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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

venerdì, giugno 30, 2023

💙3/7/2023 Plenilunio in Capricorno

 Lunedì 3 luglio, abbiamo una Luna Piena in Capricorno, governata ancora  dal diciassettesimo Sacro Archetipo Ebraico Phe, con funzione "espansione", che abbiamo trovato spesso, in questi ultimi mesi, e guidata dall'energia dell'Arcano Maggiore XVII della Stella.

Plenilunio 7 marzo in Vergine

Plenilunio in Bilancia del 6 aprile

Plenilunio 5 maggio in Scorpione, Wesak ed eclissi lunare

Plenilunio in Sagittario del 4 giugno. 

Tutti pleniluni, in sequenza, con questo Archetipo Phe, di espansione. 

Dopo l'intenso passaggio solstiziale 

con luna crescente in Leone, avvenuto  sotto l'energia del sedicesimo Sacro Archetipo  Ebraico Ayin, con funzione "corrispondenza", avvenuto a ridosso del novilunio in Gemelli, il 18 giugno, sotto l'Archetipo Tau, il ventiduesimo, e guidati dall'Arcano Maggiore del Folle, come si è manifestato anche per la Luna Nuova del 19 maggio, in Toro, e dopo il passaggio alchemico per San Giovanni, il 24, intimamente legato al solstizio, un "battesimo" di acqua e di Fuoco sotto l'energia dell'Archetipo Qoph, il diciannovesimo, con funzione "legante", e sotto l'energia dell'Arcano Maggiore XIX del Sole, ancora tutti questi passaggi a specchio, ci stanno indicato come una canalizzazione delle nostre energie su questa modalità di espansione della nostra coscienza. 

Siamo già a 5 pleniluni consecutivi, a partire da aprile, sotto il Sacro Archetipo Phe. 

L'Universo ci sta chiamando prepotentemente a questo salto di Ottava. 

Il corrispettivo del passaggio solstiziale, inaugurato con  i Gemelli alchemici, ma inglobato a pieno titolo nell'energia amniotica del Cancro, non poteva che avere, e trovare il suo corrispettivo simbolico nella sua controparte solstiziale, il Capricorno. 

Dalla porta degli Umani, alla porta degli Dei. 

Stiamo trovando la nostra corrispondenza interiore, e l'Anima anela all'espansione verso la vetta. 

Una salita continua, come un freeclimber che, nonostante la fatica è gravido della gioia, per i risultati raggiungi. 

Si gode il panorama, la vista mozzafiato, senza confini, come il Capricorno, che appartiene alla terra, ma anche all'acqua, che è nato per scalare la vetta. 

Per unire cielo e terra, sotto un unico sguardo, sotto un'unica emozione. 

Questo Plenilunio predispone all'intenso passaggio di Venerdì 7/7, guidato dal quattordicesimo Archetipo Nun di trasformazione, dall'Arcano Maggiore XIV della Temperanza, con luna calante in Pesci. 

Un "7" ripetuto tre volte, nella data, e due volte, nell'Archetipo Nun (14 =7+7)

Il percorso iniziatico terreno, che si espande in tridimensionalità, ripetuto tre volte. 

I Pesci, segno d'aria, chiudono un ciclo, e pongono le basi per aprirne un altro. 

Il seme si espande. 

Prima nel grembo dell'acqua ( abbiamo trovato tanti Archetipi Mem, ad inizio anno), poi nella terra, e poi in espansione verso  attraverso le prove dell'acqua e del fuoco, e una rinascita che segna un nuovo inizio, con una completezza espansa, direi quasi oceanica, dove svariati fiumi convogliano. 

Sono i fiumi delle nostre esperienze. Del nostro percorso iniziatico, che in questo 7/7/7, in questo portale iniziatico di Sirio, si sublima in completezza. 

7x 3 =21=3

La Sacra triade della Creazione, implementata in noi, dove gli Opposti trascendono in unione, come in una Vesica Piscis. 

Siamo ancora nell'ambito del Femminino, che guida, affinché si prenda Forma nella materia. 

Lunedì, il plenilunio di espansione, è sotto un Lunedì dedicato alla Luna, sotto l'Archetipo Phe, che rappresenta l'espansione nella forma, nella concretezza. 

Il portale 777, cade di Venerdì, sotto un ventunesimo Sacro Archetipo Shin, il Fuoco interiore. 

Un Venerdì di  Venere, che nasce dalla spuma del mare. 

Ma in questo Plenilunio in Capricorno, ciò che ci viene chiesto, è equilibrio nella materia. 

Espansione nell'elemento terra del Capricorno, che ha un sé le qualità dei tre elementi. 

La coda del pesce, elemento acqua. 

La parte anteriore del corpo, elemento terra. 

Scala la vetta, sublima in espansione, elemento aria. 

Perché è mosso dal Fuoco interiore, dalle sue parti complementari in dialettica, in compenetrazione. 

Solo così, può espandersi, può ambire alla Stella, l'Arcano XVII, la sua origine stellare. 

Perché ha memoria di sé, della sua origine divina, e può bypassare le valli che lo tengono basso. 

Punta alle vette, perché ha conosciuto l'abisso, e ne è risalito. 

Conosce gli Opposti 

Gli estremi

Soppesa. 

Osserva. 

Valuta.

Filtra. 

Non ne resta intrappolato, perché ha trovato il suo baricentro. 

Ha ben altro da svolgere. 

Deve respirare nuovo ossigeno, deve scoprire nuovi orizzonti. 

Deve espandere quel suono ancestrale che sente vibrare nella sua cassa toracica, e dargli forma, esecuzione di suono. 

Deve sentire la potente vibrazione di quel suono, di quella sua particolare frequenza, fin da sotto i suoi piedi, mentre risale, in consapevolezza e autoaffermazione, fino all'esternazione in verbo. 

Io sono. 

E, quando Sei, come il verbo essere, sei un verbo autoreggente 

Sei sempre "Qui" ( la parola Phe, di questo Archetipo, di questo Plenilunio, significa "qui") 

È Presenza immanente. 

Sei sempre Tu. 

In qualsiasi occasione, circostanza, declinazione 

Non hai bisogno di complemento oggetto, per esistere. 

Per declinarti in mille sfumature. 

In mille voci. 

In mille periodi. 

In infinite narrazioni. 

Sei oracolo vivente. 

Sei la tua verità, e nessuno la può confutare. Nessuno ti può reggere. 

Ti reggi da solo. 

Senza parametri. Senza gerarchie. 

Sono strutture superate. 

Sono costrutti della mente. 

Tutta questa dimensione di rinascita, in una nuova prospettiva, anticipa l'energia del portale di Sirio, del 7/7, quando l'ellittica di Sirio, per una manciata di giorni fino al 7 luglio, orbita più vicino alla terra, che non al Sole. 

Sirio è collegato al Sacro Femminino, in particolare alla Dea Iside, grande Dea Madre lunare, della morte e della rinascita. 

Il Sole dietro il Sole. 

Il Sole Nero, origine di tutto. 

Casualmente, ma mai per caso, il 7/7  è Archetipo Nun. 

Alchemicamente legato alla capacità trasformativa di Iside, che crea, che trasforma una mancanza (il fallo di Osiride, il quattordicesimo pezzo mancante, dopo la sua morte, ed essere stato sezionato in 14 pezzi), in ricchezza, perché crea un fallo d'Oro, da cui nascerà Horus. 

Questo Plenilunio ci chiede cosa siamo capaci di trasformare in Oro. 

Su quali mancanze, abbiamo acquisito questa Maestria. 

Il Capricorno è un grandissimo Maestro, in questo aspetto. 

Viaggia in solitaria. 

Non teme di inerpicarsi sulle vette più alte. 

Sta in equilibrio, solo come le capre sanno fare, perché ha raggiunto un suo personale baricentro, un suo intimo equilibrio tra gli Opposti. 

Ha raggiunto il suo Fuoco interiore. 

E il Fuoco interiore, arriva sempre come forza ignea, per distruggere ciò che non serve, per sublimare, per trasformare, come indica il 7+7, il 14 trasformativo  Archetipale del prossimo portale, che è contraddistinto dall'acqua e dal Fuoco.

La Nun, quattordicesimo archetipo( 7+7) acqua trasformativa, e la Shin , ventunesimo Archetipo ( 7+7+7), il Sacro Fuoco. 

Una sinergia sempre dinamica, sempre in movimento, sempre alchemizzante. 

Lunedi sarà questa meravigliosa Superluna del Cervo, come viene abitualmente chiamata la Luna Piena di Luglio, quando le corna dei cervi raggiungono il loro massimo splendore. 

Corna, care agli Dei, veicolo di connessione con il Divino, di cui anche il Capricorno è portatore alchemico. 

Sintonizzazione. 

Si viaggia, finalmente, per Frequenze. 


