Come sapete ho approfondito moltissime volte sulla simbologia dell'Ofiuco/Ofiotauro,
Ofiuco (o Serpentario), che è una costellazione equatoriale, a cavallo dell'equatore celeste.
Ne ho parlato come costellazione, tante volte, perché è importantissima nella nostra civiltà sarda, essendo la costellazione di colui che governa il serpente, la Sapienza ancestrale.
Ne ho parlato anche riguardo un kudurru mesopotamico, che presenta proprio una costellazione dell'Ofiuco ( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/01/kudurru.html?m=0)
"Nella stele compare come un serpente con due teste, come potete vedere, e si posiziona tra il Sagittario, in basso, e il Capricorno.
L'Ofiuco era chiamato anche Serpentario, e, con il serpente a due teste, rappresentava la kundalini, la Shekinah, lo spirito divino incarnato sulla terra, attraverso il Femminino, attraverso la Forma.
Le due teste di serpente, rappresentano le due nadi energetiche della kundalini, la Ida(il Femminile) e la Pingala(il Maschile), intrecciate fino a metà, come nel simbolo mercuriale del Caduceo.
[...] Qui non si vede bene, ma in un altra stele, il Serpente ha una lingua di fuoco.
Acqua e Fuoco come elementi primordiali della creazione, perché il serpente, l'Ofiuco, è considerato un elemento acqua, il Femminino, come il Sacro Archetipo Ebraico Teth, il nono, che rappresenta il serpente, il grembo, la conoscenza, la kundalini".
Acqua e Fuoco, Luna e Sole, le due polarità sinergiche sempre presenti nella nostra civiltà sarda.
Ofiuco presente come traslazione, nella simbologia dell'Ofiotauro, che unisce in sé i due segni opposti e complementari, simmetrici, del Toro e dell'Ofiuco, del Serpente.
Simbologia presentissima in tutta la nostra produzione bronzistica.
Dal bronzetto di Nule( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/10/ofiotauro-simbolo-del-toro-e-del.html?m=0), fino alla rappresentazione dei bronzetti con elmo ad Ofiotauro, di cui vi lascio il mio ultimo scritto, con, all'interno, i link dei precedenti approfondimenti a riguardo( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/09/bronzetto-tetiofiotauro-vesica-piscis.html?m=0).
Oggi però, approfondisco L'ORIENTAMENTO CARDINALE , del quale avevo già parlato, tra l'altro della costellazione dell'Ofiuco.
La Costellazione dell'Ofiuco si estende attraverso l'asse NORD-EST , con la testa, SUD-OVEST, a cui sono orientati i piedi.
Precisamente a sud, da luglio a novembre, nell'emisfero nord ( di cui fa parte la Sardegna, esattamente nel pieno del 40° parallelo Nord, molto importante, come ho già avuto modo di spiegare) del triangolo estivo, di cui fa parte la nostra Deneb, la stella maggiore della costellazione del Cigno, importantissima per la nostra Antica Civiltà Sarda, insieme ad Altair stella della costellazione dell'Aquila, e Vega, della costellazione della Lira.
Dal mio ultimo scritto a riguardo della costellazione del Cigno, anch'essa orientata a NORD-EST, di cui ho scritto tante volte ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/09/nuraghi-samatzai-lunamatrona.html?m=0)
"Poiché si tratta di una costellazione boreale, risulta visibile per lunghi periodi dell’anno: a metà marzo appare a NORD /NORD - EST , diviene alta nel cielo in estate per poi declinare, fino a tramontare, a Nord-Nord/Ovest, in novembre.
[...] Al centro della costellazione del Cigno, c'è la stella Sadr, che contiene le stesse lettere di Sard-egna".
La declinazione precisa di Ofiuco va da circa -30° (a sud) a +14° (a nord). Questo mostra che si sviluppa anche in direzione Nord-Sud, ma in modo meno marcato rispetto all'asse NORD-EST /SUD-OVEST.
Questo è molto interessante, perché l'orientamento NORD-EST .
SUD-OVEST lo ritroviamo in alcuni dei nostri pozzi Sacri più importanti
Del Santa Cristina, sappiamo che l'ingresso è orientato a sud/Sud-est.
