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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

lunedì, novembre 17, 2025

Cerchi di pietra a Dartmoor

 



Circa due  anni fa sono stati scoperti dei CERCHI di PIETRA a DARTMOOR , 80 circa, nel Devon (Inghilterra sud-occidentale), a 180 km ad est di Stonehenge, probabilmente risalenti al III millennio, e probabilmente antecedente a Stonehenge. 

Una scoperta molto interessante, perché è collegata alla TEORIA DELL'ARCO SACRO , chiamato anche "Sacral Arcology", che riguarda in generale i monumenti neolitici, ma è un concetto più esteso, che nasce da un sincretismo multidisciplinare tra archeologia, antropologia e lo studio delle società complesse, legato soprattutto alle prime civiltà e alla gerarchizzazione sociale e di potere, all'interno di esse. 

Un modello interpretativo usato per capire in che modo le élite al potere, leggittimassero la loro autorità. 


Sappiamo che nelle antiche civiltà, potere politico e autorità religiosa, si identificavano in un'unica figura di potere, rappresentata da un sistema TEOCRATICO , presente anche nella nostra Antica Civiltà Sarda, in cui i governanti legittimavano il loro potere, non solo in base alla potenza in termini di ricchezze o militare, ma in base alla convinzione di avere un ruolo, un compito privilegiato, una missione, che è stata donata dalla stessa dimensione divina, che li vuole come emissari, come portavoci terrene, del Divino. 

Ne abbiamo un esempio anche in ambito romano. 

Ho parlato, ultimamente, di Numa Pompilio Re Sardo/Etrusco/Romano, proprio in questi termini 

( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/08/il-pane-cabude-e-gli-ancilia-etruschi.html?m=0

https://maldalchimia.blogspot.com/2025/09/i-flamen-dialis-de-sa-carena.html?m=0

https://maldalchimia.blogspot.com/2025/09/santuario-santa-vittoria-di-serri-numa.html?m=0), la cui reggenza è legittimata dal Dono, da parte di Marte, del Sacro scudo dell'ancilia, la cui origine affonda le radici nel nostro doppio scudo sardo( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/04/geometria-sacra-guerriero-teti.html?m=0) 

Questi "figli degli Dei", questi emissari divini, avevano il compito di mantenere, preservare, l'armonia tra la dimensione umana e quella divina. 

Di trovare un punto di EQUILIBRIO tra due pilastri, il potere politico e militare, e il potere religioso, con tutte le relative implicazioni, cioè la ritualizzazione, i cerimoniali, conoscenze astronomiche ed esoteriche e dimensione oracolare. 

Tra questi due "pilastri" potere, di erge L'ARCO SACRO , al cui apice vi è il SOVRANO DIVINO , che non è un tiranno, ma un eletto per via dei Doni divini che gli sono stati donati. 

Prove di questo sistema ad Arco, che non è un sistema ad apice, perché la parabola tra i due poteri è fluida, si compenetra vicendevolmente tra le due dimensioni di potere, si trova anche nella CONFORMAZIONE ad ARCO di molte STRUTTURE ARCHITETTONICHE , presente anche nelle nostre, Sarde. 


I luoghi di culto diventano il riflesso del simbolo fisico del potere sacro del Sovrano, e il Sovrano, nelle antiche civiltà, è descritto come personificazione delle divinità, quindi in correlazione, in "arco", con il Divino. 

Un'autorita' in cui "spada" del Sovrano e bastone del Sommo Sacerdote/sciamano, coincidevano, salvo distinzioni più tardive cronologicamente. 


E sembra che anche questi cerchi di pietra del Dartmoor, corrispondano a questa interpretazione del Sacro Arco, che di incastona in un paesaggio dell'età del bronzo ricco di menhir, tombe a cista e insediamenti. 

In questa zona ci sono centinaia di cerchi di pietra, non spettacolari come quelli di Stonehenge, ma più piccoli, e, aspetto molto importante, allineati in un arco che si estende per circa 1,5 chilometri lungo una cresta collinare. 

Questo arco corre da un importante complesso cerimoniale a un altro.

Infatti L'ARCO COLLEGA due "super monumenti" preistorici, il Cairn di Cornwood, che si trova a SUD-EST, un'enorme tomba a tumulo, e il complesso di Stall Moor a NORD-OVEST , un vasto insieme di cairn e allineamenti di pietre.

