Approfondendo ciò che ho scritto nel mio ultimo post di ieri( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/11/simbologia-dei-64-quadrattini-della.html?m=0)
sulla valenza ghematrica delle 64 caselle della scacchiera di Pubusattile, il cui numero, 64, ha la stessa valenza ghematrica del concetto di Giudice divino/ giudizio/ Giudice guerriero /NACHASH/SERPENTE/Toro, tutti concetti che esemplificano la simbologia portante della nostra Antica Civiltà Sarda, già espresso come sacri Iniziati, nel simbolo della tribù dei Dan, oggi mi sono chiesta, se per caso le LETTERE EBRAICHE , questi archetipi, AVESSERO ORIGINE proprio nella GRIGLIA QUADRATA di 64 CASELLE , di "8 x 8", della SCACCHIERA di Pubusattile, visto che è Matrice Archetipale di concetti anche più complessi come il frazionamento dell'Occhio di Horus ( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/04/locchio-di-horus-e-la-scacchiera-di.html) e della formula algebrica e geometrica della quadratura del Cerchio ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/09/la-scacchiera-di-pubusattile-e-la.html)
Pensavo proprio alla specifica simbologia del QUADRATO .
all' EPHOD , al PETTORALE , portato dai nostri GIGANTI di Mont'e Prama, di cui già parlai nel febbraio 2021, in cui approfondisco svariati punti poi ripresi e ampliati nel corso degli anni
( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/02/i-grandi-architetti-costruttori-della.html)
Un paramento sacrale, che, come ho scritto ieri, ho ritrovato anche in un simbolico bronzetto Ofiotauro (
https://maldalchimia.blogspot.com/2023/09/bronzetto-con-pettorale-venduto-allasta.html)
Un pettorale quadrato che come ho approfondito nel mio scritto
( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/02/il-progenitore-del-quadrato-di-sator-il.html?m=0)
rimanda alla simbologia del quadrato del Sator, che nella nostra civiltà sarda, è il primordiale quadrato del Sinis, il progenitore del Sator, sempre con la N centrale, simbolo del Serpente della tribù dei Dan, di quel NACHASH, che ha valore ghematrico 64.
Dal mio scritto
"Oggi la mia curiosità si sofferma ancora sui Giganti di Mont'e Prama, e in particolare su quel PETTORALE quadrato e leggermente sagomato, che Indossa uno dei Giganti, un' arciere con quattro lunghe trecce.
Quello stesso arciere, la cui protezione nell' avambraccio ispirera' la decorazione con i 10 bottoni sardi doppi, nel costume di Ittiri.
10, come i Dieci Comandamenti, le tavole della legge date da Dio a Mosè, sul monte Sinai.
Un pettorale riconducibile, secondo molti, al pettorale indossato da Aronne, fratello di Mosè, che diede vita al sacerdozio di Aronne e dei Leviti, una stirpe dinastica di sommi Iniziati.
Dio concesse il potere di interpretare i significati esoterici della Legge Divina solo a Mosè, e suo fratello Aronne, che lui potrà trasmettere solo verbalmente poiché solo la sua parte essoterica, "la parola" è stata scritta sulla pietra.
Il pettorale che Aronne portava sul petto, si chiamava "hoshen ", o Ephod , con 12 pietre preziose, indicative della trasmutazione, rappresentative, ognuna, della tribù di Israele, chiamata "tavoletta dei Destini".
Anche prof. Dedola la descrive come un oggetto di potere, oracolare, rappresentativo del Re, e della figura sacerdotale insieme.
D'altronde, sappiamo bene come gli antichi Shardana siano geneticamente intrecciati agli antichi Ebrei, ne ho parlato riguardo la simbologia del Sigillo della Tribù dei Dan, che presenta, comunque, come sfondo, l'arcobaleno.
Ma credo, al di là di questo, che questo pettorale, pur non presentando incisioni o simboli, possa rivelarci qualcosa di più, proprio riguardo la contestualizzazione in cui si trova.
Guardandolo, così d'istinto, mi riporta in modo prepotente ad un'altro QUADRATO molto importante, del quale questo, potrebbe essere il primo prototipo (altro che Aronne), della tribù dei Levi, gli antichi iniziati (mentre scrivo, noto che Aron(ne), é Nora al contrario..), il quadrato di SATOR .
Questo accostamento deriva dal fatto che il luogo di ritrovamento di questo quadrato, è su un Gigante semidivino, in un luogo che parla di Sacralità: il SINIS ".