Ma abbiamo il complesso di SANTA VITTORIA di SERRI ( SU) , con pozzo Orientato a Sud/sud-ovest
( ultimo approfondimento a riguardo https://maldalchimia.blogspot.com/2025/09/santuario-santa-vittoria-di-serri-numa.html?m=0)
Santa Vittoria di Serri, in cui, guardacaso è stato ritrovato il bronzetto dell'arciere correlato alla Costellazione del Cigno( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/06/arciere-santa-vittoria-di-serri.html?m=0)
Poi abbiamo il pozzo di FUNTANA COBERTA, a Ballao( SU) orientato a OVEST /SUD-OVEST, SUD-EST, apre stesso orientamento dell'Ofiuco, stessa conformazione a Menat del Santa Cristina, in cui è stato ritrovato un piccolo "tesoretto" ( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/12/monetazione.html?m=0)
E ancora, stesso orientamento di Ofiuco, nella fonte Sacra Su TEMPIESU (Orune) in provincia di Nuoro, di cui avevo già approfondito( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/05/la-fonte-sacra-su-tempiesu.html?m=0), orientato in modo da captare i raggi del sole nel giorno del solstizio d'estate (intorno al 21 giugno), quando i raggi del sole, attraverso la porta d'ingresso, vanno ad illuminare il fondo del pozzo, riflettendo la luce
L'ingresso della scala e l'apertura della tholos (la camera a falsa cupola) sono orientati a NORD-EST .
Altri pozzi minori con stesso orientamento, sono, il POZZO SACRO di NODDULE , a Bitti( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/06/simbologia-fonte-noddule.html?m=0)
e il POZZO SACRO DI IRRU (Nuxis)che ho nominato come speculare e gemellare, quando ho approfondito sul POZZO SACRO di PREDIO CANOPOLI , che presenta lo stesso orientamento NORD-EST, con ingresso a Sud-ovest
Dal mio scritto ( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/07/pozzo-canopolicanopi-egizi.html?m=0
"Questa specularita', tra i due pozzi, come il Santa Cristina e il Sant'Anastasia, come tra il nuraghe Sisini e il pozzo di Is Piriois, la troviamo anche tra questo pozzo di Predio Canopoli e il tempio nuragico a pozzo di Irru, a Nulvi( Sassari), poco distante dal pozzo Canopoli( una decina di km).
Anche questo pozzo, ha lo stesso orientamento del Canopoli, con ingresso a sud ovest( tramonto solstizio invernale) e orientamento sull'asse nord-est( alba solstizio estivo) "
L'orientamento verso NORD-EST, con asse NORD-EST / SUD OVEST, è molto interessante, perché potrebbe essere maggiormente legato alla dimensione lunare, poiché molti monumenti preistorici (come Stonehenge o i templi egizi) sono allineati con il sole (ad esempio, ai solstizi), mentre i pozzi sacri sardi mostrano una forte preferenza per la Luna.
Sul ciclo della Luna, bisogna sottolineare che non sorge e tramonta sempre nello stesso punto.
Il suo punto di levata e tramonto oscilla in un ciclo che dura circa 18,6 anni (ciclo dei lunastizi), ciclo traguardato anche dal nostro pozzo Sacro di Santa Cristina, che traguarda sia solstizi che equinozi.
Il lunastizio è un neologismo che combina "Luna" e "solstizio" per indicare i punti in cui la Luna raggiunge la sua massima declinazione nord o sud, in modo analogo ai solstizi del Sole.
Culmine Superiore della levata della luna, chiamato Lunastizio, corrisponde al punto più a NORD-EST dell'orizzonte dove la Luna sorge al suo massimo culminare (lunastizio maggiore)
Momento in cui, la luce della Luna piena poteva penetrare in fondo al pozzo, illuminando le acque, che erano considerate sacre.
Quindi si evidenziava una stretta connessione tra acqua, simbolo di vita e rigenerazione e luna, regolatrice dei cicli naturali di Madre Natura e del Femminino, compreso il parto.
Altra osservazione.
Altre costellazioni che presentano l'orientamento NORD-EST / SUD-OVEST, come la costellazione dell'Ofiuco sono:
CASSIOPEA, che è una costellazione circumpolare, cioè sempre visibile, con la sua caratteristica forma a "W" o a "M" ruota attorno al Polo Nord celeste.
Questo è molto interessante, perché fa riferimento alla lettera M come dimensione della Grande Madre astrale, correlata alla dimensione dell'acqua e del serpente.
La lettera “M” nasce dall’immagine della successione delle onde del mare che disegnano un grafico a forma di sinusoide, o di serpente. Fissata la lettera “M”, nasce il monosillabo “Ma”, la radice usata per moltissime parole, Maya, Mandala, Manas, Miryam, poi Myrrha, Mariam, Maria, la Madre.
Poi abbiamo, sempre con orientamento NORD-EST/ SUD-OVEST, la nostra importantissima costellazione di Orione.
