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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

venerdì, ottobre 29, 2021

💙Dobbiamo puntare

 Dobbiamo puntare , non ad un amore "alto", ma ad un Amore " basso" , che diventa Carne. 

L' Amore Alto, non ci porta da nessuna parte, se non ad allontanarci da noi stessi e dalla nostra  Fiamma interiore. 

Discensione, non Ascensione. 

Portare il Divino nella carne, nella materia. 

Altarizzare ciò che ci è stato consentito di avere, in questa dimensione, per manifestare il Divino che è in noi. 

Alleggerire la densità di questo scafandro umano, dei filtri mentali, emozionali e sociali, e lasciare che l'Anima si manifesti. 

Non credo alle "ascensioni". 

L' Anima è già al suo punto massimo di Ascensione. 

Credo al richiamo delle vibrazioni, alla corrispondenza che posso creare con il mio intelletto, con le mie capacità, con il mio corpo, con i miei talenti, se lascio che l'Anima si manifesti attraverso me. 

Come un diapason che mi fa vibrare sulla nota giusta. 

E per essere una buona cassa di risonanza per questa frequenza, devo accogliere questa vibrazione divina dell'Anima, che non è separata dalla Sorgente, e lasciare che si espanda in me, magari attraverso la controparte animica, il nostro Maschile e Femminile. 

Quello che è nella nostra stessa frequenza. 

Perché solo con chi siamo in Frequenza, si può creare e ricreare la Bellezza originaria. 

La Completezza, la Gioia, l'Equilibrio. 

La giusta Armonia. 

Quella in sincrono con le energie dell'Universo. 

Ma si parte sempre dalla materia, divinizzandola. 

Divinazzando il sacro atto dell'unione fisica, in un abbraccio che è carne e Anima.

In un'unione di Cuore, dove si è Amore, e dove quindi si fa l'Amore continuamente. 

Lo si crea in Sinergia. Costantemente. 

Non sono partners divini, che appartengono a chissà quale alta e altra dimensione. 

Sono sinergie di Anima, che si sono aperte, e hanno accolto il Divino sulla terra. 

Hanno consentito che accadesse. 

Hanno colto l'Occasione di Essere. 

In Presenza, in consapevolezza. 

In Amore. 

Nella stessa melodia, armonizzata sulle Sacre Frequenze dell'Universo. 

Sono Anime Speciali, che trasmettono nel contempo, pienezza e leggerezza. 

Hanno negli occhi le galassie di tutto che è già stato visto, e nel contempo, il mistero dell'Amore. 

Quella frequenza indescrivibile a parole. 

Quella che ci fa mancare la terra sotto i piedi, tanto è soffice e lieve. 

Quella Frequenza che ci fa casa, negli occhi di chi ci trova, di chi ci ritrova, in una dimensione senza spazio né tempo. 

Perché insieme, siamo stati noi a creare nuove dimensioni.

Quelle dell'Amore che non si può raccontare

Dell' Amore che si può solo vivere. 


Tiziana Fenu

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Dobbiamo puntare




💙Il mese del Sutra

 Il mese del Sutra del Cuore.


Il limite è stato superato. 

Niente ti è stato dato

nella dimensione dell'illusione. 

E niente ti è stato sottratto. 

Tutto ciò che Sei

é ciò con cui sei stato

amorevolmente impastato. 

Ciò con cui

sei stato forgiato

e cesellato da mano Divina. 

Energia pura. 

Dinamica. 

Senza catene. 

Tu sei Origine.

Hai visto migliaia

di sepolcri

imbiancati di calce. 

Come quei globi oculari

senza più iride. 

Senza più Anima. 

Gli occhi non ti sono mai serviti. 

Se non come portali

di benvenuto

a chi varcava

le porte del tuo Sacro Tempio. 

Ti sei fatto Tempio

tra le lande infuocate. 

Nel deserto della tua consapevolezza. 

Tra le labbra di chi

ha accolto le tue parole

soffici come ovatta

e ne ha fatto rifugio di ristoro

per la sua Anima stanca. 

Il tempo degli uomini è finito. 

Tanto è stato concesso. 

E tanto è stato depauperato. 

È il tempo delle Anime. 

Della Frequenza. 

Di Templi edificati sul nostro sentire. 

Sulle nostre Emozioni. 

Sul nostro Sacro Cuore. 

