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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

martedì, marzo 19, 2024

💙Equinozio di primavera 2024

 Domani Mercoledì 20 /03/2024, alle 22:24, ci sarà il passaggio all'Equinozio di Primavera.

Come ho già accennato nel mio ultimo scritto, alquanto disturbante e penalizzato in svariati modi, stiamo attraversando un passaggio importante.

Come data, siamo sotto il Sacro Archetipo Ebraico Mem, il tredicesimo, e sotto l'energia dell'Arcano XIII della Morte., accompagnati dalla Luna Crescente in Leone e dall'energia mercuriale, trasmutante di Mercurio. 

Siamo anche nell'ultimo giorno del segno zodiacale dei Pesci, poi, dal 21 marzo si entrerà nel segno dell'Ariete. 

Molto simbolico, questo passaggio, perché abbiamo l'elemento acqua dei Pesci e della Mem, unita, in sinergia, con l'elemento Fuoco del Leone, coadiuvata dal Mercurio alchemizzante di mercoledì.

Inoltre, anche l'orario, è, numerologicamente, molto interessante.

22:24

4:6

4, Archetipo Dalet, elemento terra, Femminino, Arcano 4, Imperatore, anche qui corrispondenza Mascolino /Femminino. 

6, Archetipo Vav, unione degli Opposti, gli Amanti nei tarocchi, perfettamente consono al Mercurio del Mercoledì.

Se poi vogliamo considerare tutto l'orario per intero, abbiamo un 10, Sacro Archetipo Yod, il punto di inizio, il fulcro della creazione, prima lettera del tetragramma divino YHWH.

Infatti, come ho già scritto, ho come l'impressione che l'equinozio di quest'anno, sia come un punto di svolta, perché poi, subito dopo, si susseguono delle importanti date energetiche non indifferenti, a cominciare dal successivo plenilunio in Bilancia, con eclissi lunare, lunedì 25 marzo, per poi seguire, Pasqua e i passaggi delle eclissi, e della cometa.

Nel passaggio  del novilunio in Pesci, sotto il segno dei Pesci, del 10 marzo, sotto l'Archetipo Lamed, il dodicesimo, e sotto l'Arcano dell'Appeso, frequentissimi, come stiamo vedendo abbiamo avuto modo di avvicinarci maggiormente alla verità delle cose( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/03/10032024-novilunio-in-pesci.html?m=0) 

È stato un passaggio molto importante, propedeutico a questo intenso scenario che si prospetta, dall'equinozio in poi 

L'elemento acqua dei Pesci, ha favorito questa prospettiva, pur se scomoda, e, a tratti, dolorosa.

L'Appeso, essendo a testa in giù, è quanto mai vicino all'elemento terra, quindi ha la capacità di vedere da vicino le cose, come in una lente di ingrandimento.

E si acquisisce la misura delle cose, quando le si vede da un'altra prospettiva, molto più vicina alla dimensione materica, ma con una consapevolezza che è frutto alchemico di una iniziazione come quella dell'Appeso, del capovolto, non ci può essere che una rinascita.

Proprio in occasione dell'equinozio di primavera, o per meglio dire, dei due equinozi, pozzo Sacro di Santa Cristina, luogo alchemico, grembo di trasmutazione, di manifesta un capovolto, un'ombra capovolta della tholos del pizzo sacro, ad indicare una nuova vita, una rinascita ( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/09/equinozio-autunno-2023.html?m=0). 

E trovo assolutamente straordinaria, la successione di questi due Archetipi, il dodicesimo e tredicesimo, la Lamed e la Mem, e i loro relativi Arcani Maggiori, Appeso e Morte, in questi due passaggi di Novilunio in Pesci ed Equinozio in Leone. 

Come se ci fosse una progressione, una continuità energetica, che convoglia in questo grande Grembo Cosmico della Mem, in un giorno in cui le energie, le polarità, sono in perfetto equilibrio, e consentono quindi, una rinascita. 

Rinascita che necessita di una morte simbolica. 

È nel grembo della Madre, che la dualità, rappresentata dal glifo dei Pesci, con le due polarità, che non tornano una Vesica Piscis, ma sono in opposizione, benché unite da un cordone ombelicale energetico, trovano soluzione ( il "solvere" della morte) e una rinascita ( il ri-solvere), in forma Monadica, completa, come una Vesica Piscis. 

Come lo stesso simbolo solare che rappresenta il Leone, che si fa portavoce di tutti i simboli solari che si sono succeduti in tutte le civiltà : Ra, Osiride, Eracle, Zeus, e molti altri, fino ad arrivare al nostro Cristo. 

Un Leone, legato al nostro chakra del plesso solare Manipura, il terzo. 

L'autorealizzazione, la manifestazione della nostra vera Essenza. 

Un Fuoco che dobbiamo tenere sempre vivo, sempre acceso, perché ha una forza ascensionale, che punta verso l'alto, che si complementa con l'energia , che ingloba, centripeta, dell'acqua. 

Uno purifica, l'altro radica, fa germogliare, nutre le radici, la memoria, il senso del noi, dell'essere qui, in questo istante. 

Sono nutrimento entrambi, esterno ed interno. 

