Riflettendo sulla nascita del Cristo e se abbiamo correlazioni nella nostra Antica Civiltà Sarda.
Di certo si sa che nasce a Betlemme al tempo di Erode, re della Giudea, e che in quel periodo vi era un censimento voluto dall' imperatore di Roma, Augusto, per tassare gli abitanti del Sacro Romano Impero.
Siamo nel VII sec. aC.
I re Magi, che erano Astronomi, seguirono la stella che indicava loro la nascita del re dei Giudei, il Cristo.
Alcune fonti parlano della morte di Erode in concomitanza con con un'eclissi totale di luna, avvenuta nella notte del 12 marzo del 4 aC, a cui segue la Pasqua, l'11 aprile.
A Erode fu ordinata una strage di bambini sotto i due anni, per sventare il pericolo del "nuovo re dei Giudei".
Quindi Cristo, sarebbe nato tra il VII e V sec aC, non nell'anno 0.
E anche la rappresentazione della cometa, è tardiva, risale al XII secolo dC, in periodo pre-rinascimentale.
Si accosto' la figura della cometa, alla stella che i Re Magi, dall'Oriente, l'avevano seguita fino a Betlemme, solo perché le comete erano associate alle forze distruttrici e portatrici di sventure.
Una cometa ben visibile, la cometa di Haley, risulto' visibile, in perielio, quindi molto vicino alla terra, soltanto nel 12 aC, quindi si esclude che possa essersi trattato della stella cometa di Betlemme.
Quello che i re Magi avevano visto, molti studiosi, sostengono sia stata una straordinaria congiunzione tra Giove e Saturno, sotto il segno dei Pesci, nel 7 aC.
Astrologicamente, il segno dei Pesci, è proprio associato alla Palestina.
Ciò che viene festeggiato come la nascita del Cristo, il 25 dicembre, ha la sua radice negli antichi festeggiamenti del calendario romano, tre giorni dopo il solstizio d'inverno.
Era la celebrazione del
Dies Solis invicti Natalis, che celebrava la nascita del Sole, che solo nel 336 d.C. fu trasformata nella festa cristiana con l'attuale significato del Natale.
Nel fine maggio del 7 aC, abbiamo, da un lato, Giuseppe e Maria in viaggio verso Betlemme, e, dall'altro lato i re Magi, che si spostano verso ovest, guidati da questa straordinaria congiunzione Giove-Saturno, nella costellazione dei Pesci, e arrivano a Gerusalemme quando la costellazione dei Pesci è alta nel cielo, quindi verso settembre
e proprio nel periodo della seconda congiunzione (29 settembre).
Tutto questo è molto interessante perché ha delle correlazioni con i nostri Antichi siti archeologici sardi.
Teniamo presente che dal 4000 aC al 2000 aC si era nell'era del Toro, dal 2000 all'anno zero, sotto l'era dei Pesci.
Il simbolo della costellazione dei Pesci l'ho individuata in due siti archeologici sardi molto importanti.
Uno, nel sito de Sa Sedda e Sos Carros, ad Oliena, provincia di Nuoro, accanto ad un fossile, nella Muraglia, sito di cui ho avuto già modo di parlare, per la straordinaria similitudine con un tumulo funerario nelle Canarie ( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/03/tumulo-funerario-nelle-canarie.html)
Dal mio scritto
https://maldalchimia.blogspot.com/2025/04/fossile-sedda-e-sos-carros.html?m=0
"Nel sito, è anche presente la simbologia dell'Ariete, 7 delle 9 originali protomi forate, dal cui uggello usciva il getto d'acqua per il bacile interno.
simbologia dell'Ariete, si collega ad una simbologia astrale, poiché l'Età dell'Ariete è stata collocata tra il 2000 a.C. e l'1 a.C. , quando il Sole si trovava nella costellazione dell'Ariete in corrispondenza dell'equinozio di primavera.
[Teniamo presente che la Costellazione dei Pesci, dall'anno zero è attraversata dal “punto vernale”, che corrisponde al punto in cui l’eclittica incontra l’equatore celeste; cioè, dove si trova il Sole all’equinozio di primavera.
2000 anni fa questo punto si trovava nell’Ariete ( il famoso “punto d’Ariete”), ma a causa della precessione degli equinozi, nel corso dei secoli (con uno spostamento di 1° grado ogni 72 anni) il punto vernale si sposta gradualmente verso ovest, percorrendo a ritroso le costellazioni zodiacali] .
Teniamo presente che il sito è datato XII sec. aC.
Ma questo mi fa riflettere su un particolare.
