Stupendo vaso greco che rappresenta la Dea Madre Potnia Theron, proveniente da Tebe, datato al 700 aC circa Museo Archeologico Nazionale, Atene, Grecia.
Una Dea Madre che manifesta tutta la sua completezza energetica delle due polarità, maschile e femminile.
Le braccia come una M, piegate a 90°, angoli della Geometria Sacra.
Come il tredicesimo Sacro Archetipo Mem, le acque cosmiche primordiali.
Ma anche, se vogliamo, come una Shin, ventunesimo Archetipo, rappresentata da una W, il Fuoco Sacro, primordiale.
Sono le due trame archetipali che formano l'ancestrale ordito della Creazione,
Acqua e Fuoco al contempo.
Come quella Vesica Piscis, quel pesce rappresentato nella parte inferiore del corpo, che include anche il centro della creazione, con una gonna decorata a trama nei due sensi, a creare un reticolo energetico, in cui si manifesta l'energia della Vesica Piscis, che implementa in sé, le due polarità.
Stesso discorso per i due animali in basso, ai lati, i lupi, che rappresentano la dimensione più misterica, lunare, femminile, in equilibrio con le svastiche solari rappresentate, e che, eppure, hanno le due code a spirale, esattamente nei due sensi, ad indicare, anch'esse le due polarità.
La coda a spirale del lupo alla sua sinistra, va verso il basso.
Perché è un'energia femminile, ctonia, che scende in profondità, nella dimensione oscura e misterica della creazione.
La coda del lupo alla sua destra è orientata verso l'alto, verso l'aria, verso l'energia del Fuoco Mascolino, che punta ad una direzione ascensionale.
Le due spirali delle due code, ruotano in senso destrorso, in espansione, contrapposta alla contrazione.
Anche le svastiche sono tutte destrorse, orientate in senso orario, e rappresentano l'energia solare, mascolina.
Mi ha colpito molto che le proporzioni della Vesica Piscis, del pesce centrale rappresentato in verticale, rapportate poi ad una ulteriore espansione del Fiore della Vita, sul lato sinistro della Potnia, sul lato del Femminino, vadano ad intersecare esattamente il centro delle due svastiche solari.
Come se fosse l'energia femminile, ad alimentare il fulcro, il nucleo energetico delle svastiche mascoline.
Sul suo lato destro, invece, sul lato del Mascolino, le circonferenze della Vesica Piscis, non intersecano nessuna svastica.
Mi ha incuriosito molto, non può essere una semplice coincidenza.
Dal punto vita della Potnia, partono, lateralmente, due moduli per parte, delle decorazioni a zig zag, presenti anche lungo tutto il bordo del vaso, in un solo modulo, e anche nella conformazione dei capelli, 3 moduli per parte.
10 sulla Potnia e una di decorazione lungo il vaso.
Il simbolismo del tratto a zig zag è correlato alla dimensione dell'acqua, alla dimensione amniotica della potenza creatrice.
Il 10 è la completezza.
1 + 9
Aleph, il Mascolino, più la Teth, il Grembo, il Sacro Femminino.
Un toro è rappresentato anche sulla destra della Potnia.
Ma sulla sua sinistra, notiamo la "zampa anteriore del Toro", e questo è molto simbolico.
Ne ho parlato, a riguardo in svariati miei scritti sulla simbologia e importanza dell'Orsa Maggiore, "su juvale sardo".
Da un mio scritto ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/06/giovanni-juvaleorsa-maggiore.html?m=0)
"La zampa anteriore del Toro( le 7 stelle dell'Orsa Maggiore) che rappresentano Set, paredro di Tueret, la dea ippopotamo.
Taweret potrebbe essere associata all'occhio di Ra, con Iside che, in versione di Tuaret, causa le esondazioni del Nilo, fertilizzando la terra, durante il periodo chiamato Akhet, che andava da metà luglio a metà novembre, che quindi iniziava in pieno solstizio estivo.
