Riprendo un mio scritto di un anno fa, sulla celebrazione odierna di Sant'Elena( ttps://maldalchimia.blogspot.com/2024/08/costellazione-del-cignoelena.html?m=0) sulla celebrazione odierna di Sant'Elena, oggi che siamo in luna Calante in Gemelli e guidati dal Sacro Archetipo Ebraico Heit, l'ottavo,con funzione riparo, nella dimensione del Sacro Femminino, correlato all'Arcano Maggiore VIII della Giustizia, rappresentato da un Femminino.
Temi, dea della Giustizia greca, una titanide che presiedeva l'oracolo di Delfi, ben prima di Apollo.
Il concetto di "giustizia" è espresso, nel greco classico, dalla parola "Dike".
Ma la lingua greca conosce anche un termine diverso, e di più antica attestazione, per esprimere l'idea di "giustizia", "themis", il cui nome, etimologicamente, riconduce all'ordine cosmico.
In questo senso, Themis viene considerata come archetipo della stessa “Dike".
La Giustizia appare spesso bendata.
Perché sente con il cuore.
E il cuore, non fa differenze.
Non si lascia trarre in inganno dalla vista o dall'udito.
Va a frequenze.
E le frequenze non mentono
È in equilibrio tra le due polarità gemellari.
Come nella bilancia che tiene in mano la Giustizia, le due colonne del tempio Yakin e Boaz, Adamo ed Eva, se vogliamo, che non devono essere troppo distanti né troppo ravvicinate.
Dovrebbe esserci uno spazio in modo che il fuoco della forza vitale del chakra del cuore resti sempre vivo.
È una Sacra Ierogamia, che consente di essere davvero dei portatori d'acqua, ad un livello superiore.
Che consente il senso del Giusto, della Giustizia, dell'armonia, del Bello, del vero Risveglio.
Una forza reciproca di Ascensione e Discensione, con la dimensione divina.
La Heit è questa è la forza vitale attiva nel Macrocosmo e nel Microcosmo.
Elena, secondo Omero, era figlia di Zeus, e della mortale Leda, regina di Sparta e moglie di Tindaro.
La mitologia narra che Zeus si travestì da cigno per sedurre la dea Nemesis, personificazione del castigo, ed Elena fu il frutto della loro storia d'amore.
Nemesis
Stessa radice dei Nemoralia e dei Nemetoni, festeggiati a ridosso del Ferragosto, come celebrazioni di Sacri Femminini come Diana e Nemetone, di cui ho parlato recentemente ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/08/13-agosto-dea-diana.html?m=0)
Elena nasce da un uovo di cigno.
Un declassare la natura divina della madre Nemesis, per rendere mortale Elena, fino a colpevolizzarla anche della guerra di Troia.
Elena, quindi, strettamente legata alla simbologia del Cigno, poiché nata da un uovo di Cigno, vede questo stesso, come "uovo cosmico", vagina astrale, grembo, Teth, 9.
In entrambe le versioni Elena nacque da un uovo di Cigno nella città di Sparta,
Indipendentemente da chi fosse la madre, tra i fratelli di Elena vi erano i gemelli eroi Castore e Polluce, e Clitennestra, futura moglie di Agamennone, re di Micene.
Elena "responsabile" della guerra di Troia.
Sulla sua figura ci sarebbe molto da dire, perché si tratta di uno di quei Sacri Femminini offuscati dal Patriarcato, come sempre.
Un piccolo particolare, però
Era conosciuta anche come Elena "dendrite”, o dendresis, l’arborea.
Correlata all'ambito vegetativo.
Ma io ci vedo una correlazione linguistica e simbolica tra la radice "Den- in comune.
La stessa Den di Deneb, la stella più luminosa della costellazione del Cigno.
E, se vogliamo, la stirpe dei Den/Dan
Sharden/Shardan
E la stella doppia della costellazione del Cigno è Sadr
Sadr come Sard..