Condizione necessaria, un asse energetico, di espansione( elementi  e contrazione, come lo stesso ritmo dell'universo. 

Come il ritmo orgasmico che crea la vita. 

Il Fuoco necessita dell'acqua, per non divampare, per essere contenuto e non diventare distruttivo, così come l'acqua necessita del Fuoco, per manifestare la vita. 

Il Fuoco del Cuore. 

Nella Medicina Tradizionale Cinese, il cuore è legato all'elemento Fuoco, i Reni, all'acqua, e sappiamo bene, quanto il filtraggio sia importante per il nostro corpo, ma anche e soprattutto, a livello eterico. 

Cuore si, ma bisogna mantenere il  livello osmotico in equilibrio. 

Saper filtrare bene.

Percepire ciò che è nutrimento, e lasciar andare, o non fare entrare scorie inutili. 

Sto osservando moltissime dinamiche, in questi ultimi giorni. 

Acqua come Mercurio, al primo stadio di trasformazione, la materia che si purifica con un'abluzione metaforica, dopo la morte e putrefazione della prima fase alchemica. 

L'acqua è Energia dinamica, scorre, lava, purifica 

Il Femminino, celebrato da questo equinozio primaverile, la Dea Ostara pagana, chiamata anche Eostre, la cui radice indoeuropea awes-", brillare, richiama l'energia radiosa del sorgere del sole. 

Un equinozio straordinario, altamente sinergico e profondo, in cui si sprigiona l'essenza delle cose, che si trasformano nel loro incontro mercuriale. 

Tutto si amplifica. 

Colori

Sapori. 

Profumi. 

Ci si inebria di questa alchimia. 

Si germoglia. 

Si fiorisce. 

Ci si manifesta. 

In una promessa ierogamica, in un'antica Alleanza, che viene rinnovata, in cui la Dea e il Dio celebrano il loro incontro, la Vita stessa che esplode di Meraviglia e Bellezza. 


Tiziana Fenu 

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Equinozio di primavera 2024





lunedì, marzo 18, 2024

💛19 Marzo Festa del Papà

 Oggi 19 marzo, è la festa del papà, la festa del San Giuseppe cristiano.

Il papà.

Il padre 

"Su babbu", in sardo. 

La  particella lessicale "abbu/ Abu" si trova spessissimo presso i nomi della civiltà sumera. 

Infatti "Abu" deriverebbe dall'accadico "Abu", cioè padre, Avo.

Ma mi viene in mente un' altra parola 

Balbuziente. 

Balbuziente/ babbuziente..ancora babbu. 

Ma stavolta legato al concetto di parola, di Logos. 

"All' inizio fu il Verbo", il Logos Manifestato.

Dio manifestato. 

Ma l'altra parola per indicare una balbuzie è 

" disfemia"

Il suffisso "dis" indica un' alterazione

Trasforma il significato della parola a  cui si lega, nel suo opposto ( disinfettare, disconoscere, dissacrare..)

E la radice "femia" è troppo simile alla parola sarda " femmia", che significa femmina. 

Quindi disfemia significa il contrario della femmina, quindi il maschio , il Padre, il Verbo , il Logos. 

Ma non solo.

Tante sono le parole sumere simili al sardo, la stessa parola Sumeri, rimanda al sardo "su meri", il padrone

"Abu", nel cui nome è evidente l'assonanza con il  Babbu sardo ( e di solito le consonanti iniziali si perdono per strada, quindi ritengo personalmente più probabile che il sardo sia più antico del sumero) era considerato il Dio Sumero padre della vegetazione e della fertilità. 

Il tempio quadrato a lui dedicato è stato ritrovato all' interno della Ziqqurat di Uruk del XX sec.a C., che è quella che ha resistito meglio all'erosione del Tempo ( ne abbiamo una anche noi qui in Sardegna, sul Monte d'Accodi, unica in tutto il Mediterraneo - https://maldalchimia.blogspot.com/2022/07/monte-daccoddigobleki-tepe.html?m=0

-https://maldalchimia.blogspot.com/2024/01/sa-taula.html?m=0) 

Delle montagne artificiali sacre, quadrate, così come il quadrato è il simbolo di Madre Terra, del Femminino. 

La Ziqqurat di Uruk, è quella che ha ben resistito all’erosione del tempo. Dedicata alla dea Inanna (Istar) fa parte dell’Eanna, il Santuario dedicato al dio Anu.

Nel tempio quadrato del Dio Abu ( 2750-2600 a.C.), sotto  il suo altare, vennero rinvenute 12 statuette,  conosciute come "gli oranti di Tell Asmar", con occhi enormi( troppo simili a quelli dei Giganti di Mont' e Prama), con mani giunte come per pregare, di cui 10 sono elementi maschili e 2 sono elementi femminili, con una figura portante, più grande, il Dio Abu, che regge un bicchiere dai bordi a profilo sfasato , che poteva essere sorretto solamente da un Re o una Divinità. 

Forse il  Santo Graal dei  Giganti Semidei, dei primi inseminatori dell'umanità. 

Tra le mani, un vaso simile a quello che ho riportato nell'immagine, con i bordi sfasati,, in clorite verde, trovato a Shahdad, in Iran. 