Il cairn è un tumulo o mucchio di pietre costruito artificialmente, usato in varie epoche e culture per diversi scopi, principalmente come monumento sepolcrale preistorico (neolitico ed eneolitico), ma anche per segnare un sentiero, indicare un luogo importante o per commemorazione.  

Uno dei cerchi, chiamato Metheral Circle, misura circa 40 x 33 metri ed è composto da 20 pietre.

Un secondo cerchio importante, che sembra non essere integrato nel Sacro Arco, sembra costituire il punto di ingresso del Sacro Arco, con ingresso orientato a NORD . 


Il SIMBOLISMO di questo "arco di cerchi di pietra", pare che sia di origine RITUALISTICO , quindi non legato ad un confine "amministrativo" o difensivo, ma fosse un vero e proprio confine sacro, CERIMONIALE , che delimitava 

un'area rituale di altissima importanza, forse un "paesaggio dei morti" o una zona dedicata a cerimonie specifiche, separandola dalle aree dove la gente viveva e coltivava.


È interessante notare come, nonostante la disposizione ad arco, che offriva questa visione di insieme ad arco, i cerchi sembrano offrire un PERCORSO INIZIATICO , cerimoniale, a tappe, uno per ogni cerchio di pietra, legato a precisi ritualismi, a connessioni e celebrazioni legate ad eventi astronomici, o per onorare gli antenati 

O forse, ogni cerchio di pietra, era legato ad un clan specifico. 

E questo è importante, perché apre una nuova prospettiva su una convinzione da smantellare. 

Quella che ogni cerchio fosse un monumento isolato.

Invece questa interessantissima teoria del Sacro Arco, unisce i cerchi di pietra, in un sistema vero e proprio, integrato e coerente. 

È come una sorta di PIANIFICAZIONE su larga scala. 

È un paesaggio sacro attentamente progettato, dove il movimento rituale e la connessione con gli antenati e il cosmo erano intessuti nella stessa geografia delle colline e delle valli. 


E qui penso ai NOSTRI CERCHI di pietra, i NURAGHI , che nascono come cerchi di pietra, e poi si sviluppano in ALTEZZA per CONNETTERE cielo e terra, oltre che essere connessi con la dimensione sotterranea, perché di molti nuraghi si ha accesso anche a cunicoli e spazi sotterraneei. 

I nuraghi come gli ancestrali Mundus Patet, le interconnesdioni tra le tre dimensioni, ne ho già approfondito ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/11/nuraghi-i-primordiali-mundus-patet.html?m=0) 


Tra l'altro, l'orientamento di questi cerchi di pietra ad arco, di Dartmoor , orientati su un ASSE SUD-EST / NORD-OVEST , rimanda allo stesso orientamento sud-est dei MUNDUS PATET , a quello di molti nostri siti importanti, compreso il Santa Cristina ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/08/orientamento-sud-sudest-di-alcuni-pozzi.html?m=0) orientati all'alba solstizio invernale), il cui lato  opposto è a Nord-ovest( tramonto del solstizio estivo) 

"Il sud est  è legato all'elemento fuoco( sud) e, all'elemento aria (est).

Anche la maggior parte delle Tombe dei Giganti hanno l’esedra collocata a Sud-Est, in direzione dell’alba durante il solstizio d'inverno

Pare che le Domus de Janas meridionali, che stanno al Sud della Sardegna, siano orientate per lo più verso il Solstizio invernale(sud est) , mentre quelle settentrionali, sono per lo più orientate verso il Solstizio estivo( nord est)"

La maggior parte sono orientate ad est, verso le Pleiadi, verso la costellazione del Toro, che ingloba in sé anche le Iadi, e che, come abbiamo visto  dal mio scritto sulla simbologia delle ierofanie nei nuraghi,  sono legate al concetto di rinascita legato alla costellazione del Toro, rappresentata con il corno sinistro più corto.

Le Domus, quindi, orientate verso la costellazione del Toro, tra Ariete (a ovest) e Gemelli (est), rappresentano il cardine delle due porte solstiziali insieme.

[...] 

La COSTELLAZIONE del TORO si trova a EST e si sposta gradualmente verso SUD durante la notte. In particolare, è visibile a est subito dopo il tramonto e si sposta verso sud nel corso della notte.

Quindi ha una copertura SUD-EST .