[...] La relazione peculiare mostrata tra la Zampa Anteriore del Toro e l'ippopotamo, è menzionata in parecchi testi mitologici.
Iside, sotto le sembianze di ippopotamo, sorveglia questo legame della zampa anteriore del Toro, legata con una catena d'oro a due pali.
Simbologia del giogo, de su Juvale.
Il Toro domato, tenuto al giogo da Femminino.
D'altronde, la dimensione della gestione della vita e della morte, è sempre stata di competenza del Femminino, ma lo vediamo anche dalle nostre archetipali icone sarde femminili, della Filonzana, la filatrice, con i due fusi, della quale ho approfondito la simbologia, perché è l'archetipale Fanes, la portatrice di luce( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/01/la-be-fana-jana-fanes-sa-filonzana-e-la.html?m=0)
E qui mi si apre il collegamento con la Tanit tessitrice.
La nostra, sarda.
Il volto a "cuore", di questa Potnia, come le primordiali Tanit, come la nostra Tanit di Tresnuraghes, a cui vi rimando l'approfondimento nel mio blog( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/06/la-tanit-di-tresnuraghes-tessitrice.html?m=0
https://maldalchimia.blogspot.com/2021/03/la-tanit-di-tresnuraghes-la-nostra.html?m=0)
Artemide
Aracne
Ar-
Madre Arc
E ancora, sempre dal mio scritto.
"fino ad arrivare a figure importantissime, fino ai nostri giorni, come quella de S'Accabbadora ( approfondimenti https://maldalchimia.blogspot.com/2023/08/dea-acca-laurentiaaccabadorasan-lorenzo.html?m=0)
Figure femminili legate alla nascita /rinascita, alla luce, in questa o nell'altra dimensione.
Resta il fatto che la costellazione della Zampa Anteriore del Toro, associata a quella dell’Ippopotamo, è di origine antichissima, indissolubile.
Gli umani divinizzati, sempre a riflesso delle costellazioni.
Se Set, Paredro della Dea ippopotamo Tueret, rappresentava il Solstizio invernale, la nascita di Horus, la dea Tueret, rappresentava il Solstizio estivo.
Solstizio estivo che celebra la luce, e la Dea Tueret, celebrava il parto, il venire alla luce, nel cielo del Nord, di Mesket, dell'immortalita, l'Eden, l'albero della vita difeso dai due cherubini.
Asino e bue si sovrappongono, come simbologia ( il bue e l'asinello a difesa della mangiatoia, è un'iconografia arrivata fino ai giorni nostri, come i due cherubini a difesa dell'Arca dell'Alleanza ).
La Zampa Anteriore di Set incatenata ai due pali d’ormeggio di pietra, affidata a Iside, che sotto le sembianze di un Ippopotamo, “il bue delle acque” come lo chiamavano gli Egiziani, la custodisce e la sorveglia.
Tutte costellazioni che trovano risonanza nella simbologia della nostra Antica Civiltà Sarda perché davanti al toro si trova anche la dea Serket( anche questo, molto interessante, la Dea Scorpione, simbolismo legato alle acque, ai Giganti di Mont'e Prama - https://maldalchimia.blogspot.com/2024/05/simbolismo-zig-zag-guanto-gigante-di.html?m=0).
Le Mesket, le guardiane del cielo, sempre vigili, quelle fanno girare il mondo ( come il giogo, il carro, che gira sempre su se stesso) e rendono immortali, con un Focus, in particolare, per queste costellazioni tra Sagittario e Capricorno.
Parentesi. Tra Sagittario e Capricorno, si trova Ofiuco, che è strettamente legato alla nostra Antica Civiltà Sarda ( approfondimenti https://maldalchimia.blogspot.com/2023/10/ofiotauro-simbolo-del-toro-e-del.html?m=0) di cui ho parlato anche recentemente, riguardo un bronzetto,
[...] Iside, sotto le sembianze di ippopotamo, sorveglia questo legame della zampa anteriore del Toro, legata con una catena d'oro a due pali.