Ma le decorazioni, non sono forse quelle che rimandano alle decorazioni a Chevron che abbiamo nelle nostre Domus de Janas?

Per esempio, nella "tomba dei pilastri scolpiti" della necropoli di S'ena de cannuja, Bessude, nella Sardegna nord occidentale, a pochi km da Sassari, e nella Domus de Janas a Ossi, in provincia di Sassari, necropoli di Mesu 'e Montes. ( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/03/motivi-chevron-nelle-domus.html?m=0). 

Ma è una decorazione che ritroviamo anche nelle nostre pintadera sarde ( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/04/la-pintadera-sarda-e-un-ancestrale.html?m=0) 

Quindi.

Dodici statuine con le mani giunte che pregano, con gli occhi enormi. 

Dodici, come "su Santu Doxi" e multipli, sempre presente nella nostra Antica Civiltà Sarda, il dodicesimo anello nella tholos del pozzo di Santa Cristina, in cui si manifesta la ierofania del 21 aprile e 21 agosto, i 12  gradini speculari ai 24, sotto) di simbolica Ascensione verso il Divino, e molto altro. 

Dieci maschili e due femminili. 

Il 10 è il numero legato al Sacro Archetipo Ebraico Yod, con funzione "concentrazione". 

È il punto di inizio, quello da cui parte tutto. È la prima lettera del tetragramma divino YHWH, che troviamo anche qui in Sardegna.

Un'energia archetipale, completa, androgina, creatrice, divina. 

Il numero due, è invece, legato al Femminino la Beth, con funzione "contenitore". È il Grembo Cosmico, della Dea Madre. 

Quindi abbiamo  simbolicamente, la rappresentazione di entrambe le energie creatrici, maschile e femminile. 

Sono in atteggiamento di preghiera. 

Le braccia ad angolo, per convogliare energia, le mani raccolte, e la coppa del dio Abu, sul chakra del Cuore. 

Se pregano, vuol dire che parlano, che manifestano. 

Che emettono parola, verbo. 

Balbettare. 

Si puo' chiamare anche Disfemia. 

Dis- femia. 

Due femmine. 

Forse due femmine che ripetevano le preghiere pronunciate dai maschi, guidati dal Dio Abu. 

Un dio Abu-Babbu, alto, imponente, un Gigante, con gli occhi a doppia pupilla, come i nostri Giganti. 

"Dus femmiasa chi sighianta su babbu"

"Due femmine che seguivano il babbo'

Due femmine, che nella loro particolarità di essere volutamente "balbuzienti", ripetevano in disfemia ( con un parlare, un verbo, maschile, contrario quindi alla loro parola femminea) il Verbo del Padre/Babbu/ Abu

Consacrando queste parole, queste preghiere, magari attraverso "su binu" ( il vino) consacrato, come in un Sacro Graal in un rituale sacro, attraverso le loro 12 presenze.

"Binu" ( vino in sardo), molto simile alla parola "biu", che significa vivo. 

E "biu", e uguale al "vedo". 

"du biu", "lo vedo"

Su Binu, il vino, sacro, santificato, che rende vivi, che consente di vedere. 

Realmente. 

Il sangue di vita eterna. 

Il significato intimo, esoterico, simbolico dell'Eucarestia è questo. 

E questa, sembra una primordiale funzione eucaristica, santificata attraverso questi 12  officianti, il cui numero, ridotto, è un 3, un numero sacro di manifestazione divina, spirituale

I dodici apostoli che celebrano attraverso il loro Logos ritualistico verbale, il Logos divino , guidati da su Abu/Babbu terreno, padre delle piante e della vegetazione, Dio della fertilità

Con quelle "dus femmiasa"(due femmine) che facevano da coro balbuziente e ripetitivo per potenziarne il potere verbale liturgico. 

Oggi il mio pensiero va a quel Dio terreno, che è nostro Padre/Babbu/Abu, Dio della fertilità e della vegetazione, celebrato fin da tempi antichissimi. 


Tiziana Fenu

©®Diritti intellettuali riservati

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19 Festa del Papà Marzo










domenica, marzo 17, 2024

💙Il Serpente Piumato ed eclissi 8/4/2024

Lettura senza asterischi nel mio blog. 

 La data dell'8 aprile, dell'eclissi solare, si avvicina, e si avvicina anche il periodo in cui si potrà vedere la cometa 12P Pons Brooks. A riguardo, ho già accennato a qualcosa nei miei ultimi post, e vorrei aggiungere delle considerazioni, per questo evento molto particolare 

Pare che questa cometa, sia talmente intensa, che potrebbe risultare visibile proprio per l'8 aprile. 

È già stata battezzata la cometa verde, o cometa del Diavolo, e anche il nome 12P Pons Brooks, è  un richiamo al 12, che abbiamo visto come sia una costante, nel panorama di tutto ciò che sta accadendo ultimamente, con una propria simbologia, che rimanda all'Arcano Maggiore dell'Appeso e all'Archetipo Lamed, con funzione "misura". 

Andando a ritroso, mi sono resa conto che le azioni più penalizzati, create ad  hoc dagli "emulatori mistificanti", con deliri di onnipotenza, come stiamo vedendo, hanno sempre una componente 12 o 21.