La Cintura di Orione interseca il piano del nostro equatore celeste, fungendo quasi da spartiacque spaziale dei nostri due emisferi.
Splende accanto alla scia della Via Lattea e si estende da entrambi i lati dell’equatore celeste, a sud dell’eclittica.
Insieme al Toro e ai Gemelli, nonché ai due Cani celesti, l'Auriga e le Pleiadi, costituisce la zona più bella e radiante del firmamento.
Le tre stelle della Cintura di Orione (Alnitak, Alnilam, Mintaka) sono allineate in modo quasi perfetto, da Sud-Est a Nord-Ovest.
È come se la cintura e la stessa conformazione di Orione formassero una X.
forma X, il monogramma divino, la Cifra del Cristo cosmico .
Le braccia di Osiride incrociate sul petto.
Il primordiale, astrale Chi Rho
Ne ho parlato in un mio scritto
( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/04/fonte-battesimale-tharros.html?m=0)
"Quindi, Orione, con la sua conformazione a X, a clessidra, come una svastica creatrice(era considerata infatti, il fulcro della creazione), si trova esattamente tra due stelle che rappresentano Venere, e proprio sulla sua cintura, sulle sue tre stelle, si può creare quella piattaforma ideale, perfetta e divina, che diventerà il parametro di tutta la Sacra Geometria, il quadrato di Sator, quelli che è stato individuato per primo, dagli antichi Sardi.
La piattaforma della rinascita, della divinizzazione dell'uomo sul piano astrale.
Dell'uomo "unto".
Dell'uomo Cristmos, che rinasce dopo la morte, perché ha una natura divina e umana.
Concetto che sarà ripreso anche da Leonardo da Vinci, con la sua quadratura del cerchio vitruviana, dove il baricentro corrisponde al fallo creatore, mentre nei nostri Giganti di Mont'e Prama, il centro, il baricentro del loro corpo, così apparentemente sproporzionato,, corrisponde invece alla loro cintura, la cintura di Orione, perché era quella, per i nostri Antichi Padri, la via della rinascita"
Poi abbiamo ANDROMEDA formata da una lunga fila di stelle di media luminosità che partono dalla costellazione di Pegaso, visibile specialmente in autunno, con la lunga scia di stelle
che va NORD-EST a SUD-OVEST .
E poi abbiamo la costellazione dell'AURIGA, una grande costellazione invernale, che ha una forma a pentagono. La linea che unisce le sue stelle più brillanti (Capella, Menkalinan) suggerisce un allineamento in direzione NORD EST/SUD OVEST.
Sull'Auriga avevo trovato una correlazione interessante, riguardo il sito di Pranu Mutteddu
Dal mio scritto
https://maldalchimia.blogspot.com/2025/08/pranu-muttedducapellaauriga.html?m=0
"Quindi, i menhir, o perdas fittas, compresi quelli cospicui di Pranu Mutteddu, sono identificati con il nome Cappella, pietra Sacra, e sicuramente rappresentavano un recinto sacro, se non li avessero abbattuti o dislocati, in parte
Capella, che fa parte della costellazione dell'Auriga, la cui conformazione ricorda un ovale un recinto sacro, appunto, attraverso il quale le anime vengono guidate dal cocchiere astrale.
Una conformazione punteggiata da 6 stelle, che rimanda anche ad un esagono irregolare, o ad un pentagono, e, come ho ricordato nel mio scritto di ieri, il 6, l'esagono, è molto importante, come simbolismo nella nostra Antica Civiltà Sarda.
E Cappella, come Procyon, alla cui levata eliaca al solstizio estivo, con azimut di 88.21, sono orientati i 18 Menhir ( quelli che non sono stati spostati o abbattuti) di Pranu Mutteddu, fanno entrambi parte dell'asterismo dell'esagono invernale.
Altro esagono.
Trovo straordinario che questi menhir possano avere l'ancestrale, l'accadico nome di Cappella, come suggerisce prof. Dedola, perché questo è altamente simbolico.
Dei menhir che costituiscono un recinto sacro, guardacaso legato ad una stella, Cappella, che è la più luminosa della costellazione Auriga , di forma esagonale ( anche se non perfetta), la cui simbologia si lega al concetto di cocchiere del cielo, al viaggio dell'Anima, contestualizzato in un luogo come Pranu Mutteddu, altamente alchemico, fulcro di creazione, di nascita e rinascita"
Guardacaso, ma mai per caso, anche la parte della costellazione Argo, chiamata Bussola, porzione di stelle della vasta costellazione, corrisponde al NORD-EST
Dal mio scritto ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/07/gli-argonauti.html?m=0
Sardegna, fa parte del Triangolo delle Ottave Oracolari"( approfondimenti https://maldalchimia.blogspot.com/2024/11/sorgono-e-il-40-parallelo.html?m=0).
