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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

venerdì, marzo 26, 2021

💛 Le Tre Dee Madri Cosmiche Sarde della Precessione degli Equinozi.

 Le Tre Dee Madri Cosmiche Sarde della Precessione degli Equinozi. 


La prima, la Dea Madre ritrovata nella necropoli di Cuccuru s'Arriu, a Cabras, in provincia di Oristano, databile al 4.800-4.450 a.C.

La seconda, la Dea Madre di Turriga, ritrovata a Senorbi, in modo casuale da un contadino, e risalente al 4.000-3.400 a.C.

La terza, la Dea Madre ritrovata nel tempio preistorico di Monte d'Accodi (provincia di Sassari), e risalente al 2.800-2.000 a.C.


Tre Dee Madri diverse tra loro, ma hanno un'elemento in comune: le proporzioni auree della Geometria Sacra.

Sono tre figure che sono a ridosso di quel periodo astronomico che corrisponde all'era astrologica del Toro, che, come abbiamo visto recentemente altre volte, corrisponde al periodo che va dal 4.500 al 1.900 a.C.


Il che significa, che, sul ciclo annuale dello zodiaco nell'era della costellazione del Toro, il Sole  sorge con il Toro sullo sfondo, così come le altre costellazioni si susseguiranno nel corso delle ere successive. Adesso siamo ancora nell'era dei Pesci, iniziata 2021 anni fa, con la nascita di Cristo(anche se astronomicamente, qualche studioso ha affermato che sia nato 7 secoli prima, e che la sua nascita sia stata in un certo senso riadattata) che finirà nel 2024, e vediamo sullo sfondo del sorgere del sole, sulla linea equinoziale, la costellazione dei Pesci.

Questo ciclo delle ere viene chiamato anche precessioni degli equinozi, che consiste nel lento cambiamento nell'orientamento dell'asse di rotazione terrestre, la quale si muove attraverso ogni era astrologica, e il cui ciclo completo è di 26.000 anni.

Questo ciclo delle ere, occupa l'emisfero Settentrionale, e non è da confondere con il ciclo annuale dello zodiaco, che invece occupa l'emisfero meridionale.


Ciò che si crea con queste traiettorie, nel cielo, con il percorso seguito dall'asse terrestre in 24.000 anni, è rappresentato da una figura geometrica che conoscete molto bene, che reputo la Chiave di lettura di tutta la Geometria Sacra sulla terra, con le sue proporzioni auree e perfette.

Questa figura, antichissima, la Madre di tutte le figure, è la Vesica Piscis, che non è stata inventata dall'uomo, ma è una configurazione tracciata sia dall'asse terrestre nel corso della precessione degli equinozi, durante la quale si traccia una configurazione doppiamente conica unita per il vertice, nell'arco di 25. 800 anni, mentre la stella Polare del momento, che cambia ogni 13.000 anni( in questo momento è Polaris, e tra 13.000 anni sarà Vega) traccia un percorso che è quello delle due circonferenze che si intersecano, a causa della rotazione della sfera celeste.

Il punto in cui la traiettoria circolare interna, segnata dall'asse terrestre, tocca la traiettoria della stella polare segna i punti dei due solstizi, il Solstizio d'Inverno, e il Solstizio d'estate. 


Quindi questa antica Figura Madre, la Matrice di tutte le tutte le figure Geometriche, è la Perfezione che poi viene trasposta sulla terra.

Gli Antichi osservavano il cielo, le traiettorie celesti, e poi le trasportavano in modo tridimensionale anche sulla terra.


Abbiamo visto infatti come avessero dato grande importanza alla conformazione della Costellazione di Orione, alla sua conformazione a "X", a clessidra, internamente, passando per le tre stelle della sua cintura, conformazione che vediamo spesso anche sul nostro antico vasellame, e a quella "quadrata/rettangolare" come sagoma delle quattro stelle esterne. 