Sud est, che è lo stesso orientamento dell'ingresso del nostro pozzo Sacro di Santa Cristina

[...] anche queste tombe di Pranu Mutteddu, che  hanno l'ingresso orientato a Sud, come ho scritto (

https://maldalchimia.blogspot.com/2025/08/goni-equinozi-e-solstizi-ciotola-goni.html?m=0), indicano  quindi la via di Ascensione verso Aldebaran, come ho sempre sostenuto ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/03/la-y-taurina-di-ascensione-lungo-la-via.html?m=0)

Un altro dato interessante, del quale avevo già parlato, riguarda l'abitudine celtica, ma solo perché sono stati prese in esame le TOMBE CELTICHE , di costruire intorno alla tomba, dei RECINTI .

Ne ho parlato in un mio scritto recente ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/07/pozzo-santa-cristinamaddalena.html?m=0)

"Mi ha molto incuriosito, tra le varie letture, il fatto che, in ambito celtico, in particolare, era tradizione creare dei recinti, chiamati *viereckschanze", con dei pozzi all'interno, solitamente tre, ma dagli studi fatti, su 257 recinti, pare che  abbiano scartato l’allineamento verso la levata solare solstiziale estiva, in quanto il numero dei recinti che mostra quell’orientamento è abbondantemente sotto la soglia della significatività statistica.

Invece, è stato maggiormente significativo l'orientamento verso la LEVATA SOLARE SOLSTIZIALE INVERNALE ( SUD-EST) 

Questo mi ha fatto riflettere sul fatto che anche l'ingresso del nostro pozzo di Santa Cristina, è orientato a sud-est, all'alba del solstizio invernale.Trovate approfondimenti  nel mio scritto ( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/07/pozzo-canopolicanopi-egizi.html?m=0)

Il significativo orientamento verso la levata solare solstiziale invernale dei pozzi celtici, come il nostro pozzo di Santa Cristina in particolare, rappresenta quindi questa DIMENSIONE METAFORICA , FEMMINEA della GESTAZIONE , del Sacro Femminino"


Anche l'ingresso a NORD , del cerchio di pietra isolato, ma correlato, ad esso, dell'Arco Sacro di Dartmoor è significativo. È il nord DELL'ORSA MAGGIORE ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/09/orsa-maggiore-akhetjuvale.html?m=0), la dimensione circumpolare immortale della Meska, della nascita e rinascita. 


Perché è una Teoria IMPORTANTE questa del Sacro Arco? 

Perché cambia la Prospettiva di interpretazione. 

Invece di vedere ogni cerchio di pietra come un monumento isolato, la teoria del Sacro Arco li unisce in un sistema integrato e coerente. Mostra una pianificazione del paesaggio su larga scala e una complessità sociale notevole.

Su questa INTERCONNESSIONE tra CERCHI , quindi, di conseguenza, tra NURAGHI, ne avevo già parlato in un mio scritto del giugno 2020

Avevo ipotizzato una INTERCONNESSIONE VIBRAZIONALE tra un nuraghe e l'altro, che rimanda al CANTO a CAPPELLA( che è un canto ad ARCO , vibrazionale) dei nostri canti a TENORES 

Dal mio scritto 

https://maldalchimia.blogspot.com/2020/06/due-cose-hanno-sempre-incuriosito_12.html?m=0"

"I Nuraghi a forma di tronco di cono come le onde vibratorie concentriche dell'acqua stimolate dal suono, che si propagano in un modo  canalizzato verso l'interno, verso l'alto. 

Una struttura architettonica dove  la "forma informa" .

Dove gli Shardana, Il Popolo del mare, informano e comunicano la propria Sofia/Dana/ DNA, attraverso il veicolo che trascrive l'impronta genetica RNA /rana, attraverso la vibrazione del suono gutturale impostato sulle FREQUENZE DELL'OM , attraverso la vibrazione che si esemplifica in architettura con un'impronta di geometria sacra divinizzata. 

La struttura muraria dei Nuraghi si  snoda attraverso filari ordinati di pietre disposte con un criterio molto evoluto, che ne sottolinea la forza e la sacralità. 

Una struttura complessa e articolata, dove si integrano architettura e funzionalità, che garantiscono sia bellezza estetica, che solidità, con uno sviluppo ad anelli concentrici verso l'alto

Non erano semplicemente delle torri di controllo strategiche, non solo, perlomeno. 

Io credo fermamente che il modo di COMUNICAZIONE TRA NURAGHI passasse proprio attraverso questi canali "privilegiati" di FREQUENZA , identificabili per LATITUDINE . 

Ogni " postazione con la propria peculiare frequenza".