21 è Archetipo Shin il fuoco Sacro, purificatore, e Arcano Maggiore del Mondo. 

Fuoco Sacro, che è legato alla terza fase della trasmutazione alchemica, la Rubedo, la purificazione, che segue la fase della Nigredo e Albedo. 

Ritornando alla cometa, che hanno definito verde, dalla lunga barba verde, nell'iconografia mitologica di molte civiltà è stata accostata spesso all'immagine di un drago /serpente verde. 

Anche la parola cometa, in Ghematria, corrisponde al 12( 57=5+7=12), guardacaso, ma mai per caso. 

E, come avevo già scritto, il serpente per eccellenza quello che simboleggia la Kundalini, con potere di guarigione o dannazione è il serpente di Mosè. 

Il Serpente di Bronzo di Mosè, che da neonato, fu abbandonato nel Nilo in una cesta tenuta insieme da corde, a cui ho già fatto riferimento nel mio scritto su Kate Middlenton

( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/03/kate-middlenton.html?m=0), in quanto vi è un reticolo di rimandi veramente impressionante, nell'ottica di uno sviluppo globale degli eventi. 

Il Serpente di Bronzo di Mosè veniva chiamato Nehushtan. 

Nehushtan in Ghematria inglese, corrisponde a 660, quindi 12

L'ombra dell'eclissi coprirà una distanza di 120 km

E, la parola "ombra", In Gematria è proprio 120, e indica la vita mortale degli uomini", e ancora 12.

Un serpente d'ombra, che sembra proprio in correlazione con il serpente rappresentato dalla cometa. 

La correlazione con il serpente verde mi ritorna  in modo intenso, perché ne avevo già parlato in un mio post, riguardo la presenza, qui in Sardegna, di un antichissimo monolite, che secondo me, rappresenta proprio un serpente a tre anse, riconducibile anche all'antico simbolo della tribù dei Dan, gli antichi Shardana, coloro che protessero proprio Mosè durante la figa dall'Egitto. La tredicesima tribù ribelle, gli adoratori del Serpente 

Scrivevo ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/10/il-monolite-di-mamoiada.html?m=0) 

"Un serpente con tre anse, conosciuto in ambito mesoamericano, tra le civiltà dei Maya e degli Atzechi, con il nome di "Serpente piumato", di cui la testimonianza più antica, si trova nel tempio di Teotihuacan, nel Messico centrale, risalente al 200 a.C., ad esso dedicato. 

Veniva considerato come un Maestro Spirituale, colui che porta la civiltà tra gli Umani, coloro che appartengono alla generazione del Quinto Sole, il sole del movimento, del tempo cronologico, sopravvissuta a tante catastrofi. 

Il mito di questo Serpente Piumato, influenzerà tutte le civiltà posteriori, e partirà proprio dal tempio di Quetzalcoatl, il primo della Mesoamerica, la piramide tronca con 7 piattaforme sovrapposte, dove è presente anche la testa di Tlaloc, il dio atzeco della pioggia. 

Quindi, acqua e fuoco insieme sinergia fonte di vita. Un tempio dedicato alla fertilità, dove compaiono 365 teste del Dio Tlaloc, e segni di calendari lunari di 260 giorni. Interessante notare come il numero 4 fosse cosmogonicamente importante, come le quattro divinità che reggevano i quattro angoli del mondo, considerati come il Sole, e che il quarto Sole era rappresentato dalla dea dell'acqua. 

Quattro, come i vertici degli ingressi quadrati delle Domus de Janas, elemento femmineo per eccellenza, il cui centro è il quinto elemento delle diagonali che si intersecano, dove vi è il fuoco vivificante della creazione. È l'Essenza del Serpente Piumato stesso. 

Il glifo più sacro che possa rappresentare il serpente piumato è quello che rappresenta le acque di fuoco, detta anche Croce di Quetzacoatl, molto simile al concetto di unità monadica "acqua/fuoco" tipico dell'antica Civiltà sarda. 

Le acque bruciano perché sono infuocate. 

Le ha infuocate lo stesso Serpente piumato per espiare una colpa di lussuria, ed è poi ascesso al cielo, sotto forma di Venere. 

Ha sfidato le leggi fisiche per salvare il cosmo, e fare dell'acqua e del fuoco gli elementi primari di vita. 

Come nell'antica Civiltà Sarda, dove l'essenza, la Creazione è nell'equilibrio di questi due elementi, fuoco e acqua, sole e luna, maschile e femminile. 

Ma questo serpente piumato, simbolo della Creazione, perfetto equilibrio tra acqua e fuoco, non trova forse, con le sue tre anse, rappresentazione compositiva in questo stesso monolite? "



Tenete presente che il giorno dell'eclissi sarà 

un  8/4/2024, quindi un 8/4/8, un 20, archetipo Resh

Un numero 4 ripetuto 5 volte

La materia( 4) unità allo spirito, alla dimensione eterica (il 5).

Esattamente come la simbologia della croce di 

Quetzalcoatl, del Serpente Piumato, perché il numero 4 e il 5 erano importantissimi per gli Atzechi. 