Tiziana Fenu 

©®Diritti intellettuali riservati 

Maldalchimia.blogspot.com 

In sovrapposizione Matteo Arfanotti Artist, "Capricorno"

3/7/2023 Plenilunio in Capricorno



💙Il talento

 Il Talento è la nostra impronta energetica. Non lo si può acquisire. 

Con un talento, ci nasci. 

Lo si può solo potenziare, o lasciarlo morire senza nutrirlo, senza ascoltarlo. 

Il talento presso gli antichi greci era il tàlanton, che significava piatto della bilancia, peso, e indicava anche una somma di denaro. 

Celebre è la parabola dei talenti, nel vangelo di San Matteo. 

Un talento, va potenziato attivandolo, non mortificandolo o tenendolo nascosto. 

Attiva su di sé, continuamente, una partenogenesi. 

Un talento, dà la misura di ciò che sei, più di qualsiasi altra cosa. 

Più del prestigio sociale, più del conto in banca, più del lavoro che si fa. 

Il talento è manifestazione della propria Essenza. 

È energia dinamica. 

Si riconosce subito, un talento, da una abilità acquisita. 

Il piatto della bilancia inclinato. 

La gran somma di denaro. 

Il talento non è tecnica. 

È amore. 

È valore. 

È Eros. 

È vita

È desiderio. 

È Bellezza che Emoziona. 

È Vibrazione che unisce in un unico Armonicum, che unisce Cielo e Terra, poiché è pura Energia. 

E l'Energia, ha una sola vibrazione.

Quella della Bellezza. 

E la Bellezza emoziona, perché è verità. 

Un talento commuove, perché fluisce leggero, e attraversa gli Animi, facendoli vibrare quel tanto che basta a farli sentire partecipi di una vibrazione più universale, che abbracci in un'unica tonalità. 

È compartecipazione alla stessa Bellezza.

È riconoscimento, nell'altro, di un frattale del Divino. 

Non importa in cosa. 

Si può essere talentuosi anche preparando dei divini fiori di zucca fritti. 

È quel tipo di talento che appaga l'Anima, che ti fa chiudere gli occhi per un attimo, e ti ci fa respirare dentro. 

Un brano scritto, o musicale, se non ti trasporta con sé, può essere anche bello, appagare l'udito, l'intelletto,  ma rimane nella sfera del mentale. 

Un talento ti deve rapire. Uno può essere anche un talento, senza avere talenti. 

È un'impronta energetica. Ti fa venire voglia di sintonizzarti su quella frequenza, di chiudere gli occhi e lasciarti andare. E ti fidi, perché è Bellezza. 

Il Talento è quasi un gerundio. 

È un "essere in Atto". 

E non contempla imitazioni. 

O lo sei o non lo sei. 

Non puoi manifestare ciò che non sei. 

I Talentuosi sono sempre benedetti dall'Universo. 

Creano, insieme,  Dimensioni sopraffine, rarefatte, frequentate dagli Audaci di Cuore. 

Quelli che osano. 

Che non hanno zavorre. 

Quelli che non sono mai soli. 

Perché colgono Bellezza. 

E Bellezza è Unione con il Tutto. 

Perché hanno già tutto. 

E sanno apprezzare . 


Tiziana Fenu

©®Diritti intellettuali riservati

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Il talento



mercoledì, giugno 28, 2023

💛Arciere Santa Vittoria di Serri

 Uno degli aspetti della religione nuragica è il culto stellare in cui varie costellazioni di riferimento vengono puntate al meridiano dai siti megalitici in modo che l’anima del defunto potesse ascendere verso le stelle circumpolari cioè verso le stelle che non tramontano mai: al contempo si pensava che il defunto rinascesse come stella per es. della costellazione dOrione o della costellazione della Croce del Sud. Le stelle non sono tutte alla stessa distanza da noi e siccome non siamo in grado di valutare la profondità della volta celeste vediamo il cielo come una superficie sferica bidimensionale: l’unica cosa che siamo in grado di distinguere è una luminosità più o meno accentuata ed infatti esistono decine di stelle particolarmente brillanti che hanno rivestito nell’antichità un ruolo importante. La stella più brillante in assoluto è Sirio cui seguono Canopo (Carinae ), Rigil Kent (Centauro ), Arturo ( Bootes ), Vega ( Lyra ) e Capella ( Auriga ); ci sono anche Hadar ( la stella beta del Centauro ), Aldebaran ( Toro ), Pollux e Castor ( le due stelle principali della costellazione dei Gemelli ) ed infine Acrux ( la stella più brillante della costellazione della Croce del Sud). In tutte le costruzioni nuragiche è evidente l’interesse per i cicli celesti in generale ed in particolare per il gruppo Croce-Centauro e per la costellazione del Cigno che erano visti come destinazione momentanea dell’anima prima di ascendere al paradiso o campo di Planck. 

Campo di Planck: destinazione finale dell’anima nuragica

In base alle conoscenze più avanzate di fisica teorica l’ultima delle realtà possibili è il campo di Planck, zona denominata anche schiuma quantistica o vuoto quantistico che è un falso vuoto: qui il mondo quantistico ed il mondo relativistico finiscono per coincidere per forza, dal momento che questo campo è al contempo materia-energia e spazio-tempo. Il campo di Planck ha lunghezza di 10 alla meno 33 cm e a questo livello sussistono gli stati di sovrapposizione quantistica: è una informazione sospesa denominata informazione protoconscia.


SITO MEGALITICO E COMPORTAMENTO EMERGENTE I POTERI DELLA COSTRUZIONE NURAGICA Una chiave frattale per l’universo


Autore: Raimondo Altana nato ad Arzachena nel 1945, studi classici e Laurea in Farmacia presso l'Università di Sassari. 

Studioso di Bioenergie e di Geobiologia: approfondisce il rapporto tra biologia, siti megalitici e scienza terapeutica. Collana Nuragica


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Piccola nota mia. 

Bronzetto arciere proveniente dal sito nuragico  di Santa Vittoria di Serri, risalente al 1300 aC circa, in cui c'è anche il pozzo Sacro di Santa Vittoria di Serri, con una conformazione particolare che personalmente mi ricorda l'oggetto che veniva usato dalla dea Ninursagh, la dea Sumera, protettrice del parto, per tagliare il cordone ombelicale, e che è anche un simbolo del dio Bes, di cui abbiamo tracce anche in Sardegna( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/05/dio-bes.html?m=0) 

Notare. 

La posa dell'arciere della costellazione di Orione, come quella del nostro bronzetto, ad arco teso

La parte finale della parte posteriore del gonnellino, come la conformazione della costellazione del Cigno, a vertice verso il basso, importantissima per la nostra antica civiltà sarda ( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/12/l-ingresso-triangolare-dei-nuraghi.html?m=0) 

Sul capo le quattro  corna taurine,  le quattro stelle delle Iadi, della costellazione del Toro, che sono legate ai pozzi sacri, in particolare al pozzo di Santa Cristina( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/05/le-iadi-e-santa-cristina.html?m=0), di cui questo pozzo di Santa Vittoria, ne ricorda la morfologia. 

Costellazione di Orione 

Costellazione del Cigno

Costellazione del Toro. 

Tutte lungo la Via Lattea, la via di Ascensione, di rinascita dopo la morte. 

Lungo la stessa linea alchemica dei tre Soli, lungo la Via Lattea. 

Le stelle più luminose del cielo erano Sirio, con le sue 3 stelle più luminose, l'occhio luminosissimo del Toro, Aldebaran,  le tre stelle della cintura di Orione e le Pleiadi. 

Erano i "tre Soli", di cui Sirio era il primo sole, la Madre Divina creatrice, Iside. 

Le acque sacre dei pozzi, via di rinascita, come un grembo amniotico.

Questo bronzetto rappresenta questa simbologia, questo legame, con la dimensione astrale, divina, di Rinascita dopo la morte. 

Una figura divinizzata, che porta in sé i simbolismi astrali di questi passaggi nelle costellazioni, nei portali astrali alchemici, per il ritorno a casa. 


Tiziana Fenu 

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Arciere Santa Vittoria di Serri














sabato, giugno 24, 2023

💙San Giovanni e il Sacro Femminino

 Cristo portatore del Fuoco purificato ("Io sono venuto a gettare il fuoco sulla terra " Lc 12, 49-53), sublimato poi, e purificato per mano di Giovanni, che lo battezza con un simbolico ritorno alla Madre, all'acqua ancestrale della memoria. 

Il Giovanni Battista, esotericamente, è legato al Femminino, solstizio d'estate.

Segno del Cancro, Acqua, elemento Femminino.

Battezza con l'acqua il Cristo, lo divinizza attraverso il grembo uterino.

Sarà poi, il Cristo, portatore delle due polarità, acqua e fuoco, a battezzare con il Fuoco " Io sono venuto a portare il Fuoco". 

Giovanni

Giano

Tutte derivazioni di Jana, le nostre porte solstiziali delle Domus de Janas, tutte tutte, orientate ai solstizi.

