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sabato, luglio 26, 2025

💛Gli Argonauti

 Gli Argonauti, argomento affascinante, che presenta correlazioni con le nostra simbologie sarde. 

Gli Argonauti, 50 eroi della mitologia greca, che partirono sulla nave Argo per recuperare il Vello d'Oro, nella Colchide, per conto del  re Pelia, figlio di Poseidone, re di Iolco, che aveva usurpato il trono ad Esone, fratello di Giasone. 

Trono che avrebbe "restituito" in cambio del prezioso Vello d'oro, dell'Ariete alato Crisomallo, custode dell'ombra di Frisso, per scongiurare una maledizione in atto, se il Vello non fosse ritornato in patria. 

Sorvolo su tutta la parte mitologica, veramente interessante, perché voglio concentrarmi sulla simbologia della nave Argo, molto interessante, perché presenta correlazioni che riguardano la nostra civiltà. 

La Nave Argo (in latino Argo Navis) era una grande costellazione meridionale raffigurante la nave Argo, usata da Giasone e gli Argonauti per navigare verso la Colchide.

Il vello d'oro di Giasone, era probabilmente il bisso Marino nella zona di Sant'Antioco, secondo molte interpretazioni. Il bisso delle vesti del Re Salomone, di cui abbiamo un'artista, una Maestra, unica al mondo, Chiara Vigo. Unica tessitrice di Bisso, custode di antiche formule e segreti ( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/04/in-sardegnanell-isola-di-santantioco.html?m=0) 


Partiamo dal nome. 

Il nome Argo lo avevo già sentito. 

Mi era stato segnalato da un mio commentatore, 5 anni fa, su un mio scritto, ( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/05/osservavo-la-conformazione-triangolo.html?m=0), sottolineando che a Dorgali, ci sono risorgive di Acqua che vengono chiamate "arga" o "Argo", quindi senza fare riferimento alla parola acqua, "abba". 

Questo mi ha portato ad indagare. sulla parola Argo. 

"Argo" è legato al concetto di divinità, alla virtù dell' animo che tende alla divinità, alla spiritualità

"Argo" è legato etimologicamente alla radice proto-europea "arj/arg", che evoca lo splendore, l'essere brillanti

E infatti una derivazione è "arguzia"

Argo. 

Orgo. 

Energia orgonica. 

Molti nostri comuni sardi, hanno la particella "Or", o anche Dor, nel nome. 

Orgone/orgasmo/origine 

Energia primordiale cosmica. 

Il Chi/Prana. 

I nostri Antichi Sardi, erano esperti insufflatori di Prana ( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/11/simbologia-del-palmo-della-mano-in.html?m=0) 

Senza dilungarmi, visto che vi ho lasciato il link, ribadisco che i nostri Antichi Padri e Madri sapevano benissimo come sfruttare e catalizzare l'energia naturale dell'universo. 

Lo dimostrano i nostri bronzetti sardi( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/06/osservavo-queste-tre-immagini-la-prima.html?m=0/ https://maldalchimia.blogspot.com/2021/04/geometria-sacra-guerriero-teti.html?m=0/https://maldalchimia.blogspot.com/2023/07/sommo-sacerdote-approfondimenti.html?m=0) 

Lo dimostrano le nostre strutture architettoniche, in particolare nuraghi e Tombe dei Giganti. 

Lo dimostra la conformazione delle nostre navicelle nuragiche, a forma di Vesica Piscis( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/07/navicella-e-vesica-piscis.html?m=0) , come è nella Geometra Sacra presente ovunque, nella nostra Antica Civiltà Sarda. 

Ma ho scoperto delle cose interessantissime, proprio riguardo la nave Argo e gli Argonauti, che si ipotizza fossero gli Antichi Sardi. 

E vi sono correlazioni straordinarie. 


La simbologia e la forma della nave Argo, è una Vesica Piscis, e la realizzazione della nave, a 50 remi, è avvenuta sotto il controllo della dea Atena, che ha tessuto con le proprie mani le vele, e ha fatto tagliare l’albero di prua da una delle querce orscolanti sacre di Dodona, le quali hanno la facoltà di parlare e di conoscere il futuro. Un tale albero di prua era quindi  molto utile agli Argonauti per dirigere bene la rotta.

Argo è anche l'essere dai 100 occhi, il numero del grande anno, ed è anche   il cane di Ulisse, che muore dopo un ciclo di 10 anni. 

