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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

giovedì, giugno 22, 2023

💙San Giovanni 2023

 Sabato 24/06 /2023, si celebra San Giovanni. Una celebrazione molto importante, intimamente legata al solstizio.

Siamo, per questo "battesimo" di acqua e di Fuoco, sotto l'energia del Sacro Archetipo Ebraico Qoph, il diciannovesimo, con funzione "legante", e sotto l'energia dell'Arcano Maggiore XIX del Sole, 

Siamo con una Luna Crescente in Vergine, in attesa della Luna Piena del 3 luglio in Capricorno, e il Solstizio appena passato, sotto l'Archetipo Ayin, con funzione corrispondenza, che ha traguardato la Luna Nuova in  Gemelli di Domenica. 

Adesso, questa corresponsione celebrata nel novilunio dei Gemelli, segno governato da Mercurio, trova un punto di fusione, di compenetrazione mercuriale tra gli Opposti, ma soprattutto tra le due dimensioni, tra il vedere e il percepire. 

Si espande, in Frequenza, in una dimensione più ampia, cosmica. 

Ora, questa corrispondenza, in occasione di questo passaggio alchemico di San Giovanni, benedetto dal Fuoco e dall'acqua, si fa fusione. 

L'Arcano Maggiore della Torre, del Novilunio, il sedicesimo, ha sgretolato i nostri vecchi esoscheletri, passaggio necessario, per arrivare attraverso la Stella e la Luna, ad una consapevolizzazione del nostro Sole, all'Arcano Maggiore 19, che rappresenta, appunto, il Sole. 

Come il Giovanni Battista estivo, che rappresenta il Sole manifestato, portato alla Luce, il portavoce dell'energia Cristica, a differenza del Giovanni Evangelista, celebrato il 27 dicembre, che rappresenta il sole interiorizzato, portato in custodia come il Sol Invictus, il  Sole Bambino. 

Questa corrispondenza, trova eco nei due solstizi, quello estivo e quello invernale. 

Le due porte solstiziali alchemiche, quella del Cancro e del Capricorno. 


Nelle antiche civiltà, il riferimento per il Divino, era l'astronomia. Il movimento degli astri e dei pianeti traguardava il passaggio del divino nella materia.

Solstizio estivo, massima espressione del sole.

Solstizio invernale, minima espressione del sole, quindi il Sole interiore, intimo.

Cristo incarna perfettamente questa sinergia. 

E questo sacro Archetipo Qoph 19, incarna perfettamente questa fusione e compenetrazione delle due polarità, dei due estremi. 

Il 19 è anche il numero della massima perfezione della Geometria Sacra, il Fiore della vita a 19 circonferenze, di cui la più antica rappresentazione si trova nel tempio egizio di Abydos, dedicato ad Osiride, al cui interno, si incastona, in una perfetta Geometria Sacra, la stella di David, simbolo dell'Unione degli Opposti. 

Ma se lo vediamo in modo tridimensionale, le 19 circonferenze, diventano sfere, i due  triangoli, due piramidi che si intersecano a formare un tetraedro, una Merkaba, il nostro Corpo di Luce, di cui ho parlato nel mio ultimo post sul solstizio. 

Tutto sta spingendo prepotentemente in quella direzione. 

Ho postato sul Corpo di Luce, ancora prima che la risonanza Schumann rivelasse queste nuove frequenze, altissime a livello energetico, potenti. 

Stiamo viaggiando alla velocità della luce, verso l'alto, verso il sole, perché siamo riusciti a scendere nella nostra profondità, e a trovare il nostro sole interiore. 

La connessione non si è mai persa, altrimenti non saremo potuti risalire. 

Questa è una grande rivelazione, che si presenta proprio sotto una Luna Crescente in Vergine, per la celebrazione di San Giovanni. 

Abbiamo ritrovato la nostra intima Verginità, la nostra integrità, il nostro rango. 

La nostra Luce. 

La nostra verità. 

La nostra autenticità. 

