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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

giovedì, maggio 15, 2025

💙Stemma papale di Leone XIV

 Stemma papale di Leone XIV

"In illo uno unum"
"Nell'unico Cristo siamo uno»), riprende le parole di sant'Agostino ha pronunciato in un sermone, l'Esposizione sul Salmo 127.

Calcolo ghematria( ebraica /inglese/semplice) di questa frase
908= 17=8
1140= 6=6
190= 10=1

Proviamo a sommare la prima fila  verticale di numeri
908+1140+190= 2238 = 15= 6
Ora proviamo con la seconda fila, sempre in verticale
17+6+10=33=6
Adesso con la terza fila
8+6+1= 15= 6
Mi risultano tre numeri 6, un 666

Ma anche nello stesso nome del pontefice e in quello di Bergoglio, c'erano tre numeri 6( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/05/il-nuovo-papa.html?m=0) 
Se contiamo che il numero zero non viene considerato nella mia personale somma, numero per numero, è abbastanza inquietante, perché mi dovrebbe dare una somma diversa.

Stella a 6 punte.
666
Sionismo elitario.
Massoneria.
Simbologia capovolta.
Il 666 è stato veicolato anche dal nome "corona", del "coronavirus" con la pandemenza.
Perché il 666 è corona, è Settimo chakra.
Dovevano caricarlo di energia negativa, quando invece indica l'Ottava Superiore, il potenziale umano che abbiamo latente in noi   come ho approfondito nel mio scritto
( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/03/semantica-della-corona.html?m=0)
Un numero, una frequenza potentissima, da sempre demonizzata e caricata di energia negativa.
Quindi siamo ancora, in totale ambito del Sionismo elitario.
Non se ne esce.
Vediamo le altre simbologie.
Le chiavi pietrine, incrociate, che rimandano alla simbologia archetipale del ventiduesimo Sacro Archetipo Ebraico Tau, il Sigillo Divino, dei Sacri Iniziati, dei Giudici Divini.
Simbologia che ritroviamo anche in Osiride con i bastoni di potere incrociati sul petto.
Archetipo importante, la Tau, perché ho governato la giornata dell'elezione del Papa( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/05/il-nuovo-papa.html?m=0), palesato anche, attraverso l'Arcano del Folle, che gli corrisponde, durante la presentazione del "kit della resilienza", di cui approfondii la simbologia ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/03/il-kit-della-resilienza.html?m=0)
Perché questi pensano davvero di essere arrivati alla fine del percorso Iniziatico e di poter assurgere al nobile titolo di Giudici Divini.
Anche questa, quindi, le chiavi incrociate, così come quando si mostrano con le braccia incrociate, è una simbologia pagana, diventata simbolo massonico, del sionismo elitario.
Sulla sinistra ( alla sua sinistra) della rappresentazione, un cuore ardente trafitto da una freccia e sostenuto da un libro, su sfondo giallo, emblema dell’Ordine Agostiniano, che rappresenta simbolicamente le parole di Sant’Agostino riportate nel libro nono delle Confessioni:
“Hai ferito il mio cuore con il tuo amore”. (libro nono, 2,3. Nota, siamo in un anno 9.
Il 2 e il 3 formano un 5.
Pentacolo. Pentacolo rovesciato, nei loro parametri).
In latino, "Sagittaveras tu cor meum charitate tua".
Sull'altro lato, il suo lato destro, su sfondo azzurro, un classico simbolo in riferimento alla Beata Vergine Maria, il Giglio.
Il Fleur del Lis, documentato come stemma reale appartiene al principe Luigi, il futuro re Luigi VIII, nel 1211, dove aveva i colori che ancora oggi sono ufficializzati nel blasone dello stato francese: oro su fondo azzurro. In precedenza, Luigi VII aveva sfoggiato il disegno di un giglio stilizzato che aveva chiamato "Fleur-de-Lys", il nome francese del fiore che ricordava, in un'assonanza fonetica, la locuzione "Flor de Loys", cioè il "fiore del re Luigi".
La tradizione, però, attribuisce al simbolo un'origine ancora più antica: si dice, infatti, che esso fosse stato adottato dal re merovingio Clodoveo nel V sec., dopo una battaglia vittoriosa contro i Visigoti, combattuta a Vouillé, ad ovest di Poitiers, nei pressi del fiume Lys, in Belgio, dove questo fiore cresce
abbondantemente.
È l'iris, simbolo di purezza e castità, diventato il simbolo dei re cristiani di Francia.
La simbologia cristiana vede nei suoi tre petali stilizzati un'allusione alla Trinità divina e nella base orizzontale la figura di Maria, di fondamentale importanza per comprendere il mistero trinitario in quanto fu da lei che, attraverso l'intervento divino del Padre, s'incarnerà il Figlio, e dai due emana lo Spirito Santo.