Dovevano per forza, minimizzare, come hanno sempre fatto, il Femminino, e l'hanno fatto anche stavolta, attraverso la figura drl Giovanni Battista.

Come ho scritto nel mio ultimo post, anche la decollazione/decapitazione del Giovanni Battista, ha un significato alchemico profondissimo.

Oltre ciò che ho già scritto, riguardo la simbologia di San Giovanni, mi viene una riflessione, in questo momento. 

Il Giovanni Battista è stato decapitato per il capriccio di un Femminino, presentato, come è nel solito vizio del fare della Chiesa, in modo distorto.

Salomè è il simbolo della lussuria, della donna peccaminosa, cattiva, capricciosa.

Mentre invece, alchemicamente, la simbologia è ben diversa e molto più profonda, come ho approfondito, ma dovevano trovare il modo, anche stavolta, di svilire il Sacro Femminino, e ridurlo, come hanno sempre fatto, ad elemento negativo, castrante, peccaminoso e crudele ( basti pensare alle Moire, alle Erinni, a tutte le creature mostruose create dal Mascolino patriarcale, nel corso dei secoli).

La simbologia del Giovanni Battista viene relegata, in quanto intimamente legata al Sacro Femminino purificatore e guaritore, in modo dispregiativo, dalla chiesa, alla dimensione esoterica degli Antichi Templari, dei Rosacroce, ignorando che, a livello archetipale è proprio il Giovanni Battista, la chiave della Forma, della manifestazione del Cristo, perché è legato all'Archetipo del Femminino, visto che opera la nascita del Cristo, porta alla luce il Cristo, lo presenta al mondo, attraverso l'acqua, il battesimo amniotico, uterino, in cui il Cristo prende consapevolezza di sé. 

Esotericamente, i Cavalieri Templari, sono legati ai tesori del Tempio di Salomone, che portarono via da Gerusalemme, verso la Scozia. 

Tra questi tesori, vi era anche un "Rotolo di Rame" ( uno dei rotoli del Mar Morto), contenente informazioni genealogiche della discendenza di Gesù e Maria Maddalena e chiari riferimenti  alla misteriosa eresia Giovannita, una corrente di pensiero gnostica per mezzo della quale i Templari potrebbero essere stati iniziati in Terra Santa, in quanto 

 la figura profetizzata per trovare la Città Santa del futuro, non è identificata con Gesù, ma con Giovanni Battista.

Un Messia descritto nella visione della Gerusalemme Celeste. 

Ma dimentichiamo forse, che tutte le iniziazioni venivano eseguite per mano femminile. 

Basti pensare alle Iniziazioni dei Misteri Isiaci, le invocazioni alle grandi Madri del passato, Astarte, Inanna, i Misteri eleusini, dedicati a Demetra e Kore, e alla loro simbologia solstiziale, di cui San Giovanni è la simbologia,

legato ai passaggi solstiziali, e molto altro.

Il Sacro Femminino Custode di Antica Sapienza. 

Quindi, come ho già scritto,  la simbologia di questo San Giovanni Battista è estremamente legata al Sacro Femminino, all'acqua benedetta dalla Luna, e infuocata, ingravidata, dal Sole. 


Tiziana Fenu 

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San Giovanni e il Sacro Femminino



giovedì, giugno 22, 2023

💙San Giovanni 2023

 Sabato 24/06 /2023, si celebra San Giovanni. Una celebrazione molto importante, intimamente legata al solstizio.

Siamo, per questo "battesimo" di acqua e di Fuoco, sotto l'energia del Sacro Archetipo Ebraico Qoph, il diciannovesimo, con funzione "legante", e sotto l'energia dell'Arcano Maggiore XIX del Sole, 

Siamo con una Luna Crescente in Vergine, in attesa della Luna Piena del 3 luglio in Capricorno, e il Solstizio appena passato, sotto l'Archetipo Ayin, con funzione corrispondenza, che ha traguardato la Luna Nuova in  Gemelli di Domenica. 

Adesso, questa corresponsione celebrata nel novilunio dei Gemelli, segno governato da Mercurio, trova un punto di fusione, di compenetrazione mercuriale tra gli Opposti, ma soprattutto tra le due dimensioni, tra il vedere e il percepire. 

Si espande, in Frequenza, in una dimensione più ampia, cosmica. 

Ora, questa corrispondenza, in occasione di questo passaggio alchemico di San Giovanni, benedetto dal Fuoco e dall'acqua, si fa fusione. 

L'Arcano Maggiore della Torre, del Novilunio, il sedicesimo, ha sgretolato i nostri vecchi esoscheletri, passaggio necessario, per arrivare attraverso la Stella e la Luna, ad una consapevolizzazione del nostro Sole, all'Arcano Maggiore 19, che rappresenta, appunto, il Sole. 

Come il Giovanni Battista estivo, che rappresenta il Sole manifestato, portato alla Luce, il portavoce dell'energia Cristica, a differenza del Giovanni Evangelista, celebrato il 27 dicembre, che rappresenta il sole interiorizzato, portato in custodia come il Sol Invictus, il  Sole Bambino. 

Questa corrispondenza, trova eco nei due solstizi, quello estivo e quello invernale. 

Le due porte solstiziali alchemiche, quella del Cancro e del Capricorno. 


Nelle antiche civiltà, il riferimento per il Divino, era l'astronomia. Il movimento degli astri e dei pianeti traguardava il passaggio del divino nella materia.

Solstizio estivo, massima espressione del sole.

Solstizio invernale, minima espressione del sole, quindi il Sole interiore, intimo.

Cristo incarna perfettamente questa sinergia. 

E questo sacro Archetipo Qoph 19, incarna perfettamente questa fusione e compenetrazione delle due polarità, dei due estremi. 

Il 19 è anche il numero della massima perfezione della Geometria Sacra, il Fiore della vita a 19 circonferenze, di cui la più antica rappresentazione si trova nel tempio egizio di Abydos, dedicato ad Osiride, al cui interno, si incastona, in una perfetta Geometria Sacra, la stella di David, simbolo dell'Unione degli Opposti. 

Ma se lo vediamo in modo tridimensionale, le 19 circonferenze, diventano sfere, i due  triangoli, due piramidi che si intersecano a formare un tetraedro, una Merkaba, il nostro Corpo di Luce, di cui ho parlato nel mio ultimo post sul solstizio. 

Tutto sta spingendo prepotentemente in quella direzione. 

Ho postato sul Corpo di Luce, ancora prima che la risonanza Schumann rivelasse queste nuove frequenze, altissime a livello energetico, potenti. 

Stiamo viaggiando alla velocità della luce, verso l'alto, verso il sole, perché siamo riusciti a scendere nella nostra profondità, e a trovare il nostro sole interiore. 

La connessione non si è mai persa, altrimenti non saremo potuti risalire. 

Questa è una grande rivelazione, che si presenta proprio sotto una Luna Crescente in Vergine, per la celebrazione di San Giovanni. 

Abbiamo ritrovato la nostra intima Verginità, la nostra integrità, il nostro rango. 

La nostra Luce. 

La nostra verità. 

La nostra autenticità. 

Siamo entrati profondamente in contatto con il nostro mondo interiore, per ritrovare, da frattali, quali siamo, quello superiore, nella nostra intima Essenza, nella quale vi è il Tutto. 

Vi è una sorta di grande armonia e libertà, in questo passaggio, benedetto dal Folle, dall'Heyoka del novilunio appena trascorso, colui che integra gli Opposti, che unisce cielo e terra. 

Guardate che particolare corrispondenza, e anche in questo, sento tanta, tantissima benedizione da parte dell'universo, che ci sta guidando con la sua immensa e cristallina energia. 

Il giorno di San Giovanni, il 24, viene di sabato. Un sabato, che, come sappiamo, è dedicato a Saturno, il Dio del Tempo, del Karma. 

Ora, l'Archetipo Qpoh, era  rappresentato nel geroglifico fenicio, da un'ascia bipenne, la labrys, che è l'emblema dell'Unione delle due polarità ( anche la dea Inanna, nelle sue primordiali rappresentazioni, viene rappresentata con due asce bipenni tra le mani), usata per lo più a scopo ritualistico, ritrovata specialmente a Cnosso, quindi legata al Minotauro, al labirinto ( labrys, ha la stessa radice di labirinto) 

E Saturno, Crono per i greci, era proprio il nome col quale greci conobbero il dio-cielo, portatore di ascia dei Minoici. 

Saturno è anche il signore del Karma, delle Memorie ancestrali, il ricordo di antiche esistenze, e, per una straordinaria corrispondenza, l'Archetipo Qoph, indica anche la nuca, la zona che si deve esporre, da sacrificare, durante i rituali, al colpo sacrificale della bipenne. 

La zona occipitale, sede della nostra parte intuitiva, dei ricordi delle nostre vite passate, in una dimensione lunare,  inconscia. 