Il numero 4, legato alle direzioni cardinali, e ai 4 reggenti del mondo, i Tetzatlipoca, che soprassiedono a 4 creazioni e relative distruzioni. Secondo il mito, essi fungono da “sole” durante la loro reggenza e il quarto sole fu quello della Dea dell’Acqua. 

Il tardo mito del Quinto Sole nato a Teotihuacan dalla cooperazione di tutti gli dei, è noto come il Movimento e d è simbolicamente il numero 5, il centro della croce dei quattro punti cardinali, il quinquonce, i 5 punti nella croce, che riunisce in sé i quattro elementi primordiali che avevano impersonato i quattro soli precedenti.

Il Movimento è rappresentato dalla croce di 

Quetzalcoatl, e il Quinto sole nacque a Teotihuacan in seguito al sacrificio di tutti gli dei precedenti e di una divinità minore, il Purulento. 

Il Serpente è legato al Fuoco, che distrugge per creare vita. 

Numero 5 che è anche riferito a Venere, che è considerato il pianeta gemello della Terra, quindi un riferimento al serpente piumato, che era identificato con Venere, che nel suo percorso pentacolare, a 5 vertici, crea, nell'arco di 8 anni un tragitto ciclico nel cielo.

Saremmo sotto il Sacro Archetipo Resh, la testa, sotto l'energia dell'Arcano Maggiore del Giudizio, lunedì, giorno lunare, del Femminino, quindi anche di Venere, con novilunio in Ariete.

L'accostamento tra Serpente Verde Piumato e la Resh, è preciso come un incastro di puzzle, 

Il Serpente Piumato, nella mitologia peruviana, consente la ricreazione del mondo, dopo 4 distruzioni. 

E ritorna, su questo punto il 4 moltiplicato 5 dell'Archetipo 20 della Resh, del giorno dell'eclissi, come se fosse la quinta ricostruzione,  di cui Quetzalcoatl, il Serpente Piumato, fa il dono, agli uomini, del Tempo, del Quinto Sole. 

Quinto Sole che corrisponde all'anima umana, Venere, che ascende al cielo dopo aver attuato questa redenzione ed espiazione  presso gli umani.


Tenete presente che la potente dea Ninlil( che, come la dea Ninḫursaĝ-- https://maldalchimia.blogspot.com/2021/11/statuina-oannes-neo-sumera.html- che ho nominato nel mio scritto sul segno di Giona-hanno la stessa radice in comune con Ninive) dalle sembianze di serpente, era la consirte del dio Enlil, che con  Anū ed Enki costituivano la triade divina che governava il Cielo, la Terra e l'Oltretomba o, alternativamente, il Cielo, l'atmosfera e la Terra.

Come dee della terra e dell'acqua ( pesce/serpente /drago) ..ricordiamoci che siamo nell'anno del Drago verde, simbologia che si accosta perfettamente al serpente verde, sono dee archetipali potentissime. 

Siamo in un anno 8, tutto al Femminino, come ho già scritto tante volte. 

Un 8, che è anche simbologia della Farfalla, della trasmutazione profonda 


Qui si apre una particolare correlazione e sincronismo.

Dal profilo di Monica Vacchelli( https://www.facebook.com/share/p/MxDPqx25rkEN9X3L/) che in data 17/16, scatta una foto straordinaria del cielo con delle sfumature di blu, interpretate da Anna della pagina *Universo della radionica due"( https://www.facebook.com/share/p/Ap9VQwbafAAHwD6r/), come una livrea di pavone. 

Io ho visto l'immagine ore dopo sul tardi, e ho trovato subito una correlazione alchemica con l'Eclissi solare. 

Vi riporto il mio commento

"La coda di pavone ha una corresponsione alchemica con la fase della "coagulazione" o "fissazione", fase successiva all'Albedo, e che prelude alla Rubedo. 

È una fase di transizione in cui la sostanza volatile si stabilizza in una forma più solida, non più sottoposta all'azione destrutturante del fuoco. 

Dopo la destrutturazione, il "solve", si deve passare al "coagula", e questo avviene per opera del Femminino, del Mercurio ( è Iside a ricomporre Osiride), e si realizza così, la ierogamia tra opposti, tra cielo e materia. 

È trasmutazione concreta. 

La cosa curiosa è che un processo legato, alchemicamente, anche all'eclissi solare ( molto attesa quella dell'8 aprile, per questo sto leggendo riguardo le eclissi, dal punto di vista alchemico), che viene rappresentata come il sole che si cala nel mare, nel Femminino alchemico mercuriale, e da questo, nasce la vera eclissi solare, rappresentata con la cosa di pavone ad arcobaleno, che appare in seguito a questa "coagulazione". 

Direi che il messaggio è molto chiaro, e in perfetta sincronicita' con ciò che deve essere trasmutato, accolto e risolto.

Tutta la simbologia riguarda il Femminino ( il colore blu)  che rappresenta la vita lunare che  finisce completamente, il cui spirito ascende in cielo. Ha compiuto il suo lavoro alchemico di fissazione.

Analizzando la simbologia dell'ora dello scatto, (17:16), se prendiamo i due numeri separatamente, vediamo il 17 come Sacro Archetipo Ebraico Phe, con funzione espansione. 