Concetto  che si trasformerà successivamente con il diffondersi delle teorie pseudo-storiche associate al Santo Graal ed alla discendenza di Cristo. Il "Fleur-de-Lys" viene così associato alla "Stirpe Reale": la base del simbolo rappresenterebbe, secondo questa nuova concezione, Maria Maddalena mentre i tre petali non sono altro che i figli che essa ebbe da Gesù: Tamar, Joshua e Josephes. Il tema della "Linea di Sangue Reale" venne per la prima volta presentato ad un pubblico più vasto nel 1982, con l'uscita del saggio "Il Santo Graal" di Baigent, Leigh e Lincoln. Nelle loro teorie, la linea di sangue passerebbe per i sovrani Merovingi, e questa "origine divina" è alla base della leggenda che vedeva il re Meroveo, dal cui nome derivò quello della dinastia, generato da un mostro marino uscito dal mare.
Questa è la versione ufficiale, che si trova ovunque.
Ma l'origine del Fiore a tre punte, è molto più antica.
Ne troviamo rappresentazione anche presso gli Antichi Maya, e addirittura negli antichi petroglifi del Paleolitico.
E  vediamo cosa è, il trilobato nominato anche da Gilgamesh, come ho scritto in un mio post, anche se l'ho scritto in correlazione ad un nostro antichissimo nuraghe trilobato, il Santu Antine, ma le radici son quelle( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/11/i-custodi-della-memoria-del-trilobato.html?m=0)
"Era un pezzo che riguardava l'epopea di Gilgamesh, l'Eroe accadico alla ricerca della memoria dell'immortalità, il quale narra di quando  Noè/Enki, ricevette l'ordine di costruire l'Arca e introdurre in essa, in questo "Bozzolo gigante", il seme della vita, che viene chiamato proprio il "trilobato" .
Ecco il passo  in cui viene nominato :
"Il Trilobato 
che ha una parte oscura 
e un' altra luminosa 
e una terza parte, che le unisce, amorosa". 
Il fiore a tre punte, è sempre stato presente nella storia dell'umanità, un tema grafico che si trova in ogni civiltà, rappresentato in forma geometrica  come un triangolo.
Si trova in ambito mesopotamico, egizio, miceneo, indonesiano, giapponese, presso i celti( rappresentato graficamente dal Triskel), e già presente nei bassorilievi assiri, già nel III millennio a. C. , legato al concetto di regalità e divinità, che poi in epoca medievale acquisisce nello specifico, una valenza Cristiana legata alla Vergine Maria, le "fleur de lis", il fiore del Giglio, già presente in araldica a rappresentare la sovranità e discendenza regale, un lignaggio di sangue blu, fino a rappresentare la stessa Trinità Divina. 
Ma di sangue blu si parla anche degli Antichi Sardi, gli Uomini dalla pelle blu, a cui riguardo, svariati ricercatori hanno fatto delle interessanti indagini e pubblicazioni.  
Il fiore a tre punte, il trilobato, era presente anche già in epoca precolombiana, legato al concetto di Albero della Vita.
Il simbolo a tre punte, come simbolo quindi, di autorità regale, di resurrezione intesa come  "nascita /morte /rinascita", matrice della creazione .
Nelle rappresentazioni dei sovrani, spesso sono rappresentati anche  con uno scettro bicefalo, una sorta di Y stilizzata.
[...] Simbolo che si trova, nella sua forma primaria trilobata,  anche nel primissimi graffiti primitivi, proprio come simbolo della creazione Divina e della sovranità. 
Lo si trova nella cultura buddista, e anche in Italia naturalmente. 
Leonardo da Vinci studio' a lungo le sue proprietà matematiche, disegnando figure geometriche che partivano proprio da una base triangolare e le sviluppo' mediante i solidi platonici, la sfera e il Toro, inteso come energia toroidale, elettromagnetica, creando il campo della nostra Aura, che si sviluppa intorno a noi e ad ogni creatura della terra, compresa la stessa terra. 
Anche che nella sua forma estesa, il numero tre e  i suoi multipli, rappresentano la chiave del numero Aureo Sacro.
Lo stesso Tesla affermò che il "3/6/9", quindi un "tre in espansione", sono i numeri della creazione Divina. 
Quindi anche la planimetria del trilobato a forma triangolare può essere identificato come il nucleo primario, la matrice del fiore della vita, matrice che proprio nella narrazione riguardo l'epopea cosmogonica accadica, viene chiamato trilobato necessario alla vita"

È il Triangolo con dentro l'occhio.
Simbolo massonico legato alla creazione dell'impero romano, ecco perché hanno fatto coincidere la falsa morte di Bergoglio, con questa ricorrenza. Perché era legata alla simbologia dell'occhio dentro il triangolo, dell'occhio massonico, che unisce la simbologia del Fleur de Lis con la simbologia del Toro, capovolta, come ho già approfondito (https://maldalchimia.blogspot.com/2025/04/occhio-del-torobergoglio.html?m=0)