Sardi.
E ritorniamo ai 9 archi della costellazione del Cigno, designati come gli Antichi Shardana( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/08/1982024-superluna-blu.html?m=0).
Oggi siamo in Archetipo 8, e trovo straordinaria questa correlazione riguardo proprio questo Archetipo e ciò che avevo scritto tempo fa ( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/02/iodio-leda-e-il-cigno.html?m=0)
"Mi sono sempre chiesta se lo iodio avesse a che fare con la lettera Iod, la decima lettera dell'alfabeto Ebraico, il Sacro Archetipo, che corrisponde anche alla prima delle quattro lettere che compongono il nome di Dio in Ebraico( Iod- Hey- Vav-Hei).
Lo Iod rappresenta il principio maschile e femminile insieme, e può essere considerato come il 10% dell' energia di Cristo che dal piano spirituale si manifesta sul piano fisico attraverso l'energia sessuale.
È l'energia solare dentro di noi( così come nel nome di Dio , lo Iod rappresenta il lingam, ed Hei rappresenta sia la donna che la Yoni e Vav rappresenta l'uomo)
In ogni fucina sacra dell'atto sessuale si lavora con il fuoco sacro di shakti sessuale( la kundalini) racchiuso nello sperma e nell'ovulo, che non rimane circoscritto all'orgasmo genitale, ma risale il midollo spinale, vero grembo del potenziale sessuale infuocato di Shakti dello Spirito Santo, come se fosse un serpente di ottone( il serpente di bronzo nominato nella Bibbia)formato dalla lega di due elementi, rame e zinco( maschile e femminile, yin e yang, Ida e Pingala, ecc), diventando cosi il caduceo di Mercurio, il midollo spinale, la Shekinah, la Presenza Divina.
Il valore numerico delle lettere Iod -Hei-Vav- Hei è 26, quindi 8, il numero dell' infinito, di Dio.
Lo Iod è il cibo dell' anima umana, cioè dei terrestri
Nella copulazione alchemica sessuale, lo Iod( la decima, il potenziale shakti del fuoco) lascerà suo padre( sperma) e sua madre( ovulo) e lungo la spina dorsale, il grembo, si unirà alla moglie( alla testa, Hei, Iside e kundalini) e saranno uno( fuoco nel Vav di marito e moglie). Così dice la Genesi.
Arrivare alla conoscenza tramite la trasmutazione e irradiarne i frutti di Luce, i frutti dello Iod.
Perché tutto ciò che scende dall'alto( l'Ain Soph Aur, l'assoluto solare), deve ritornare all'Assoluto Solare, al Divino
Per questo motivo, quando si parla di connessione tra Fiamme, avviene una triangolazione energetica, dopo la connessione tra i loro chakra del cuore, tra i reni delle due Fiamme e l'energia Divina.
Perché i reni sono il nostro centro alchemico e fisico di depurazione, ma anche il centro energetico vitale di forza, di Vita, di procreazione, di estensione e duplicazione, della Scintilla Divina nella materia.
I reni sono gli organi maggiormente coinvolti nel coinvolgimento sessuale.
I nostri Gemelli
È come una danza primordiale, un movimento istintivo, animale, selvaggio, connaturato alla sopravvivenza.
La nostra fisicità funziona cosi.
Riceviamo energia solare attraverso i sensi, attraverso la forza sessuale.
La trasmettiamo alla terra per nutrirla, e poi la terra restituisce quell'energia solare nell'Assoluto solare.
È così che l'Universo viene sostenuto, alchemicamente parlando
La Divina Madre viene chiamata in ebraico anche la Vergine del Mare, Elah- Yam.
Ecco perché lo iodio si sprigiona dal mare come un elemento volatile che va verso l'alto, ed è vitale per il nostro metabolismo.
Dobbiamo generare la Luce nella nostra fisicità, come nel racconto mitologico di Leda e il cigno, dove rappresenta lo Spirito Santo.
