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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

domenica, giugno 18, 2023

💚Dea Ecate solstiziale

 Stupenda rappresentazione della Dea Ecate, il cui nome, significa "la lontana". 

Perché Ecate è la dea della soglia, degli estremi, delle porte solstiziali, rappresentate dai due cani al suo lato, l'ombra e la luce nei suoi estremi, la dea dei culti misterici, figlia di due Titani, dea della Luna, rappresentata nella sua triplice forma, trimorfa, di fanciulla, madre e vecchia.

In questa rappresentazione tiene tra le due mani, in modo speculare, così come sono rappresentati i due animali, di cui uno con le orecchie abbassate, due torce, definite torce elusine, poiché tipiche dei rituali durante le celebrazioni dei Misteri Eleusini.

Affianco a lei, due cani, probabilmente femmine nere, come vuole la mitologia, legate, metaforicamente ai solstizi. 

La canicola estiva è infatti legata alla stella più luminosa, Sirio, della costellazione del Cane Maggiore, che sorge e tramonta con il sole, in levata, appunto, eliaca, dal 24 luglio al 26 agosto, periodo, appunto, della canicola estiva, del periodo più caldo dell'anno. 

Una simbologia antica, che vede, nella figura del Cane, specie in ambito egizio, un vigile custode che avvertiva dell'arrivo delle inondazioni del Nilo. 

In ambito cristiano, l'inizio di questo periodo, corrisponde con la celebrazione di San Cristoforo, il 25 luglio, in pieno solstizio estivo. 

Un santo particolare, il "portatore del Cristo" sulle spalle, per attraversare il fiume. Un gigante guerriero che ha la testa di cane, talvolta identificato anche con San Mercurio, e che che affonda le radici in ambito egizio, dove li sciacallo/cane, Dio Anubi, è lo psicopompo tra le due dimensioni. Colui che governa le due dimensioni, in modo mercuriale, trasmutativo, caratteristica anche della stessa Ecate, chiamata anche la dea della trasformazione.

I suoi due serpenti speculari al fianco, sono un chiaro riferimento alle polarità energetiche serpentine della kundalini. 

Anche lo stesso nome, Ecate, potrebbe derivare dalla dea egizia Heket della fertilità. 

Ecate, la Grande Madre che fa da ponte tra umano e divino, tra le due polarità. 

Una Dea ctonia, legata al grembo oscuro della terra, alla dimensione uterina della creazione, che accoglie anche i morti dopo il trapasso ( infatti era chiamata anche "signora dei morti"). 

Colei che dà , e che toglie la vita. 

Che vivifica o taglia il nutrimento. 

Tra le mani, infatti, ha le due punte di lancia, o forse due coltelli, acuminati. 

Con questi può o tagliare il cordone ombelicale, alla nascita, o procurare morte. 

E, ancora, la brocca e il pane, come una primordiale eucarestia in cui si celebra contemporaneamente, sia la morte, che la vita. 

Il pasto sacro. 

Il pane. 

Anche nelle favole, estremamente esoteriche e simboliche, il simbolismo del pane, è estremamente presente. 

Pollicino, Hansel e Gretel, Capuccetto Rosso che porta la focaccia alla nonna travestita da lupo. 

E tanto altro, ancora. 

Il lupo è uno degli aspetti di Ecate. 

Dei pasti semplici, chiamiati "deipna", offerti nei noviluni( e oggi 18 giugno, siamo in novilunio in Gemelli, le due polarità speculari), presso gli incroci delle strade. 

Sei braccia, un "3+3", un "6",che è unione degli opposti, come una Stella di David. 

Ecate, guida e protettrice, accompagna Persefone, nella sua discesa e risalita dal mondo degli Inferi. 

Può farlo, perché le sue polarità sono in equilibrio, e può governare gli estremi solstiziali della luce e del buio, del mondo dei vivi e dei morti. 

Custode delle soglie, custode delle porte, presente soprattutto nelle edicole, nei piccoli tempietti eretti nei crocevia di uno o più strade, in cui si svolgevano delle cerimonie rituali, specialmente in occasione del solstizio d'inverno, considerato la Porta degli Dei, in cui l'anima assurgeva ad una dimensione divina. 

In questo senso, legata anche al Giano bifronte, che sembrerebbe essere figlio di Ecate e del Cielo. 

Una Dea Lunare, la cui falce di luna, presente in questa rappresentazione, la assimila ad una simbologia taurina /uterina( era chiamata, infatti, anche "taurodrakaina", quando mescolava i tratti del Toro e del serpente), che contempla quindi, le due polarità, maschile e femminile insieme, e la dimensione del sensibile e dell'ultrasensibile, dell'onirico. 

Sempre scortata dai suoi cani infernali, obbedienti e servili, così come le erano sacri anche i serpenti e altre creature notturne, sempre presenti nelle invocazioni alla Dea, negli oracoli, che spesso venivano effettuati con la trottola di Ecate, chiamata anche strophalos, che era per lo più triangolare, con un perno su cui era incastonato uno zaffiro, con intorno una stella a 6 punte 

Il triangolo, indica la doppia polarità della Dea, maschile, elemento fuoco, con il vertice verso l'alto, e la polarità femminile, elemento acqua, con il vertice del triangolo verso il basso. 

Lo zaffiro è una delle  pietre del sesto chakra, il chakra del Terzo Occhio, quindi, della percezione sovrasensibile, importante nei riti, negli incantesimi, nelle invocazioni, in cui il limite tra le dimensioni si annullava.

Le fiaccole che tiene in mano, sono come la rappresentazione, la simbologia di quel fuoco, che lei rappresenta, capace di oracolare e portare luce, veggenza, chiarezza, anche nelle dimensioni dell'oscurità. 

È il Fuoco Sacro della conoscenza. 

Di chi governa le dimensioni liminali. 

Una Dea straordinaria, custode dei noviluni, e che benedice quindi, questo passaggio di questo novilunio, e dei solstizi, in particolare quello estivo, che farà il suo ingresso proprio mercoledì, guardacaso, un giorno dedicato a Mercurio. 


Tiziana Fenu 

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Dea Ecate solstiziale



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