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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

venerdì, ottobre 14, 2022

💙Per recepire

 Per recepire, per accogliere la variabile, l'occasione, la circostanza, la possibilità, bisogna sentirsi già parte di essa. 

Bisogna tenere tra le mani, e tra le pieghe infinitesimali dell'Anima, quelle bricioline di pane, del quale sentiamo la fame. 

L' acquolina in bocca

Come un boccone che ci è stato strappato a morsi in un tempo nel quale ancora non sapevamo di noi stessi, ma del quale ne conoscevamo il battito d'ali dopo le briciole. 

Le briciole servono solo per la conoscenza. 

Ben diverso dalla Sapienza. 

Per ripercorrere la strada a ritroso in tutte le sue variabili, visto che l'andata non è mai uguale al ritorno. 

Ma ciò che ci eleva al di là della conoscenza del contingente, è lo stacco del volo. 

Quel vivere quella dimensione misterica che consente il vero ritorno a casa. 

Senza più briciole. 

Quando ci sentiamo pane spartito alla mensa dell'Universo. 

Quando entriamo nella dimensione misterica del "saperci", e di tutte le nostre infinite possibilità, che sono le variabili di ali plissettate come un ventaglio ancora chiuso, al quale non abbiamo dato la possibilità di respiro, con quello stacco di polso, che è come il librarsi in volo con il parapendio, quando senti che le ali, la vela, è parte di te. 

Per lo stacco del volo, non basta conoscere la tecnica, lo strumento, la circostanza. 

Devi diventare la circostanza. 

In fiducia, in accoglienza, in ascolto. 

In vuoto. 

Per lasciarsi riempire, lavorare e permeare. 

È facile cedere alla lusinga di ciò che ci arriva di preconfezionato. 

È facile accontentarsi, senza sentirsene parte. 

Io non esigo dagli altri. 

Esigo molto da me stessa.

Voglio sentire lo stacco del volo.

L'ebbrezza del ramo che si spezza, per percepire la potenza delle mie ali. 

Voglio poter aver fiducia nelle mie ali, non nei rami. 

Rami che si spezzano, che si spezzeranno, ce ne saranno sempre. 

Preparano al meglio, non al peggio. 

Preparano al vento, che preannuncia la tempesta. 

Preparano al Caos, che è Creazione per eccellenza. 

E in esso mi riconosco. 

Quando mi libro in volo, con le mie ali. 


Tiziana Fenu

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