Mito presente nelle “Metamorfosi”(ca. 8 d.C.) di Ovidio, Leda e il Cigno.
Leda, regina di Sparta e madre di Elena, adagiata sulle rive di un laghetto, stava trascorrendo un candido momento di riposo. All’improvviso dal bacino del corso d’acqua comparve un cigno bianco, si trattava di Zeus. Il capo degli dei si era tramutato per poter possedere la splendida fanciulla. Fu così che riuscì a raggiungere il proprio scopo, non solo compiendo l’atto passionale che desiderava, ma riuscendo a procreare, con la fanciulla, due gemelli: Polluce e Castore.
Castore e Polluce. I Gemelli.
Questa concezione cosmogonica del "doppio", di cui ho parlato tante volte, essendo estremamente presente nella nostra Antica Civiltà Sarda, delle coppie primordiali Gemelle cosmogoniche che creano la prima civiltà, ha un'enorme importanza, perché astrologicamente, quella che venne definita l'eta' dell'Oro, che anticipa e prepara il terreno a quella del Leone, solare, abbagliante, si trovava, come cloruro equinoziale, quando il sole sorge, all'equinozio di primavera, sotto la costellazione dei Gemelli.
Si narra che il primo fuoco degli umani, venne acceso nell'età aurea dei Gemelli, forse un milione e mezzo di anni fa, quando si scoprì che con due bastoncini "gemelli", per confricazione, cioè per notevole sfregamento, si poteva creare la scintilla di vita, di sopravvivenza, del fuoco.
Questo concetto del "gemellare", dal quale scaturisce il fuoco vitale, poi è rimasto nel corso dei secoli, fino ad arrivare anche al periodo che riguarda le concezioni cosmogoniche in Egitto, quindi sino al 6000/4000 a.C.circa, periodo dell'era dei Gemelli, appunto.
Ecco perché le divinità creatrici sono come gemellari in una stessa entità, androgine.
Ed è per questo motivo che crearono coppie(maschio e femmina) in numero uguale, per creare i primi nuclei di Umani.
Ed ecco perché questo è stato riflesso anche sul piano terreno.
La "confricazione", il contatto fisico, è necessario per accendere la Fiamma, per illuminare proprio fisicamente, a completamento, il nostro percorso spirituale.
Per questo motivo Salomone disse
"La sua bocca è molto dolce; sì è del tutto adorabile. Questo è il mio amato( lo Spirito Santo) e questo è il mio amico o figlie di Gerusalemme( le nostre fisicità)"
È la santità del sesso.
In altre parole, quando stiamo trasmutando l'energia sessuale o la forza solare che è dentro il nostro iod (il nostro seme, il nostro sperma e l'ovulo), la luce di Shemesh( "sole" in ebraico) cresce dentro di noi. Il nostro vir Aun, la virilità, il nostro Shamshon, Samson, la nostra volontà solare si sviluppa in noi.
Ed è una volontà solare che si manifesta in ogni campo della nostra vita, non solo in quello sessuale.
La materia si sublima partendo dalla stessa materia, non dallo Spirito.
Lo Spirito funge solo da trigger*
Ma c'è un altro aspetto, interessante.
Elena, che nasce da un uovo di cigno, è quindi collegata alla Costellazione del Cigno, con le sue 9 stelle
Il 9, l*Archetipo Teth, simbolo del Sacro Femminino, così come l'8 ( la stella ad 8 punte di Ishtar)
Il Cigno è considerato una delle tre costellazioni legate al segno dell'Acquario( l'ultimo plenilunio del 9, è stato in Acquario) segno d'aria come il Gemelli, in quanto allineate con la sua ellittica astrale, e insieme, formano una sorta di cono.
