modo, portiamo, se ci riusciamo, a termine la gestazione, la rinascita.
Come ho scritto altre volte, il numero *666* è legato all'atomo di carbonio, il Carbonio 12, è il suo codice atomico, uno dei 5 elementi del DNA, che come composizione molecolare è uguale al grafene, con sei schemi angolari( un isotopo del carbonio con 6 protoni, 6 neutroni e 6 elettroni) , che in natura, si "evolve", si trasmuta per creare il silicio, o il diamante, nel passaggio successivo, il cui codice atomico è il 999( 3x9=27>9, come il 9 del *666*, in quanto, è suo gemello speculare divino).
E questa celebrazione del Lammas, sotto questo Archetipo in particolare, è straordinario.
Un Archetipo Femminile.
Lunare.
Di accoglienza.
Di possibilità.
La Resh di oggi, 31, ci guida nella consapevolizzazione del nostro Fuoco interiore, il Fuoco del vero risvegliato, legato alla kundalini, al Sacro Femminino.
Anche Atena/Minerva, nella mitologia greco /romana, nasce dalla testa di Zeus.
È la forza del Divino Femminile, il Fuoco vivificante che sale lungo la colonna vertebrale.
Attraverso la Divina Madre Kundalini, l'Aleph, il principio creatore maschile, l'afflato divino maschile, il soffio vitale, il vento, si innalza fino alla testa, fino alla Resh, illuminando la testa.
C'è tantissimo vento in questi giorni, e il vento, qui in Sardegna, quello più forte, il Maestrale, ha una connotazione femminile.
Un vento vivificante, che porta chiarezza, che sgombera la testa dal superfluo.
Maggiore acutezza mentale.
Risolutezza.
Semplificazione.
Fare un passo indietro per vedere più chiaramente.
Non stare allo stesso livello.
Osservare dall'altura.
Visione d'insieme
La Resh è conoscenza, comprensione.
È il cervello fisico, veicolo di luce.
È ciò che precede il battesimo di Fuoco, la Shin.
Superare il dolore della separazione.
Andare oltre la separazione.
Metaforicamente, la celebrazione del Lammas, la cui etimologia è la contrazione di "Loaf Mass", cioè "Messa del pane", metaforicamente, ci spinge, dopo la raccolta, verso la macinatura, verso la trasformazione in farina, nella dimensione della lievitazione, del pane, nutrimento per il corpo e per l'anima.
Lievitare, espanderci.
Trasformarci.
In un qualcosa che unisca acqua e fuoco insieme.
L'acqua dell'impasto e il fuoco della cottura.
Le due energie maschili e femminili che agiscono in sinergia.
Non si rinnegano le emozioni di questa pressione, il dolore della frantumazione nel frantoio, la rabbia, la disgregazione. Perché tutto è funzionale al passaggio successivo.
Alla Maestria della sublimazione, della padronanza.
Noi non siamo le nostre reazioni. Non siamo i nostri istinti.
Perché è questo, che consente la trasmutazione, la rinascita.
La nostra fertilità.
La nostra duttilita'.
La "non identificazione" in ciò che è esterno.
Se si è fedeli a sé stessi, paradossalmente, ci si può concedere il lusso di essere qualsiasi cosa.
Con infinita gratitudine sempre, buon Lammas.
Tiziana Fenu
©®Diritti intellettuali riservati
Maldalchimia.blogspot.com


Nessun commento:
Posta un commento