È tempo di Interiorizzare

e Imperiorizzare. 

Di costruire nuovi Templi e Imperi

che resistano al tempo. 

Poiché sono 

essi stessi 

Tempo  che crea Occasioni.

Portali

Dimensioni. 

Si rinnovano di continuo. 

Ovunque posiamo 

la pietra angolare di un Intento. 

Di un pensiero di Bellezza

Di una scheggia di Infinito

Di una goccia di rugiada di Divino. 

Di una scintilla di Innocenza.

Di Amore scavato 

come un tunnel segreto 

nelle profondità dell'Anima. 

Di struggente nostalgia

per quelle mani unite

davanti ad una promessa

di Fiamma Eterna.

La promessa di essere portatori

della nostra Essenza. 

Di non dimenticare

chi siamo stati

quando ancora non eravamo. 

Di essere coordinate

in un mondo scoordinato

E Silenzio loquace

nel rumore di tante voci. 

Chi sente si ritrova. 

Chi sente

fa un passo indietro

e ritorna a Sé. 

In quel "Si" che ci ha unito

prima ancora del Noi.


Tiziana Fenu


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Il mese del Sutra





💙Le Gorgoni

 Le Gorgoni rappresentavano la Quintessenza deturpata della femminilità, e in quanto femminili, ammaliavano con lo sguardo. 

E in quanto naturalmente seduttrici, capaci di creare fascinazione nell'animo maschile. 

Cosa intollerabile per una società patriarcale e dominante.

La donna non poteva più "se-durre" l'uomo. 

Non poteva più condurre l'uomo a sé. 

Finiti i tempi della Grande Dea Madre, e la coesistenza pacifica e complementare tra le due energie, maschile e femminile,  in cui ci si lasciava "se-durre" incondizionatamente verso il suo Sacro Grembo Alchemico, la paura ha preso il sopravvento. 

Le si è dovute demonizzare, imbruttire e trasfigurare in esseri orribili per poter arginare e ghettizzare il potere di seduzione delle donne. 

La Medusa Gorgone rappresenta il grandissimo potere femminino che hanno temuto gli uomini, sconsacrando quel portale di cui sono massime rappresentanti, il portale degli occhi dell'Anima, e riducendolo ad un portale di morte. 

Un portale che pietrifica. 

Che toglie vita, invece di donarla. 

Lo sguardo di una Donna è sempre una carezza sull'Anima. 

Dove posa lo sguardo la donna, fiorisce sempre un fiore, anche nel deserto. 


Tiziana Fenu

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Le Gorgoni




mercoledì, ottobre 27, 2021

🖤L'immagine è memoria

 L'immagine è memoria.

Ma bisogna decontestualizzarla, in modo che si manifesti come simbolo e Archetipo.

Solo allora, possiamo consentire che ci guidi.


#RebelSoul©®

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Benjamin Lacombe Surrealist Art




🖤Certi nodi

 Certi nodi bisogna scioglierli.

Prima che diventino

simulacri di adorazione. 


#RebelSoul©®

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Daiyou Uonome Digital Art




🖤Ti fanno ombra

 Ti fanno ombra

solo perché, densi,

non sanno emanare luce.

Sei entrambi.

Nessuno ti dà,

e nessuno ti toglie.


#RebelSoul©®

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Benjamin Lacombe Surrealist Art



🖤L'innocenza

 L'Innocenza

è una qualità dell'Anima.


#RebelSoul©®

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Nicoletta Ceccoli Surrealist Art




🖤Siamo stati abituati

 Siamo stati abituati

a vivere

nella mediocrità di noi stessi.


#RebelSoul©®

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Nicoletta Ceccoli Surrealist Art



💛Ballu tundu

 Frammenti di vasi della cultura di San Michele di Ozieri, periodo 3200-2800 a.C., primo nucleo della grande Civiltà Sarda. 

Un nucleo che parla di primo "Dna" della nostra Antica Civiltà Sarda

Io sono del parere che queste rappresentazioni non rappresentino solo la donna. Se ci pensiamo, nei bronzetti, la Figura femminile non è mai rappresentata con un gonnellino alle ginocchia, ma con una sottana lunga alle caviglie.

Credo che rappresentino, come è nel canovaccio concettuale del gemellare, del doppio, dello speculare, depositario della dimensione spirituale, tipico della nostra Antica Civiltà Sarda, come ho già avuto modo di approfondire parlando del concetto di gemellare in un post(https://maldalchimia.blogspot.com/2021/09/il-concetto-di-gemellare html), quell'energia creativa che si innesta solo con il proprio doppio e speculare.