E poi concettualmente, mi viene questa riflessione.
Il QUADRATO
Le tavole quadrate della legge
Il Sacro Ephod
Ma se il 64 delle 64 caselle, del quadrato della scacchiera di Pubusattile, ha stretta attinenza con il 64 dei testi Ebraici nelle sue valenze più alte, come ho scritto ieri, è possibile che le LETTERE EBRAICHE , presenti come elemento identificativo nella nostra Antica Civiltà Sarda, siano nate proprio da quella GRIGLIA QUADRATA, di 64 CASELLE presente nella nostra antichissima Domu de Jana?
Un quadrato così importante da essere indossato come Sacro Paramento anche dai Giganti di Mont'e Prama.
Ho provato ad INSERIRE le 22 lettere ebraiche in una GRIGLIA di 64, come la scacchiera di Pubusattile.
Tutte PERFETTAMENTE INSCRIVIBILI .
Quindi, concettualmente e simbolicamente, sì, sono arrivata alla conclusione che le LETTERE EBRAICHE SIANO NATE proprio in una GRIGLIA QUADRATA come la nostra.
In un TEMPIO VIRTUALE sacro, che la griglia /quadrato rappresenta.
L'alfabeto ebraico, come lo conosciamo oggi, è chiamato infatti l'alfabeto quadrato o KTAV ASHURIT .
Le lettere ebraiche ancestralmente, discendono da prototipi semitici più antichi, che avevano forme più lineari e stilizzate, e spesso derivavano da pittogrammi, come la lettera ALEPH , che deriva dalla testa di un toro, o la BETH , che rappresenta la dimora, la casa ( Betilo, infatti è Beth-El, la dimora di Dio)
La forma "QUADRATA " caratteristica si è sviluppata e standardizzata nel tempo, soprattutto durante e dopo il VI secolo a.C.
Questa standardizzazione ha portato a una certa regolarità geometrica.
La griglia, di 64 caselle (8x8) è intesa, metaforicamente, come una MAPPA METAFISICA della CREAZIONE , perché corrisponde alla TAVOLA delle 64 DETERMINANTI o dei 64 CANCELLI , collegata al Sefer Yetzirah, il Il Libro della Formazione, il testo fondante della Qabbalah.
La CREAZIONE , secondo questi 64 precetti, avviene secondo i 32 ( che è la metà di 64) Sentieri della Saggezza, che compongono L'ALBERO della Vita, con le 10 Sephiroth e le 22 lettere dell'alfabeto ebraico.
Ma questo Albero della Vita lo abbiamo anche nelle avette di Tzricotu dei nostri Giganti di Mont'e Prama, di cui ho già approfondito ( ultimo mio scritto a riguardo https://maldalchimia.blogspot.com/2025/09/sigilli-tzricotu-vesica-piscis-sephiroth.html?m=0)
Le 22 lettere sono le PIETRE , i TEMPLI , i MATTONI , con le quali Dio ha creato l'universo.
Hanno quindi un grandissimo potere creativo ed espansivo, ognuno con una specificità energetica diversa
È la stessa dimensione concettuale del QUADRATO SACRO contrassegnato dagli antichi Egizi, dai romani, la quadratura del cerchio, contrassegnata da coordinate divine, astrali, che si applicava nella costruzione dei confini sacri del tempio /città, in tempi più recenti.
Dal mio scritto ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/09/orsa-maggiore-akhetjuvale.html?m=0)
"C'era una ritualistica molto precisa, in ambito egizio, descritta nel Libro di Toth, esattamente, nel libro della Fondazione, per la quale, il Re, capo dei Maestri Costruttori, il Faraone, per individuare meglio l'Orsa Maggiore, e quindi, la Stella Polare, si serviva di uno strumento, detto Merkhet( una sorta di livella alla cui estremità e collegato un filo a piombo), è individuava i 4 vertici del luogo sacro.
Con un mazzuolo ( stesso nome de su matzolu de S'Accabbadora), solcava per 4 volte, il solco del perimetro, come se fosse un'aratura.
L'aratura del carro dell'Orsa Maggiore, che sacralizzava, in questo modo, le fondamenta del tempio, della piramide".