Una sorta di GEOLOCALIZZAZONE vocale, gutturale, VIBRATORIA , molto precisa, per essere identificati subito in mezzo a tanti nuraghi.

Proprio come fanno i maschi delle Rane Toro per distinguersi dagli altri maschi. 

E infatti questo CANTO a TENORES è prerogativa solo dei maschi

La cultura Sarda fa parte di un universo più vasto ed omogeneo di quel che appare solo a livello archeologico

[...] Il Canto a tenore esisteva in epoca protosarda, e le sillabe sonore sono portatrici di sogni, concetti, idee, tutti rivolti al divino, e sacralizzare il nuraghe in cui sicuramente nacquero questi canti Sacri. 

È un suono graffiato delle corde vocali, unito alla nasalizzazione, come il muggito del Toro, impostato sulle frequenze dell'OM sacro e vibrante, che si diffonde in  onde concentriche verso l'alto. 

Una vibrazione che crea una forma geometrica Sacra. 

Che serve a richiamare la  forza creatrice  e fecondante della terra, così come le rane Toro richiamano le loro femmine con una certa frequenza modulatoria,  in modo loro che il loro richiamo non si confonda tra tra gli altri. 

Forza creatrice della terra che garantiva abbondanza nel raccolto. Infatti nuraghi venivano edificati probabilmente nel periodo estivo,  esemplificando nella costruzione geometrica Divina e perfetta, la sacra spiga del grano. 

Immagino che si richiamassero, comunicassero, si geolocalizzassero , da un nuraghe all' altro, con questo metodo di frequenze specifiche, una per ogni altitudine, o forse, addirittura, una per ogni nuraghe, mentre officiavano intorno al fuoco, e l'energia si amplificava, mentre esplicavano, applicavano, conoscenza. 

La cono-scenza

La scienza del "cono", del nuraghe, della Spirale Aurea". 


E d'altronde, i 9 archi del cielo, sono riferiti proprio agli antichi Shardana. 

Dal mio scritto

https://maldalchimia.blogspot.com/2020/12/l-ingresso-triangolare-dei-nuraghi.html?m=0

"... e quel triangolo sagomato dell'ingresso dei nuraghi è proprio la sezione del cono. 

Cono. 

Cunnu/cuno (apparato riproduttivo femminile)

Ma la  sezione del cono triangolare, anche come la costellazione del Cigno, per la quale si fa riferimento nella stele di Thutmose III datata più o meno 1500 a. C, nelle quale si legge delle 9 stelle della costellazione del Cigno, in riferimento  alla confederazione sarda dei "nove archi", i Pelasgici, gli Antichi Sardi

“Ho legato in fasci i Nove Archi, le Isole che sono in mezzo al mare, i popoli stranieri ribelli. Come in cielo governano 9 dei , così in terra dominano i Nove Popoli. Il mio bastone ha colpito i NOVE ARCHI ”.


L'ARCO è un GREMBO , custodisce la gestazione  

L'esedra delle Tombe dei Giganti, la stessa conformazione ad arco che troviamo anche in qualche nuraghe o nei templi a pozzo. 


Ciò che è stato edificato in Sardegna, Tombe dei Giganti, pozzi sacri e nuraghi non è stato collocato a caso, ma forma delle STRUTTURE "AD ARCO " o "a SEMICERCHIO " sul TERRITORIO , con significati rituali, astronomici e legati al CULTO DELL'ACQUA. 


Questo ARCO SACRO avrebbe spesso un PUNTO FOCALE in un pozzo sacro, considerato il luogo di culto per eccellenza legato al culto delle acque.

Uno di questi LUOGHI ad ARCO potrebbe essere il Complesso di SA SEDDA 'e SOS CARROS - Oliena (Nuoro)

Potrebbe essere addirittura il punto di ingresso del Nord, dell' Arco, visto che è collegato all' Orsa Maggiore( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/11/sa-sedda-e-sos-carros-nuraghe-suraki.html?m=0) 

O il Pozzo Sacro di SU TEMPIESU (Orune), che è situato in alto, e potrebbe essere considerato il fulcro dell'arco, e ha orientamento sud est( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/05/la-fonte-sacra-su-tempiesu.html?m=0) 

O il Pozzo  Sacro di Santa Cristina che si inserisce come punto focale in contesti ad arco più ampi, che sappiamo essere orientato a sud est, la cui simbologia si lega proprio alla levata eliaca di Aldebaran, l'occhio rosso del Toro 

( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/08/ierofania-21-agosto-pozzo-s-cristina.html?m=0) 

Vi sono altre interessanti Conformazioni ad Arco, ne siamo pieni, e l'elenco è lungo. 