E ancora, sempre dal mio scritto sul trilobato.
"Considerando anche il fatto  che il triangolo è il simbolo, sia del fuoco (con il vertice verso l'alto), che dell'acqua (con il vertice verso il basso), è facile capire come un trilobato  a planimetria triangolare fosse considerato un Luogo Sacro, un Luogo di culto, di unione della forza  maschile e femminile, che agiscono in sinergia per la Creazione. 
Un luogo Sacro di Alchimia creativa. 
Infatti il fiore della vita, nella sua forma triadica, era considerato dai primi simbolisti, dai primi iniziati e dalle scuole misteriche come il punto di partenza per la costruzione reale, concreta ed energetica, dei solidi platonici, quindi per passare dalla bidimensionalità  alla tridimensionalità. 
[...] l fatto che il fiore della vita sia diventato il marchio del Toro/Boes, di quella energia toroidale a doppia espansione, come un sacro vajra tibetano, simbolo sinergico della potenza creatrice maschile e femminile, rappresentato dai triangoli che si uniscono per il vertice, che come ho già scritto si vede anche nella rappresentazione geometrica del ballo sardo, la dice lunga su come gli antichi sardi conoscevano benissimo questo tipo di energia toroidale, manifestato in ogni dove,  nella doppia  Valenza taurina. 
Tra l'altro il Toro yantra è l'elemento base della geometria ipnotica dell'occhio, che parte appunto dalla matrice triangolare del fiore della vita e che si ritrova anche negli Sri Yantra tibetani, le composizioni a Mandala, con matrice triangolare, che favoriscono stati meditativo e ipnotici profondi. 

[...] L'energia del Toro, toroidale,  unisce Cielo e terra poiché tutto, nell' Universo, anche noi umani, è nato per sviluppare Tori energetici, e la.prima base che  rappresenta questo tipo di creazione, è proprio il triangolo perfettamente inscrivibile in un cerchio, proprio come la planimetria del Nuraghe Santu Antine in particolare. 
In Egitto, nel tempio di Abydos, era stato ritrovato un fiore della vita complesso, realizzato con una tecnica litografica, rappresentato in modello bidimensionale, che poi, sviluppato in 3D, ha invece rivelato  un insieme di 64 tetraedri disposti a formare una merkaba, una struttura tridimensionale energetica, e in ognuno  di questi tetraedri vi era  un campo  energetico già di suo, come il tetraedro tridimensionale che forma la struttura del Santu Antine. 
E poi c'è un'altra cosa particolare, che lega la conformazione della planimetria dei  Nuraghe trilobato e quella del tetraedro a piramide a base triangolare. 
La conformazione della molecola di acqua. 
Le molecole di acqua, nel loro legami a ponte di idrogeno, formano proprio la figura geometrica del tetraedro.
La base triangolare creativa, base dell'universo, è la stessa di quella dell'acqua, in versione tridimensionale, sulla quale si basa la vita sulla terra
L' Informazione energetica della vita, quindi passa dalla struttura dello spazio-tempo, alla molecola dell'acqua, e successivamente l'acqua  produce l'organizzazione biologica sulla terra. 
Ecco perché  ai vari Avatar di Noè, che cambiano in ogni epoca, e questo di cui ho riportato il  riferimento del trilobato, era Enki, ( il dio sumero dell' acqua, che guardacaso ha un sigillo che è come un  caduceo, una Kundalini) fu raccomandato di portare con sé il trilobato, perché è la base della struttura dell'acqua, e che rappresenta la memoria genetica della vita. 
Ed è anche la base della struttura tridimensionale, che consente di accedere anche alla dimensione spirituale. 
Si potrebbe contestare dicendo che non si avevano gli strumenti necessari per rappresentare in modo spaziale e architettonico la conformazione della molecola d'acqua, che era sconosciuta per quel periodo. 
È vero. Ma si sottovaluta la memoria animica, la memoria akashica, archivio di tutta la memoria storica dell'umanità, delle nostre vite già passate, e di tutta la storia che magari è stata scritta anche in altre dimensioni, e che contiene e comprende tutta la sapienza umana. 
Animicamente, gli Antichi Uomini, già conoscevano le strutture molecolari dell'acqua.