Stessa simbologia nella formazione quadrata dell'Umbilicus, ripresa dai romani ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/09/romolo-e-remo-e-acca-laurentia.html?m=0)
"Gli avvoltoi di Romolo puntavano al Nord, alla stella polare, all'Orsa Maggiore, e questo si ricollega al discorso del rituale egizio, e ancor prima, sardo, dell'aratura del tempio sacro, il solco primigenio, lo chiamavano i Romani, eseguito, in solco circolare, in senso antiorario, come i cicli del sole, i cicli solari e lunari, i cosmici della precessione degli equinozi, con una vacca e un toro bianco, uniti da su Juvale, il giogo, che è simbolo dell'Orsa Maggiore, con orientamento verso l'Orsa Maggiore, importantissimo anche per la nostra Antica Civiltà Sarda, di cui ho approfondito più volte, anche recentemente ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/09/orsa-maggiore-akhetjuvale.html?m=0)
Poi si procedeva con la quadratura del cerchio, anche questa, di matrice Sarda, è successivamente, etrusca, di cui ho già approfondito ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/09/la-scacchiera-di-pubusattile-e-la.html?m=0)
Una perfetta formula matematica /aurea, già presente da millenni nella nostra domus de Jana di Pubusattile, nel simbolo della scacchiera, che era il veicolo divinizzante delle strutture architettoniche in terra, benedette da queste proporzioni auree.
Dal cippo cubico al centro, poi si orientavano due assi a croce, orientati da est verso ovest (decumanus), e da nord verso sud (cardo)"
Nella tavola "8x8", si combinando le 10 Sephiroth ( le forze primarie) con le modalità delle 22 lettere, e si arriva a un totale di 32 elementi primari.
La tradizione mistica spiega che ognuno di questi 32 "sentieri" ha una polarità, un aspetto attivo e uno passivo (o "di Grazia" e "di Rigore").
32 x 2 = 64.
Queste 64 COMBINAZIONI rappresentano tutte le possibili "determinanti" o "configurazioni" fondamentali attraverso le quali l'Energia Divina si struttura per dare forma alla Creazione.
Sono come i 64 codoni del DNA che compongono tutta la vita biologica, ma su un piano metafisico.
Quindi, ogni lettera ebraica, nella sua forma grafica "QUADRATA " idealizzata, può essere vista come una specifica configurazione di energie all'interno di questo campo di 8x8.
È come un tempio sacro, quadrato, energetico.
La forma della lettera "disegna" o "canalizza" una particolare combinazione di queste 64 forze.
Guardate la prima lettera, ALEPH ,
che è composta graficamente da due lettere Yod( una in alto a destra e una in basso a sinistra) collegate da una ו (Vav) diagonale.
Questa prima lettera dell'alfabeto quadrato ebraico, rappresenta il collegamento tra il mondo superiore e il mondo inferiore.
Questa struttura complessa tra CONNESSIONE delle DIMENSIONI , presente anche nella simbologia intrinseca dei Mundus Patet identificati anche con l'Umbilicus, che le nostre strutture archeologiche rappresentano molto bene ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/11/nuraghi-i-primordiali-mundus-patet.html?m=0), può essere "MAPPATA" e analizzata ALL'INTERNO della GRIGLIA delle 64 determinanti per coglierne il significato più profondo.
La forma SQUADRATA delle lettere dell'alfabeto ebraico squadrato, il Ketav Ashurit, riflette una STRUTTURA METAFISICA , spirituale, PIÙ COMPLESSA , cioè la Tavola delle 64 Determinanti.
È lo stesso tipo di scrittura ebraica con cui sono stati scritti i rotoli della Torah e la maggior parte dei testi ebraici.
Un po' diverso dal Ketav Ivrit, che era un alfabeto paleo-ebraico
Durante l'esilio babilonese, gli Ebrei( VI sec aC) adottarono l'alfabeto aramaico, che era la lingua franca dell'Impero Persiano, e la scrittura divenne più "squadrata", chiamata
ASHURIT , dalla radice ebraica 'ASHAR , che significa "andare dritto" o "essere approvato".
Una radice fonetica simile alla parola ASHERAH , il palo sacro, usato anche per la quadratura del Sacro spazio in epoca romana, tanto che il palo era chiamato il palo di Cerere.
Cerere, che è una Derivazione di Asherah( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/03/cenereashasherah.html?m=0)
Asherah legato anche alla simbologia del serpente, dell'Ofiotauro ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/06/bronzetto-ofiotauro-palo-asherah.html?m=0)
Naturalmente la simbologia dell'Asherah è legata al palo sacro che veniva identificato con il palo del Mundus Patet /Mundus Cereris, che ancestralmente coincideva con l'Umbilicus ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/08/mundus-patet-romani-24-agosto.html?m=0)
La nostra ancestrale Asherah sarda, di Bruncu Suergiu ( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/05/statuina-dea-madre-asherah.html?m=0)
La caratteristica più evidente, che salta all'occhio, in questo alfabeto ebraico squadrato è la sua STRUTTURA ANGOLARE e GEOMETRICA .