E abbiamo visto come le stelle di Orione, formino con la loro conformazione quasi tridimensionale, con vertice su Aldebaran, l'occhio di Horus, il portale per l'ascensione (e specularmente, con Sirio, l'elemento femminile che dinamizza la sinergia Ascensione) una piramide a base "quadrata/trapezioidale", la piattaforma per l'ascesa divina.

Piattaforma, che poi verrà decodificata, come abbiamo visto, in parametri terreni, nel quadrato di Sator, e del Sinis, che lo ha anticipato di almeno due millenni, di cui i custodi, Sacri Architetti Divini, sono i Giganti di Mont'e Prama, che sul mento(sul mento del Pugilatore Efis), portano il Sigillo di questa Sacra Geometria Costruttiva Architettonica : l'esagono con i 6 triangoli a 60°, parametro di ogni costruzione architettonica.


E le Madri, le Sacre Madri, cosa portano in grembo?

Portano in grembo un messaggio più raffinato.

Il messaggio del Codice della Vita, quello che si può ottenere solo con la sinergia degli opposti, come il 6 dell'angolo a 60°, della loro controparte maschile, ma in un modo più raffinato, da Madri Cosmiche.

Infatti ho scoperto che le loro figure, sono perfettamente inscrivibili in parametri sacri, in proporzioni auree ben definite. 

Tutta l'umanità ha ricercato sempre queste proporzioni auree, che si trovano in modo naturale, nella geometria della Natura. 

E questo rapporto aureo si trova nel pentagono(e nei solidi ad esso legati), dove il rapporto tra diagonale e lato, è pari al rapporto aureo.

Pentagono/Pentacolo che corrisponde alla costellazione del Toro, che astrologicamente è legato al Pianeta Venere. 

Pentagono, che  suo interno, ha gli angoli interni, che passano per le basi e il vertice opposto, a 72°. 

E le Dee Madri sono caratterizzate, nelle loro proporzioni, da questi angoli a 72°


Avevo già visto questo "72°".

Ricorre spesso nella Geometria architettonica sarda.

Ed è presente anche nelle nostre tre Dee Madri, oltre che essere, il pentacolo/pentagono stesso, sovrapponibile con la Tanit e l'Ankh egizio, simboli come abbiamo visto dell' equilibrio equinoziale. 


Il numero 72, il numero più importante inserito nelle mitologie di tutto il mondo, e anche nelle religioni, corrisponde agli anni necessari per lo spostamento di un grado precessionale durante la precessione degli equinozi, che è quel movimento della terra che fa cambiare in modo lento ma continuo, l'orientamento del suo asse di rotazione, rispetto alla sfera ideale delle stelle fisse. 

Il sole equinoziale impiega 72 anni per spostarsi di un grado, e ogni costellazione occupa 30° dell'orizzonte celeste, su un totale di 360°

Quindi per percorrere tutte le dodici costellazioni e i 360° dell'orizzonte celeste, il Sole equinoziale  impiega 2160 anni, solo per attraversare una costellazione (26.000 per attraversarle tutte, e completare il ciclo di precessione).

Quindi il 72, è un numero precessionale fondamentale, un numero Sacro, come i suoi multipli, inseriti all'interno di tutte le mitologie del mondo(ricordiamo, per quanto riguarda Osiride, i suoi 72 cospiratori che attentarono la sua vita, Seth compreso). 

Settantadue anche come i nomi di Dio nella cabala ebraica, ma è presente in tutte le religioni e in molte varianti simbologie, proprio perché è legato ad un fenomeno astronomico. 


E andando a curiosare e a sperimentare con gli angoli e il righello, scopro che le nostre tre stupende Dee Madri, hanno tutte e tre, una perfetta architettura di Forme, che presenta sia gli angoli a 72°, che una perfetta inscrivibilita' nella Vesica Piscis, come avevo già verificato con la Dea Madre di Cuccuru s'Arriu.

Non solo.