Il numero 50 è proprio il valore ghematrico del quattordicesimo Sacro Archetipo Ebraico, la Nun, le acque trasmutatrici( simbologia del viaggio iniziatico, amniotico, nel grembo di Madre Terra) 

E la Nun, come ho scritto tante volte, è l'Archetipo presente nel solo della tribù dei Dan, insieme alla Dalet, con cui forma la Tau, il simbolo dei Sacri Giudici divini ( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/11/il-simbolo-della-tribu-di-dan.html?m=0) 

50 Argonauti, tra cui Orfeo ed Ercole. 

50 sono anche le figlie di Thespio che Eracle sposò, da cui ebbe 50 figli. 

50 furono le figlie di Danao, re di Argo, che tornarono ad Argo( il cui il primo re era Temeno, discendente di Eracle, creatore della discendenza eraclidea), con Giasone e portarono l'abbondanza dell'acqua. 

Eracle feconda solo 49 fanciulle( simbologia lunare 7x7= rinnovamento fenice, ciclo lunare, ciclo della fenice che rinasce a sé stessa )

L'Arca, l'argha, la Madre, la Matrice.

50 valore ghematrico Nun, pesce alchemico, Vesica Piscis. 

Nun, nell'Alfabero arabo è una semicirconferenze con un punto dentro, L'Arca con il suo germe nascosto, dell'immortalità. 

Giasone, colui che guida l'arca/Argha(vagina in sanscrito)/Arg

Giasone 

Jason 

Giona nel ventre della balena. 

La trasmutazione in seno alla Vesica Piscis. 

Balena, in arabo, è Nun 

Giona significa colomba. 


La nave Argo era ritenuta una nave moderna, un aeronave con sistemi radar, tanto da essere chiamata la Rapida. 

Omero nell'Odissea, per bocca di Alcino, re dei Feaci spiega che la nave Argo non ha bisogno di timoniere ma va con il pensiero dell'uomo. 

Abbiamo mai visto timonieri nelle nostre navicelle nuragiche? No. 

Probabilmente si sono avvalsi dell'energia naturale dei Fuochi di Sant'Elmo, di cui ho già parlato riguardo anche l'energia prodotta dagli scudi dei bronzetti ( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/06/osservavo-queste-tre-immagini-la-prima.html?m=0) 

Quindi sulla nave Argo, abbiamo 50 rematori, il 50 della Vesica Piscis, che simboleggiano i 100 mesi, il Grande Anno ciclico, come veniva chiamato, al termine del quale avveniva un cataclisma, un diluvio. 

Erano 50 mesi lunari, tanto che anche le 50 figlie di Danao( notate la radice Dan/Shar-Dan) erano chiamate le sacerdotesse della luna, legate all'acqua, a Poseidone. 

Quel Poseidone, i cui discendenti terreni, compreso  erano i governatori di Atlantide. 

( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/10/ofiotauro-simbolo-del-toro-e-del.html?m=0 padre) come Forco, padre di Medusa, chiamato Urcheddu o Furcheddu, in sardo, Re del  mare come Nettuno, che governava la Terra di Atlantide.

Medusa, la grande regina sarda che che si batte per il suo popolo

( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/09/basilisco-e-il-mito-di-medusa-in.html?m=0) 

Qui in Sardegna si narra che Medusa regnasse i paesi iperborei del  settentrione, come dicono i greci, nell'estremo occidente, ma pare che abbia regnato precisamente (e  la fonte  la ritroviamo nello storico Fara, "de rebus sardi", del 1580), per ben 28 anni, e pare, che le terre iperboree siano  sempre state la Sardegna, e che Tartasso, la terra dei Metalli e delle pietre preziose, fosse la terra sarda di Atlantide.


Gli Argonauti approdarono anche sulla riva di Magnesia, dove c'era il magnete, la pietra di Ercole, che era tra gli Argonauti. 

Il magnete. Il famoso magnete presente sulle nostre navicelle sarde, la bussola ( approfondimenti https://maldalchimia.blogspot.com/2025/05/bussola-sardo-pelasgica.html?m=0). 

Una considerazione importante, legata proprio alla bussola. 

La Sardegna, fa parte del Triangolo delle Ottave Oracolari"( approfondimenti https://maldalchimia.blogspot.com/2024/11/sorgono-e-il-40-parallelo.html?m=0). 

"Un triangolo Sacro, pre-diluviano, funzionante fino al V millennio aC, data del possibile diluvio universale. 

[...] Questo triangolo delle Ottave Oracolari, definiva un'area  che comprendeva Mar Ionio, Mar Egeo e le terre circostanti( quindi anche la Sardegna), in quanto proiezioni omotetiche con il cielo, della prua della Costellazione della nave di Argo, consacrata a Poseidone, la cui Bussola, la porzione di stelle della vasta  costellazione, corrisponde al Nord Est".

