Simbolico carro che funge da imbarcazione traghettatrice del sole, proveniente da Dupljaja, Serbia, risalente al 1300 a.C.
La figura centrale sembra avere il volto di un uccello.
Forse una primordiale Dea Uccello, non solo traghettatrice del Sole, ma anche simbolo della sinergia delle due polarità.
Infatti sono presenti tre svastiche sul suo corpo.
Una grande, nel suo grembo, con i rebbi che vanno da ovest verso est, se consideriamo il punto di vista della stessa statuina, dalla sua sinistra verso la sua destra, quindi con un percorso lunare, che è lo stesso della svastica che porta sul seno sinistro, sul lato del Femminino, e una, con rebbi della svastica in direzione opposta, quindi con un percorso solare, sul suo seno destro, sul lato del Mascolino.
La conformazione complessiva, mi ricorda la Tanit primordiale, cerchio e triangolo, che ritroviamo anche nel primordiale Archetipo dell'Alfa e dell'Omega, presente, trasversalmente in ogni civiltà, compresa anche la nostra Antica Civiltà Sarda, che troviamo addirittura in una Domu de Jana ( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/02/lalfa-e-omega-simbologia-civilta-sarda.html?m=0), addirittura come oggetto atto al recidere il cordone ombelicale ( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/05/dio-bes.html?m=0) e in altri contesti, come ho scritto all'interno del mio link a riguardo.
È un simbolo che di solito riguarda il Femminino, come ho rilevato anche da un ciondolo vichingo( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/02/alfa-e-omega-pendente-vichingo-dea-freya.html?m=0), perché il Femminino è custode delle due polarità.
La conformazione del carro è circolare, perché è indica completezza, integrazione totale degli Opposti, ciclicità del tempo, creazione, ciclicità solare e lunare.
Anche le ruote, con le assi centrali perpendicolari, indicano questa complementarietà e simmetria.
La croce dentro il cerchio, è ugualmente un simbolo archetipale.
Simbolo che ancora oggi è uno dei più importanti del nostro antico Carnevale Sardo
Da un mio scritto ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/01/la-simbologia-della-croce-nel-cerchio.html?m=0)
"La croce nel cerchio è un simbolo antichissimo.
Rappresenta il rapporto tra cielo e terra.
Il cerchio è il più antico simbolo della creazione.
È la cellula primigenia. Cerchio come la forma circolare dei nuraghi.
Il potere creatore è rappresentato da un cerchio. Esso è androgino, maschio e femmina contemporaneamente.
La prima rappresentazione del potere creatore fu quella di un cerchio attraversato da una linea retta.
Simbolismo che ricorda una cellula, poco prima della sua separazione, durante la mitosi e la meiosi.
Poi il diametro si è evoluto in croce, ma sono rimasti inseparabili, poiché la croce equivale al ciclo dell' anno, con i suoi 4 quadranti
Questa prima rappresentazione, di un cerchio attraversato da una linea retta, dal diametro, era l'antico simbolo del Sacro Archetipo Ebraico Qoph, con funzione "legante" , ciò che lega in modo stabile le cose, facendole compenetrare tra di loro, anche se sono differenti, come può essere il cerchio e una linea retta, fondendole tra loro.
È associato al numero 19, il 10, la Yod, l'uomo divinizzato, più, il 9, la Thet, il nono archetipo, che è come un grembo che accoglie e si presta ad essere Forma.
In geometria il 19 è rappresentato da un esagono con un punto al centro e altri 12 punti che lo circondano.
L' Esagono, nella Geometria Sacra, rappresenta lo Schema della Genesi, perché tutto è stato creato a partire da questo primo schema geometrico, che corrisponde al Fiore della vita a sei punte, proprio quello che vediamo inciso sulla maschera dei Boes, quello che nasce dall'intersezione ed evoluzione delle due sfere che formano la Vesica Piscis, la madre di tutte le figure Geometriche Sacre.
È la consapevolezza di Dio, del Creatore, dove la circonferenza incontra il diametro (quindi dove maschile e femminile si intersecano), che crea l'incrocio, la Croce, "Sa Cruxi"
E il fiore della vita lo troviamo in tutte le civiltà, composto da 19 sfere
Lo avevo scritto in un mio post. Il più antico è stato ritrovato nel tempio egizio dedicato ad Osiride, ad Abydos.
Il numero esagonale centrato, il fiore della Vita, rappresenta la forma che lega tutte le altre forme, e in natura è rappresentato dal cristallo d'acqua, poiché i fiocchi di neve, hanno tutti base esagonale centrata, elemento base della creazione stessa
Anche le basi azotate hanno una struttura chimica esagonale che forma il DNA.
Quindi vediamo come la croce dentro il cerchio e il Fiore della Vita, portati orgogliosamente in mostra nei Carnevali Sardi, siano l'uno strettamente connessi all'altro
Sono simboli solari, di ascesa di uomo divinizzato Co-creatore insieme al divino, poiché hanno in sé, la Sinergia del maschile e del femminile, del materiale e dell'immateriale.