Mi premeva sottolineare come questa TEORIA del SACRO ARCO , per la quale sembrano interessati sopratutto per i cerchi di pietra in altre regioni, soprattutto in Inghilterra, trovi invece, nella Sardegna, naturale espressione attraverso la disposizione delle migliaia di nuraghi, pozzi sacri e tombe dei Giganti, che nascono come cerchi di pietra. 

Quindi, per quanto l'organizzazione del territorio sia il frutto di una  stratificazione secolare, che ha visto nuraghi, pozzi sacri e tombe dei Giganti, edificati in tempi diversi, è chiaro che all'origine ci sia una Matrice comune di continuità semantica e simbolica, che trova riscontro nelle Conformazioni ad Arco Sacro. 


Ma d'altronde, a cosa corrisponde, questa CONFORMAZIONE ad ARCO , se non a quella della VESICA PISCIS e della NUN , simbolo impresso nello stemma della tribù dei Dan Archetipale, che ho individuato all'inizio, condiviso con voi, cinque anni fa(https://maldalchimia.blogspot.com/2020/06/osservavo-la-piantina-del-pozzo-di.html?m=0) 

ma maturato, nel corso di tanti anni con osservazioni anche sul campo, e ulteriormente approfondito in tanti esempi di geometria sacra e Vesica Piscis applicata, in tanti aspetti, dai bronzetti, alle nostre Dee Madri, ai pozzi Sacri, ai nuraghi, alle navicelle Shardana?

Tutto, tutto in Sardegna, è Sacro Arco. 

È Vesica Piscis. 

È il Sacro Arco del cielo dei 9 archi, che astronomicamente si collega soprattutto con la COSTELLAZIONE del TORO importantissima per la nostra Antica Civiltà, il cui orientamento  SUD-EST è lo stesso degli allineamenti di DARTMOOR. 

Il TORO 

Le CORNA del Toro 

La conformazione ad ARCO 

Una conformazione TAURINA /UTERINA che richiama la sinergia delle due polarità, femminile e maschile, finalizzate alla nascita /rinascita. 

Come se ci fosse un linguaggio comune, che unisce siti archeologici anche distanti tra loro. 

Simbologia che si accosta anche a quella della simbologia dei Mundus Patet, orientati a sud est, di connessione tra le tre dimensioni. 

La rinascita, l'immortalità, in grembo alla connessione alle tre dimensioni. 

La DISPOSIZIONE ad ARCO mappata nei nostri siti archeologici, rivela questa duplice simbologia. 

Non sono disposizioni a caso. 

È una MAPPATURA del territorio per creare una CONTINUITÀ semantica e simbolica di linguaggio nella dimensione ritualistica della rinascita, e quindi, DELL'IMMORTALITA . 

Vesica Piscis, nel piccolo, nei BRONZETTI ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/04/geometria-sacra-guerriero-teti.html?m=0/https://maldalchimia.blogspot.com/2025/09/bronzetto-tetiofiotauro-vesica-piscis.html?m=0), nei GIGANTI di MONT'E PRAMA ( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/03/proporzioni-auree-giganti-di-monte-prama.html?m=0), nelle nostre DEE MADRI ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/03/le-tre-dee-madri-cosmiche-sarde-della.html?m=0), nei POZZI SACRI ( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/06/osservavo-la-piantina-del-pozzo-di.html?m=0), NURAGHI e TOMBE dei GIGANTI , nelle NAVICELLE ( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/07/navicella-e-vesica-piscis.html?m=0

nei COSTUMI tipici sardi( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/03/la-perfezione-della-vesica-piscis-nel.html?m=0), è dal 2020 che ne parlo, in ogni ambito, ma anche nel grande, nella disposizione ad Arco, a Sacro Arco, degli stessi, studiata in tutti i siti archeologici del mondo. 