Ora, il 40° parallelo, in numerologia Sacra, rimanda al 40, che è il valore ghematrico del tredicesimo Sacro Archetipo Ebraico Mem, le acque Madri Cosmiche ( il diluvio durò 40 giorni. Il 40 è simbolo di nascita/rinascita, legato alla dimensione amniotica, anche cosmogonica). 

In Sardegna, il Culto delle Acque Madri, è il culto primario, preponderante. 


La prua della nave Argo è consacrata a Poseidone, e, altro aspetto interessantissimo, è che questa  prua della nave /costellazione Argo, è orientata al nord-est, alba del solstizio estivo. 

Stesso orientamento di uno dei nostri pozzi sacri più spettacolari e simbolici, il pozzo Predio Canopoli, di cui ho già  approfondito( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/07/pozzo-canopolicanopi-egizi.html?m=0) per l'interessante simbologia Il pozzo ha orientamento sull'asse sud-ovest / Nord-est, con ingresso a sud-ovest, quindi perfettamente orientato ai solstizi. 

Al tramonto del solstizio d'inverno( sud-ovest) e all'alba del solstizio estivo ( nord-est) 

È interessantissimo notare come la costellazione della nave Argo è la zona di cielo che ospita la stella Canopo( nome che, guardacaso, rimanda al pozzo Sacro Canopoli, con lo stesso orientamento), che è la seconda stella più brillante del cielo notturno, e che appartiene alla costellazione moderna della Carena. 

Infatti l'originale costellazione Nave Argo, già nel 1700 era stata tripartita in tre costellazioni, Carena, Poppa e Vele, e, poco sopra, la costellazione della Bussola, che per gli antichi greci, costituiva l'albero Maestro della nave Argo. 

La rappresentazione di questa nave Argo, è stata ritrovata anche in un codice medioevale, in una pergamena del IX sec. e non presenta nessuna figura umana che la guidi. Come per le nostre  navicelle nuragiche. 

L'imbarcazione è ricoperta di piccole coppelle, che rappresentano le stelle. 

la costellazione Argo, una figura femminile che regge una sorta di trireme greca, talmente imponente da essere poi scomposta in tre costellazioni 

La Carena 

"Sa Carena". Lo sterno in sardo( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/01/le-domus-de-janas-non-sono-capanne.html?m=0) 

Il fondo della barca /arca /argha. 

Il soffitto delle nostre Domus de Janas. 

Sa Carena, traghettratrice tra dimensioni, custode dell'afflato divino che riporta alla vita, rappresentato dalla colomba, Giona in ebraico significa colomba. 

Perché è il Femminino che consente la trasmutazione 

Giona/Giano/Janas

Porte solstiziali di trasmutazione, come l'orientamento di tutte le Domus de Janas e dei nostri pozzi sacri, compreso il Canopoli, straordinariamente collegato alla stella Canopo della costellazione Argo, con lo stesso orientamento

Astrologicamente Argo, che si trova ad est, è collegata al Cane Maggiore, quindi a Sirio, la stella del Diluvio, la cui levata eliaca, come ho approfondito anche recentemente, traguardava le esondazioni del Nilo, quindi anticipava di poco la stagione delle piogge. 

Il capitano di Argo è la stella Canopo, la seconda stella più lucente del cielo. 

L'etimologia egizia della parola Canopo, è "Kah-nub" terra d'oro. 

Guardacaso, il pozzo Sacro di Predio Canopoli si trova a Perfugas, nel Logudoro, nel "Luogo d'oro". 


Riguardo al Vello d'Oro, approfondimenti nel mio scritto ( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/03/i-pettorali-di-tartesso.html?m=0), per quanto riguarda quelli che vengono chiamati "i pettorali di Tartesso", ritrovati in Spagna, dette anche  panelle di rame, sono uguali  a quelli ritrovati nel nuraghe Antigori di Sarroch. Si ipotizza potessero arrivare da Cipro. 

Ma diciamo che sono identici al Vello d'oro, il manto dorato dell'Ariete alato Crisomallo( che aveva il potere di curare qualsiasi ferita) cercato dagli Argonauti di Giasone, tra cui Erscje, Castore e Polluce( i Dioscuri), Orfeo e una sola donna, Atalanta, Laerte, il padre di Ulisse, commissionati da re Pelia, di recuperare il Vello d'oro, verso la Colchide, costruita da Argo di Trespi con l'aiuto di Atena. 

Si imbattono nelle Arpie, e anche in  Medea, alchimista di pozioni magiche, la cui pozione addormento' il drago che custodisce il vello, aiutando, così, Giasone, nell'impresa. 