"Un triangolo Sacro, pre-diluviano, funzionante fino al V millennio aC, data del possibile diluvio universale.
[...] Questo triangolo delle Ottave Oracolari, definiva un'area che comprendeva Mar Ionio, Mar Egeo e le terre circostanti( quindi anche la Sardegna), in quanto proiezioni omotetiche con il cielo, della prua della Costellazione della nave di Argo, consacrata a Poseidone, la cui Bussola, la porzione di stelle della vasta costellazione, corrisponde al Nord Est".
Ora, il 40° parallelo, in numerologia Sacra, rimanda al 40, che è il valore ghematrico del tredicesimo Sacro Archetipo Ebraico Mem, le acque Madri Cosmiche ( il diluvio durò 40 giorni. Il 40 è simbolo di nascita/rinascita, legato alla dimensione amniotica, anche cosmogonica).
In Sardegna, il Culto delle Acque Madri, è il culto primario, preponderante.
La prua della nave Argo è consacrata a Poseidone, e, altro aspetto interessantissimo, è che questa prua della nave /costellazione Argo, è orientata al nord-est, alba del solstizio estivo.
Stesso orientamento di uno dei nostri pozzi sacri più spettacolari e simbolici, il pozzo Predio Canopoli, di cui ho già approfondito( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/07/pozzo-canopolicanopi-egizi.html?m=0) per l'interessante simbologia Il pozzo ha orientamento sull'asse sud-ovest / Nord-est, con ingresso a sud-ovest, quindi perfettamente orientato ai solstizi.
Al tramonto del solstizio d'inverno( sud-ovest) e DALL'ALBA del SOLSTIZIO ESTIVO ( NORD-EST )
È interessantissimo notare come la costellazione della nave Argo è la zona di cielo che ospita la stella CANOPO ( nome che, guardacaso, rimanda al pozzo Sacro Canopoli, con lo stesso orientamento), che è la seconda stella più brillante del cielo notturno, e che appartiene alla costellazione moderna della CARENA .
Infatti l'originale costellazione Nave Argo, già nel 1700 era stata tripartita in tre costellazioni, Carena, Poppa e Vele, e, poco sopra, la costellazione della Bussola, che per gli antichi greci, costituiva l'albero Maestro della nave Argo.
La rappresentazione di questa nave Argo, è stata ritrovata anche in un codice medioevale, in una pergamena del IX sec. e non presenta nessuna figura umana che la guidi. Come per le nostre navicelle nuragiche.
L'imbarcazione è ricoperta di piccole coppelle, che rappresentano le stelle.
la costellazione Argo, una figura femminile che regge una sorta di trireme greca, talmente imponente da essere poi scomposta in tre costellazioni
La Carena
"Sa Carena". Lo sterno in sardo( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/01/le-domus-de-janas-non-sono-capanne.html?m=0)
Il fondo della barca /arca /argha.
Il soffitto delle nostre Domus de Janas.
Sa Carena, traghettratrice tra dimensioni, custode dell'afflato divino che riporta alla vita, rappresentato dalla colomba, Giona in ebraico significa colomba.
Perché è il Femminino che consente la trasmutazione
Giona/Giano/Janas
Porte solstiziali di trasmutazione, come l'orientamento di tutte le Domus de Janas e dei nostri pozzi sacri, compreso il Canopoli, straordinariamente collegato alla stella Canopo della costellazione Argo, con lo stesso orientamento
Astrologicamente Argo, che si trova ad est, è collegata al Cane Maggiore, quindi a SIRIO, la stella del Diluvio, la cui levata eliaca, come ho approfondito anche recentemente, traguardava le esondazioni del Nilo, quindi anticipava di poco la stagione delle piogge.
Il capitano di Argo è la stella Canopo, la seconda stella più lucente del cielo.
L'etimologia egizia della parola Canopo, è "Kah-nub" terra d'oro.
Guardacaso, il pozzo Sacro di Predio Canopoli si trova a Perfugas, nel Logudoro, nel "Luogo D'ORO"
La BUSSOLA , orientamento NORD-EST.
La bussola delle nostre navicelle Shardana.
La BUSSOLA - CADUCEO di Argo
( Approfondimenti https://maldalchimia.blogspot.com/2025/07/la-bussola-caduceo-di-argo.html?m=0)
Che altro non è, che il Femminino.
Così come è nella dimensione del Femminino anche la costellazione dell'Ofiuco.