Come un dipolo.

Come nel Sacro Vajra indiano.

Questo modulo, queste figure ripetute, sono altamente cariche di energia, proprio a livello grafico.

Creano uno zig zag di energia dinamica, che crea continuità, in estensione, e tra "sopra" ( mondo spirituale) e "sotto" (mondo terreno).

È quasi un mantra attraverso le immagini.

E una danza (parola che ha la stessa radice di Dan, come la tribù dei Dan) può essere mantra energetico. 

Ha un forte impatto, anche per la sua insita costruzione di  Geometrica Sacra.

Una danza come quella del Dna (dinuovo, Dan, anagrammato), dove le basi azotate si combinano tra loro, in coppia, speculari.

Come un serpente che si snoda.

E il serpente era il simbolo della tribù dei Dan. Non un serpente qualsiasi, ma un serpente creatore, a tre anse, l'emblema della creazione primordiale, l'archetipo del Serpente Piumato, Creatore Primordiale, presente anche nel nostro Monolite di Mamoiada, 3.200 a.C, come ho già approfondito(https://maldalchimia.blogspot.com/2021/10/il-monolite-di-mamoiada.html), sempre appartenente alla cultura di Ozieri, come datazione. 

Un serpente che rappresenta l'unione degli opposti, la Kundalini, e il serpente del sigillo della tribù dei Dan(https://maldalchimia.blogspot.com/2020/11/il-simbolo-della-tribu-di-dan.html), 

 è proprio dentro una stella a 6 punte, una stella di David, che indica l'integrazione del Maschile e del Femminile, e che è la struttura portante dell'esagono, che abbiamo visto come sia il simbolo degli Architetti Divini.

Un serpente che si muove e si snoda dalle profondità della Terra, dal ventre della Grande Madre.

Il ballo tondo, "ballu tundu", si snoda così, come un serpente.

Si arrotola sinuoso su se stesso e poi si allarga.

Poiché rappresenta la Vita stessa nel suo divenire, quello slancio, quell'inno alla vita che parte dal Grembo per cercare la Luce.

Un serpente che è verità, che non può essere contaminato da false verità in superficie.

Un serpente ciclico, con il suo letargo stagionale, il suo cambio di pelle, dove morte e vita si alternano.

Sonno e risveglio.

Fino alla consapevolezza che tutto è ciclico per arrivare sino al Divino.

Alla perfezione del cerchio.

Il cerchio, il doppio cerchio rappresentato affianco alla figura, ne è una dimostrazione.

La ciclicità della vita, l'eterno divenire.

L'uroboro.

La perfezione divina che si può raggiungere solo con l'equilibrio degli opposti, il sei.

Infatti questo doppio cerchio(che rappresenta la dualità, maschile e femminile, sole e luna, umano e divino..), presenta 6 moduli di sei scanalature ciascuno.

Con un allungamento che si libra verso l'alto e si dirama in una raggiera, di cui è impossibile stabilire i raggi, perché è un frammento, ma che sembra proprio un allungamento verso un sole che si espande con i suoi raggi.

Perché l'unione degli opposti, porta alla completezza, al nostro Sole interiore.

E questo serpente danzante che si snoda, punta al Divino, alla guarigione.

Apotropaico, terapeutico, evocativo.

Il serpente dalla forma fallica, ma anche uterina, connesso alla fertilità, al potere generativo, creando quella sacra corrente elettrica della Kundalini.

I corpi danzanti come due triangoli uniti per il vertice, ricordano la configurazione del dipolo, del Sacro Vajra, che è la rappresentazione della potenza degli opposti, l'energia creatrice in assoluto più potente.

Diamante e fulmine insieme.

Serpente che dimora alla base dell'osso sacro, dove abbiamo il coccige, la sede dell'Anima, il Luz, di forma triangolare, dove il serpente, di arrotola, appunto, per tre volte, e che porta l'Iniziato ad una sorta di trascendenza divina.

Un'estasi mistica, che si snoda lungo i passi brevi, precisi, veloci, de Su ballu tundu.

Come un codice criptato, segnato con questi piccoli passi, fino all'estasi e alla trascendenza, amplificata dal suono delle launeddas, che sono quasi ipnotiche, come un ronzio Armonico.