Il Minotauro al centro del labirinto, ricorda se stesso, nell'inconscio, nel grembo. Scende dentro se stesso. 

Una scelta consapevole. 

Si offre al sacrificio, porge la nuca, la sacralizza, per ritornare alla sua integrità, alla sua primordiale unità, in verità. 

Ripercorrendo quelle esperienze karmiche, con la memoria, che deve ancora una volta, spezzare, per non emulare, per non scimmiottare ( la parola Qof significa anche scimmia) esperienze già vissute. 

La simbologia della scimmia, che questo archetipo rappresenta, nella sue semantiche valenze (nuca, labrys, contenitore, scimmia, ago), si aggancia straordinariamente al simbolismo dell'Heyoka, che ci ha guidato per il passaggio di questo solstizio di ieri. 

Presso le culture orientali, la scimmia, è il simbolo della saggezza massima, lo stesso Dio Toth era rappresentato con il volto da Babbuino. 

Il mercuriale Dio Toth, che concilia gli Opposti. 

Che sa passare dalle tenebre alla luce. 

Dall'abisso alle vette.

Dalla follia dell'Heyoka, dall'irriverenza della scimmia, al totale raccoglimento iniziatico profondo, intimista. 

Il silenzio del "non vedere, del non sentire, del non proferire parola", come viene rappresentata nella tradizione buddista. 

Dall'esternare, all'interiorizzare. 

È in quel momento, che si crea quel legame archetipale, così ben espresso dal nostro Archetipo Qoph, tra la nostra Essenza folle, animalesca, e la nostra Essenza divina.

Ed è proprio, paradossalmente, nella ciclicità karmica della nostra esistenza, delle nostre esistenze, che si manifesta la presenza divina, esattamente come succede in natura,  scandita dai ritmi dell'universo.

Ciò che sta succedendo in questi ultimi giorni, dal punto di vista energetico, ha un'importanza straordinaria.

Ho parlato, ancora prima dei picchi energetici della risonanza Schumann, di una sorta di ebbrezza, una percezione nuova.

Che significa risalire l'abisso leggeri, anche con irriverenza, con sfrontatezza, con quel guizzo, che mi rimanda alla leggerezza del witz ebraico.

Trovare il punto di equilibrio, di ironia, che spezzi la tensione, che spezzi il karma, e vedere le cose da una nuova prospettiva.

Le cose non cambiano.

Cambia la nostra percezione.

La nostra reattività.

La nostra energia.

Cambia lo spezzare la ciclicità, la reiterazione karmica.

Cambia il salto di Ottava.

La follia dell'Heyoka che vola alto.

Che compie in sé, l'unione mistica dell'Acqua e del Fuoco.

L'ultimo novilunio di domenica, in Gemelli, segno d'Aria, era governato proprio da Mercurio, e dall'Archetipo Tau, come è stato per lo scorso novilunio in Toro( guardate che splendido rimando al Toro, al Minotauro del labirinto), il 19 Maggio. 

L'Universo sta continuando a lavorare energeticamente a specchio, a reiterazione, adattandosi ai cicli terreni, karmici, per agevolarci in questi passaggi così importanti, che spingono verso la fusione della dimensione terrena con quella spirituale. 

La celebrazione di San Giovanni si manifesta sotto una Luna Crescente in Vergine, che è un elemento Terra. 

Elemento terra, che è rappresentato dal Sale. 

Nella materia, reagiscono tra loro, lo zolfo, elemento legato al Mascolino, il drago senza ali, al Fuoco, allo Spirito, all'azione, al secco, e il Mercurio, il drago alato, elemento Femmineo, legato alla Luna, all'acqua all'umido, al passivo. 

L’unione di questi due metalli primordiali rende possibile la creazione di qualsiasi altro metallo, anche quello più prezioso e ricercato: l’Oro.

Lo zolfo interagendo col mercurio liquido deve trasformarlo in mercurio igneo per realizzare le Nozze alchemiche tra Sole 

 e Luna, e ottenere così l'Oro dei filosofi, capace di risanare la corruzione della materia.

Il sale, essendo solubile, rende possibile questa alchimia. 

La vera opera alchemica si ha quando si ottiene "l'Acqua di Fuoco", l'equilibrio tra i due opposti, la nostra dimensione naturale. 

Giovanni Battista battezza il Cristo con l'acqua, ma il vero battesimo è il battesimo di Fuoco, quello che calibra la nostra principale composizione, l'acqua. La sua controparte energetica. 

Il Solstizio d'estate entra  a pieno titolo, nel segno del Cancro, di domicilio della Luna, del Femminile, della memoria ancestrale amniotica, di ciò che si è perso memoria nella terra e lo si ritrova nella luna, nella dimensione astrale. 

Un passaggio iniziatico e cosmogonico necessario.. 

Cancro e Capricorno, la Porta degli Umani e degli Dei, i due solstizi. 

Giovanni Battista come guardiano della Porta della Dea Madre. 

Non per niente, "Giovanni/Johannes/Giano bifronte/Jana", riportano tutti alla Jana, alle Domus de Janas, tutte orientate ai solstizi, perché erano le Guardiane delle Soglie, del mondo degli Umani e del Divino. 

Janas capaci di curare, con l'iperico, soprattutto, diffusissimo in Sardegna, la pianta del sole, e con tutte quelle piante officinali, benedette dalla rugiada mattutina, dall'acqua più pura che ci sia, e da mano femminile. 

Nel Giovanni Battista, simbolicamente, si hanno, contemporaneamente sia l'iniziazione dell'acqua, con il battesimo, che con il fuoco, perché Giovanni deriva dall'ebraico caldeo "Io", che significa "colomba", e "Oannes", nome del Dio caldeo delle iniziazioni. Quindi Ioannes/Joannes, significa "colomba di fuoco". 

Ma sappiamo anche che la colomba, non è altro che la Forma del Divino, la Shekinah, che è il Femminile, attraverso il quale, il Maschile si manifesta, e che gli Oannes, nella mitologia cosmogonica babilonese, sono gli ibridi "uomini pesce" che diedero inizio all'umanità. 

Quindi, nello stesso nome di Giovanni, sono presenti sia l'elemento Acqua, che l'elemento Fuoco. 

Le nuove energie di attivazione arrivano stemperate, sono troppo forti. 

Arrivano criptate anche graficamente. 

Il passaggio alchemico si sente, ed è molto profondo

Alchemicamente, ci viene chiesto di portare in superficie lo zolfo, la nostra parte più infiammabile, proprio come lo zolfo della capocchia dei fiammiferi. 

Perché  lo zolfo viene considerato la materia prima dello stesso sole e dell'Oro filosofico, quindi un elemento androgino.

Lo zolfo infatti, è l'elemento fondamentale della materia. 

Quell'elemento terra, del segno della Vergine, che traguarda questa Iniziazione, con la celebrazione di San Giovanni. 

La Tau del Novilunio, anticipava questo passaggio  perché anch'essa è il simbolo dei due principi cosmici, divino e terreno, delle due polarità, fuoco e acqua, maschile e femminile, e visto che questo Archetipo Qoph rappresenta la fusione delle due dimensioni, il passaggio importante veicolato da questa celebrazione è il riconoscimento, la compenetrazione.

Ricordate cosa ho scritto riguardo l'orobourus che si mangia la coda, metafora di questo intenso solstizio trasmutativo? 

Si arriva ad un punto massimo di espansione, per cui ad un certo punto, il cerchio si deve chiudere. 

La decapitazione metaforica, alchemica del Giovanni Battista( il Giovanni-Giano solstiziale del 24 giugno, complementare al Giovanni Evangelista-Giano del solstizio invernale del 27 dicembre) offerta su un piatto d'argento a Salome', che chiese la sua decapitazione. 

Un sacri-ficio necessario. 

Si sacri-fica la testa, la parte più infiammabile, la sede dei limitanti processi mentali, e la si altarizza alla luna( il vassoio d'argento). 

Un processo alchemico e metaforico che viene chiamato decollazione. 

Si purifica con il processo iniziatico  lungo la kundalini ( la danza dei 7 veli di Salome', come il percorso attraverso i 7 chakra) attraverso il battesimo dell'acqua ( San Giovanni Battista si celebra infatti sotto il segno del Cancro, segno d'acqua) e via via che si risale, che si manifesta verso l'esterno, prende fuoco, ciò che deve, purificato attraverso il Fuoco. 

Karmicamente. 

Come la Torre, l'Arcano di questo passaggio solstiziale, che prende fuoco sulla sommità, sulla "testa", metaforicamente, 

Ci si separa dal Superfluo, dal già costruito, dal già edificato. 

La testa deve passare per una nuova iniziazione, che contempli la corrispondenza, la fusione con quella parte lunare che è intuito sublimato, Intelletto. 

La testa deve acquisire nuovi sintagmi. 