Ofiuco e i pozzi sacri, sono profondamente legati allo stesso simbolo archetipico: il Serpente.
Ne abbiamo esempio anche nel pozzo a Marina di Torregrande (Or), Pozzo di "Serracus", un pozzo che ha i simboli del Toro e del Serpente( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/07/ofiotauro-e-sirio.html?m=0).
Il Toro, contemplando anche il tredicesimo segno dell'Ofiuco, ne è il corrispettivo.
La N del Nehushtan del serpente, è centrale anche nella parola SINIS, parola chiave del nostro quadrato del SINIS, antecedente e Matrice del quadrato del Sator( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/02/il-progenitore-del-quadrato-di-sator-il.html?m=0)
Serpente simbolo della tribù dei Dan( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/11/il-simbolo-della-tribu-di-dan.html?m=0)
I serpenti energetici del serpente bronzeo di Mosè.
Il Drago/serpente era il simbolo della conoscenza misterica e della padronanza delle energie di Madre Terra.
La pietra del Serpente, in ambito esoterico è il simbolo di chi possiede la saggezza.
È l'asse fisso del cosmo, con il suo potere di rigenerazione e guarigione, in contatto con la dimensione ctonia di Madre Terra, quindi con tutti i suoi segreti, compresa la dimensione sotterranea delle falde acquifere dell'acqua, dall'andamento sinuoso come quello di un serpente.
Interessante notare come la costellazione dell'Ofiuco, in aramaico antico, sia Theli, è rappresenta ciò che sta al di sopra dell'universo.
In origine si chiamava attal, nome di un astro che, oscurando il sole, ne causa l’eclissi.
Attal che deriva da “attalū“, nome accadico di un serpente che inghiotte il sole e ne causa l’eclissi.
Una potenza immensa, che è sinergia tra Fuoco, Acqua e Soffio Vitale( qui mi ritorna il discorso del Soffio Divino istituzionalizzato dai Flaminia Dialis "De Sa Carena" ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/09/i-flamen-dialis-de-sa-carena.html?m=0)
Un sincretismo delle tre lettere Madri, Mem( acqua), Shin( il Sacro Soffio del Fuoco) e Aleph, l'equilibrio tra i due.
Theli, l'energia di una costellazione che trascende gli stessi segni zodiacali convenzionali, che trascende culture e millenni, un ponte tra la dimensione umana e quella divina.
Sottolineo che "attalu", in sardo logudorese-nuorese, significa "padrino", una guida, quindi, spirituale.
Mi piace concludere questo approfondimento con il glifo che rappresenta l'Ofiuco.
È un grembo, le due polarità attraversate da una terza energia, che le unisce.
È l'energia del Serpente, di cui l'antica tribù dei Dan è stata custode
Il glifo, ribaltato, è uguale al geroglifico egizio usato per indicare il numero 10(https://maldalchimia.blogspot.com/2022/05/il-cippo-del-nuraghe-losa.html?m=0) tranne che per la serpentina che lo attraversa.
Sembra l'esedra centinata delle nostre Tombe dei Giganti, luogo sacro di trasmutazione e rigenerazione, come la simbologia stessa del serpente.
Ma già il glifo di per sé, rappresenta in modo essenziale, i cardini della nostra Antica Civiltà Sarda.
Il grembo
La doppia valenza taurina/uterina.
L'antica Sapienza che attraversa entrambe le polarità, e le unisce, dotto un'unica sapienza ancestrale.
Come una falda d'acqua che bagna entrambe le sponde, sotto un'unica memoria.
Il numero 10 è il Sacro Archetipo Yod, presentissimo in Sardegna, in primis come Via di Rinascita lungo la Via Lattea, dove a sud, nel cuore della Via Lattea, si trova la costellazione di Ofiuco
( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/03/la-y-taurina-di-ascensione-lungo-la-via.html?m=0)
Una civiltà matriarcale sicuramente, guidate da costellazioni che hanno un'impronta femminile. Anche Orione, non avrebbe ragione di esistere, senza l'opera alchemica di Iside su Osiride, la Mem, tredicesimo archetipo, le acque cosmiche primordiali, che ne ricompattano il corpo, la Nun, quattordicesimo Archetipo, le acque trasmutanti, grazie alla sua Ancestrale Sapienza, rappresentata dal simbolo dell'ureo, già preesistente nella nostra Civiltà Sarda, ma ribaltato, così come deve essere, come nel simbolo dell'Ofiotauro, riflesso della costellazione ancestrale e misterica dell'Ofiotauro.
Tiziana Fenu
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