Mentre il serpente emerge dalle ombre, gravido di saggezza ancestrale, non di facile accesso per tutti, poiché è legato anche alla luna, ai suoi Misteri Iniziatici, ai cicli femminili, mestruali, sangue fecondo per la stessa terra.

Le antiche sacerdotessa erano infatti le "pythie", le pitonesse, le prime Dee Serpente, raffigurate con spirali, o linee ondulate, custodi del potere del Serpente, spesso raffigurate con due serpenti per mano, come la Dea minoica dei Serpenti, o, più recentemente, le Baccanti.

Questa danza rappresenta il potere della generazione, il potere ancestrale della vita stessa, della Conoscenza, della consapevolezza.

Della riunione ritrovata con il Divino, e con il proprio potere personale rappresentato dal serpente, che simbolicamente tenta Eva, e la fa sanguinare. 

La rende un'Umana consapevole, fertile e creativa in piena libertà di scelta. 

Un serpente, una fila di danza di "basi azotate", che come nel Dna, si calamitano tra loro, e si agganciano, per creare la vita, continuamente. 

Liberamente 

Perché il potere personale acquisito, consapevole, vale più di quello divino, donato. 

È una conquista. 

È il libero arbitrio. 

La disobbedienza che porta alla libertà consapevolezzata, e quindi, di un valore immenso.

Una danza, ancestrale, misterica, arrivata fino ai giorni nostri, che ancora libera, evoca, divinizza.

Io sono convinta che i passi fossero dei codici criptati, o perlomeno che avessero un loro simbolismo, a cui non sono riuscita a risalire.

Magari legati ai punti cardinali, ai solstizi ed equinozi. 

Fa entrare in un'altra dimensione. 

Quella del vero senso dell'Umano, con le sue immense potenzialità, come hanno dimostrato i nostri Antichi Padri e Madri Sarde, con le loro meraviglie. 


Tiziana Fenu 

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Ballu tundu






💛Guanci-Sardegna

 Altra corrispondenza straordinaria, sempre grazie al ricercatore californiano Christopher Ryan 

Parla dei Guanci, nelle isole Canarie, con il popolo sardo. 

Ne avevo già parlato anche io, più di un anno fa, e ora queste ulteriori ricerche mi danno conferma. 

Giganti Atlantidei

Dal mio post(https://maldalchimia.blogspot.com/2020/04/la-pintadera-sarda-e-un-ancestrale.html) 

"Esiste un' impressionante somiglianza tra la pintadera Sarda e una pintadera nel catalogo on-line del museo delle Canarie.

Esattamente segnata  "inventario numero 3059"

Ha la stessa forma circolare, il diametro di circa 40 cm e un altezza di 27 cm. ,e il bordo è definito da linee parallele incise. Tra le due pintadere cambia soltanto il fatto che la pintadera sarda ha 5 cerchi, mentre quella del museo ne ha quattro. Il numero 5 dell'antica numerologia sarda rappresentava la potenza fertilizzante del Toro, l' abbondanza, la ciclicità della vita, oggetto di culto in Sardegna e soprattutto nelle Domus de janas.

Ma soprattutto i nuragici scambiavano beni  con i popoli con cui venivano in contatto utilizzando le unità di misura lineari e di peso, definite di comune accordo con gli altri paesi, le quali hanno come numero di riferimento il 5,5,  sia per i centimetri che per i grammi. E il valore dei beni veniva espresso in multipli di questo numero

E se la pintadera invece oltre che stampo per il pane e calendario lunare e solare, fosse stata anche l' unità di misura , un peso, proprio in senso fisico?

D' altronde "pinta"è un' unità di misura tipica dei paesi anglosassoni( e sappiamo che ci sono molte affinità tra i popoli celtici e i sardi Nuragici)

La pinta è un tipico bicchiere di birra utilizzato birre inglesi o irlandesi

E guardacaso ha la forma di tronco rovesciato, come i nuraghi Sardi.