L'ORIENTAMENTO ne rivela una radice, una MATRICE in comune, e la risposta potrebbe essere proprio nella nostra Antica Civiltà Sarda in cui la Vesica Piscis, la Geometria Sacra, rivela un simbolismo profondo di appartenenza e identificazione, in particolare alla NUN , che, se ci pensiamo, non è solo l'archetipo presente nella tribù dei Dan, ma è Matrice cosmogonica specialmente in ambito egizio 

Il Nun, delle ACQUE PRIMORDIALI , che regge la barca solare, che è una Vesica Piscis delle nostre navicelle Shardana, rappresentato con una testa di rana, come il nostro bronzetto S'arrana/Shardana ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/05/il-bronzetto-sardo-sarranashardana.html?m=0), la cui rana toro ha la stessa frequenza vibratoria dei nostri canti gutturali a tenores di cui ho parlato prima ( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/06/due-cose-hanno-sempre-incuriosito_12.html?m=0), di cui probabilmente si servivano per questa comunicazione VIBRAZIONE a CAPPELLA , ad arco, appunto, da un cerchio di pietra all'altro, da un nuraghe all'altro.

Perche sappiamo che la vibrazione arriva quantisticamente meglio, in una conformazione ad arco. 


È proprio FISICA QUANTISTICA . 

Queste Conformazioni a Sacro Arco potevano anche avere un simbolismo ritualistico, di correlazione sociale, cerimoniale, ma sicuramente esplicavano una amplificazione della CONNESSIONE ENERGETICA , data proprio dalla conformazione ad ARCO , che agisce come un trasformatore, ridistribuendo in modo armonico la vibrazione, amplificandola. 

Un esempio architettonico possono essere anche i ponti ad arco, in cui la vibrazione, l'energia viene canalizzata e dispersa in modo sicuro nella struttura portante

L'arco AMPLIFICA e favorisce la risonanza, come negli strumenti ad arco. 

Questo riflette, se lo proiettiamo nelle strutture a Sacro Arco di queste ancestrali conformazioni in pietra, il concetto di RIDISTRIBUZIONE energetica, vibrazionale, nelle strutture che formano l'arco, che compartecipano, come comunità, alla struttura portante dell'arco, rappresentata dal Sovrano /Sacerdote. 

È una forma di equa ridistribuzione delle energie, che garantisce AMPLIFICAZIONE energetica, ridistribuzione e armonia. 

Lo trovo estremamente bello e simbolico. 

Sono discorsi che ho già affrontato in un mio scritto SULL'ARCHEOACUSTICA nel settembre del 2020

Dal mio scritto

https://maldalchimia.blogspot.com/2020/09/archeoacustica-degli-ipogei-in-sardegna.html?m=0

"... forse è meglio ragionare in base a ciò che l'uomo primitivo aveva a disposizione: la natura e le  sue energie

Captavano energie diverse che noi adesso abbiamo affidato alla tecnologia

L'ENERGIA ha un carattere VIBRATORIA , dove il suono è lo strumento primario per creare energia

E collegato al suono, vi è anche il concetto di RISONANZA 

Tutto nell'universo, risponde al principio di risonanza, perché ogni forma di energia  è in grado di rispondere ad una frequenza simile alla propria

Il suono era importantissimo nelle società del passato

In Rus*sia, vicino al lago Onega, vi è un sito di pietre sonore musicali, dove la pietra, se percossa, produce un suono che si riproduce sulla superficie del lago, e che viene trasportato a chilometri di distanza, anche tramite l'eco all'interno di pareti rocciose scavate artificialmente

[...] I primi Qong erano in pietra,  e aiutavano il rilassamento e la concentrazione

Molte camere tombali, nelle necropoli, negli ipogei, comprese le Domus de Janas, producono questo effetto, così come Nuraghi e Tombe dei Giganti, e anche i Pozzi Sacri

" L' incubatio" era una pratica diffusa in Sardegna, e avveniva proprio in seno a queste strutture megalitiche, nel vuoto interno dei Nuraghi o delle Tombe dei Giganti, nelle Domus de Janas.

Ancora oggi è diffusa la "gigantoterapia"

[...]Le bande di frequenza di risonanza primaria rilevate in questi ipogei, viaggiano sui 110 Hertz, e sul cervello producono uno stato di trance

Questo spiega perché negli ipogei, e nelle  strutture monumentali del passato, i riti sciamanici erano USUALI. 

