Domani Mercoledì 5 novembre, luna piena in Toro, segno di terra
Siamo sotto il segno dello Scorpione, segno d'acqua.
E siamo di mercoledì, il Mercurio trasmutante.
Tutto altamente simbolico.
Proprio stamane sono stata guidata da questa simbologia per un mio scritto, sull'altra mia pagina, JanaSophia.
Mi rendo conto adesso, di quanto questa simbologia sia veramente profonda per questo passaggio di plenilunio.
Vediamo un attimo l'Archetipo guida.
Sarà il Sacro Archetipo Ebraico Ayin, il sedicesimo, con funzione corrispondenza tra le dimensioni.
Tra l'umano e il divino, tra il visibile e l'invisibile.
È la Sorgente
L'occhio divino.
L'intuizione.
Il terzo occhio.
Arcano Maggiore XVI della Torre.
Torre, che è un Femminino, nonostante la forma fallica
Ma è una torre, un condotto uterino, una via iniziatica.
Un percorso da percorrere per conquistare un qualcosa.
Come la principessa rinchiusa nella torre del Castello, sorvegliata dal Drago.
Tutto altamente simbolico, perché anche il Drago, di sinergia androgina, è comunque legato al Femminino, ne ho parlato altre volte
La Torre
Mgd in ebraico.
Amigdala
Pineale
Magdalena.
Le torri vanno a fuoco.
Devono, andare a fuoco.
Simbolico, proprio di ieri, 3 novembre per questo passaggio, a
Roma vicino ai Fori Imperiali. Intorno alle 11.20. è crollata una parte della Torre dei Conti in largo Corrado Ricci
Il Foro imperiale.
Come ho scritto recentemente, il Foro imperiale era il punto di connessione, l'Axis Mundi del Mundus Patet, la soglia liminale tra il mondo terreno e il mondo dell'oltretomba.
La zona Sacra che veniva delimitata per la fondazione della città.
Il foro, il Mundus Patet, detto anche Mundus Cereris, dedicato alla Dea Cerere /Demetra, veniva omaggiato di prodotti di Madre Terra, soprattutto cereali.
(https://maldalchimia.blogspot.com/2025/08/mundus-patet-romani-24-agosto.html?m=0
Cereri
Cerere
Cenere
Il Sacro palo centrale del Mundus Patet ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/03/cenereashasherah.html?m=0), che in periodo romano si celebrava l'8 novembre, attualmente, il primo novembre)
Il Femminino
Le cui ceneri sono sacre, benedette.
Indicano la trasmutazione prima della rinascita.
Il mercoledì delle ceneri è legato a questa simbologia
Il crollo della Torre dei Conti, nel Foro imperiale, è estremamente simbolico.
Crolla il 3
In un giorno di Archetipo 14, la Sacra Nun di trasmutazione
Arcano Maggiore XIV della Temperanza
H 11.20
Archetipo Dalet, elemento terra.
La porta, il passaggio uterino.
Sono quadrati anche gli ingressi delle nostre Domus de Janas
Guardacaso, Nun e Dalet insieme, formano la Tau, il Sigillo Divino
I Sacri Giudici
Fine del percorso iniziatico.
Torre dei Conti
Analisi ghematria
535= 13 archetipo Mem, le acque ancestrali, Arcano Maggiore della Morte
930= 12 la Lamed, la misura, il parametro. Arcano Maggiore dell'Appeso
155= 11 Archetipo Kaf, il penetrsre oltre il visibile, vedere oltre.
Arcano Maggiore della Forza.
Compenetrazione.
Integrazione.
Implementare in sé questo tipo di prospettiva.
Il totale dell'analisi ghematrica è un 9 finale
Fine del ciclo, archetipo Teth, la Sophia Superna, la gestazione a termine.
I conti.
Titolo nobiliare
Ma siamo anche alla resa dei conti.
I conti non reggono più.
Sono talmente sfasati e falsati che crollano, si riducono in polvere
In Cenere.
La simbologia del Mundus Patet che si è riaperto.
Del Foro custodito dal Sacro Orco /Orsa, che è stella Polare che indica la direzione
La connessione tra le tre dimensioni si è riaperta, fagocitando il simbolo di questa usurpazione illecita, edificata in nome di una dimensione che non ha rispettato, come avveniva in passato, la Sacra connessione tra le tre dimensioni.
Gli Inferi che fagocitano ciò che ha offeso il Sacro Nome degli Antenati, visto che è successo a ridosso della celebrazione dei morti, legata al Mundus Patet.
Largo Corrado Ricci.
È morto anche Octav Stroici, operaio di 66 anni, rimasto intrappolato nel crollo.
Il numero 66 è già indicativo per sé.
Per farvela breve, secondo i calcoli ghematrici
1195= 16=7
924= 15= 6
154=10=1
Tot 14
L'operaio è un 14, l'elemento chiave della trasmutazione proprio come il giorno 14 del crollo
Tutto estremamente simbolico. Tutto.