La pinta corrisponde a 473, 176 millilitri, e qui ritorniamo al numero 5 approssimato, e ai 5 cerchi della pintadera sarda

Valore fortemente simbolico ad auspicio di un buon raccolto/affare visto che rappresentava il potere fertilizzante del Toro. Il 5 è anche L'archetipo Hey, il femminile, l' intuizione, l'illuminazione, la rinascita interiore, il "4+1", la materia che si unisce al divino, Hermes, il caduceo, sinergia del maschile e femminile che consentono il passaggio da una dimensione all'altra, con la grandissima capacità comunicativa( indispensabile per il commercio) di un Hermes grande affabulatore

E vi è una strana assonanza tra il "quinque" latino e il nome "Quinci"

Che fossero antichi atlantidei sardi?

Ho trovato delle affinità molto interessanti riguardo  la popolazione nuragica Sarda e i Guanci   ai quali si attribuisce la paternità della pintadera esposta nel museo delle Canarie

I Guanci erano gli antichi abitanti delle isole delle Canarie, molto particolari.

Allo sbarco degli Spagnoli nel XIII secolo essi credettero di essere unici sopravvissuti ad una antica catastrofe, un' inondazione che affondò le loro terre , i cui sopravvissuti si salvarono sulle montagne. Ricordo dell'inondazione, che conservavano nella loro memoria mitica e storica.

Dei Guanci se sa pochissimo.   Vivevano nelle grotte che decoravano con figure astratte e geometriche, simboli misteriosi che formavano spirali, triangoli, strane linee che si trovano anche nei dipinti delle pareti  delle grotte di 30.000 anni fa, abitate dai Cro  Magnon, gli europeidi dell'Era glaciale,  alti quanto i Guanci, anche 2 m, e  che ricordano i nostri Giganti De Mont'e Prama , anche essi molto alti.

I Guanci erano particolari, perché  diversamente dalle società primitive, avevano classi sociali ben  gerarchizzate, re , principi,  Nobili,  dinastie, e una vera e propria classe sacerdotale ben definita, e anche una casta di guerrieri, come in una società urbana

La trasmissione ereditaria  della regalità avveniva per linea matriarcale, e sebbene l'autorità fosse determinata dal Re, ereditava la sua dignità dalla madre

La donna godeva degli stessi diritti dell'uomo, e in questo ricorda molto Sicilia "delle due madri" , isola profondamente  connessa con il divino femminile e  la Sardegna del periodo giudicale dove  salì al trono nel Giudicato d'Arborea ,  Eleonora, prima giudicessa sarda, figlia del giudice  Mariano IV,  e promulgatrice, nel 1392, della "Carta de Logu" che rappresenta il primo statuto autonomo della Sardegna, una raccolta di leggi, estremamente attuali, che resterà in vigore per 5 secoli. 

Inoltre , nella civilta Guanci, vi era un collegio sacerdotale di Monache che vivevano in un monastero al quale nessun uomo poteva avvicinarsi. 

E  questo mi ricorda molto  le Domus de Janas sarde, le abitanti delle Grotte, le fate, le donne magiche detentrici di tutto il sapere ancestrale. 

Queste monache erano vere e proprie vestali, protostoriche ed erano  considerate la Spose del Sole, e i loro compito era quello di tenere acceso sempre il  Fuoco Sacro,  simbolo della Luce e della Vita eterna, derivante dal Dio Sole. culto che poi ritroviamo nel culto latino della Dea Vesta  e in quello Ellenico di Estia. 

Anche i Sardi nuragici veneravano il Dio Sole. Furono devoti al Dio Sole, anche al di fuori dell' isola, quando per via dei continui e proficui scambi marittimi tra gli Shardana  e L'Egitto(  vi portarono doni come metalli e manufatti d' argento, finemente decorati)vennero arruolati dai Faraoni nelle guarnigioni di frontiera costiere, fino a diventare  esattori dei tributi, addestratori dei soldati egiziani e poi "agenti speciali" della guardia reale del Faraone Ramses II, di cui ogni guerriero portava con sé un amuleto beneaugurante a forma di scarabeo( "su Karrabusu" sardo) sopra il quale veniva inciso in geroglifico "Ka Ra Bes" , cioè protetti dal Dio Sole( e sono molti gli oggetti egizi ritrovati in territorio sardo). 

Gesta dei Shardana celebrate con orgoglio dai Faraoni nei loro papiri, stele , affreschi e bassorilievi, perché i guerrieri nuragici hanno contribuito a garantire all' Egitto una lunga stabilità geopolitica. 

I Re Guanci avevano il territorio suddiviso in 10 Distretti ,  come i 4 giudicati con cui venne divisa la Sardegna, ed ognuno governato da un Mencey un governatore, come nei giudicati Sardi. 