I nuovi codici che stanno arrivando, chiedono di  essere accolti in Frequenza. 

Con la stessa frequenza dell'acqua, la nostra componente principale.

È memoria che si attiva nella ciclicità karmica della reiterazione, finché il ciclo non si interrompe, finché la testa non viene decapitata, e alchemizzata, come in un rituale iniziatico, per permettere alla vera luce, quella che contempla la solarizzazione anche della nostra dimensione lunare, che è la chiave per accedere a questi nuovi moduli, a queste nuove chiavi di lettura, a questi nuovi linguaggi, di manifestarsi. 

Unione, tra Acqua e Fuoco, tra Luna e Sole, che può avvenire solo grazie al fuoco segreto, al Sale.

Questo passaggio alchemico era considerato importantissimo, poiché portava all'integrazione delle due parti, al compimento dell'Opera alchemica, alle nozze alchemiche tra Maschile e Femminile, tra Sole e Luna.

A manifestare il Fuoco Trasmutante più potente, il Fuoco dell'acqua, poiché lo zolfo è puro fuoco nascosto nell'acqua, rappresentata dal Mercurio.

È quell'acqua ignea dove si lavano Re e Regina, pura, simile all' Oro.

Dove si purificano e sanano "la corruzione della materia", le nostre ferite. 

Dobbiamo tirare fuori il nostro zolfo, il nostro magma più intimo, il nostro Fuoco, la nostra rabbia. Il nostro ardore, la nostra più intima verità, il nostro "Fuoco nascosto nell'acqua", per trasfigurarci, esattamente come succede ai nostri corpi sotto il cono uterino di luce, nel grembo della terra, della pietra, dei nuraghi, durante il Solstizio estivo. 

Un piccolo particolare. 

Il liquore tipico della festa di San Giovanni, è il Nocino, che viene fatto con 13 noci verdi con il mallo tenero, raccolte proprio la notte tra il 23 e il 24 giugno. 

La conformazione della noce, rimanda ai nostri due emisferi cerebrali. 

Il numero 13 è legato al Sacro Femminino, all'elemento acqua, al tredicesimo Sacro Archetipo Ebraico Mem, ed è legato anche all'Arcano Maggiore XIII della Morte. 

Tutto abbastanza simbolico. 

Da un mallo di noce tenero, non ancora sedimentato in una forma finale, non ancora giunto a piena maturazione, per via Femminile, attraverso una morte simbolica, si può estrarre dell'Essenza pura, inebriante, prima che non sia più possibile. 

La Frequenza Schumann, ha manifestato in modo chiaro queste nuova intensità delle frequenze( perché, le frequenze sono abbastanza stabili, ma è la loro potenza a variare) in cui la mente deve percepire a livelli più alti. 

Non solo voce, ma frequenza telepatica, in connessione con il sentire di Cuore. 

Di interconnessione tra le parti, anche tra le parti di un corpo metaforicamente smembrato. 

Perché, ricordare, è anche ri-membrare. 

Riportare all'integrita, alla situazione originaria, virginale ( siamo in Luna Crescente in Vergine, infatti, per questo San Giovanni), Monadica, in cui tutte le parti si rimagnetizzano in fusione, in compenetrazione. 

Perché abbiamo imparato a riconoscerle, ad accoglierle, a sublimarle. 

A portarle ad un livello superiore. 

A fare il salto di Ottava. 

È il Femminino ad operare quest'opera del "rimembrare". 

Non solo del ricordare, perché è Mem, quindi anche Memoria, uterina, ancestrale. 

Ma è soprattutto ri-membrare. 

Rimagnetizzare tra di loro, le membra. 

È Iside, a ricomporre il corpo smembrato in 14 pezzi, di Osiride, perché aveva Mem-oria di Osiride, della loro fusione e compenetrazione. 

OSiriDe. 

ISiDe

La S/D, in comune 

Iside che fa parte di Osiride. 

L'energia del Femminino, che può ricompattare, perché è magnetica. 

La testa non ci serve, in questo processo di smembramento e di ricompattamento. 

Non serve nemmeno allo spermatozoo, per creare la vita. 

E il detto, "perdere la testa", in questo senso, è affidarsi e fidarsi ciecamente del Piano Divino che è stato preposto per noi. 

Senza perdere la nostra Essenza, senza riscendere dinuovo nell'abisso. 

Non dobbiamo perdere la testa in quel senso, altrimenti tutto il lavoro fatto, viene vanificato. 

A nulla saranno servite le reiterazioni karmiche. 

Si perde la testa, per volare alti. 

Come dei Folli Innamorati dello stesso Amore. 

Della stessa Vita. 

Fusione della dimensione dell'amore. 

Decollazione. 

Perdita della testa. 

Dei limiti mentali, razionali. 

Ci sono altri orizzonti da sondare. 

Ci si decolla. 

Si offre alla Luna, alla Grande Madre. 

E si decolla. 

In una partenogenesi in cui accogliamo per prima, come in un parto, la nostra stessa testa. 

Tutti si frantuma. 

Noi, al centro del nostro zenit solstiziale. 


Tiziana Fenu 

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"Altar" Pascal Blanché Visionary Art

San Giovanni



💛Trasfigurazione solstizio estivo 2023

 Tra pochi giorni, Mercoledì, ci sarà il Solstizio estivo, che quest'anno cade nell'ultimo giorno del segno dei Gemelli, il 21 giugno. 

Dal 22 giugno, abbiamo il segno del Cancro, che, insieme al suo opposto, il Capricorno, sono chiamati, rispettivamente, la Porta degli Uomini, e la porta degli Dei. 

Quindi, è un passaggio astronomico e alchemico a cavallo tra il segno dei Gemelli e il segno del Cancro, molto importante, sia dal punto di vista astronomico che simbolico.

Il Solstizio, per definizione, è il punto in cui il Sole, raggiunge, nel suo moto apparente lungo l'eclittica, il punto di declinazione massima o minima. Questo significa che i solstizi di estate e di inverno rappresentano rispettivamente il giorno più lungo e più corto dell'anno.

Il Solstizio estivo cade nell'ultimo giorno dei Gemelli, che, alchemicamente, è una koine' concettuale e simbolica, portante, della nostra Antica Civiltà Sarda, dove il concetto di Gemellare è particolarmente sentito. 

Ho già affrontato l'argomento, in relazione, in particolare, al pozzo di Santa Cristina, e al suo gemellare pozzo di Sant'Anastasia (https://maldalchimia.blogspot.com/2021/09/il-concetto-di-gemellare.html), e riguardo l'Ombra capovolta, gemellare, speculare, che si forma durante gli equinozi autunnali e primaverili nello stesso pozzo di Santa Cristina.

(https://maldalchimia.blogspot.com/2021/09/ombra-capovolta-santa-cristina.html?m=0)

Ma nei nostri Nuraghi, in alcuni, in particolare, come nel nuraghe Ruju di Torralba, o nel Nuraghe Aiga di Abbasanta, solo per citarne due, si verifica, nel solstizio estivo, quando il sole è nel suo punto più alto, il fenomeno della trasfigurazione, della "trasformazione della figura", in senso letterale, in corpo eterico, di Luce. 

La luce del sole entra dal foro apicale, sulla sommità  del nuraghe, attraverso un oculo dal quale, può essere rimossa o meno, la pietra di chiusura, accedendovi attraverso un soppalco che i nostri Antichi Padri, avevano ben progettato.

Questa luce, incanalata nel foro apicale, investe, come una investitura regale, il soggetto che soggiorna sotto il suo fascio di luce, trasfigurandolo, divinizzandolo, illuminandolo, fino a trasfigurare la sua fisionomia, che si amalgama con la luce, che diventa, così incanalata, fluida, pura, potente.

Si crea, in questo modo, un "gemello divino" in terra.

Si divinizza, e si altarizza, in questo modo, un "semplice umano", alla vigilia, sulla soglia della "Porta degli Uomini", traguardata dal segno del Cancro, che subentra il 22 giugno", e lo si fa assurgere a divinità luminosa, attraverso la trasfigurazione, attraverso l'investitura regale, del Dio Sole.

In questo modo, la "Porta degli Umani", del Solstizio estivo, può diventare passaggio alchemico per la "Porta degli Dei", del Solstizio invernale, traguardato dal Segno del Capricorno, il segno esotericamente più spirituale e trasmutante dello Zodiaco.

Il Cancro è un segno d'acqua.

È sull'acqua, che il Sole, manifesta la sua ierofania dorata.

È attraverso l'acqua, che si manifestano le ierofanie nel pozzo di Santa Cristina(https://maldalchimia.blogspot.com/2020/06/solstizio-21-giugno-ierofania-del-9.html?m=0

Attraverso essa, il Divino si manifesta.

Attraverso il riflesso nell'acqua, l'Ombra speculare nel pozzo, di manifesta, in modo da enfatizzare l'immortalità degli Umani, in questa, e nell'altra dimensione.