Per assurdità il cognome Ricci, della via, Corrado Ricci, è connesso alla simbologia del riccio.
Riccio che nel nostro ancestrale e archetipale Carrasegare sardo ha la stessa simbologia del Toro e dello scorpione esplicata in particolare nel mito di Mitra che uccide il Toro.
In questa simbologia della quale ho parlato più volte
Dal mio scritto
https://maldalchimia.blogspot.com/2021/11/mitra-che-uccide-il-toro.html?m=0
"in questa scena si vede chiaramente dove sono le Pleiadi : è dove Mitra affonda il coltello.
Le Pleiadi sono la ferita sanguinante del Toro celeste, proprio tra "collo, corna e nuca" nel punto in cui la costellazione del Toro ospita le Pleiadi.
La nascita di questo asterismo è molto antica, risale ai Sumeri che l’associavano al grande eroe Gilgamesh, e chiamavano la costellazione GUD.AN.NA (toro del cielo).
In svariate culture è rimasta la traduzione di versare 7 gocce di sangue con valore ritualistico, prima della macellazione di grossi animali e della pratica della circoncisione sia maschile che femminile( infibulazione, in questo caso), questo perché, il sangue è necessario per fertilizzare la terra, così come, simbolicamente, le Pleiadi di trovano sulla "spermatica" e feconda Via Lattea, la via della rinascita.
Mitra che nasce dalla pietra. Mitra rinnovatore del cosmo.
Ma questa rappresentazione ha un valore simbolico molto più alto, poiché rappresenta i 7 gradi di iniziazione, le 7 porte da attraversare
attraverso la gerarchia di pianeti e di metalli, oltre al settenario musicale.
E sette sono le purificazioni del Mercurio Filosofale:”Bisogna purificare il Mercurio almeno sette volte", attraverso il passaggio nei 7 chakra.
Il primo passaggio è quello del corvo, il chakra della Kundalini dormiente
Il secondo della Crisalide, governato da Venere, le acque sessuali.
Il terzo è quello dello scorpione, del Fuoco purificatore, nel plesso solare, il Marte guerriero.
Il quarto passaggio riguarda il chakra del cuore, il Leone, l'Apollo solare, guidato da Giove, ed è il Fuoco interiore che si manifesta.
Al quinto chakra Vishudda vi è un'iniziazione lunare, con il Sacro Femminino, la Grande Madre.
L'argento, che poi, al sesto chakra Anja, diverrà Oro, l'androgino, il Rebis, l'androgino, dove maschile e femminile formano un'unica Essenza.
Al settimo chakra è legato il mito della tauromachia.
Mithra nato dalla roccia il giorno del Solstizio d’Inverno è uscito dalla caverna perché di dover immolare il toro, per ordine degli Dei su mandato del loro messaggero, il corvo Hermes-Mercurio. Egli salta sul dorso del toro, ma non lo uccide subito, resiste attendendo che il toro si stanchi e lo immola, dolorosamente, solo quando questo sarà entrato nella grotta.
Il significato macrocosmico del rito è di rinnovamento del cosmo, della sua manifestazione: il sangue che sgorga dalla ferita dell’animale è la linfa che fa rinascere la vita: passaggio necessario per una trasformazione alchemica verso l'oro.
È la divinizzazione di Mitra stesso
Le 7 gocce alchemiche per la rinascita spirituale.
Le "gallinelle" delle Pleiadi, che rappresentano astronomicamente il rito della fertilità, come farina) erano chiamate anche il "setaccio" che sparge dai propri chicchi di grano fertile, una scia di fertilità.
[...] Il passaggio alchemico attraverso i 7 stadi Iniziatici, cominciano simbolicamente con il nero del sangue mestruale (il corvo del primo chakra), per arrivare allo sperma bianco delle gallinelle/colomba, l'essenza Mascolina, lungo una Via Lattea che sulla sua via, ha proprio la costellazione del Corvo, della Vergine con la spiga in mano, del Cratere(simbolo uterino) e della nave Argo(ricordo che "arga" in sanscrito significa vagina, che ha la forma di un'arca, di una Vesica Piscis, delle nostre navicelle nuragiche)
E il corvo e la colomba accompagnano il viaggio di Noè, nell'arca. Il Femminino e il Mascolino, il sangue e lo sperma.
Mitra che nasce dalla pietra.
Ne avevo già parlato e approfondito, un anno fa, in un post (https://maldalchimia.blogspot.com/2020/10/il-toro-come-simbologia-nellantica.html?m=0), ma oggi si aggiungono nuovi elementi che lo legano alla Sardegna.
[...] Il sangue del Toro è come l'acqua che feconda la terra.
Sono le Pleiadi, figlie di Oceano, acqua e fuoco insieme"
La simbologia del riccio è parallela alla simbologia dello scorpione che punge i testicoli del Toro, per fare in modo che le gocce spermatiche fecondino la terra.