-Il Pesce australe, associato alla Dea del Mare Ishtar, l’aspetto femminile di Oannes-Capricorno,
Ma già avevo scritto che figure archetipali come gli Oannes e gli Apkalli sono in realtà dei Femminini( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/08/il-sacro-femmininooannesapkallu.html?m=0)
-Pegaso, il cavallo alato, la mente superiore, che appartiene alla dimensione dell'Aria.
Ho citato Pegaso proprio per la notte di San Lorenzo, perché è legato alle Perseadi, e all'Archetipo Zain che ha contrassegnato il passaggio del portale dei Leoni 8/8, traguardato proprio dall'archetipo Zain
( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/08/portale-leoniplenilunio-in-acquario.html?m=0)
"La Zain è rappresentata come un pugnale.
Un pugnale simbolico, che deve recidere ciò che ci contiene in questa dimensione.
A questa simbologia del recidere, e di combinare in complementarietà, materia e spirito, affinché si crei la dimensione dell'eternita, è legata la figura del cavallo alato Pegaso, al cui tocco, la materia diventava eterna.
E Pegaso è legato proprio al mito delle Perseadi.
Un mito che colma le distanze tra spazio e tempo.
Che vola alto, perché coniuga la dimensione del cielo e della terra.
Così come la simbologia del Carro, che si adatta perfettamente a questo Archetipo".
-Cigno simbolo della vita stessa, portatore di acqua pura e cristallina.
Simbolo di volo, di energia che guida sulle acque del fiume astrale della Via Lattea.
Uccello dello Spirito, la cui ala destra è la A, l'ala sinistra è la U, e la coda è la M.
Il Cigno, Hamsa in sanscrito.
Un nome sacro, mistico, che quando è preceduto da "Kala", diventa "Kalahamsa", l'uccello fuori dal tempo e dallo spazio", immortale.
Vorrei sottolineare che Kalaris( l'originario nome di Cagliari) e Cabras, o Kabras, hanno la stessa radice Kala/Ka, di Kala( abbiamo tantissimi toponimi qui in Sardegna con radice Cala-)
La A di Aum è collegata allo Scorpione, che ha il suo antipode nel Toro( Toro che nella sua simbologia archetipale è legato al 9.
I 9 archi del cielo, gli antichi Shardana, come scrissi già 4 anni fa ( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/12/l-ingresso-triangolare-dei-nuraghi.html?m=0), e che trova nel glifo del Toro♉, una esemplificazione della sinergia lunare e solare insieme, come il numero 9, chiave di lettura e di creazione dell'Universo.
La U è la luce, la Causa prima, l'energia toroidale, legata al Toro( e ritorna la simbologia del Toro)
La M è il Fuoco Sacro, il Leone del periodo estivo ( il triangolo estivo, si manifesta proprio durante il segno del Leone).
Aum che attraversa il tempo-spazio.
La sua stella maggiore, che è nella coda del Cigno, Deneb( insieme a Altair stella della costellazione dell'Aquila, e Vega, della costellazione della Lira), forma il triangolo estivo con orientamento sud-est, il triangolo isoscele incastonato tra il Drago/Orsa Maggiore e le Costellazioni zodiacali dell’alto Cielo solare (Sagittario, Capricorno, Acquario)
Il Cigno, o Croce del Nord, incrocia la Via Lattea con altre due costellazioni importanti( sulle quali avevo già scritto) Sirio e Orione, e insieme formano "i 3 soli", considerati importantissimi fin dai tempi del paleolitico.
Ho scritto a riguardo più volte, perché questa via di rinascita, attraverso i tre Soli, era considerata importantissima per gli Antichi Sardi, codificata con la Y taurina
( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/03/la-y-taurina-di-ascensione-lungo-la-via.html?m=0)
"Solo un'accurata osservazione del cielo, e di tutta la mappatura stellare ha consentito agli antichi Sardi (ma anche alle altre civiltà), di individuare questi precisi punti, di Ascensione, e li avevano individuati già 17.000 anni fa nelle costellazioni delle Pleiadi, del Toro e di Sirio, tutte sulla stessa linea.