È il Femminino che, essendo Forma, verbo, consente l'espansione dell'energia mascolina.

Il 17 è Arcano Maggiore della Stella, quindi ancora Femminino

Se poi vogliamo sommare 1+7, mi da un 8, Archetipo Heit, ancora Femminino, con funzione riparo. È il Femminino che custodisce, come un grembo, che offre riparo e protezione. Il numero 8 è associato, come Archetipo, alla stella a 8 punte, simbolo ancestrale dei primi sacri Femminini,  specie in ambito Mesopotamico Ishtar, Astarte, Inanna..

Anche qui in Sardegna è una simbologia archetipale importantissima, tanto da essere rimasta nei nostri antichissimi e stipendi rosari sardi.

Inoltre il numero 8 è legato all'Arcano della Giustizia, un Femminino molto potente.

Sulla simbologia del numero 8 ho già approfondito a riguardo, quando ho parlato della simbologia di questo anno 8.

Sul numero 16, vediamo che è correlato all'Archetipo Ayin, con funzione "corrispondenza". "Come sopra, così sotto". Macrocosmo e microcosmo.

Arcano Maggiore della Torre, ciò che non serve, viene distrutto, restano le fondamenta, che devono essere solide

Se poi vogliamo addizionare 1+6, abbiamo un 7.

Sacro Archetipo Zain, funzione eternità. Consapevolezza di essere coscienza eterna  ed universale.

Ma 7 anche come percorso iniziatico, progressione, spostamento, avanzamento, come l'Arcano VII del Carro, che indica anche cambiamenti

Sommando, invece, il 17 con il 16, cifra per cifra, abbiamo un 15.

15

Archétipo Samech, funzione pressione.

Un'energia che fa pressione, affinché la nostra Essenza divina si manifesti.

Ma il 15 è soprattutto un numero sacro legato alla Fertilità, come giorno centrale di un ciclo lunare e Mestruale 

È il giorno dell'ovulazione, quindi il giorno più fecondo per la Creazione, celebrato fin dai tempi antichissimi, soprattutto nei Misteri Isiaci.

Il 15 corrisponde anche all'Arcano Maggiore del Diavolo.

Che può anche tentare, ma offre sempre, essendo comunque stato creato da Dio, così come Dio comanda, il libero arbitrio, la libera scelta.

Nessuno ci obbliga, né al bene, né al malé.

Direi che tutto è sorprendentemente consono all'interpretazione della fase alchemica di "fissazione" e coagulazione, e soprattutto, legato comunque al Femminino".


Capite?

La simbologia alchemica è la stessa.

Venere che ascende, nel Serpente piumato, e il Femminino alchemico, la vita lunare, che  finisce completamente, il cui spirito ascende in cielo. 

Ha compiuto il suo lavoro alchemico di fissazione.

Venere/Quetzalcoatl, si è fatta sacrificio, ha reso sacro questo momento di ierogamia tra le due polarità, e ascende al cielo. 


Teotihuacan, in Messico, in cui si diceva fosse nato il Quinto Sole, costruì subito la Piramide del Sole e quella della Luna, su un'asse nord-sud, conosciuta come "il viale dei Morti", che collegava le due piramidi, costruita in modo da simbolizzare il cammino ascendente dello spirito umano, verso la vita vera. 

Vita che può scaturire solo da elementi opposti:  acqua e fuoco. 

Il percorso che gli adepti percorrevano rappresentava l’ascesa del Serpente Piumato da Oriente fino al Sole, dove si era recato scendendo agli Inferi, per poi ricongiungersi all’Universo, all’Uno Cosmico. 

La città di Teotihuacan comprende il Palazzo della Farfalla, simbolo di trasmutazione, legata al Quinto chakra della Gola, Vishudda, governato proprio da Venere, in correlazione all'apparato riproduttivo femminile, quindi al concetto del Femminino, venusiano, e al concetto di vita e il tempio del Serpente Piumato (o Quetzalcoatl), la cui scalinata è decorata con teste di serpente che fuoriescono da un petalo con 11 penne stilizzate( tenete presente che anche la Costellazione del Pavone ha 11 stelle..)

Il quinto sacro Archetipo Ebraico, la He, ha proprio funzione "vita". 

Il giorno dell'eclissi, sarà un Archetipo Resh, 20

Un "4 x 5". 

Due numeri importantissimi per gli Atzechi, nella cosmogonica della costruzione e ricostruzione. 

Il numero 4, legato alle direzioni cardinali, erano oggetto di culto e assegnatarie di uno specifico colore in quanto si pensava che vi fosse una divinità reggente per i quattro angoli del mondo. 

Queste divinità erano figlie della coppia divina, ed erano i Tetzatlipoca, che soprassiedono a 4 creazioni e relative distruzioni. Secondo il mito, essi fungono da “sole” durante la loro reggenza e il quarto sole fu quello della Dea dell’Acqua ( è piovuto, e sta piovuto tantissimo, in quest'ultimo periodo). 

Il tardo mito del Quinto Sole nato a Teotihuacan dalla cooperazione di tutti gli dei, è noto come il Movimento, ed è simbolicamente il numero 5, il centro della croce dei quattro punti cardinali, che riunisce in sé i quattro elementi primordiali che avevano impersonato i quattro soli precedenti.