In questo fossile ci sono tre piccole coppelle, disposte in modo triangolare, come quelle presenti nel corridoio del sito nuragico di Mandra Manna e nella Domu de Jana di Ossi
Avevo scritto ( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/07/la-costellazione-dei-pesci-nel.html?m=0)
"Tre piccole coppelle disposte a triangolo.
Corrispondono, secondo me, alla Costellazione dei Pesci.
È un simbolo che ho già visto, anche nella Domu de Jana di Ossi, di cui ho già parlato, perché mi è particolarmente cara( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/12/il-nostro-presepe-sardo-domu-di-ossi.html?m=0)
Datazione 3500/4.000 a. C. circa
"La "Sala della Sacra Natività", come amo chiamarla io.
"Tre elementi disposti in modo triangolare ( triade creativa), dentro due circonferenze ( maschile e femminile uniti, che creano)
L'elemento triadico centrale, che non è un "focolare" con la simbologia delle tre fiamme, racconta di una Sacra Creazione protetta dal doppio cerchio, solare e lunare, dei Genitori Cosmici Creatori".
Il glifo dei Pesci è come un Tao, con la doppia polarità, maschile e femminile, ed è proprio il simbolo dell'energia creatrice.
Il Sole, nel corridoio della muraglia de Sa Mandra Manna, penetra attraverso una delle sue porte, e attraversa tutto il corridoio soltanto nel periodo equinoziale.
Può essere, quindi, che le tre piccole coppelle disposte a triangolo rappresentino proprio la costellazione dei Pesci, in quanto, la sua levata eliaca avviene con l'inizio del mese di marzo, periodo che comprende anche l'equinozio di primavera, dopodiché alla costellazione occorrono quasi tre mesi per portare sopra l'orizzonte tutte le sue stelle.
Sul finire di maggio sorge per la prima volta nell'anno Alpha Psc e da quel momento i Pesci divengono sempre più protagonisti della notte.
Credo che il corridoio funga da marcatore astronomico, e simbolicamente, offre la simbologia della creazione, del sole che ingravida il corridoio, come un condotto uterino, proprio nel periodo dell'equinozio di Primavera, quando vi è equilibrio tra le energie, e la terra si lascia fecondare dal calore del sole.
D'altronde anche il periodo astronomico dei Pesci, l'era dei Pesci, si inaugura con una figura, il Cristo, che è considerato un "Ichtys", una Vesica Piscis energetica, Monadica, che comprende le due polarita, altamente creativa".
Il termine greco ΙΧΘΥΣ significa "pesce"
[Sappiamo quanto la Vesica Piscis, la Nun, sia presentissima nella nostra Antica Civiltà Sarda, ne è un simbolo, sia nelle navicelle nuragiche, sia nel simbolo della tribù dei Dan, sia nel saluto archetipale degli Antichi Sardi, sia proprio concettualmente, la sinergia degli Opposti, che si manifesta ovunque, anche nella Geometria Sacra di cui è impregnata la nostra simbologia, ne parlo sempre, da anni]
Quindi, le coppelle presenti anche qui, su un fossile di Sa Sedda ’e Sos Carros, che reca un'angolatura di taglio che riflette l'angolatura dei raggi solari primaverili/estivi, possono benissimo essere rappresentare la levata eliaca della costellazione dei Pesci nel periodo equinoziale.
Periodo in cui, vi è una sinergia tale da consentire la rinascita.
Tutt'oggi la Pasqua di rinascita si celebra nel periodo dell'equinozio di primavera.
[ Equinozio di primavera correlato anche all'altra simbologia importantissima della Matrice Sarda del nostro labirinto a 7 percorsi di Benettutti.
Trovate gli ultimi approfondimenti sulla simbologia equinoziale del labirinto a 7 percorsi, nel mio scritto https://maldalchimia.blogspot.com/2025/09/simbologia-equinoziale-del-labirinto.html?m=0]
Una simbologia fortemente cosmogonica, questa di questo sacro sito nuragico, dedicato al culto delle acque.
È presente sia la componente solstiziale, con l'asse orientata ai solstizi, sia quella equinoziale, con questa rappresentazione simbolica rappresentata dal fossile, così come ritroviamo entrambe le dimensioni, solstiziali ed equinoziali, nel pozzo Sacro di Santa Cristina.
Questo, per dare maggiore energia, legata alla cosmogonia creatrice, alle ritualizzazioni praticate nel sito.
E comunque, sapete, perché lo sottolineo sempre, la sinergia tra le due polarità, è il fulcro energetico, simbolico e semantico della nostra Antica Civiltà Sarda.
Matriarcale si, ma sempre in sinergia con il suo speculare opposto.
