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martedì, novembre 05, 2024

💛Ritrovamento monete romane Arzachena

 A riguardo del recente ritrovamento, di un enorme deposito di monete di bronzo romane( https://www.rainews.it/articoli/2023/11/archeologia-scoperto-in-sardegna-enorme-deposito-di-monete-del-iv-secolo-8fa131af-5e1b-4248-a01d-e9a821dbe41b.html?fbclid=IwAR0kJli9WIOenRJcmtqgUSy7hNew2XtUUbz3iVuGFLRMmhrQld3kf7PIyCk), la cui notizia è stata diffusa proprio ieri, voglio postare una particolare moneta romana, ( prima immagine). 

Il ritrovamento dell'enorme deposito di monete, è avvenuto nel mare della Costa Nord della Sardegna, in territorio di Arzachena, casualmente, ad opera di un sub, portato poi alla luce, dal Nucleo archeologico subacqueo della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Sassari e Nuoro. 

Un enorme deposito di follis, monete di bronzo, romane, del IV secolo, introdotte nel 294 d.C. con la riforma monetaria di Diocleziano nell'impero romano e poi utilizzate anche dai bizantini. 

Ne dà notizia il Ministero della Cultura. Secondo una prima stima, fatta sulla base del peso complessivo del ritrovamento, il numero delle grandi monete di bronzo ritrovate si aggirerebbe tra i 30.000 e i 50.000 esemplari, più di quelle rinvenute nel 2013 nel Regno Unito, a Seaton, sito dal quale riemersero 22.888 follis. Oltre alle monete, sono state individuate nel deposito pareti di anfore di produzione africana e, in minor numero, di produzione orientale. 

Ma, ritornando alla moneta si cui volevo soffermarmi, risulta che sia stata  ritrovata nella sepoltura dell'imperatore romano Marco Cocceio Nerva Cesare Augusto, meglio conosciuto semplicemente come Nerva, primo degli imperatori adottivi, regnante dal 18 settembre 96 fino alla sua morte avvenuta nel 98.

Si tratta di una serie di monete ritrovate nella necropoli  dell'isola Sacra, presso la foce del Tevere, nel comune di Fiumicino.

La moneta in questione sembra rappresentare, da un lato, un nuraghe, sembrerebbe, con 4 omini sulla sommità, mentre, sull'altro lato, presenta  quella che sembrerebbe la rappresentazione dell'albero centrale delle navicelle shardana, con un anello rotante sormontato da una mezzaluna o, spesso, da una colomba, che probabilmente serviva per l'orientamento durante i tragitti.

Si è parlato di bussola con sestante( teoria dell'archeologo Mario Pincherle ), o di un alloggio per un albero più fine, il pennone, al quale veniva applicata una vela triangolare, secondo l'archeologo olandese Hans ten Raa, che consentiva di poter tornare agevolmente controvento.

Particolare, in questa moneta, è il segmento orizzontale, come una banderuola del vento, che indica, sembrerebbe una S, e una C, una falce di luna nel verso opposto, forse per indicare il sorgere del sole, l'est, e il suo tramontare, percorso che è identico a quello della luna, perché anche la luna, sorge ad est e tramonta ad ovest.

Alchemicamente è uguale al simbolo di Mercurio, non solo sinergia di opposti, ma Mercurio, per eccellenza è il comunicatore alchemico, anche per gli scambi commerciali, lo psicopompo. 

Sulla monetazione esclusiva sarda, non si trova molto, ma rappresentativo di una certa autonomia produttiva, può essere il fatto che sia stata coniata una moneta, 

lo statere aureo di Ampsicora, un po’ prima della guerra contro Roma (215 a.C.), come vedete nella terza immagine. 

Ampsicora era allora il più ricco tra i proprietari terrieri della Sardegna ed era il magistrato supremo di Cornus, che, insieme ad Annone di Tharros, guidò la rivolta delle città costiere della Sardegna contro i romani. 

Immagine, nella quale, come sempre, identificativa della nostra koine' concettuale, simbolica e archetipale, sono presenti il toro, quindi, l'energia maschile, ma anche l'energia femminile, rappresentata dalla stella ad otto punte, sopra lo stesso toro, simbolo del Sacro Femminino, trasversalmente in ogni civiltà, e in particolare nella nostra, arrivato, come simbologia, anche nei nostri Antichi rosari cristiani, come ho già approfondito (  https://maldalchimia.blogspot.com/2021/04/la-simbologia-della-stella-otto-punte.html?m=0) 

Sotto il toro, disco e falce lunare, sotto la pancia del toro, dove ha sede, in una valenza simbolica universale, quel chakra della creazione, del plesso solare, che necessita delle due energie creative, maschile e femminile, per attivarsi. 

Quarto chakra, Manipura, legato alla dimensione terra, come il toro, segno di terra, e governato dal Sacro Femminino Venere. 

Una rappresentazione, quindi, molto simbolica, che rappresenta profondamente la sinergia alchemica degli Opposti, manifestata in ogni aspetto della nostra Antica Civiltà Sarda. 

Per approfondimenti sui rinvenimenti monetali in tombe della necropoli di Porto all’Isola Sacra, anche se fa esplicito riferimento a questa moneta in particolare, come rappresentativa dell'Antica Civiltà Sarda, vi segnalo il link di riferimento

https://books.openedition.org/efr/3698

http://www.lamiasardegna.it/storia-shardana_porti.htm


Tiziana Fenu

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Ritrovamento monete romane Arz











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