Il Movimento è rappresentato dalla croce di 

Quetzalcoatl, e il Quinto sole nasce a Teotihuacan in seguito al sacrificio di tutti gli dei precedenti e di una divinità minore, il Purulento. 

Quetzalcóatl e Tezcatlipoca, suo fratello, cooperano tra loro e creano insieme il sole, il primo uomo e la prima donna, il fuoco e gli dèi della pioggia

I glifi più sacri legati al Serpente Piumato sono “Acque brucianti” e la “Croce di Quetzalcoatl”, o croce di Sant'Andrea, simbolo della materia, al cui centro, il quiinto punto, vi è l'Essenza divina, l'unione tra materia e spirito, che consente la creazione. 

Acqua e Fuoco come agenti creatori. 

Un percorso iniziatico, quello che propone il serpente piumato, per bruciare l'ego, per ascendere e riunirsi alla Coscienza dell'uno. 

Un percorso per bruciare tutti i falsi dei precedenti. 

La metafora delle acque bruciati, è per indicare che l'ascensione arriva quando si alchemizzano le due polarità, e si trascende la dualità, creando così gli Uomini della nuova umanità. 

Teniamo presente che questo concetto di rinascita e resurrezione, è profondamente legato alla simbologia del Serpente Piumato. 

Ogni anno, nella piramide a gradoni di Kukulkan detta anche “El Castillo”, con imponenti scalinate che corrono lungo i quattro lati fino alla sommità,  durante l'equinozio di primavera e d'autunno, il sole crea un'illusione ottica per cui sembra che un serpente piumato salga e scenda le scale. 

L'equinozio di primavera, quest'anno, sarà di Mercoledì 20 marzo, in luna crescente in Leone, Archetipo Mem, il tredicesimo, Arcano Maggiore XIII della Morte. 


Guardate che coincidenza. 

Il Serpente Piumato, quest'anno, si manifesta in un giorno equinoziale, mercuriale, alchemico, che unisce il Fuoco del Leone, e l'Acqua della Mem. 

Si crea proprio quell'acqua bruciante, caratteristica proprio del Serpente Piumato, necessaria, attraverso la Morte, presente come Arcano Maggiore, necessaria per la rinascita. 

Sembra che lo spartiacque, sia segnato proprio dall'equinozio di Primavera, che crea le condizioni alchemiche necessarie per affrontare la prima eclissi, la Pasqua di Resurrezione, e infine il giorno dell'eclissi solare totale dell'8 aprile, che sarà intensissima, per i motivi che ho già spiegato nel mio precedente scritto ( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/03/eclissi-842024-il-segno-di-giona.html?m=0) 


Io trovo che questa corrispondenza sia straordinaria, perché parla di una nuova coscienza Cristica, che arriva fino alla testa, alla testa del serpente, alla Resh.

Viene quindi elaborata, consapevolizzata.

Come Giona che si consapevolizza della sua missione di redenzione nella città di Ninive

Durante l'Eclissi, ben 8 città di nome Niniveh, saranno coperte dall'ombra del Serpente dell'eclissi, come ho approfondito nel mio scritto a riguardo ( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/03/eclissi-842024-il-segno-di-giona.html?m=0). 

8 è il Femminino, Archetipo Heit, riparo, grembo, Arcano maggiore della Giustizia. 

Si deve processare, anche a livello mentale, il senso del Giusto, del Bene. 

Si discerne, con estrema consapevolezza, tra Bene e Male.

Si crea una connessione tra cielo e terra, come nel simbolo dell'infinito.

L'ombra permette di localizzare la luce.

Il Serpente, permette di vedere, di acquisire il senso della scelta, del Giusto. 

Una simbologia archetipale estremamente interessante, che si manifesta in questi eventi, equinozio, eclissi dell'8 aprile,  e passaggio della Cometa, in modo particolare 

Teniamo presente che Lunedì 25/3/2024 abbiamo un  plenilunio in Bilancia,  e un'eclissi lunare penombrale. Archetipo 18, Tsade', apparente divisione, coscienza Frattali divina, e  Arcano della Luna. 

Bilancia, equilibrio, quello richiesto dall'equinozio, dal serpente piumato con la sua acqua bruciante, prima della rinascita e resurrezione pasquale, Pasqua, domenica 31/3/2024 luna calante in Sagittario. Quindicesimo Archetipo Samech, Arcano Maggiore del Diavolo

Fertilità e scelta. 


La simbologia del serpente è fortemente legata alle eclissi. 

Gli antichi Egizi credevano, che proprio durante le eclissi, un grosso serpente, sempre a tre anse (simbolo di nascita /morte /rinascita), di nome Apopi, incarnazione della tenebra e del male, del Caos, ingoiasse il sole, per poi risputarlo  pochi minuti dopo, intimorito dal popoli, che con urla e baccano, scongiurava la scomparsa del sole. 

Apopi è in antitesi con la Dea Maat, che rappresenta l'ordine, la verità e il Giudizio, e non solo rappresenta tutte le creature strisciati e velenose, ma anche i vermi( cosa vi ricorda?) che assumono, nella dimensione metaforica egizia, un'accezione totalmente negativa, non solo come distruttori di semi, ma divoratori ultimi dell'uomo. 