Ci sono pitture rupestri che 17.000 anni fa rappresentavano il Toro dalle lunga corna, pur non essendo presente come animale, in quanto arriverà 10.000 anni dopo.
Le stelle più luminose del cielo erano Sirio, con le sue 3 stelle più luminose, l'occhio luminosissimo del Toro, Aldebaran, le tre stelle della cintura di Orione e le Pleiadi.
Erano i "tre Soli", di cui Sirio era il primo sole, la Madre Divina creatrice, Iside.
In alcune zone della Grecia, Elena era oggetto di culto, forse in origine come divinità lunare, al pari di Iside e di altre Dee lunari, e aveva templi a Terapne e a Rodi, ed era onorata in Bitinia, la zona nord occidentale della Turchia, che trova una straordinaria corrispondenza con la nostra Antica città di Bithia e con le Bithie dalle doppie pupille, le antiche Iniziate ai Sacri Misteri ( approfondimenti nel mio scritto https://maldalchimia.blogspot.com/2025/04/le-bithie-dalle-doppie-pupille.html?m=0)
Abbiamo disposizioni triangolari, come la costellazione del Cigno, anche qui in Sardegna.
Come i nuraghi trilobati, specie il Santu Antine e il Nuraghe Losa, e di triangoli raffigurati, ne abbiamo ovunque, anche nelle Domus de Janas.
Centri di creazione.
Nascita, morte e rinascita, ma intesi ad un livello superiore, nei loro stargate stellari, che avevano individuato in questa conformazione stellare triadica.
Le antiche mappe di Orione e delle Pleiadi, in ogni civiltà antica, mostrano tre "stelle solari", ma è come se fosse una mappa del paradiso dei loro antichi antenati".
Via di rinascita, lungo la via Lattea, di cui fa parte anche la costellazione del Cigno.
Considerato l'uccello di Fuoco, viene chiamata anche croce di Sant'Elena, scopritrice della croce del Cristo sul Golgota, e artefice della stessa conversione dell'imperatore Costantino, suo figlio.
Il Cigno, insieme al cavallo, gli animali sacri del Sole/Apollo, che guida l'Auriga celeste.
Quindi, una costellazione importantissima, quella del Cigno, veicolato, nella sua simbologia esoterica, anche da Leonardo da Vinci.
Il grembo della vita.
Il Sacro Graal.
Da sempre rappresentato come un triangolo vulvare che contiene la vita.
Lo si trova anche nelle simbologie delle rappresentazioni artistiche nei quadri con iconografia religiosa, specialmente nei quadri di Leonardo da Vinci, grande genio del simbolismo celato.
Riporto un passo dello straordinario libro "Polaris Mundi. Il Leonardo svelato", di Julianus Deiulio, dove si sottolinea, analizzando il dipinto di Leonardo da Vinci, il "Salvador Mundi", l'assonanza tra Cygnus e signum.
"Esiste un asterismo particolarmente visibile, soprattutto nel cielo estivo, da cui prende il nome uno dei bracci spiraliformi della nostra galassia. Si tratta della costellazione del Cygnus, il Cigno, situata nel mezzo della Via Lattea e la cui forma ricorda una croce. Immenso e regale sembra volare nella notte, con le ali aperte. La sua particolare conformazione coincide sorprendentemente, al punto da risultare sovrapponibile, con la sagoma della croce di sant’Andrea del dipinto. Di queste geometrie parleremo però a breve. Meglio proseguire ricordando che il maestoso cigno, simbolo di sublime eleganza, è da sempre rivestito di un’aura di sacralità. Lo stesso Leonardo lo rappresentò spesso nelle sue opere, di cui forse la più famosa è la Leda.
Il mito narra che Zeus, per sedurla, si tramutò nel candido volatile e dalla loro unione, come già detto, nacquero i Dioscuri. I quali, non a caso, risultano collocati nel dipinto proprio sulla croce-volante.