Ma questo angolo 72°, lo si trova anche negli ingressi dei nuraghi, conformati a triangolo acuto con angoli ai vertici, di 72°.

E non solo, le tre Dee Madri, nella loro parte centrale, dove si intersecano i due cerchi della Vesica Piscis, hanno un perfetto quadrato (dea madre di Cuccuru s'Arriu), trapezio(Dea Madre di Turriga) o quadrato(dea Madre di Mont'e d'accodi, e infatti ne ricalca la conformazione) che si inserisce perfettamente nella parte centrale della Vesica Piscis.


Cosa significa tutto questo?

Che esse sono il Ventre che accoglie la perfezione creativa dell'universo.

Quel settantaduesimo grado celeste, attraverso il quale avanza la precessione degli equinozi, la vita stessa. 

Indica il passaggio, di grado in grado in grado, di costellazione in costellazione, per compiere il ciclo astrale completo. 

Il 72 nella sua riduzione teosofica, nel '7+2', diventa un 9, che indica un ciclo completo, ma anche un grembo, il nono archetipo ebraico Teth. 

E in questo grembo simbolico, le Dee Madri accolgono questo parametro, l' angolo di 72°, senza la cui progressione, non vi è vita. 

Gli ingressi dei nuraghi a 72°, indicano ogni volta una nuova nascita. 

Hanno scandito il passaggio da un grado all'altro, da una costellazione all'altra. 

Hanno segnato il percorso della vita dell'umanità, su larga scala. 

Era per loro, in quel periodo, il parametro indicatore dei calendari cosmici. 

Nuraghi come calendari solari, ma anche come indicatori cosmici, visto che i loro ingressi, così ad "angolo acuto", segnano l' angolo  necessario per l'avanzamento nella ruota celeste, seguendo la traccia del sole equinoziale, che ogni 2000 anni circa, cambia costellazione.


E avevano individuato nella conformazione del pentacolo, del pentacolo tracciato da Venere, che domina la costellazione del Toro, ogni 8 anni, il portale dell'ascensione. 

La stella Aldebaran. 

La Dea Tanit. 

Il simbolo dell'Ankh. 

Solo delle Dee Madri come queste, potevano portare, nella loro precisa struttura Sacra Geometrica, il simbolo stesso della vita, il 72.

L'angolo 72°, che si trova spessissimo nella architettura della nostra antica civiltà.

Entrare in un ingresso ad angoli a 72°, nei nuraghi, significa entrare nell'utero cosmico, nell'ingranaggio delle precessioni degli equinozi, nel cuore stesso della vita cosmica, con i suoi perfettissimi processi.

E, anche, cercare di portare questa perfezione sulla terra, e rappresentarla nelle Dee Madri, attraverso il quadrato della creazione che portano nella parte centrale del corpo, quel quadrato della creazione tracciato dalla costellazione di Orione, con la X creativa al centro, che si sovrappone benissimo al nucleo centrale della Vesica Piscis, che indica i Solstizi e di conseguenza, anche gli equinozi. 


È la quadratura del cerchio dell'Uomo Vitruviano dove convogliano e si sovrappongono, cerchio, quadrato e Stella a cinque punte, il pentacolo, di cui il centro è il quinto elemento, l'uomo divinizzato, che va oltre i 4 elementi della materia, come nel quadrato, che rivela la X della creazione al suo interno, che ascende verso il cielo con il suo vertice, come nel Pentacolo, la figura che traccia il pianeta Venere, che governa al costellazione del Toro, sulla sua ellittica , ogni 8 anni. 

Quinto elemento che è il punto centrale del cerchio, come il Sole, così come lo rappresentavano gli antichi Egizi. 

La perfezione Divina, la via per l' Ascensione, per gli Antichi Sardi, passava per queste figure Geometriche disegnate in cielo. 

Nei Giganti di Mont'e Prama è impresso il parametro architettonico a 60°, e il quadrato di realizzazione architettonica in terra. 