Erano luoghi sacri, "marcati" a volte con  disegni, come nell'antica arte rupestre primitiva, dove la massima risonanza veniva attivata dalle voci ancora prima che da altri strumenti battuti sulla pietra

Probabilmente anche le Domus de Janas, erano marcate in certi punti di massima risonanza energetica e vibratoria

Me lo fa pensare anche il fatto che le protomi taurine, inizialmente più piccole, e nell'anticella, piano piano si sono "dilatate" all'interno di ambienti più grandi, probabilmente per via di esigenze liturgiche, e di acustica  magari fruibile da un numero maggiore di persone

Anche il fatto di rappresentare due o tre corna sovrapposte, sembrerebbe si, un elemento (in particolare quando sono tre) ,  legato al ciclo di "nascita/ morte /e rinascita" del ciclo lunare(uterino) e solare(Taurino) insieme,  ma potrebbe benissimo anche essere legato anche  alla rappresentazione di un forte punto di RISONANZA ENERGETICA , che magari era in concomitanza con la  falsa porta, o una porticina, come se fosse un wormhole energetico per un'altra dimensione

Quindi immagino il contesto ritualistico di questi ipogei, delle Domus de Janas, dove vi è una risonanza particolare, tra i 90 Hertz e 120 HERTZ , presenti in alcune strutture del Neolitico, non solo in Sardegna, ma anche nel resto d' Italia, Inghilterra, Irlanda e soprattutto  negli ipogei di Malta, risalenti al 3600 /4000 fino al 2500 a. C.

Come periodo siamo nello stesso periodo delle Domus de Janas

Mi ha colpito la descrizione dei "fori", del piccole finestrelle presenti sulle pareti delle camere intercomunicanti,  come nelle Domus de Janas, attraverso i quali  i sommi sacerdoti rispondevano in modo suggestivo e anonimo alle richieste, con voce più bassa e profonda di quella normale

E questo ne sottolinea il carattere ritualistico e intimistico in questi luoghi sacri a bassa frequenza vibratoria, vicina al 110 Hertz

Fenomeni di risonanza acustica che si verificano secondo questi studi effettuati,( dal prof. Paolo Debertolis e l' archeologo Niccolò Bisconti)  solo con la voce maschile

La voce femminile non scende al di sotto dei 150 Hertz, mentre la voce maschile genera un effetto risonanza, in una intonazione regolata su 94 Hertz, la quale genera una potente risposta nella banda degli INFRASUONI e delle FREQUENZE 

Quindi  solo  un officiante maschio poteva innescare  il fenomeno della RISONANZA , con una voce dotata di BASSA FREQUENZA , la quali ha una LUNGHEZZA D'ONDA   relativamente LUNGA , se può viaggiare a GRANDI DISTANZE, come i "CANTI a TENORES ", 

Suono a BASSA FREQUENZA , che non è direzionabile nella propagazione, ma avvolge l'individuo, come gli INFRASUONI percepiti anche attraverso il suolo. 

INFRASUONI a BASSA FREQUENZA che AMPLIFICANO la CAPACITÀ PERCETTIVA UMANA 

Questo spiega la profonda la sensazione mistica di profondo rilassamento e meditazione in questi luoghi sacri, ricchi di queste frequenze

Gli antichi Templi Infatti avevano una FREQUENZA tra i 95 e i 120 Hertz

Questa attenzione ALL'ELEMENTO "SONORO VIBRAZIONE ", era già emerso quando parlai dei riti sull' Argia mescina( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/07/s-argia-mescina_17.html?m=0), " il" ragno medicina", nel mio precedente post, quando parlai del sommo sacerdote preposto a questi riti di  esorcismo dalla puntura della vedova nera,  "s'argia" e che prevedevano un esorcismo basato sulla risonanza / ritmicità del suono, che induceva  colui che era stato morso e che era posseduto dallo spirito  del ragno, a rivelarsi come tale. 

E soprattutto, penso ad un altro strumento antichissimo molto diffuso in Sardegna, dalla forma molto particolare, estremamente vibratorio

"Sa TRUNFA , lo scacciapensieri, lo stesso suono vibrante delle LAUNEDDAS 

" Sa trunfa "è uno strumento arcaico, che è probabilmente è stato anticamente concepito per esprimere attraverso la vibrazione, l'origine della vita

Trunfa/runfa/ronfa /ronfare/dormire

Il DORMIRE CURATIVO 

L' incubatio terapeutico, nel grembo materno


" Sa Trunfa" è uno strumento musicale idiofono, costituito da una struttura di metallo ricurva  su se stessa, a forma di ferro di cavallo, che accoglie una sottile lamella vibratoria, fissata solo da un lato e che si suona alla  risonanza che si crea all'interno della bocca, la cassa di risonanza, quasi tutt'uno tra strumento e suonatore

Questa forma, abbiamo detto ricorda l'origine della vita.