Le lettere sono costruite su una GRIGLIA ideale, con linee rette, angoli ben definiti e tratti spessi e sottili.
Questo, perché è stato pensato per essere chiaro e leggibile, ideale per testi sacri e importanti, poiché ogni lettera, nella Cabala, ha un profondo significato simbolico, un proprio valore numerico ghematrico e una propria energia spirituale.
Proprio per la loro altissima valenza spirituale, concettualmente trovano radici profonde nella tradizione ebraica, in particolare riguardo alla scrittura delle due TAVOLE della LEGGE che Mosè ricevette sul Sinai.
Tavole QUADRATE , appunto, scritte in modo che le lettere potessero essere lette da entrambi i lati, un miracolo che implica una certa simmetria e una forma "perforata" attraverso la pietra.
Le lettere erano scolpite in modo da riempire tutto lo spessore della tavoletta, da un lato all'altro. Perché questo sia possibile, ogni lettera deve essere contenuta all'interno di un perimetro definito, che la tradizione successiva ha interpretato come un quadrato.
Un precetto molto preciso, identificato come Struttura Quadrata nella Pratica Scrittoria (Sofer Stam)
Questa idea teorica si è concretizzata nelle regole rigorose della Soferut (l'arte dello scriba) per la scrittura dei rotoli della Torah, dei tefillin e delle mezuzot (Sofer Stam), in cui ogni lettera deve essere scritta all'interno di uno spazio virtuale quadrato.
Lo scriba esperto non disegna fisicamente questi quadrati, ma la sua calligrafia è disciplinata da questa proporzione.
Infatti, come ho potuto sperimentare di persona, la maggior parte delle lettere occupa l'intera altezza di questo quadrato ideale, con 64 griglie, che rappresentano le 64 potenziali interpretazioni, anche se la loro larghezza varia
Lettere come la MEM , la tredicesima lettera, e SAMECH , la quindicesima, sono quasi larghe quanto il quadrato.
Ma lo attribuisco al fatto che la Mem sia la lettera Madre delle Acque Cosmiche, ancestrali, amniotiche, e la Samech sia legata al concetto di fertilità.
Sono come due grandi grembi.
Invece le lettere come la VAV (, la sesta, che rappresenta la kundalini, e la YOD , la decima, il punto di origine, di creazione, sono sono strette, la Yod è quasi un punto.
La lettera più larga è generalmente considerata la TETH , la nona, che rappresenta il grembo, la gestazione, la Sophia Superna, il Serpente
Alcune lettere "rompono" leggermente il confine superiore o inferiore del quadrato per motivi di forma e tradizione, sbordano in pochino.
Per esempio, la LAMED si estende spesso verso l'alto.
Ma questo, perché simbolicamente, la LAMED , dodicesima lettera, indica la misura, il limite.
Quindi sbordare, significa, metaforicamente, andare oltre i propri limiti, rappresentati dal quadrato.
Corrisponde alla simbologia Dell'Arcano Maggiore XII dell'Appeso, che si spinge oltre i propri confini, quando cambia prospettiva. Infatti la Lamed è capovolgibile.
Parlare di ogni lettera /Archetipo nello specifico, è una cosa che faccio abitualmente nell'altra mia pagina, "Maldalchimia", ma è interessante questo approccio alla griglia quadrata di 64 caselle, in cui sono evidentemente nate le lettere dell'alfabeto ebraico arcaico, quello squadrato che si rifà alle tavole quadrate della legge, al quadrato dell'Efod.
Una simbologia che ha la Matrice nella nostra ancestrale scacchiera di Pubusattile, nella nostra incredibile Domu de Jana di Villanova Monteleone, che non finisce ancora di stupirmi.
Sardegna Cultura Madre, sempre, anche in questo preciso ambito delle lettere ebraiche.
Tiziana Fenu
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Foto Pubusattile Nero Argento credit( https://www.neroargento.com/page_galle/pubusattile_gallery.htm)
Lettere ebraiche e le 64 caselle Pubusattile

























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