E anche il nome, Sa Sedda ’e Sos Carros, il "punto di passaggio dei carri", suggerisce un passaggio dei "carri astrali" riferito ad equinozi, solstizi e precessione degli equinozi.
Una perfetta trasposizione delle dinamiche astrali di cui erano precisi osservatori.
Per quanto poi riguarda la Domu de Jana di Ossi( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/12/il-nostro-presepe-sardo-domu-di-ossi.html?m=0), potrebbe essere davvero una prima grotta della natività, visto i simboli presenti, e visto il simbolo con tre coppelle, della Costellazione dei Pesci, simbolo triangolare, presente anche nel corridoio del sito nuragico di Mandra Manna, di cui ho approfondito in un mio scritto ( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/07/la-costellazione-dei-pesci-nel.html?m=0), in concomitanza con la sua levata eliaca nel periodo dell'equinozio di Primavera.
Estremamente simbolico, perché simboleggia la nascita /rinascita, in un periodo, l'equinozio di primavera, estremamente simbolico e importante.
Periodo in cui, anche i 7 pianeti sono allineati con il Sole, come rappresenta la simbologia del labirinto a 7 percorsi, che abbiamo nella nostra Antica Domu de Jana di Benettutti( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/08/il-labirinto-e-jana.html?m=0)
Un labirinto detto "cretese", ma che affonda le radici nella nostra Antica Civiltà Sarda
Tra l'altro, sappiamo bene, quali straordinarie corrispondenze tra Palestina/Israele, e antica civiltà sarda, di cui, io stessa, ho parlato più volte, con precise correlazioni
Con questa incisione sulla pietra di volta indica l’appartenenza del Tempio ai Maestri Costruttori, i discepoli nell’Era dei Pesci di un altro Grande Maestro Costruttore,
Re Salomone.
Cristo stesso era un Maestro Costruttore, non dimentichiamolo.
Ed era chiamato Ichtys, pesce, la mandorla mistica, ancestralmente attributo della Dea Madre, la Venere che appare come stella del mattino durante l'equinozio di primavera, sotto il segno dei Pesci.
Nell'iconografia cristiana il Cristo è spessissimo rappresentato all'interno di una Vesica Piscis.
È la dimensione della grande conoscenza Iniziatica. Quel Nun che emerge dalle acque primordiali del Caos.
Parola che in caldeo, significa proprio pesce.
È la dimensione della trasmutazione, del quattordicesimo Sacro Archetipo Ebraico, legato alla dimensione lunare ( 14, metà ciclo lunare), del Femminino.
Tutte le grandi conoscenze iniziatiche sono collegate alla dimensione del Femminino dell'acqua, della mandorla vulva che è rinascita continua.
Per questo motivo, nella Domu de Jana di Ossi, oltre le tre coppelle interrate, che simboleggiano la costellazione dei Pesci, è presente il petroglifo di una primordiale Sheela Na Gig, argomento di cui mi sono occupata altre volte ( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/04/sheela-na-gig-sacred-symbologies.html?m=0)
È una straordinaria rappresentazione ancestrale, primordiale, estremamente stilizzata. Un rombo con le gambe in apertura, di fecondazione e di creazione.
Una vulva.
Un rombo, una Vesica Piscis.
Il nostro primo, ancestrale, Presepe Sardo.
E il sito de Sa Mandra Manna di Tula, ha corrispondenze proprio con questa dimensione dei Maestri Costruttori, ne ho parlato da poco, riguardo l'interessante correlazione tra gli Atlanti di Tula e la nostra Tula Sarda ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/09/giganti-di-tulatula-mandra-manna.html?m=1)
"Gli atlanti di Tula, rappresentano il Quetzalcòatl, nella sua funzione di “Stella del Domani”, cioè Venere quando appare al mattino, durante l'equinozio primaverile, specialmente a Marzo.
E qui si apre la correlazione più sorprendente tra le due Tula, sarda e messicana.
Dal mio scritto sul sito archeologico Sa Mandra Manna di Tula ( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/07/la-costellazione-dei-pesci-nel.html?m=0)
"Le incisioni sulla parete destra del grande corridoio di accesso al complesso della muraglia megalitica de Sa Mandra Manna, complesso archeologico che si trova a Tula, in provincia di Sassari, il cui nome significa "grande recinto", sono delle incisioni verticali, oblique, e sicuramente è un tipo di scrittura comunicativa, ma non credo proprio che rientri nella scrittura Ogham.
C'è un simbolo molto evidente.
Tre piccole coppelle disposte a triangolo.
Corrispondono, secondo me, alla Costellazione dei Pesci.