E il parallelismo con il governo di Atlantide,  per come ce lo racconta Platone è evidente

I Guanci  credevano in un Dio creatore e adoravano Mager, il Dio del Sole, di cui gli umani erano figli Divini e immortali, che sarebbero ritornati  al regno della luce. 

Quindi svilupparono molto  il culto solare e avevano un'assoluta venerazione verso la Dea Madre del Sole, colei che governa il mondo, la Madre della luce. 

Quindi in questa ottica possiamo supporre che la pintadera sarda, così come nella civiltà dei guanci, avesse un vero e proprio valore cerimoniale, una precisa funzione di benedizione del pane officiata dal sacerdote. Come si deduce dai numerosi Bronzetti di officiante che parrebbe proprio recare delle pagnotte decorate proprio con l'uso della pintadera. 

Quindi non solo usata come calendario nuragico  lunare, rappresentante la luna, la Terra e il Sole ma un vero e proprio atto  rituale sacro. 

Un pane  che viene impresso  in offerta votiva al Dio Sole. 

 Un pane che diventa altare e offertorio dell'incontro tra maschile e femminile

Incontro tra pane lavorato da una mano femminile in cui trova posto l'elemento fallico maschile rappresentato da quel sigillo qual è la pintadera che suggella nella sua  forma circolare uterina l'incontro tra luna e sole nella terra. 

 Pane i cui forni per la cottura rappresentavano il fulcro centrale di ogni comunità, tant'è che la maggior parte dei reperti archeologici  e delle statuine votive si trovano in prossimità dei forni per la cottura del pane. 

Me le offerte votive  onoravano sia il Dio Sole che le stesse vestali del Dio Sole  e le Janas, perché anche  loro erano  rappresentate da quel Dio Toro della fertilità che si trovava in ogni loro dimora. 

Vestali custodi di antichi segreti e di tutto il sapere  trasmesso per via matriarcale

Un pane votivo, quindi,  fatto  con maestria e devozione in onore del loro Dio Sole , il quale attraverso la pintadera , imprimeva la sua energia fertilizzante nel pane. 

Una sinergia gli elementi maschili e femminili che lievita durante la preparazione e la cottura.

Ancora oggi si usa fare il segno della croce sul pane fatto in casa prima della cottura, che non è solo un simbolo cristiano, è molto più ancestrale, perché rappresentano le due linee, maschile e femminile che si intersecano nel grembo creativo e lievitante del pane. 

Ad onorare le Janas, così come le Monache Guanci, in questo Femminile Sacro, è rimasta l'Antica   tradizione " de su pani Pintau", un pane "dipinto", finemente lavorato, preparato con meticolosità e cura proprio per le cerimonie di grande importanza, come matrimoni, la Pasqua, e cerimonie religiose

Pare che sia stata Demetra in persona, la grande Dea fecondante  delle colture,  sorella di Estia, ad insegnare agli uomini la fabbricazione del pane, secondo la mitologia greca. Per i latini invece fu Cerere, colei che scoprì il frumento, e Pan fu il primo a cuocerlo

Quindi, ancora una volta , sinergie maschili e femminili che sono alle origini di un cibo essenziale per la vita. Tanto che fu la stessa divinità Pan a dargli il nome di "pane". 


Tiziana Fenu 

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"Chiamata di San Francisco, 11 ottobre 1891

I Guanci, così alti che gli spagnoli ne parlano come di giganti, si dice siano i sopravvissuti di Atlantide.  La loro resistenza come nuotatori era così grande che erano abituati a nuotare per le nove miglia diritte tra il Lancerote e la Graciosa.

            Le piramidi delle Isole Canarie sono affascinanti, ho anche localizzato gli antichi muri di pietra e cerchi di pietre qui su queste isole che ho associato a questa razza perduta di giganti.  Seguendo le mura ho scoperto alcune rovine più incredibili che sono state nascoste dalla notte dei tempi.  L'attuale eruzione vulcanica alla Palma è stata spettacolare.  Divertiti!"(Christopher Ryan)

https://www.facebook.com/groups/529542931124322/permalink/1076644956414114/


Guanci-Sardegna











💛California Sardegna

 Siamo in California o in Sardegna?

Continuano le scoperte ed esplorazioni del ricercatore californiano Christopher Ryan, un mio contatto...