Siamo entrati profondamente in contatto con il nostro mondo interiore, per ritrovare, da frattali, quali siamo, quello superiore, nella nostra intima Essenza, nella quale vi è il Tutto. 

Vi è una sorta di grande armonia e libertà, in questo passaggio, benedetto dal Folle, dall'Heyoka del novilunio appena trascorso, colui che integra gli Opposti, che unisce cielo e terra. 

Guardate che particolare corrispondenza, e anche in questo, sento tanta, tantissima benedizione da parte dell'universo, che ci sta guidando con la sua immensa e cristallina energia. 

Il giorno di San Giovanni, il 24, viene di sabato. Un sabato, che, come sappiamo, è dedicato a Saturno, il Dio del Tempo, del Karma. 

Ora, l'Archetipo Qpoh, era  rappresentato nel geroglifico fenicio, da un'ascia bipenne, la labrys, che è l'emblema dell'Unione delle due polarità ( anche la dea Inanna, nelle sue primordiali rappresentazioni, viene rappresentata con due asce bipenni tra le mani), usata per lo più a scopo ritualistico, ritrovata specialmente a Cnosso, quindi legata al Minotauro, al labirinto ( labrys, ha la stessa radice di labirinto) 

E Saturno, Crono per i greci, era proprio il nome col quale greci conobbero il dio-cielo, portatore di ascia dei Minoici. 

Saturno è anche il signore del Karma, delle Memorie ancestrali, il ricordo di antiche esistenze, e, per una straordinaria corrispondenza, l'Archetipo Qoph, indica anche la nuca, la zona che si deve esporre, da sacrificare, durante i rituali, al colpo sacrificale della bipenne. 

La zona occipitale, sede della nostra parte intuitiva, dei ricordi delle nostre vite passate, in una dimensione lunare,  inconscia. 

Il Minotauro al centro del labirinto, ricorda se stesso, nell'inconscio, nel grembo. Scende dentro se stesso. 

Una scelta consapevole. 

Si offre al sacrificio, porge la nuca, la sacralizza, per ritornare alla sua integrità, alla sua primordiale unità, in verità. 

Ripercorrendo quelle esperienze karmiche, con la memoria, che deve ancora una volta, spezzare, per non emulare, per non scimmiottare ( la parola Qof significa anche scimmia) esperienze già vissute. 

La simbologia della scimmia, che questo archetipo rappresenta, nella sue semantiche valenze (nuca, labrys, contenitore, scimmia, ago), si aggancia straordinariamente al simbolismo dell'Heyoka, che ci ha guidato per il passaggio di questo solstizio di ieri. 

Presso le culture orientali, la scimmia, è il simbolo della saggezza massima, lo stesso Dio Toth era rappresentato con il volto da Babbuino. 

Il mercuriale Dio Toth, che concilia gli Opposti. 

Che sa passare dalle tenebre alla luce. 

Dall'abisso alle vette.

Dalla follia dell'Heyoka, dall'irriverenza della scimmia, al totale raccoglimento iniziatico profondo, intimista. 

Il silenzio del "non vedere, del non sentire, del non proferire parola", come viene rappresentata nella tradizione buddista. 

Dall'esternare, all'interiorizzare. 

È in quel momento, che si crea quel legame archetipale, così ben espresso dal nostro Archetipo Qoph, tra la nostra Essenza folle, animalesca, e la nostra Essenza divina.

Ed è proprio, paradossalmente, nella ciclicità karmica della nostra esistenza, delle nostre esistenze, che si manifesta la presenza divina, esattamente come succede in natura,  scandita dai ritmi dell'universo.

Ciò che sta succedendo in questi ultimi giorni, dal punto di vista energetico, ha un'importanza straordinaria.

Ho parlato, ancora prima dei picchi energetici della risonanza Schumann, di una sorta di ebbrezza, una percezione nuova.

Che significa risalire l'abisso leggeri, anche con irriverenza, con sfrontatezza, con quel guizzo, che mi rimanda alla leggerezza del witz ebraico.