"Il solstizio estivo era considerato un momento importantissimo in passato.

Era considerato la "porta degli Umani", segnata dal segno del Cancro, contrapposta alla porta degli Dei, quella del Capricorno , custodite dal Giano bifronte, con i due volti, uno per vedere il passato, e uno per vedere il futuro.

Giano bifronte romano che potrebbe essere un'evoluzione della nostra Jana(Jana /Jano), poiché anch'essa è un portale, una porta, una "Janna", che consente l'ingresso a nuove dimensioni.

Abbiamo molti megaliti ad orientamento solstiziale, ed elencarli tutti sarebbe stato un lavoro certosino.

Tra questi, forse il più bello, per i miei gusti, è il Nuraghe Palmavera ad Alghero. Questo del solstizio è un momento alchemico molto importante.

La luce è alla sua massima manifestazione, il calore del sole cuoce i frutti sugli alberi, e le piante, germogliando e crescendo dalla terra, portano in superficie i sali minerali della terra stessa.

Quando l'aria diventa satura di calore, avviene un processo che viene chiamato sulfurizzazione, con predominanza dell'elemento zolfo.

L'aria diventa satura di sale, Mercurio e zolfo, e lo stesso corpo umano risente di questa corrente caldo-luminosa, che percorre anche gli elementi naturali, come un "Drago-Serpente" che offre vitalità, ma anche dissipazione di energie.

Alchemicamente, questo stato, viene contrastato dal fenomeno delle stelle cadenti. Ai primordi dell'umanità, si narra che le prime armi in ferro furono forgiate dai primi meteoriti, grazie al ferro cosmico, il "sideron", il ferro degli Dei, che protegge da questo calore eccessivo estivo.

Infatti d'estate, tutto sembra puntare ed evaporare verso il cielo.

Il calore spinge verso l'alto. Quando piove d'estate, se ci fate caso, spesso si sente odore di zolfo.

Fa parte di quel processo alchemico di  trasmutazione verso l'Oro, verso il Sole.

Ecco perché gli Antichi davano massima importanza ai riti che si celebravano per il solstizio. Essendo un periodo di massima manifestazione del sole, era anche il momento di potenziale, massima trasformazione alchemica dell'umano in divino." (https://maldalchimia.blogspot.com/2021/06/simbologia-alchemica-solstizio-estivo.html?m=0) 


Immaginate quale meraviglia potesse suscitare tale investitura solare e regale, in un personaggio di potere della nostra Antica Civiltà Sarda, o in una coppia che si univa in un sacro legame. 

È una cosa che ci hanno copiato 

gli antichi romani, poiché è un fenomeno che si verifica anche nel Pantheon romano, poiché, nel 27 a.C.

( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/03/pozzo-s-cristina-pantheon.html?m=0). 

Marco Vipsanio  Agrippa, genero, amico e collaboratore del primo imperatore Augusto, fece costruire questo tempio, dedicandolo alle sette divinità planetarie. Ad esse si deve il nome di Pantheon, che, in greco, significa “di tutti gli Dèi”.

Solo e unicamente a mezzogiorno del 21 aprile, giorno in cui si celebra il Natale di Roma, il sole penetra dall’oculus con un’inclinazione tale da generare un fascio di luce che centra esattamente la porta d’ingresso del tempio. Anticamente, l’imperatore faceva il suo ingresso trionfale proprio in quel momento, investito dalla luce e consacrato divinamente agli occhi del popolo. 


Ma il 21 aprile, sappiamo benissimo, che dagli studi del ricercatore Sandro Angei, a riguardo, si verifica una ierofania sul dodicesimo anello della tholos del pozzo di Santa Cristina. 

(https://maldalchimia.blogspot.com/2020/06/osservavo-la-piantina-del-pozzo-di.html?m=0) 

Dodicesimo anello, che io ho decodifica come "su Santu Doxi", un numero sacro nella nostra Antica Civiltà.

Forse retaggio di quella Matrice delle dodici tribù di Israele, alla quale ci siamo sempre più accostando. 

Il dodici come il dodicesimo Sacro Archetipo Ebraico Lamed, con funzione "misura", nella quale ci si misura con un qualcosa di più grande, l'Oro divino(perché i 12 anni, nelle Antiche civiltà, segnava il passaggio all'età adulta). 

Le iniziazioni, anche misteriche, avvenivano a quell'età. 

Un dodici, che traguardava anche "l'Oro nei campi", il livello di maturazione del grano nei campi. 

Un momento in cui si manifestava l'Oro, dato che "1+2", dà come risultato, "3", la Sacra Triade Divina. 

Si manifesta la resurrezione," quando i raggi solari si allineano in asse con la scalinata, e battendo sul primo bordo Inferiore , proiettano un'immagine luminosa nel  dodicesimo anello, a salire, della tholos, sul cerchio "anomalo", quello più grosso

Manifestazione luminosa amplificata  e magnificata da un' accorgimento tecnico, dovuto alla presenza dell' olio, che avrebbe reso calmo lo specchio circolare della "funtana" unta, rendendo ancora più magnificente  il riflesso dorato sul dodicesimo anello

In questo lasso di tempo, che durerebbe una mezz' ora circa, si osserva la "divinità solare" che si manifesta e benedice simbolicamente il raccolto del grano. 

Da questo particolare, ho pensato che i rituali de "sa mexina de s'ogu", con l'acqua e l'olio, derivino proprio da questa antichissima pratica. 

Il 21 aprile segnava l'inizio del calendario nuragico( quindi era una data chiave per gli antichi Sardi, non per i romani, che hanno solo emulato, distorcendone il significato originario). 

Nel pozzo di Santa Cristina, e nei pozzi che presentano la doppia scalinata speculare (quella superiore, di solito, impraticabile, ha un numero di gradini dimezzati, rispetto a quelli inferiori, perché si scende da umani, e si sale, divinizzati, purificati dall'acqua), la trasmutazione avviene attraverso l'acqua e la luce solare. 

Nei nuraghi, la trasmutazione, la divinizzazione, avviene nell'umano attraverso la catarsi che la luce solare, così canalizzata, dall'oculo, opera sulla stessa componente primaria dell'essere umano, l'acqua. 

L'Umano diventa una ierofania vivente, una manifestazione del Divino, in modo da poter varcare, da poter dominare anche la porta degli Dei, i due solstizi, il presente e il futuro, come Giano bifronte. 

Come una Jana, una porta ("Janna", in sardo, significa porta), un portale per la dimensione del Divino, di ciò che sta oltre la vita stessa. 

Oltre la vista. 

Perché in quel momento, l'Umano non si vede più. Non si vedono più i suoi lineamenti, ma tutto il suo essere è magnificato ed enfatizzato dal Divino che si sta manifestando attraverso esso, in una bellezza, che solo una civiltà evoluta come la nostra, poteva cogliere e manifestare.

Solo una civiltà che tendesse al costante rapporto con il Divino, attraverso le sue ierofanie( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/05/simbologia-delle-ierofanie-in-sardegna.html?m=0), e che si facesse, anzi, testimone vivente in eterno, a dispetto del tempo, che gli Antichi Sardi, anzi, lo fermavano. 


Tiziana Fenu 

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Foto Immagine di Mauro Aresu, ripresa all’interno del nuraghe Ola, Oniferi (Nuoro) nel giorno del solstizio estivo.

Trasfigurazione solstizio estivo 2023



lunedì, giugno 19, 2023

🖤A volte capita

 A volte capita.

E non sempre va capita.


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Robin Beem Visionary Art


A volte capita



🖤Quando hai le cose

 Quando hai le cose

sotto gli occhi

e non le vedi,

ringrazia chi ne vede i colori

oltre il buio dei tuoi occhi.


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Christian Schloe Surrealist Art

Quando hai le cose



🖤Il Fuoco

 Il Fuoco è l'unico, tra i 4 Elementi

che necessita

di un qualcosa con il quale ardere.


#RebelSoul©®

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Aykut Aydogtu Surrealist Art

Il Fuoco



🖤Cosa urta

 Cosa urta dell'intelligenza?

"L'inter ligere".

Il leggere "tra".

Tra ciò che si vede e tra ciò che desidera essere scoperto.

L'intelligenza è sempre meritocratica.

Sceglie a chi donarsi. 


#RebelSoul©®

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Shiori Matsumoto Surrealist Art

Cosa urta



🖤Al compiacere

 Al compiacere,

che non soddisfa il mio piacere,

preferisco il piacere.


#RebelSoul©®

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Shiori Matsumoto Surrealist Art

Al compiacere



🖤Ai giochi di potere

Ai giochi di potere

preferisco i giochi di ruolo.


#RebelSoul©®

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Nicoletta Ceccoli Surrealist Art

Ai giochi di potere



🖤Meglio saperlo

 Meglio saperlo.


