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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

domenica, giugno 18, 2023

💛Il Labirinto è Jana

 "La Jana è costruita a somiglianza di un labirinto cretese ma è solo una somiglianza: la Jana sarda non solo è stata inventata dai Sardi ma è strutturata con una tecnica originale che nessun popolo del mondo ha mai inventato.

Nella antica lingua sarda Jana significa porta o genna: è una parola carismatica e non esiste agro nell’isola che non abbia registrato questa definizione catastale di “ genna janna “ .

Il simbolo della Jana sarda è il simbolo della verità; guardatelo bene e vedete come è tracciato, intanto non è quadrato come sono tutti i labirinti greci e romani: il quadrato è una figura geometrica che rinchiude, fa pensare ad una casa, un tempio od una prigione e quindi cosa senza speranza; la Jana sarda invece porta come figura geometrica il cerchio, tondo è il Nuraghe, tondo è il ballo, tondo è l’universo.

La Jana sarda può essere formata da 3,7,13,17 anditi o corridoi e ciò per un significato esoterico profondo che porta fuori della conoscenza umana; la Jana sarda è tonda con 3, 7, 13, 17 aperture mentre quella straniera non ne ha e quindi il minotauro ( che rappresenta l’umanità ed il regno animale e quindi tutto il creato con un intelletto ) è prigioniero di un destino infame: ad ogni apertura corrisponde una uscita ad un’altra esistenza o stato, ad un’altra infinità, quindi un concetto infinito dell’Eterno Increato Universo Creatore.

La Jana sarda descritta in questo simbolo esoterico porta in sintesi la sapienza eterna ed in questo simbolo vi è descritta la legge cosmogonica sopra cui si fonda l’universo creato ed increato: la legge secondo cui il tempo va indietro, il tempo diventa spazio e lo spazio diventa tempo."

Dott. Raimondo Altana" Nuraghelogia "


Adiagiata sotto il Labirinto di Luzzanas, a Benettutti, labirinto a 7 percorsi, venne ritrovata una volpe morta. 

Il labirinto, e i suoi simbolismi, sono dei grandi convogliatori di energia, e la figura della volpe, compare in ambito sciamanico in tutte le antiche culture, come guardia na della soglia, come custode del Caos, come simbolo di quel Femminino, che è rappresentato proprio dal simbolismo del Femminino. 

La volpe e la sua astuzia, capace di trasmutazione, di guarigione, di ritrovare la via di casa, del ritorno anche dopo la morte, riflesso della simbologia intrinseca, delle stesse Domus de Janas. 

Presente anche in ambito Mesopotamico, come volei che consente la guarigione, che riporta l'uomo alla guarigione. 


"Prima che gli uomini venissero creati, gli dei abitavano nel paese di Dilmun, un luogo dove non esistevano morte, né malattie e che sulle mappe di oggi corrisponde al Bahrain. Solo l’acqua dolce manca, per questo Enki, dio dell’acqua, chiede a Utu, dio del sole, di farla scaturire.

Nasce un meraviglioso giardino. Qui la dea madre Ninhursag, unendosi al dio Enki, mette al mondo tre generazioni di dee. Insieme alle giovani dee nascono otto piante sacre.

Ma Enki, in questa storia è l’uomo a essere curioso, desidera assaggiarle per questo le fa cogliere dal messaggero Isimud. Ninhursag lo maledice prima di scomparire nel nulla, mentre lui, sotto lo sguardo impotente di tutti gli altri dei, conosce la malattia.

Il principio della morte inizia a devastare il suo corpo.

Sarà una volpe a riportare Ninhursag da Enki: davanti a lui la dea madre trasformerà le sue malattie in divinità, saranno loro la cura in grado di guarirlo".


Sicuramente, la volpe, ritrovata sotto il nostro labirinto, l'avrà percepito come un luogo di grande potere, di trasmutazione, di passaggio, di cui, questo magnifico animale totemico e sciamanico, è eccelso rappresentante. 

Questa Domus del Labirinto, sarà sicuramente orientata ad un solstizio, presumo, quello estivo.

Infatti, è durante la massima declinazione dei raggi solari, che nel solstizio estivo, raggiunge la sua massima manifestazione, che si manifesta la fase più potente dal punto di vista sciamanico. 

Quando il Minotauro, può assurgere, dal centro del labirinto, il centro della sacralità, da un mino-T-Aurus, ad un T-Aurus solare, divinizzato, rinato a sé stesso, per mano femminile, nel grembo di Madre Terra. 


Tiziana Fenu 

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