Con questa luna Nuova di domani, Martedì 21 ottobre, in Bilancia, sotto il segno della Bilancia, traguarfiamo un passaggio importante.
Siamo sotto l'energia di un segno d'aria, che richiede leggerezza, equilibrio, bilanciamento.
Il pianeta che governa la Bilancia, è Venere, ia dimensione dell'amore, ma anche della Bellezza . Della Bellezza intrinseca, quella che emoziona, che piega le ginocchia.
Che è verità.
La Bellezza a volte fa male.
Ti trafigge il cuore.
Ti deflagra internamente.
Può anche essere dolorosa.
Ma solo perché è verità, ad altissime frequenze
Abbiamo un Archetipo potentissimo, per questo passaggio.
Il tredicesimo Sacro Archetipo Ebraico Mem, una delle tre lettere Madri, correlato all'Arcano Maggiore XIII della Morte.
La Mem è grembo.
E memoria ancestrale.
È diluvio che resetta.
È occasione.
Possibilità.
Perché è memoria radicata in noi.
Come di un albero, di cui non si potrebbe anche vedere il fusto, ma ne percepiamo le radici.
Svuotare per riempire.
Purificare.
Mai come in questo periodo, mi è stato così dolorosa la scarnificazione.
Anche attraverso alberi a me cari.
È pensavo alle radici.
Perché quando senti il Sacro valore delle radici, ne proteggi anche l'albero che sostiene lo stesso cielo che unisce in un unico respiro.
Ogni amputazione può essere bilanciata dal restituire parola, voce a chi non può.
A chi non ha potuto.
A chi non potrà più farlo.
Liberare e trasmutare.
Rioortsre a nuova vita.
Lasciare che la linfa circoli.
Che la vita continui.
Che la memoria non si perda.
I tanti osteggiamenti.
La Damnatio memoriae non può avere la meglio, finché si avrà memoria.
Radici.
Nel piccolo, come nel grande
È una Luna uterina
Ritrovare il nostro baricentro.
Le nostre radici
La memoria del Noi, prima dello strappo, dello sfregio.
Prima degli spintoni
Prima del vacillare.
Portarlo alla luce
Per ricordare Bellezza.
La potenza della coesione a sé stessi, è radicamento.
"Il peggior male non è dunque il male radicale, ma è un male senza radici.
E proprio perché non ha radici, questo male non conosce limiti"
Hannah Arendt
Tiziana Fenu
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