[...] Frequenze sacre che si ritrovano ovunque in natura, perfettamente scandite da intervalli in Ottave, nella loro perfezione di Geometria Sacra. 
Sono quelle Ottave che portano ad un livello superiore di consapevolezza, e che ritroviamo anche a livello sonoro, per esempio nella frequenza delle campane tibetane himalayane, nella frequenza delle launeddas, nella frequenza dei canti  sardi a Tenores, nei mantra. 
Sono tutte frequenze, come anche la musica a 432 Hertz, ad accrescere di Ottave, che portano ad una connessione maggiore con le frequenze dell'Universo, e consente l'accesso a conoscenze superiori. 
Questi antichi sardi che sapevano bene che la conformazione  triangolare, base dell'energia toroidale, proprio a partire dal simbolo base del fiore della vita, il triangolo, avrebbe dato loro anche la maestria di dominare il suono e quindi di modificare la  materia con le parole, con il logo, con la vibrazione, poiché certe vibrazioni sonore influiscono sulla realtà e sulla materia. 
Pitagora diceva che la geometria è musica Solidificata. 

[...] Leggiamo insieme un'altro piccolo stralcio del discorso dell' epopea di Gilgamesh, quella in cui si nomina il Trilobato. 
"Il diluvio nasce dal sonno di ogni sonno. 
La morte non è  baratro né ascesa. 
(...) Questi messaggi, questi oggetti (si riferisce al trilobato). 
li chiamo" i segni del ricordo". 
Ci fanno  fanno ritornare vivi sempre indenni i diluvi e le morti. 
Tu, Enki, non hai bisogno di questi segnali". 
Quindi il diluvio, la morte, la catastrofe, nascono dal sonno,  e al diluvio si può sopravvivere soltanto ricordandolo  attraverso il  simbolo del trilobato, del triangolo, del fiore della vita, Sacro Sigillo della loro discendenza regale. 
Trilobato, che poi si sviluppa tridimensionalmente verso l'alto, come i tre Nuraghi, a decrescere, come i  legami chimici della molecola dell'acqua, che è la memoria del ricordo, del Grembo, della Grande Madre Cosmica". 


La parola Fleur de Lis, guardacaso, in Ghematria inglese è un 666, perché ha una frequenza altissima.
Rappresenta la connessione della Corona, il settimo chakra Sahasrara,
con la dimensione spirituale.
Non è la semplice rappresentazione del Sacro Femminino.
È un Femminino molto potenziato.
Il Ponte tra Cielo e Terra, tra dimensioni.
È la chiave per accedere ad esse.
È la piattaforma della Merkaba, del Corpo di Luce.
Averlo rappresentato sul (suo) lato destro dello stemma, sul lato destro del Mascolino, indica, a conferma, che il Mascolino ambisce anche a questa chiave.
Perché puntano al Rebis primordiale, all'androgino divinizzato, al "riassorbimento" del Femminino, troppo potente da gestire - deve essere perimetrato, inscatolato - da parte del Mascolino.
Il cubo.
La dimensione bidimensionale del quadrato, che si espande nella tridimensionalità.
Saturno.
Si sfida la ciclicità lineare temporale.
La Matrice magica del cubo di Saturno, che nell'esoterismo non è un oggetto fisico, ma un concetto simbolico che si collega alle tradizioni  Massoniche e all'alchimia. 
È una rappresentazione geometrica che utilizza un cubo composto da numeri, dove la somma dei numeri su ogni lato, riga e colonna è sempre la stessa (spesso 15, la cui somma è un 6, guardacaso, la Vav, la colonna vertebrale, la kundalini con le sue due nadi in sinergia, il Rebis, gli Amanti, Arcano 6 ), rappresentando un ordine cosmico e una forza trasformativa. 
È un discorso molto ampio, di cui non mi sembra il caso di approfondire in questo contesto.
Ma pensate ai rabbini con il cubo nero in testa.
Indossano i Tefillin, delle piccole scatole di pelle che contengono brani della Torah. Queste scatole vengono solitamente indossate durante la preghiera mattutina.
La scatola che va sulla testa (Tefillin She-Kef) viene posizionata sull'attaccatura dei capelli, mentre la scatola che va sul braccio (Tefillin She-Zeh) viene legata sul braccio sinistro, rivolta verso il cuore. 
Il braccio sinistro, il Femminino, non a caso, perché è il Femminino, che connette al Divino.
Ma tutto ciò è stato amplificato e distorto da un sionismo( che non è ebraismo) estremista, elitario, massonico, e anche questo pontificato, come vedete, ne è intriso.
Basta osservare, e decodificare.
Non è mai complottismo.
È pura osservazione.
È unire i puntini, come dico sempre.
E a "loro" conviene, veicolare questo tipo di linguaggio.
Perché nel condividere, si crea anche una sorta di velata complicità.
Stanno informando.
E la maggior parte tace, o accondiscende.
Perché tanto sanno che si va a reiterazione.
Nella ciclicità reiterata degli eventi, delle reazioni, delle "profezie", che non profetizzano proprio una cippa.
Sono dei programmi prestabiliti, per chi non avesse ancora capito, e non è ancora tempo per la vera Ribellione.

Non con questi presupposti. 

E loro, lo sanno benissimo. 

Tiziana Fenu
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