Interessante notare che la dea ippopotamo è spesso rappresentata in piedi con una mano sul segno Sa, che significa protezione e sulla schiena ha spesso le zampe del dio coccodrillo Sobek, rappresentante delle forze disgregatrici.
Un amuleto usualmente rinvenuto è un coltello sacro, o un bastone da lancio, ricavato da una zanna in avorio d’ippopotamo, recante immagini di molte divinità armate di coltelli e/o del geroglifico “sa” ( ), ovvero “protezione”, che veniva poggiato sul ventre della partoriente per allontanare il pericolo..
"Sa" è l'articolo determinativo usato nella lingua sarda, "la".
"Sa" è anche la radice di Sardegna.
Coincidenze? "
Quindi la simbologia riguarda i due solstizi.
Simbologia che è arrivata fino ai giorni nostri, nella simbologia del presepe, con le due figure del bue e dell'asinello.
Asino, che era Sacro a Seth, e che trova straordinaria corrispondenza con la nostra figura de su Ainu Arriadori( "l'asino ragliante") una figura straordinaria del nostro Carnevale Sardo, di cui ho già approfondito a gennaio 2021( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/01/simbologia-della-maschera-sarda-de.html?m=0 su cui ritornerò a breve per alcuni approfondimenti
Seth, legato al caos, allo scompiglio, alla morte, come la figura del nostro Aiunu Arriadori, anche se la simbologia è molto più profonda.
D'altronde, il Femminino, è custode delle due polarità, dei due solstizi, e questa straordinaria Potnia, ne è un eccelso esempio.
Sono presenti anche le cicogne dardaniche, collegate alla simbologia della costellazione del Cigno, di cui ho parlato svariate volte( il mio ultimo scritto a riguardo, con, all'interno, le referenze dei precedenti https://maldalchimia.blogspot.com/2025/09/nuraghi-samatzai-lunamatrona.html?m=0)
simbolo del Femminino, il Sole centrale lungo la Via Lattea.
Talmente simboleggiante il Sacro Femminino, che anche la nascita di Elena di Troia, estremamente simbolica, perché sarà la "miccia" che scatenerà la guerra di Troia e la fine dell'era del Bronzo, è attraverso un uovo di Cigno ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/08/elena-e-il-cigno.html?m=0)
"Elena, quindi, strettamente legata alla simbologia del Cigno, poiché nata da un uovo di Cigno, vede questo stesso, come "uovo cosmico", vagina astrale, grembo, Teth, 9.
In entrambe le versioni Elena nacque da un uovo di Cigno nella città di Sparta,
Indipendentemente da chi fosse la madre, tra i fratelli di Elena vi erano i gemelli eroi Castore e Polluce( Simbologia cosmogonica) e Clitennestra, futura moglie di Agamennone, re di Micene.
Elena "responsabile" della guerra di Troia.
Sulla sua figura ci sarebbe molto da dire, perché si tratta di uno di quei Sacri Femminini offuscati dal Patriarcato, come sempre.
Un piccolo particolare, però
Era conosciuta anche come Elena "dendrite”, o dendresis, l’arborea.
Correlata all'ambito vegetativo.
Ma io ci vedo una correlazione linguistica e simbolica tra la radice "Den- in comune.
La stessa Den di Deneb, la stella più luminosa della costellazione del Cigno.
E, se vogliamo, la stirpe dei Den/Dan
Sharden/Shardan
E la stella doppia della costellazione del Cigno è Sadr
Sadr come Sard..
Sardi.
E ritorniamo ai 9 archi della costellazione del Cigno, designati come gli Antichi Shardana( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/08/1982024-superluna-blu.html?m=0)"
Quindi, vedete quanti livelli di lettura sono stati manifestarsi in questa straordinaria rappresentazione, con rimandi anche alla nostra Antica Civiltà Sarda, che essendo Cultura Madre, Matrice, riannoda i fili della narrazione ad un unica Matrice archetipale.
Tiziana Fenu
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