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Case Weldon Surrealist Art

Meglio saperlo




🖤Genitore

 #GiornataMondialedeiGenitori


Genitore,

lo sei per sempre.

Anche quando ammazzi

i tuoi stessi figli

e la madre di quella vita

che non sei mai riuscito

a partorire nemmeno nel tuo cuore.


Ciao mamma Giulia💖

Il cielo piange un'altra sua Sposa e la sua Creatura. 


#RebelSoul©®

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#BastaFemminicidi

#Penadimorte

Genitore



🖤Il miele

 #GiornataMondialeSacreApi


Il miele è una ferita

che ancora

chiede protezione.


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Eda Herz Surrealist Art

Il miele



🖤Mi hai insegnato

 #GiornataMondialeSacreApi


Mi hai insegnato

a vibrare

della mia Essenza,

Sacra Madre Ape.


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Nicoletta Ceccoli  Surrealist Art

Mi hai insegnato



🖤Scordarsi

 Scordarsi

è allentare la corda.

Non più tesa,

non emette più

nessuna vibrazione.


#RebelSoul©®

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Aykut Aydogtu Surrealist Art

Scordarsi



🖤Siamo di chi

 Siamo di chi ci fa

ogni suo pensiero,

ogni suo respiro.

Ogni suo desiderio.


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Karmen Loh Surrealist Art

Siamo di chi



🖤È il momento

 È il momento

di ricambiare le cortesie.

Con gli interessi.


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Aykut Aydogtu Surrealist Art

È il momento



🖤Spesso i cuori

 Spesso i cuori

sono troppo affollati.

Come degli autobus

senza fermate. 


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Morgan Davidson Surrealist Art

Spesso i cuori



🖤Siamo

 Siamo sempre

l'Altrove

di un qualcosa.

Di qualcuno.

Di noi stessi.


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Indra Grusaite Surrealist Art

Siamo




💙Solstizio estivo in Leone 2023

 Mercoledì 21/06/2023, si manifesta l'importante passaggio del Solstizio d'estate, con luna crescente in Leone. 

Siamo sotto l'energia del sedicesimo Sacro Archetipo  Ebraico Ayin, con funzione "corrispondenza".

Il Solstizio d'estate, per antonomasia, è la celebrazione della fecondazione alchemica, realizzata. 

Quella che è iniziata con il Beltane del primo maggio, che, nella cultura celtica, segna l'inizio dell'estate, quando le due divinità, il Maschile e il Femminile, si uniscono in matrimonio, in una Sacra Ierogamica. 

Una celebrazione che  culmina con Litha, simbolo del solstizio estivo, il momento in cui la Natura resta "gravida" del nuovo raccolto che presto darà alla luce.

Il Sole, elemento Fuoco per eccellenza, celebra il suo ingresso nella costellazione del Cancro, governato dall'elemento acqua e governato dalla Luna. 

Si celebra, ancora una volta l'ancestrale alleanza tra Fuoco e Acqua. 

Nella cultura celtica spicca il Dio  Cernunnos, durante questi festeggiamenti. Un dio antichissimo, cornuto. 

Simbolo, con le sue corna, di quella sinergia maschile e femminile, funzionale alla gestazione, e che è connessa con il Divino. 

Come dio della fecondità, rappresenta bene questa sinergia degli Opposti, perché  i suoi simboli sono il serpente (femminile, legato al nono archetipo Teth, la gestazione, il grembo che prende forma) e il cervo, simbolo di fertilità e abbondanza. 

Esotericamente, il Solstizio indica la massima manifestazione della Natura, quindi dell'elemento Yin, Femminile, attivata dall'elemento Yang, maschile. Era proprio durante il Solstizio estivo, nelle antiche civiltà, che i Riti Misterici e di Iniziazione, avevano la loro massima espressione. 

Nella ruota  astronomica dei Solstizi e degli Equinozi, i Solstizi risultano nell'asse verticale Nord-Sud, mentre gli Equinozi, nell'asse verticale est-ovest, quando coincidono esattamente con alba e tramonto del sole. 

I Solstizi traguardano i sei mesi bui, e i sei mesi della luce. 

Sono fondamentali per un intimo cambiamento, per un passaggio, per una guarigione, per una trasmutazione. 

Le nostre Domus de Janas in Sardegna, luoghi alchemici di trasmutazione e guarigione, sono tutte orientate ai solstizi. 

È la stessa simbologia del cambio di pelle del serpente, dell'oroborous, che, arrivato, alla fine, alla coda, mangia se stesso, in un rinnovamento continuo, con, al centro, la Dea Litha, la nostra Essenza, il perno, su cui si basa tutto il senso dell'universo, con i suoi continui cicli di morte e rinascita. 

È durante il Solstizio estivo, quando il sole è al suo zenit, alla sua massima espressione, che si assiste, specialmente nei siti megalitici, quando ancora l'umano era in contatto con il Divino, alla trasfigurazione in Corpo di luce. 

La luce agisce sulla materia, divinizzandola. 

Siamo, per questo solstizio, in una profonda fase di trasformazione, a ridosso, di quello che è  il novilunio in Gemelli di ieri, sotto l'Archetipo Tau, sotto la guida del Folle, del meraviglioso Folle/Heyoka, come ho già approfondito nel mio ultimo post, che armonizza solo se stesso, secondo i suoi parametri, in piena gestione e armonizzazione delle sue polarità, perfettamente combinate secondo la sua personale vibrazione e melodia. 

Questo Solstizio in Luna Crescente in Leone, sotto il segno Gemelli, ci spinge a trovare l'azione del cuore, il "cuor-aggio". 

L'agire con il cuore, secondo il nostro sentire, che ha una frequenza vibratoria altissima, e un campo elettromagnetico più alto di quello cerebrale. 

Ci spinge a trovare, intimamente in noi stessi, e poi verso l'esterno, quella corrispondenza in Frequenza, che ci sta indicando il Sacro Archetipo Ayin. 

"Come sopra, sotto". 

I poli opposti, implementati e trasfigurati, coadiuvano verso il cambio di pelle, verso una nuova rinascita. 

E allora, si può percepire anche l'espansione di questo cuore ardente di Leone, che cerca corrispondenza con altri battiti, con ciò che lo fa ardere. 

Con ciò che lo fa danzare sotto un falò, ebbro di vita, di verità, di amore, di passione. 

Non è più tempo di false proiezioni, del tenere in piedi ciò che non regge, ciò che non si erge verso il cielo, a trovare corrispondenza anche nelle sue radici divine, in quella purezza di cuore, che è il vero coraggio, che si erge indomito, tra tante proiezioni, mistificazioni, falsità e convenienze. 

L'Arcano Maggiore XVI della Torre, indica bene questo passaggio solstiziale. 

E, come il sole, si deve solstiziare, si deve restare e riporre energia, dove si risplende al massimo. 

Il processo di trasmutazione, richiede centratura, ma questa ce l'ha offerta l'ultima luna piena del 4 giugno in Sagittario, traguardata dall'Archetipo Phe, in espansione verso la Stella (Arcano XVII). 

Siamo arrivati alla Tau, al Sigillo Divino, con questo Novilunio in Gemelli. 

Già preparava questa intima connessione mistica, con noi stessi, Inanzittutto. 

Il Solstizio ci aiuta a portare questo traguardo nella materia. 

Perché è sempre nella materia che si opera la trasmutazione. 

Il corpo di Luce, la Merkaba, lavora nella materia, nel corpo. 

Nelle antiche civiltà, compresa la nostra Antica Civiltà Sarda, era proprio durante i solstizi estivi, che si officiavano gli Antichi Misteri e i sacri RIti di Iniziazione, cioè quando i raggi del sole sono ad una angolazione a 72°, un rapporto aureo presente nei nostri ingressi nei nuraghi e nel pozzo Sacro di Santa Cristina, come ho approfondito in miei precedenti scritti. 

Un rapporto aureo  che fa parte della Geometria Sacra, delle Architetture e Megaliti di zone di culto, e che divinizza la materia, i corpi, come un Sigillo Divino. 

La prossima Luna piena sarà Lunedì 3 luglio in Capricorno. 

Guardate che passaggio. 

Da questo solstizio, che rappresenta la porta degli Umani, che  attraversiamo nel pieno della nostra centralità, della nostra intima Frequenza ritrovata, da Folli, da coloro che colorano oltre le righe, che captano oltre l'ovvio, oltre "l'oltre", ci ritroviamo nel prossimo plenilunio, metaforicamente, nella porta degli Dei, in un altro passaggio traguardato dal Capricorno, che governa il Solstizio invernale. 

Plenilunio che si manifesta ancora una volta, sotto un Archetipo Phe di espansione, come è stato per la Luna Piena in Sagittario del 4 giugno. 

Come ho già sottolineato, l'universo sta agendo a specchio, a reiterazione delle energie Archetipali, in modo da potenziarle, e, di riflesso, guidarci al meglio in questo percorso. 