Straordinario..


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California - Sardegna




giovedì, ottobre 21, 2021

🖤Dovrebbero chiamarlo

 Dovrebbero chiamarlo "Nullalunio", ogni tanto.

Perché nulla desideri.

Perché sei piena di mille lune dentro.


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Adriana Cicognani  Alchemical Artist "Plenilunio".

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=292067579345983&id=100056282297473




🖤Siamo Diamanti

 Siamo Diamanti

in cerca del raggio.


#RebelSoul©®

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Ania Tomicka Mystical Art




🖤Non è il "ciò che ti farei"...

 Non è il "ciò che ti farei"

a preoccupare.

Preoccupa il "ciò che non ti farei".


#RebelSoul©®

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Svetlana Melik Nubarova Surrealist Art




🖤Posiamo donare

 Possiamo donare

solo ciò che già siamo.


#RebelSoul©®

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José Roosevelt Surrealist Art




🖤L'equilibrio

 L'equilibrio è sempre dinamico.


#RebelSoul©®

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Michael Cheval Surrealist Art




🖤È sempre un bene

 È sempre un bene

far saltare per aria le torri.

Le principesse

ci restano secche ad aspettare. 


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Shusaku Takaoka Graphic Designer




🖤Per alcune anime

 Per alcune Anime,

"2+2" fa sempre "5".


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Cristian Schoe Surrealist Art




🖤Il non tradire

 Il non tradire,

la Fedeltà,

la Protezione,

valgono più dello stesso Amore.


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Jacob A Pfeiffer Surrealist Art.




🖤Come sangue

 Come sangue

della stessa vena.

In te

e attraverso te

rinascere e morire.

Tra le tue labbra

per sempre.


#RebelSoul©®

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Denver Balbaboco Artist



🖤L'inquietudine

 L'inquietudine

sempre presente

di un plenilunio

che ti implode dentro.

Custode di segreti e desideri.


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Rafal Olbinski Surrealist Art




🖤Come un pusher

 Come un pusher di ossitocina. 


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Catrin Welz Stein Surrealist Art



💛Lemuriani e sardi

 "Il Monte Shasta rappresenta una delle più maestose montagne che chiude a nord la catena della Sierra Nevada. È situato nel territorio di Siskiyou, nel nord della California, a circa 65 km dal confine con l’Oregon. Il Monte Shasta è il cono di un vulcano spento, che si eleva oltre 4.316 metri sopra il livello del mare e costituisce la più grande cima vulcanica degli Stati Uniti continentali. I maestri ascesi ci hanno rivelato che è considerato anche la personificazione del Grande Sole Centrale.

Il Monte Shasta è un luogo a dir poco speciale; è uno dei più importanti luoghi sacri su questo Pianeta, una sorgente di energia mistica per la Terra. E’ un punto di riferimento per angeli, spiriti-guida, navi spaziali e maestri del Reame di Luce, la dimora dei sopravvissuti dai tempi dell’Antica Lemuria.

Per coloro che sono dotati di capacità chiaroveggenti, il Monte Shasta è abbracciato da una gigantesca eterica piramide purpurea le cui pietre d’angolo si trovano nello spazio

[...] Questa imponente piramide comprende anche la sua versione capovolta che si estende al di sotto, verso il vero cuore della Terra. Essa rappresenta il principale ancoraggio delle Griglie di Luce di questo Pianeta

[...] Strani bagliori e suoni vengono spesso visti o uditi sulla montagna. Nubi lenticolari, immagini create dalle ombre e tramonti assolutamente fuori dall’ordinario si aggiungono all’aurea mistica della montagna

 Il Monte Shasta è la casa di molti Lemuriani sopravvissuti all’inabissamento del continente oltre 12.000 anni fa

Prima dell’affondamento del loro continente, gli antichi Lemuriani, usando la loro maestria con le energie, i cristalli, i suoni e le vibrazioni, scavarono una grande città sotterranea con l’intenzione di preservare la loro cultura, i loro tesori e i loro archivi sull’antica storia della Terra. Questa parte della storia è andata perduta per l’umanità con la distruzione di Atlantide.