Nelle Dee Madri è impresso l'angolo a 72°, perché sono Madri Cosmiche, universali. 

Moltiplicando per 5( il numero di Venere ma anche del Toro) il 72°, si ottiene 360°, il Cerchio completo celeste. 

Perché le Dee Madri sono cerchio, grembo celeste, di cui, quell'angolo a 72°, indica una porzione, la quinta porzione del loro essere anche Venere, la "porzione Vaginale", la Quintessenza che si ritrova nell'ingresso dei nuraghi. 

Nei Nuraghi si entra attraverso quella spaccatura "Vaginale" triangolare, che indica lo spicchio del cielo che si ripete nel progredire del ciclo cosmico. 

Nelle Domus de Janas, si entra in quel piccolo pertugio quadrato che riporta in terra il quadrato delle stelle di Orione, con le tre stelle della cintura al centro. Il quadrato che consente l'ascesa verso il cielo, dopo la morte. 

Infatti il tre, nelle cornici delle porte o false porte, anche come triade di protomi taurine, è sempre presente, perché è lo stargate verso l' Anja/Jana/Janna, il portale del terzo occhio(il terzo occhio è chiamato Anja) del Toro, Aldebaran. 

Sono Dee Madri, Veneri, portatrici di quello spicchio di perfezione, che rappresenta la spaccatura vulvare, come la losanga romboidale dagli angoli a 72°, dove la creazione può avvenire, in progressione, di grado in grado, in ripetizione, come tanti parti. 

Hanno anche il quadrato in grembo. 

Nella dea Madre di Monte d'Accodi è molto evidente. E anche nella Dea Madre di Turriga.

Un quadrato, come l'altare stesso, la nostra "ziggurat'. L'altare delle unioni Sacre, ierogamiche. 

Perché all'interno del quadrato, si attua l'unione degli Opposti. 

Quella X, senza la quale niente è possibile, dalla quale parte la creazione divina, la Sinergia creatrice, del Maschile e del femminile. 


Le Dee Madri e i Giganti di Mont'e Prama. 

I Giganti sono gli Architetti Divini. 

Le Dee Madri sono la trasposizione in terra di questa perfezione Divina, che accolgono e inglobano in sé, come centri Cosmici, per far progredire le ere, di grado in grado. 

Sono la Forma che accoglie l'Essenza, l'idea, che la rendono compiuta su larga scala, su scala cosmica. 

Anche i Giganti hanno in sé questa perfezione divina. 

Perfettamente inscrivibili, sia nella Vesica Piscis che nel "quadrato/cerchio" dell'uomo vitruviano, sempre con la cintura di Orione come perno centrale. 

Ma le Dee Madri, oltre che portatrici di Forma perfetta, sono un qualcosa in più. 

Pensiamo alla perfezione della Dea Madre di Monte d'Accodi, con le sue braccia a conformazione quadrata, e la sua perfetta simmetria a doppia piramide, con il quadrato al centro, come la conformazione "Sirio/cintura di Orione( e le stelle della sua costellazione), e Aldebaran" . 

Quadrati sono anche tutti gli ingressi delle Domus de Janas. 

L'ingresso per la dimensione celeste. 


Le Dee Madri sono vita che avanza, che progredisce. 

Se i Giganti rappresentano l'idea del tempo, esse sono il Tempo stesso, scandito da quel parametro cosmico, quale è l'angolo a 72°, che le vede come Creatrici del tempo cosmico, così come lo sono i nuraghi. 

Entrare nella sacralità del loro tempo, significa entrare negli ingranaggi della dimensione cosmica, dove umano e divino danzano insieme, per onorare le stelle. 


Tiziana Fenu 


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Le Tre Dee Madri Cosmiche Sarde della Precessione degli Equinozi.






























4 commenti:

  1. Straordinaria spiegazione... GRAZIE ma vorrei poterlo rileggere tutto... esiste un cartaceo di tutto quello che ho appena letto? Grazie ancora.

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