Trovare il punto di equilibrio, di ironia, che spezzi la tensione, che spezzi il karma, e vedere le cose da una nuova prospettiva.

Le cose non cambiano.

Cambia la nostra percezione.

La nostra reattività.

La nostra energia.

Cambia lo spezzare la ciclicità, la reiterazione karmica.

Cambia il salto di Ottava.

La follia dell'Heyoka che vola alto.

Che compie in sé, l'unione mistica dell'Acqua e del Fuoco.

L'ultimo novilunio di domenica, in Gemelli, segno d'Aria, era governato proprio da Mercurio, e dall'Archetipo Tau, come è stato per lo scorso novilunio in Toro( guardate che splendido rimando al Toro, al Minotauro del labirinto), il 19 Maggio. 

L'Universo sta continuando a lavorare energeticamente a specchio, a reiterazione, adattandosi ai cicli terreni, karmici, per agevolarci in questi passaggi così importanti, che spingono verso la fusione della dimensione terrena con quella spirituale. 

La celebrazione di San Giovanni si manifesta sotto una Luna Crescente in Vergine, che è un elemento Terra. 

Elemento terra, che è rappresentato dal Sale. 

Nella materia, reagiscono tra loro, lo zolfo, elemento legato al Mascolino, il drago senza ali, al Fuoco, allo Spirito, all'azione, al secco, e il Mercurio, il drago alato, elemento Femmineo, legato alla Luna, all'acqua all'umido, al passivo. 

L’unione di questi due metalli primordiali rende possibile la creazione di qualsiasi altro metallo, anche quello più prezioso e ricercato: l’Oro.

Lo zolfo interagendo col mercurio liquido deve trasformarlo in mercurio igneo per realizzare le Nozze alchemiche tra Sole 

 e Luna, e ottenere così l'Oro dei filosofi, capace di risanare la corruzione della materia.

Il sale, essendo solubile, rende possibile questa alchimia. 

La vera opera alchemica si ha quando si ottiene "l'Acqua di Fuoco", l'equilibrio tra i due opposti, la nostra dimensione naturale. 

Giovanni Battista battezza il Cristo con l'acqua, ma il vero battesimo è il battesimo di Fuoco, quello che calibra la nostra principale composizione, l'acqua. La sua controparte energetica. 

Il Solstizio d'estate entra  a pieno titolo, nel segno del Cancro, di domicilio della Luna, del Femminile, della memoria ancestrale amniotica, di ciò che si è perso memoria nella terra e lo si ritrova nella luna, nella dimensione astrale. 

Un passaggio iniziatico e cosmogonico necessario.. 

Cancro e Capricorno, la Porta degli Umani e degli Dei, i due solstizi. 

Giovanni Battista come guardiano della Porta della Dea Madre. 

Non per niente, "Giovanni/Johannes/Giano bifronte/Jana", riportano tutti alla Jana, alle Domus de Janas, tutte orientate ai solstizi, perché erano le Guardiane delle Soglie, del mondo degli Umani e del Divino. 

Janas capaci di curare, con l'iperico, soprattutto, diffusissimo in Sardegna, la pianta del sole, e con tutte quelle piante officinali, benedette dalla rugiada mattutina, dall'acqua più pura che ci sia, e da mano femminile. 

Nel Giovanni Battista, simbolicamente, si hanno, contemporaneamente sia l'iniziazione dell'acqua, con il battesimo, che con il fuoco, perché Giovanni deriva dall'ebraico caldeo "Io", che significa "colomba", e "Oannes", nome del Dio caldeo delle iniziazioni. Quindi Ioannes/Joannes, significa "colomba di fuoco". 

Ma sappiamo anche che la colomba, non è altro che la Forma del Divino, la Shekinah, che è il Femminile, attraverso il quale, il Maschile si manifesta, e che gli Oannes, nella mitologia cosmogonica babilonese, sono gli ibridi "uomini pesce" che diedero inizio all'umanità. 