[...] In una giornata limpida, il Monte Shasta si staglia come una gemma bianca ed è visibile da una distanza di almeno 150 chilometri. La gente che vive nelle vicinanze ha storie incredibili che riguardano i 4.316 metri d’altezza del vulcano. I racconti più straordinari riportano le leggende su coloro che vivono all’interno della montagna, seppure in una frequenza di quinta dimensione. Si dice che siano i discendenti di un’antica popolazione del continente perduto di Lemuria che continua a vivere in case circolari collocate nelle profondità della montagna, godendo di una salute senza limiti, di ricchezza e vera fratellanza. Essi hanno preservato la loro antica cultura.


I Lemuriani che vivono nella montagna sono generalmente descritti come esseri pieni di grazia, alti due metri e oltre. Indossano tonache bianche e sandali, ma sono stati visti anche in abiti coloratissimi.

Si dice abbiano il corpo e il collo lunghi e snelli, che si adornino con collane fatte di perle o pietre preziose. Hanno sviluppato il sesto senso che permette loro di comunicare l’un l’altro attraverso la forza del pensiero. Sono in grado di usare il tele-trasporto e possono rendersi invisibili a piacimento."


Tratto da  "Telos. 1 Rivelazioni dalla Nuova Lemuria" Di Aurelia Louise Jones


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Telos, la città sacra di Lemuria.

Telos.

Telomeri.

Cromosomi.

Gone.

Goni

Sardegna.

Goni, il Gone della vita(https://maldalchimia.blogspot.com/2020/11/goni-il-gone-della-vita.html) 

Tutto intorno al monte Shasta, ci sono  conformazioni in pietra(https://m.facebook.com/groups/529542931124322/permalink/1068454937233116) 

 e ingressi che sembrano sardo-nuragici, dai rilevamenti del Ricercatore californiano Christopher Ryan, il mio contatto, del quale ho già postato, poiché, dalle sue ricerche sono emersi dei collegamenti tra questi luoghi in California, e la Sardegna(https://www.facebook.com/groups/529542931124322/permalink/1075910703154206/)


https://www.facebook.com/103659844591320/posts/391988285758473/


https://www.facebook.com/103659844591320/posts/391368669153768/


"I Lemuriani che vivono nella montagna sono generalmente descritti come esseri pieni di grazia, alti due metri e oltre. Indossano tonache bianche e sandali, ma sono stati visti anche in abiti coloratissimi.

Si dice abbiano il corpo e il collo lunghi e snelli, che si adornino con collane fatte di perle o pietre preziose"

Molti Bronzetti sardi presentano il collo allungato adornato di collane, o perlomeno con elementi circolari"

... Case circolari.. 

.. Approfondimenti in corso.. Atlantidei-Lemuriani... 


... Fate voi... 


Tiziana Fenu

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Per i bronzetti

https://www.nurnet.net/mediateca/categorie/bronzetti-nuragici/


Lemuriani e sardi












💛Ziggurat sarda in California

 Da un altro post del mio contatto, il ricercatore californiano Christopher Ryan, che è sulle tracce dei Giganti e sta trovando delle forti analogie con la nostra Antica Civiltà Sarda, come abbiamo visto nel post di ieri

Oggi vi propongo un altro suo post

(https://www.facebook.com/groups/529542931124322/permalink/1073478583397418/) dove sono evidenziate mura e strutture come quelle sarde nuragiche, una stele centinata come quella delle Tombe dei Giganti, e il profilo di una ziggurath come quella nostra di Monte d'Accodi, in provincia di Sassari, con la stessa rampa.

Io lo trovo straordinario..


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Ziggurat sarda in California












💛Tombe dei Giganti in California

 Da un post di un mio contatto, il ricercatore californiano Christopher Ryan.

È straordinario ciò che ha scoperto in California Ci sono strutture, come quelle nuragiche, e delle conformazioni taurine/uterine, come quelle delle tombe dei Giganti qui In Sardegna.

La somiglianza è straordinaria.

Dal suo link

https://m.facebook.com/groups/529542931124322/permalink/1072792890132654/

"Seguendo le antiche mura di pietra, ascoltando la mia voce interiore a caccia di giganti qui in California, una delle mie più grandi scoperte è stata quella che ho intitolato la Tomba di Giganti California situata alle pendici dell'antico vulcano noto come il Sutter Buttes, nel centro della California è ricoperto da questi misteriosi muri di pietra, che continuano a strisciare felicemente nel tempo, insieme agli scheletri giganti qui rinvenuti"

Grazie per avermi concesso la condivisione 🙏


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Tracce di Tombe di Giganti in California