Sa trunfa ha la stessa forma del nostro pozzo Sacro Sa Tesla, ad Olbia. 

L'acqua vibrazionalmente informata tramite il suono

E ricorda esattamente un'altra forma,  che lo stesso identico  Simbolismo

 Il Lingam indiano all'interno della Yoni, lo Shiva Lingam

Il Lingam è un nome sanscrito che indica il fallo maschile, simbolo altamente energetico, di potenza, fecondità. È l'aspetto creativo e distruttivo della divinità  Shiva, il grande creatore  e distruttore, sempre come complementare all' energia della Yoni, la vagina Femminile,

rappresentata mentre lo accoglie e lo custodisce

Questa composizione  chiamata Shiva Lingam e la sua base, la Yoni, si trova in tutti i templi di Shiva..

Templi di Shiva.. Decimo, undicesimo secolo a. C.

Domus de Janas.. 5000 a. C.

Di parla di millenni di differenza

Sa Trunfa magari esisteva da millenni prima"


Ma penso anche ad una cosa che avevo notato cinque anni fa scrivendo della correlazione tra Banduddu degli Apkalli e Tombe dei Giganti 

Dal mio scritto 

https://maldalchimia.blogspot.com/2020/07/il-banduddu-e-le-tombe-dei-giganti.html?m=0

"Vi è un altro elemento  curioso, in un BASSORILIEVO che rappresenta due di queste divinità alate, gli APKALLI mentre celebrano il rito della PIGNA su loro sovrano, ma una di loro fa una cosa curiosa

Si vede  la punta  del cono della pigna che tocca una CORDA TESA dall'altro operatore

Una corda tesa pizzicata da sola  non produce il suono, poiché necessita di un oggetto di risonanza.

Il SUONO si genera perché la pigna è a a contatto con la corda, tesa ad ARCO , poiché la pigna, come ogni oggetto, ha una sua specifica frequenza di risonanza. 

[...] Un Arco teso

Arco come la Madre Arc primordiale

Arco che produce suono, se trova la sua cassa di risonanza

Guarivano e depuravano con il suono

E un arco, lo forma anche l'Esedra delle Tombe dei giganti.

La conformazione ad arco, amplifica, sia l'energia che il suono

Secondo questa legge probabilmente il corridoio funebre della tomba dei giganti  forma una specie di  spirale che consente di raccogliere l'energia magnetica solare e positiva, quella Yang, che viene direzionata tramite la doppia Ala delle Stele, a parabola verso il suo centro o fuoco, cioè il Menhir centrale, che si carica di energia positiva, subisce un'inversione riflessione e si trasforma in energia negativa terrestre, l'energia, la quale si incunea nel buco della sfera centrale e arriva a colpire il Dolmen a fine corridoio funebre, il quale si satura di energia, subisce un'inversione, e ritorna come energia positiva chiudendo il processo di AMPLIFICAZIONE   RISONANTE. 

Questi  amplificatori energetici di 4000 anni fa

L' ARCO della stele centrale. La forma della Stele

Uguale a quella del Bandiddu sacro agli Dei

Il Bandiddu che custodiva l'acqua amniotica della memoria,  che ripuliva la memoria  umana stessa, per attivare  l'occhio sacro degli Dei, per essere nuovamente un po come gli Dei

Il  terzo occhio, quello della consapevolezza, l'unico Occhio che non può essere aperto finché lo Spirito del Fuoco non viene generato attraverso i sette chakra, attraverso i 33 gradi della  colonna vertebrale, fino a che non entra nella camera, nella CUPOLA , del cranio umano , ad invocare la potenza del Sole, che non è altro che la potenza della ghiandola pineale, così viene descritta in tutti i testi mistici, l' apertura del Terzo Occhio, dove si invoca il Sole, la luce, per attivare la ghiandola pineale

BaNDuddu 

Le stesse consonanti BND di benedire, per attivare la pineale, per guarire. 

"Su bandoni" sardo, il secchio, il contenitore"


Anche qui, conformazione ad Arco. 

È L'ARCO , ad ATTIVARE e AMPLIFICARE la connessione. 

In qualsiasi contesto, e i nostri Antichi Sardi, lo sapevano bene 

Dal piccolo, la nostra ghiandola pineale, al grande, le Conformazioni architettoniche ad arco. 


Tiziana Fenu 

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Cerchi di pietra a Dartmoor


























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