E poi che, secondo Tolomeo, le stelle della costellazione avrebbero la stessa influenza di Venere e Mercurio, ovvero la bellezza e il dinamismo, sintetizzandone al massimo le caratteristiche. Termini che calzano a pennello col Cygnus.
Giungiamo così al simbolismo macrocosmico. L’asterismo del Cigno è talmente simile all’insegna cristiana da essere denominato anche “Croce del Nord"
[...] Più imponente di quella del Sud, non visibile nel nostro emisfero, nel periodo di Natale splende nel firmamento, al punto tale da essere considerata uno dei segni della nascita del Cristo
A tal proposito proviamo ora a sovrapporre le principali stelle della costellazione del Cigno sulla leonardesca croce di sant’Andrea.
Per prima cosa orientiamo il collo del volatile secondo la direttrice del braccio più lungo della croce, quello che termina in prossimità della mano benedicente del Salvator Mundi. Al centro dei bracci della croce – proprio sulla Terra – ci sarà la stella doppia Sadr. Mentre sul collo del Cigno la stella doppia Albireo.
Deneb, l’astro supergigante più luminoso, coinciderà con la stellina della cornice che si trova in basso sul centro-destra. In alto a destra, sull’altro braccio della croce la stella gigante Gienah. Infine, in coincidenza con l’altra stellina in basso a destra sulla cornice, si collocherà la stella Delta cygni. Sorprendente vero? Tutto collima.
[...] Non meno importanti poi sono gli aspetti inerenti alla grazia e alla nobiltà del cigno, esaltati nei poemi cavallereschi. Wolfram Von Eschenbach, ad esempio, narrando le gesta del paladino della ricerca del Graal, descrive Lohengrin come il “cavaliere del cigno”.
Fu infatti spesso ritratto in piedi su una barca trainata da uno splendido esemplare di questo uccello acquatico. Infine come non sottolineare il leggendario canto melodioso che la creatura emette prima di morire? Una vera e propria devota lode all’immensità del creato che Leonardo stesso fissò in una delle sue Frasi: Cigno è candido, sanza alcuna macchia e dolcemente canta nel morire; il qual canto termina la vita. Siamo certi che Leonardo fosse a conoscenza di tutti questi aspetti e che dunque i simbolismi del cigno non siano casuali all’interno del dipinto. Un altro modo di significare che il Cristo, con la grazia del cigno, ci conduce alla Salvezza. Accompagnati dalla melodia di uno stupendo canto – altro richiamo alla musica nel quadro – ascendiamo verso il cielo. Dovremo percorrere questa Via da veri cavalieri – alla ricerca del Graal, come Lohengrin –, con nobiltà d’animo e purezza di cuore. Seguendo le indicazioni del genio di Vinci, giungeremo prima o poi alla meta."
Non potevo esimermi, scoprendo che la costellazione del Cigno è legata, esotericamente, al segno dell'Acquario, come il nostro ultimo potente plenilunio del 9 agosto, cercare ulteriori approfondimenti, che non fanno che confermare ciò che avevo già scritto a riguardo.
Simbologia cosmogonica della vita, del Gemellare, in stretta correlazione con il segno del Leone, suo antipode, periodo di celebrazione in cui si onora Sant'Elena.
Sempre in connessione.
Onoro anche questo passaggio con il "Salvator Mundi" di Leonardo da Vinci ( 1505-1515), estremamente esemplificativo anche per la simbologia di un Mudra Yoga curativo, in atto benedicente, simbologia presente in molte rappresentazioni iconografica, specialmente bizantine, da approfondire in altro contesto, e con l'immagine, bellissima, di Elena che nasce dall'uovo di Cigno.
Con infinita gratitudine sempre.
Perché non si finisce mai di scoprire straordinarie connessioni
Tiziana Fenu
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