Quindi, nello stesso nome di Giovanni, sono presenti sia l'elemento Acqua, che l'elemento Fuoco. 

Le nuove energie di attivazione arrivano stemperate, sono troppo forti. 

Arrivano criptate anche graficamente. 

Il passaggio alchemico si sente, ed è molto profondo

Alchemicamente, ci viene chiesto di portare in superficie lo zolfo, la nostra parte più infiammabile, proprio come lo zolfo della capocchia dei fiammiferi. 

Perché  lo zolfo viene considerato la materia prima dello stesso sole e dell'Oro filosofico, quindi un elemento androgino.

Lo zolfo infatti, è l'elemento fondamentale della materia. 

Quell'elemento terra, del segno della Vergine, che traguarda questa Iniziazione, con la celebrazione di San Giovanni. 

La Tau del Novilunio, anticipava questo passaggio  perché anch'essa è il simbolo dei due principi cosmici, divino e terreno, delle due polarità, fuoco e acqua, maschile e femminile, e visto che questo Archetipo Qoph rappresenta la fusione delle due dimensioni, il passaggio importante veicolato da questa celebrazione è il riconoscimento, la compenetrazione.

Ricordate cosa ho scritto riguardo l'orobourus che si mangia la coda, metafora di questo intenso solstizio trasmutativo? 

Si arriva ad un punto massimo di espansione, per cui ad un certo punto, il cerchio si deve chiudere. 

La decapitazione metaforica, alchemica del Giovanni Battista( il Giovanni-Giano solstiziale del 24 giugno, complementare al Giovanni Evangelista-Giano del solstizio invernale del 27 dicembre) offerta su un piatto d'argento a Salome', che chiese la sua decapitazione. 

Un sacri-ficio necessario. 

Si sacri-fica la testa, la parte più infiammabile, la sede dei limitanti processi mentali, e la si altarizza alla luna( il vassoio d'argento). 

Un processo alchemico e metaforico che viene chiamato decollazione. 

Si purifica con il processo iniziatico  lungo la kundalini ( la danza dei 7 veli di Salome', come il percorso attraverso i 7 chakra) attraverso il battesimo dell'acqua ( San Giovanni Battista si celebra infatti sotto il segno del Cancro, segno d'acqua) e via via che si risale, che si manifesta verso l'esterno, prende fuoco, ciò che deve, purificato attraverso il Fuoco. 

Karmicamente. 

Come la Torre, l'Arcano di questo passaggio solstiziale, che prende fuoco sulla sommità, sulla "testa", metaforicamente, 

Ci si separa dal Superfluo, dal già costruito, dal già edificato. 

La testa deve passare per una nuova iniziazione, che contempli la corrispondenza, la fusione con quella parte lunare che è intuito sublimato, Intelletto. 

La testa deve acquisire nuovi sintagmi. 

I nuovi codici che stanno arrivando, chiedono di  essere accolti in Frequenza. 

Con la stessa frequenza dell'acqua, la nostra componente principale.

È memoria che si attiva nella ciclicità karmica della reiterazione, finché il ciclo non si interrompe, finché la testa non viene decapitata, e alchemizzata, come in un rituale iniziatico, per permettere alla vera luce, quella che contempla la solarizzazione anche della nostra dimensione lunare, che è la chiave per accedere a questi nuovi moduli, a queste nuove chiavi di lettura, a questi nuovi linguaggi, di manifestarsi. 

Unione, tra Acqua e Fuoco, tra Luna e Sole, che può avvenire solo grazie al fuoco segreto, al Sale.

Questo passaggio alchemico era considerato importantissimo, poiché portava all'integrazione delle due parti, al compimento dell'Opera alchemica, alle nozze alchemiche tra Maschile e Femminile, tra Sole e Luna.

A manifestare il Fuoco Trasmutante più potente, il Fuoco dell'acqua, poiché lo zolfo è puro fuoco nascosto nell'acqua, rappresentata dal Mercurio.