L'ariete dal manto d'oro, anch'esso figlio di Poseidone era quello sul quale il re Atamante fece fuggire i figli  Elle ( la luce) e Frisso(la pioggia che scriscia) , verso oriente,  verso la Colchide, protetti da Nube, la dea Nefele dopo la sua morte, per protrerli da una carestia. 

Seguirono la rotta diurna del Sole e quella notturna di Sirio. 

Complementarietà, quindi, ancora, come la Vesica Piscis dell'imbarcazione con 50 remi, tra maschile e femminile. 

Solo Frisso giunse nella Colchide e l'ariete fu sacrificato a Zeus, la cui pelle venne appesa in un albero sacro difeso da un Drago. 

Un po' più a sud della Colchide c'è il monte Ararat, il monte dell'Arca di Noè. 

Noè che è Kabiro, il nostro sardo  Ziusudra ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/05/ziusudra-eridano.html?m=0) 

Come fece Noè che liberò una colomba per far da guida verso la terra ferma, anche Giasone, arrivati all'entrata del Mar Nero trovano le Rupi cozzanti o Simplegadi, formate da ghiaccioe per non cozzare tra le pareti, Giasone, come fece Noè libero una colomba, così passarono

Astrologica ente Argo, che si trova ad est, è collegata al Cane Maggiore, a Sirio, la stella del Diluvio,  la cui levata eliaca, come ho approfondito anche recentemente, traguardava le esondazioni del Nilo, quindi anticipava di poco la stagione delle piogge. 

S

ui Kabiri, avevo già scritto in più occasioni, che i nostri Antichi Sardi erano dei Kabiri. 

Ne ho parlato in particolare in un mio scritto ( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/06/moneta-dio-beskabirios.html?m=0). 

Gli Argonauti furono Iniziati ai Misteri dei Kabiri, per mano di Orfeo, anche nell'isola di Samotracia, la cui regina è Elettra figlia di Atlante

A Samotracia, gli Argonauti vengono attaccati da Giganti, a 6 braccia, che riescono a sconfiggere. 

Un numero simbolico, molto importante per la nostra Antica Civiltà Sarda. 

È il numero della stella stella a 6 punte, del Fiore della Vita, dell'esagono, simbolo degli Architetti Divini, rappresentati dai Giganti di Mont'e Prama ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/02/la-geometria-del-6-nel-mento-del.html?m=0) 

Il numero 6 rappresenta anche le  6  direzioni dello spazio, delle 3 forze base, folgore, lampo e tuono, che i Ciclopi donarono a Zeus. 

Era il potere della forza elettrica. 

A Poseidone, i Ciclopi, donarono il magico tridente, caratterizzato da due poli opposti con triplice potere elettrico, che rappresentava sia il potere del cielo che delle acque. 

In pratica, un tridente con 6 punte, come un Vajra

Ma questa simbologia, non ricorda forse i nostri capovolti( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/03/spirale-speculare-domus-di-oredda.html?m=0) quelli che comunemente, trasversalmente, vengono chiamati Squatter Man, e che sono rappresentazioni del plasma elettrico? 

Il plasma con cui la nostra Antica Civiltà Sarda ha sempre avuto confidenza, sapendolo gestire benissimo( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/07/plasma-e-civilta-sarda.html?m=0) 


Un particolare che riguarda Giasone, e che rimanda alla conformazione a "sandalo" della Sardegna. 

Giasone, era stato istruito da Chirone, che istrui anche Ercole. 

Particolare di Giasone, cosi come anche per Dioniso, il Bacco romano, è che non portava il sandalo sinistro, che aveva perso  trasportando Era, che benedisse il viaggio di Giasone, attraverso un fiume. 

Piede scalzo sinistro, il Femminino, rapporto intimo con Madre Terra, con le potenze ctonie. 

Calzare un sandalo, infatti, simboleggiava l'Iniziato che inizia un viaggio alchemico, di trasmutazione, in cui si  attraversa il limine tra vita e morte. 

In questi termini si può dare un senso ad una delle interpretazione del nome Sardegna, legato alla sua forma, che ricorda un sandalo. 

In greco, "Ichnusa", dal greco "ichnos" (impronta), e in latino "Sandalia", che significa "sandalo". 


Tante correlazioni, e sicuramente ce ne saranno altre, anche per questo personale viaggio attraverso gli Argonauti. 

Non finisco mai di stupirmi. 


Tiziana Fenu 

©®Diritti intellettuali riservati 

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Nell'immagine 

"Giasone riporta il vello d'oro a Pelia" 

Gli Argonauti




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