Ancora si punterà verso la Stella, come è stato con il Sagittario, prima, e come sarà in questo prossimo plenilunio in Capricorno, quando si percepirà tutta la corrispondenza tra cielo e terra, tra le nostre polarità, armonizzate in un'unica Frequenza, e pulsanti in espansione. 

Come la nascita di una nuova stella. 

Di una Supernova. 

Questi passaggi così intensi, mi emozionano tantissimo. 

Li trovo folli, vibranti, carichi di verità. 

Gravidi di simbolismi, di sacralità. 

Di corrispondenze, di energie, di risonanze, di rivelazioni, che viaggiano a velocità supersoniche. 

Che uniscono Anime e "puntini", e che creano costellazioni meravigliose. 

Che creano nuovi templi. 

Là dove, molte torri sono venute giù, come esuli presunzioni nella terra di nessuno. 

C'è una certa ebbrezza energetica. 

Tutto sta venendo alla Luce.

Alla luce del solleone.

Del Cuor Leone. 

Resta ciò che davvero vibra, pulsa, anima. 

Ciò che diamantizza. 

Che tutto il resto, possa anche bruciare. 

Chi arde, non brucia. 

Senza confini. 

In continua espansione. 

In corrispondenza, con ciò che arde dello stesso Fuoco. 

Della stessa Frequenza. 


Tiziana Fenu 

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Solstizio estivo 2023



domenica, giugno 18, 2023

🖤Vorrei chiederti

 #giornatamondialedelbacio


Vorrei chiederti un bacio.

Come i bambini.

E poi scappare.

E fingere di non averti mai amato


#RebelSoul ©®


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Ray Caesar  Surrealist Art.

Vorrei chiederti



🖤Un bacio

 #giornatamondialedelbacio


Un bacio non si chiede.

Un bacio si dà.

È manifestazione di noi stessi.


#RebelSoul©®

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Catrin Welz Stein Tarot Surrealist Art

Un bacio



🖤Per sempre mio

 Per sempre mio

è un battito d'ali

che non vola mai via.


#RebelSoul©®

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Tim Cantor Visionary Art

Per sempre mio



🖤Eri e sei

 Eri, e sei, un "3/6/9".

Hai creato un Universo. 

E ne hai fatto Magia. 

Perché tu lo sei. 


Ce n'est qu'un au revoir. 


#RebelSoul©®

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Shiori Matsumoto Surrealist Art

Eri e sei



🖤Al convincere

 Al convincere

preferisco il confondere.


#RebelSoul©®

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L. Roche Surrealist Art

Al convincere



🖤Chiudi gli occhi

 Chiudi gli occhi

e spremi un desiderio. 


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Sophie Wilkins Surrealist Art

Chiudi gli occhi



🖤Farò finta

 Farò finta di non conoscerti

per imparare ad amarti.


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Monica Fernandez  Surrealist Art

Farò finta



💚Dea Ecate solstiziale

 Stupenda rappresentazione della Dea Ecate, il cui nome, significa "la lontana". 

Perché Ecate è la dea della soglia, degli estremi, delle porte solstiziali, rappresentate dai due cani al suo lato, l'ombra e la luce nei suoi estremi, la dea dei culti misterici, figlia di due Titani, dea della Luna, rappresentata nella sua triplice forma, trimorfa, di fanciulla, madre e vecchia.

In questa rappresentazione tiene tra le due mani, in modo speculare, così come sono rappresentati i due animali, di cui uno con le orecchie abbassate, due torce, definite torce elusine, poiché tipiche dei rituali durante le celebrazioni dei Misteri Eleusini.

Affianco a lei, due cani, probabilmente femmine nere, come vuole la mitologia, legate, metaforicamente ai solstizi. 

La canicola estiva è infatti legata alla stella più luminosa, Sirio, della costellazione del Cane Maggiore, che sorge e tramonta con il sole, in levata, appunto, eliaca, dal 24 luglio al 26 agosto, periodo, appunto, della canicola estiva, del periodo più caldo dell'anno. 

Una simbologia antica, che vede, nella figura del Cane, specie in ambito egizio, un vigile custode che avvertiva dell'arrivo delle inondazioni del Nilo. 

In ambito cristiano, l'inizio di questo periodo, corrisponde con la celebrazione di San Cristoforo, il 25 luglio, in pieno solstizio estivo. 

Un santo particolare, il "portatore del Cristo" sulle spalle, per attraversare il fiume. Un gigante guerriero che ha la testa di cane, talvolta identificato anche con San Mercurio, e che che affonda le radici in ambito egizio, dove li sciacallo/cane, Dio Anubi, è lo psicopompo tra le due dimensioni. Colui che governa le due dimensioni, in modo mercuriale, trasmutativo, caratteristica anche della stessa Ecate, chiamata anche la dea della trasformazione.

I suoi due serpenti speculari al fianco, sono un chiaro riferimento alle polarità energetiche serpentine della kundalini. 

Anche lo stesso nome, Ecate, potrebbe derivare dalla dea egizia Heket della fertilità. 

Ecate, la Grande Madre che fa da ponte tra umano e divino, tra le due polarità. 

Una Dea ctonia, legata al grembo oscuro della terra, alla dimensione uterina della creazione, che accoglie anche i morti dopo il trapasso ( infatti era chiamata anche "signora dei morti"). 

Colei che dà , e che toglie la vita. 

Che vivifica o taglia il nutrimento. 

Tra le mani, infatti, ha le due punte di lancia, o forse due coltelli, acuminati. 

Con questi può o tagliare il cordone ombelicale, alla nascita, o procurare morte. 

E, ancora, la brocca e il pane, come una primordiale eucarestia in cui si celebra contemporaneamente, sia la morte, che la vita. 

Il pasto sacro. 

Il pane. 

Anche nelle favole, estremamente esoteriche e simboliche, il simbolismo del pane, è estremamente presente. 

Pollicino, Hansel e Gretel, Capuccetto Rosso che porta la focaccia alla nonna travestita da lupo. 

E tanto altro, ancora. 

Il lupo è uno degli aspetti di Ecate. 

Dei pasti semplici, chiamiati "deipna", offerti nei noviluni( e oggi 18 giugno, siamo in novilunio in Gemelli, le due polarità speculari), presso gli incroci delle strade. 

Sei braccia, un "3+3", un "6",che è unione degli opposti, come una Stella di David. 

Ecate, guida e protettrice, accompagna Persefone, nella sua discesa e risalita dal mondo degli Inferi. 

Può farlo, perché le sue polarità sono in equilibrio, e può governare gli estremi solstiziali della luce e del buio, del mondo dei vivi e dei morti. 

Custode delle soglie, custode delle porte, presente soprattutto nelle edicole, nei piccoli tempietti eretti nei crocevia di uno o più strade, in cui si svolgevano delle cerimonie rituali, specialmente in occasione del solstizio d'inverno, considerato la Porta degli Dei, in cui l'anima assurgeva ad una dimensione divina. 

In questo senso, legata anche al Giano bifronte, che sembrerebbe essere figlio di Ecate e del Cielo. 

Una Dea Lunare, la cui falce di luna, presente in questa rappresentazione, la assimila ad una simbologia taurina /uterina( era chiamata, infatti, anche "taurodrakaina", quando mescolava i tratti del Toro e del serpente), che contempla quindi, le due polarità, maschile e femminile insieme, e la dimensione del sensibile e dell'ultrasensibile, dell'onirico. 

Sempre scortata dai suoi cani infernali, obbedienti e servili, così come le erano sacri anche i serpenti e altre creature notturne, sempre presenti nelle invocazioni alla Dea, negli oracoli, che spesso venivano effettuati con la trottola di Ecate, chiamata anche strophalos, che era per lo più triangolare, con un perno su cui era incastonato uno zaffiro, con intorno una stella a 6 punte 

Il triangolo, indica la doppia polarità della Dea, maschile, elemento fuoco, con il vertice verso l'alto, e la polarità femminile, elemento acqua, con il vertice del triangolo verso il basso. 

Lo zaffiro è una delle  pietre del sesto chakra, il chakra del Terzo Occhio, quindi, della percezione sovrasensibile, importante nei riti, negli incantesimi, nelle invocazioni, in cui il limite tra le dimensioni si annullava.

Le fiaccole che tiene in mano, sono come la rappresentazione, la simbologia di quel fuoco, che lei rappresenta, capace di oracolare e portare luce, veggenza, chiarezza, anche nelle dimensioni dell'oscurità. 

È il Fuoco Sacro della conoscenza. 

Di chi governa le dimensioni liminali. 

Una Dea straordinaria, custode dei noviluni, e che benedice quindi, questo passaggio di questo novilunio, e dei solstizi, in particolare quello estivo, che farà il suo ingresso proprio mercoledì, guardacaso, un giorno dedicato a Mercurio. 


Tiziana Fenu 

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Dea Ecate solstiziale