Del Divino e dell'umano.
Questo archetipo Qoph, rappresentato da questa croce dentro il cerchio, è collegato anche ad un'altro significato, che lo lega, ancora di più al significato simbolico del Carnevale Sardo
È legato alla simbologia di "cruna" (notare come cruxi e cruna hanno la stessa radice), quel piccolo passaggio stretto, come l'ingresso delle Domus de Janas, un pertugio si rinascita, dove il filo della vita, unisce le dimensioni opposte, e si arriva al 100% di perfezione e integrazione
Infatti la Qoph ha una valenza numerica di 100, e rappresenta la cristallizzazione del percorso evolutivo, la Rubedo, rappresentata dall' Oro, dal Sole, dalla pietra filosofale.
La cruna, che ha la stessa forma della parte finale del lazzo de su Issohadore.
Nel carnevale Sardo si rappresenta la purificazione.
Il passaggio, attraverso il N-Ur, il Fuoco Sacro, alchemizzante e purificante, per arrivare all' Or
Da Ur a Or, e "venire alla Luce", arrivare alla Luce
Questi due simboli, croce dentro il cerchio, e lazzo, durante i Carnevali, rappresentano il simbolo del l'immortalità
L' Elisir, come veniva chiamato dai grandi Alchimisti, quello che risveglia le Coscienze
Il passaggio stretto, necessario
La cruna
Sa crua
Sa cruxi
La cruna come il lazzo, "sa soha", messo addosso all'iniziato, al Mamuthone, per arrivare ad una consapevolezza, che integri in sé tutti gli opposti, uomo e divino, umano e animale, e si diventi Maestri di sé stessi, Maestri solarizzati.
Infatti l'Arcano Maggiore 19, è rappresentato dal Sole.
Il Verbo che si rivela attraverso la luce, dove gli Opposti sono Sinergia Creatrice, perché anche l' ombra è necessaria per rivelare la luce
La croce dentro il cerchio, rappresenta la Croce della vita che riesce sempre a quadrare dentro il cerchio, e che "puntellando" i quattro cicli di vita rappresentati dai quattro passaggi stagionali (equinozi e solstizi) riesce a veicolare l'essenza stessa della vita nella forma
Così abbiamo, un solstizio invernale, che rappresenta la mezzanotte e il nord
L'equinozio di primavera, che rappresenta l'alba e l'est
Il solstizio estivo, che rappresenta il mezzogiorno e il sud
L'equinozio d'autunno, che rappresenta il tramonto e l'ovest
"Il solstizio è l'inversione di marcia del sole al punto più basso dell'inverno, e al punto più alto dell'estate.
Mentre i due equinozi (primavera e autunno), essendo i due punti di intersezione dell'equatore con l'ellittica, dividono l'anno a metà, con un uguale opporsi della notte al giorno.
Questi 4 punti cardinali all'orizzonte sul cerchio corrispondono ad un qualsiasi ciclo, giornaliero, annuale, o più grande, precessionale.
Convogliano tutti nell' eterno presente, al centro.
Ed è allora che i punti cardinali di espandono e diventano 6, creando una dimensione spaziale entro la quale l'uomo può creare, e co- creare
Il nord(dietro), il sud(davanti), l'est (la sinistra) e l'ovest(la destra), più l'alto, lo zenit, e il basso, il nadir, e infine il centro, l'essenza dell'uomo.
Sette
Tutta la melodia, l'armonia della natura è basata sul numero 7
Sette come le Pleiadi, che si trovano nel "collo" della costellazione del Toro, le quali, specialmente Alcyone, sono considerate il punto centrale intorno al quale ruota il nostro universo delle stelle fisse, il punto focale di creazione, del Soffio Divino creatore .
La croce dentro il cerchio( la dimensione spirituale del Divino) indica la terra, la materia, sulla quale si deve agire, poiché il centro è il creatore.
Centro al quale il Co-creatore umano, facendo suoi, i cicli astronomici stagionali, può partecipare, per magnificare, sublimare la sua Essenza divina, ripercorrendo, insieme a Madre Terra, la sua ciclicità, e con gli astri, che segnano i passaggi stagionali, e diventando partecipe e co- creatore di una propria dimensione umana divinizzata.
La Croce, un simbolo solare creativo potentissimo, che è stato manipolato e imbruttito dalla chiesa, come simbolo di espiazione, di dolore e sacrificio, e che invece, in passato rappresentava la croce di iniziazione degli Iniziati, come ho già spiegato in altri post, dalla quale, adagiandosi sopra, si attingeva energia dalla circolarità divina impressa nella forma della sinergia degli opposti della Croce".
Una statuina, quindi, nella sua intrinseca simbologia, estremamente potente.
Colei che traghetta Sole e Luna.
Colei che governa le dinamiche dell'intero Universo.
Tiziana Fenu
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