È un simbolo che ho già visto, nella Domu de Jana di Ossi, di cui ho già parlato, perché mi è particolarmente cara( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/12/il-nostro-presepe-sardo-domu-di-ossi.html?m=0)
[...] L'ingresso è orientato a sud-est, quindi all'alba del solstizio invernale, come l'ingresso del pozzo Sacro di Santa Cristina, ma proprio questa Tomba II, che comprende 12 vani, ha una pianta a T, e quindi è molto probabile che i tre elementi semisferici interrati, con doppia circonferenza ( indicativa proprio della doppia polarità dei Pesci) siano disposti proprio ad est, il punto equinoziale in cui sorge il sole ad indicare fertilità, nascita, rinascita"
Prof Porcheddu definisce benissimo, che il termine Atula, in sardo significa "Solco", che rappresentava il solco sacro della prima civiltà contadina.
Atlas/Atula.
Ma quando si faceva il primo solco Sacro che delimitava le zone sacre in cui sarebbero sorti templi e il primo centro di quelle che nel tempo diventeranno le città?
Proprio nel periodo dell'equinozio di primavera, che coincide con il segno dei Pesci, che nella sua simbologia archetipale è sia triade creatrice, sia Vesica Piscis.
Nel periodo dell'equinozio di primavera, era visibilissima, e fungeva da coordinata principale, per le proiezioni sacre in terra, la costellazione dell'Orsa Maggiore, punto di riferimento cardinale, importantissimo per le antiche civiltà, per quella egizia, arrivata, come ritualistica, fino all'impero Romano.
Ho parlato del perché dell'importanza di questa costellazione per la ritualistica della segnatura del primo solco Sacro in due miei scritti in particolare ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/09/orsa-maggiore-akhetjuvale.html/ "
Alla luce di queste straordinarie corrispondenze, il marcatore indicato dalla simbologia della costellazione dei Pesci, è come se volesse indicare la nascita del Maestro Costruttore, dei Maestri Costruttori, come erano i nostri Antichi Sardi, degli Architetti Divini, sia esotericamente, che formalmente, esplicando le loro profonde conoscenze iniziatiche tramite architteture perfette, immortali, e simbolismi.
E d'altronde, simbolo della congiunzione Giove Saturno, sotto il segno dei Pesci, che traguarda la nascita del Cristo, che i Re Magi seguono come indicazione astrale per onorare il Cristo nella sua nascita, cosa rappresentano, se non la polarità Mascolina (Giove) e Femminina ( Saturno, l'ancestrale Sole Nero), in congiunzione in un segno, quello dei Pesci, che per sua natura, è già un Tao, una sinergia di Opposti.
Koine', quest'ultima, concettuale, simbolica e semantica, di cui è permeata tutta la nostra Antica Civiltà Sarda.
Ma sappiamo anche che la simbologia archetipale dei tre Re Magi, è la simbologia che non solo indica nascita, quindi la costellazione dei Pesci, ma anche la ri-nascita dopo la morte, la Via di rinascita lungo la Via Lattea, la cui simbologia riguarda i tre Soli lungo la Via Lattea, e le tre stelle della cintura di Orione, un simbolismo di cui avevo già approfondito ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/03/la-y-taurina-di-ascensione-lungo-la-via.html?m=0), di cui ho ulteriormente indagati, perché et presente come triplice spirale a triangolo, nel sito di Newgrange ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/10/newgrange-simbolo-taurino.html?m=0), strettamente correlato alla simbologia della nostra Antica Civiltà Sarda.
Come il Trinatna, la Sacra pietra tibetana, di cui ho parlato nel mio scritto sulla Y taurina di Ascensione.
La pietra.
La sua simbologia intrinseca.
Le tavole di pietra di Mosè.
La pietra d'angolo.
Pietro.
Gli antichi Maestri Costruttori.
Il Santo Graal, chiamato "Lapis Exilis" cioè pietra in esilio o in movimento.
La Sacra pietra conica, nera, custodita al Palatino( che ha strettissime correlazioni con la nostra Civiltà Sarda-https://maldalchimia.blogspot.com/2022/06/solstiziopales.html?m=0-come ho approfondito altre volte in correlazione con gli Antichi Romani) proprio per le celebrazioni
del Dies Solis invicti Natalis, del Natale.
E tutto ciò che riguarderà gli Antichi Maestri Costruttori, gli Architetti Divini, che proprio attraverso la pietra, hanno custodito le loro antiche conoscenze.
Architetti della Pietra e delle Anime.
Come i nostri Antichi Costruttori Sardi.
Architetti di Civiltà.
Tiziana Fenu
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