Un sacrificio necessario.
Così come, nel nostro antico Carrasegare sardo, nel Carnevale di Orotelli, una figura specifica, S'eritaju, che rappresenta il riccio, punge simbolicamente, il seno delle ragazze per assicurare fecondità a madre terra
Ne ho parlato la prima volta in un mio scritto, nel 2021( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/01/il-lugh-d-oro-di-orotelli.html?m=0
https://maldalchimia.blogspot.com/2024/02/thurposlugh-di-orotelli.html) sul carnevale di Orotelli, legato alla simbologia del luminoso Lugh, che si lega al nostro Logudoro sardo, luogo d'oro sardo.
Perché il luogo d'oro, come l'Horus, nasce dalla dimensione del Sacrificio, del quattordicesimo ( e ritorna l'archetipo Nun della trasmutazione) pezzo di Osiride, il fallo, finito in Sacrificio nell'ossirinco
Ossirinco, che è una Vesica Piscis, quindi una Nun di trasmutazione ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/09/ossirinco.html?m=0)
Il riccio , che ha una profonda simbologia legata anche alla precessione degli equinozi, come ho approfondito riguardo due stemmi nobiliari, dei "conti", proprio romano ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/09/simbologia-del-porcospino-nei-due-stemmi.html?m=0)
"Stemma della Famiglia Ricci Empoli Musei.
Cinque ricci andanti volti a sinistra, disposti in due file si alternano a tre file orizzontali di stelle a otto punte.
I Ricci erano titolari della cappella del Crocifisso delle Grazie in Collegiata. Pietro di Ugucciozzo de’ Ricci (1389-1404), pievano, curò importanti modifiche alla navata e al colonnato della Collegiata, lavori che si conclusero nel 1394.
Periodo, fine del secolo XIV
[...] Nella prima il porcospino è in una posizione simmetrica rispetto al sole, in una posizione di equilibrio.
Come la simbologia del nostro Erjtaiu sardo, che funge da fattore equilibrante.
Nel mezzo del solstizio invernale, fertilizzando simbolicamente la terra pungendo, con i suoi aculei, il seno alle ragazze, consente che la terra venga fertilzzata.
È la stessa simbologia equilibrante della Dea Baubo, del Lugh/Laugh il luminoso, il trasmutante.
Della risata che riporta equilibrio.
Della stessa conformazione equilibrante a Menat/Dea Baubo, del nostro pozzo Sacro di Santa Cristina ( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/04/dea-baubopozzo-s-cristina.html?m=0), la cui forma, a goccia/vulva, ritroviamo in questa seconda immagine, dello stemma della famiglia Ricci.
Una simbologia che si lega al Sacro Femminino
5 ricci
9 stelle ad 8 punte
Per chi guarda, sono rivolti a sinistra, verso il Femminino.
Il 5 è Sacro Archetipo Ebraico He', con funzione "vita"
La stella a 5 punte, la Tanit.
Chakra Vishudda della gola, collegato al Toro, quindi alla dimensione della fertilità terrena.
Stella a 5 punte, che in sé, ha tutti angoli aurei a 36°/72°/108°
Sono angoli la cui somma, mi da sempre un 9
Un 9/9/9
Un 27, quindi ancora un 9".
La ferita
Il sacrificio
La ferita è una Vesica Piscis
È una vulva
È una Nun
"La simbologia del sangue necessario alla dimensione della fecondità, del raccolto.
Una simbologia archetipale, veicolata da numerosi, importanti simbolismi, compreso il simbolismo mitraico e la stessa simbologia della ferita al costato, del Cristo, dalla conformazione vaginale, di Vesica Piscis( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/04/la-ferita-del-cristo.html?m=0"
Trovo che questo passaggio di plenilunio in Toro/Scorpione, abbia profondamente in sé la simbologia archetipale del Sacrificio nella sua accezione ancestrale.
Il fare Sacro, offrendo qualcosa di sé, di prezioso.
Altarizzando le nostre ferite, consapevoli che sono squarci al servizio di una semina che ci prescinde.
Il momento è questo.
Profonda trasmutazione, proprio quando non si hanno più punti di riferimento, come possono essere le torri, che sono protettive, ma anche di prigionia.
Da ogni nostra ferita, nasce un seme, uno squarcio di luce.
È necessario.
Come lo strappo alla placenta.
È un plenilunio potentissimo, che va a toccare le corde più profonde di questa trasmutazione, profondissima, negli abissi della profondità dello scorpione.
Portata in superficie, nel grembo di Madre Terra, nella dimensione del Toro, di Madre Terra.
Affinché il sacrificio non resti vano e infecondo.
Ogni Ferita è Seme.
Hanno la stessa conformazione.
Così è.
Con infinita gratitudine sempre
Tiziana Fenu
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