È quell'acqua ignea dove si lavano Re e Regina, pura, simile all' Oro.

Dove si purificano e sanano "la corruzione della materia", le nostre ferite. 

Dobbiamo tirare fuori il nostro zolfo, il nostro magma più intimo, il nostro Fuoco, la nostra rabbia. Il nostro ardore, la nostra più intima verità, il nostro "Fuoco nascosto nell'acqua", per trasfigurarci, esattamente come succede ai nostri corpi sotto il cono uterino di luce, nel grembo della terra, della pietra, dei nuraghi, durante il Solstizio estivo. 

Un piccolo particolare. 

Il liquore tipico della festa di San Giovanni, è il Nocino, che viene fatto con 13 noci verdi con il mallo tenero, raccolte proprio la notte tra il 23 e il 24 giugno. 

La conformazione della noce, rimanda ai nostri due emisferi cerebrali. 

Il numero 13 è legato al Sacro Femminino, all'elemento acqua, al tredicesimo Sacro Archetipo Ebraico Mem, ed è legato anche all'Arcano Maggiore XIII della Morte. 

Tutto abbastanza simbolico. 

Da un mallo di noce tenero, non ancora sedimentato in una forma finale, non ancora giunto a piena maturazione, per via Femminile, attraverso una morte simbolica, si può estrarre dell'Essenza pura, inebriante, prima che non sia più possibile. 

La Frequenza Schumann, ha manifestato in modo chiaro queste nuova intensità delle frequenze( perché, le frequenze sono abbastanza stabili, ma è la loro potenza a variare) in cui la mente deve percepire a livelli più alti. 

Non solo voce, ma frequenza telepatica, in connessione con il sentire di Cuore. 

Di interconnessione tra le parti, anche tra le parti di un corpo metaforicamente smembrato. 

Perché, ricordare, è anche ri-membrare. 

Riportare all'integrita, alla situazione originaria, virginale ( siamo in Luna Crescente in Vergine, infatti, per questo San Giovanni), Monadica, in cui tutte le parti si rimagnetizzano in fusione, in compenetrazione. 

Perché abbiamo imparato a riconoscerle, ad accoglierle, a sublimarle. 

A portarle ad un livello superiore. 

A fare il salto di Ottava. 

È il Femminino ad operare quest'opera del "rimembrare". 

Non solo del ricordare, perché è Mem, quindi anche Memoria, uterina, ancestrale. 

Ma è soprattutto ri-membrare. 

Rimagnetizzare tra di loro, le membra. 

È Iside, a ricomporre il corpo smembrato in 14 pezzi, di Osiride, perché aveva Mem-oria di Osiride, della loro fusione e compenetrazione. 

OSiriDe. 

ISiDe

La S/D, in comune 

Iside che fa parte di Osiride. 

L'energia del Femminino, che può ricompattare, perché è magnetica. 

La testa non ci serve, in questo processo di smembramento e di ricompattamento. 

Non serve nemmeno allo spermatozoo, per creare la vita. 

E il detto, "perdere la testa", in questo senso, è affidarsi e fidarsi ciecamente del Piano Divino che è stato preposto per noi. 

Senza perdere la nostra Essenza, senza riscendere dinuovo nell'abisso. 

Non dobbiamo perdere la testa in quel senso, altrimenti tutto il lavoro fatto, viene vanificato. 

A nulla saranno servite le reiterazioni karmiche. 

Si perde la testa, per volare alti. 

Come dei Folli Innamorati dello stesso Amore. 

Della stessa Vita. 

Fusione della dimensione dell'amore. 

Decollazione. 

Perdita della testa. 

Dei limiti mentali, razionali. 

Ci sono altri orizzonti da sondare. 

Ci si decolla. 

Si offre alla Luna, alla Grande Madre. 

E si decolla. 

In una partenogenesi in cui accogliamo per prima, come in un parto, la nostra stessa testa. 

Tutti si frantuma. 

Noi, al centro del nostro zenit solstiziale. 


Tiziana Fenu 

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