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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

domenica, ottobre 02, 2022

💜San Michele

 Le prerogative di San Michele Arcangelo sono così rare, e la Sacra Scrittura parla di Lui in termini di una tale grandezza, che molti furono abbagliati, ritenendo che San Michele, così celebrato nelle lettere divine, non potesse essere altri che il Figlio stesso di Dio e Salvatore del mondo, Cristo Gesù.

Questo fu l'errore dei luterani e di molti calvinisti e di altri settari: in ragioni delle grandi lodi che si tessevano di questo Santo Angelo, sembrava loro che tali glorie non potessero appartenere a una creatura umana.

Ma è così grande l'onnipotenza divina e così stupenda la bontà del Creatore, da poter concedere a una creatura di poter sembrare Dio e così infuse grandi doni, appartenenti alla sua stessa natura, nell'Arcangelo Michele, tali che l'ingegno umano, non illuminato dalla fede, lo avrebbe potuto considerato come il Figlio di Dio.

Ma poiché non è il figlio naturale di Dio, è tale che, dalla Santissima Trinità in giù, non c'è nessun altro, tra le nature intellettuali e gli spiriti puri, che sia più santo, o più simile a Nostro Signore, o che rappresenti meglio l'immensità e la perfezione dell'essere divino

Per questo motivo, molte volte che San Michele è apparso ad alcuni grandi Santi, si è detto, nella Scrittura, che il Signore stesso era apparso, senza specificare ulteriormente che si trattava di questo Angelo supremo, perché San Michele è lo Spirito più simile a Dio e più degno di sostituire l'infinità dell'essere divino, e quello che potrebbe meglio rappresentare l'autorità e la maestà di Dio.

E così nel c. 32. del Gen. è chiamato Dio: perché aveva autorità e rappresentanza divina. Lo stesso patriarca Abramo lo adorava e la Chiesa, ebbe a notare con particolarità che dei tre Angeli che questo grande patriarca vide, ne adorava solo uno, che era l'Arcangelo Michele, talmente prominente tra gli spiriti celesti, da sembrare che gli altri non fossero accanto a lui, per quanto sublimi potessero essere.

E così, sebbene fosse stato accompagnato da spiriti illustri, come notano alcuni interpreti, come San Gabriele e San Raffaele, poiché San Michele era tra loro, il Santo Patriarca Abramo non prestò attenzione a loro e lasciandoli fuori dalla sua adorazione, adorò unicamente l'Arcangelo Michele, come suo Principe, suo Capitano e Capo e l'immagine più esplicita di Dio, la più degna e riverente rappresentazione della Divinità.


 Tratto da "San Michele Arcangelo" di Marco Gionta

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