Un essere disgustoso  che può distruggere l'integrità dell'uomo, sia da vivente che da morto, e che poteva inficiare anche il rito della mummificazione, condannando il defunto ad una seconda morte, quella del corpo fisico.. 

Si combatteva la pericolosità di Apopi, anche nelle sue varianti da verme, con rituali vari, compresi quelli con l'inchiostro verde( e ritorna il verde del serpente verde) su papiro, per poi bruciare tutto con il fuoco di candele. 

Era necessario neutralizzarne lo sguardo, decapitarlo, o acceccarlo, perché con lo sguardo creava le eclissi

Indovinate un po'? 

Anche il nome Aphopi, in Ghematria è un 390, quindi un 12(  3 +9)

Vi è tantissima simbologia intorno a serpenti e draghi come divoratori del Sole, poiché le eclissi erano estremamente studiate, nelle antiche civiltà. 

Ma, nonostante fossero temute, dal punto di vista alchemico, sciamanico, esoterico, il Sole nero, rimanda alla sua congiunzione con la Luna, quindi ad un matrimonio mistico.

Il "sol Niger", legato alla fase della Nigredo, la prima fase di "annerimento" delle tre fasi alchemiche, che producono la pietra filosofale. 

La fase nera ( Nigredo), bianca( Albedo) e rossa( Rubedo). 

Il sole nero, privato della sua luce naturale e visibile, spalanca un portale iniziatico verso dimensioni ultra terrene, quindi verso una conoscenza iniziatica. 

Vi è una ricchissima simbologia numerica e archetipale, veramente straordinaria, nei prossimi passaggi, a cominciare da questo Equinozio. 

Ci sono dei rimandi incredibili dettati da un Intelletto che ci prescinde, e che ha come scopo, quello di aprirci gli occhi, di portare ad un livello superiore la nostra Consapevolezza, e farla diventare Coscienza, con la stessa frequenza della Coscienza Divina. 

Un Intelletto che si avvale del linguaggio con il quale ha codificato la nostra dimensione. 

Il linguaggio dei numeri, delle Geometrie. 

E tutto, coincide sempre perfettamente.

E per quanto gli emulatori di queste Geometrie Divine, tentino di mistificare e di spacciare per "volontà divina", ciò che non è, restano soltanto degli emulatori, privi, monchi, vuoti, di un qualsiasi minimo attributo, per chi conosce il Sacro Linguaggio della Geometria Divina. 

Ciò che ho esposto, non è che la punta dell'iceberg. 

Sta cambiando tutto molto velocemente. 

I rimandi, sincronismi e corrispondenze, si fanno sempre più fitti, tanto che la mente fatica a processare il tutto, ed elaborarlo in forma comprensibile. 

Ciò che posso dire, è che siamo guidati e protetti. Stiamo assistendo ad un qualcosa che va oltre l'agire umano, per quanto si sforzino di manipolare e pilotare. 

L'Universo ha i suoi strumenti, Sacri, inattaccabili.

Verita pura. 

Dobbiamo sintonizzarci su di essa, che ha una vibrazione altissima. 

Non conta niente altro 

Con infinita gratitudine sempre. 


Tiziana Fenu 

©®Diritti intellettuali riservati 

Maldalchimia.blogspot.com 

Il serpente piumato ed eclissi 8/4/2024





 


sabato, marzo 16, 2024

💛Nuraghe S'Uraki/decagono /radiostesia


Dalla pagina del fotografo Fabrizio Bibi Pinna ( https://www.facebook.com/share/p/Uao1qdwNB8hrP3zE/), link, immagine e didascalia
"8.000 nuraghi circa presenti in tutta l'isola, eppure se mi dovessero chiedere quale vorrei vedere completamente scavato e ripulito non esiterei un solo secondo... sceglierei lui, il capolavoro di San Vero Milis.
Nuraghe s'Uraki ❤️ un nuraghe complesso con un antemurale circolare da 10 torri ❤️ la perfezione assoluta.
Potete seguirmi anche su Instagram dove troverete tantissimi altri scatti 😊

https://www.instagram.com/fabrizio_bibi_pinna?igsh=eWJqaWVtYW9jdXNv&utm_source=qr"

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Mie personali  considerazioni a riguardo.
Come ho scritto nel mio commento, la simbologia è evidente..
Trattasi di un tempio sacro, come i nostri trilobato più importanti, il Santu Antine e il Losa, di cui ho già approfondito, che hanno parametri e Strutture che fanno parte della Geometria Sacra
Qui abbiamo 10 torri, disposte su una conformazione circolare.
Il numero 10 è in correlazione al Sacro Archetipo Ebraico Yod, prima lettera del tetragramma divino YHWH, qui, diffuso come Yh/YHWH.
10 come i dieci bottoni de "sa buttoniera" dei costumi di Ittiri, che ancora oggi tiene viva la simbologia di quei 10 solchi altamente simbolici, tracciati sulla protezione dell'avambraccio del Gigante Arciere di Mont'e Prama ( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/04/costume-ittiri-e-gigante.html?m=0)
Il numero 10 come lo schema dei sigilli di Tzricotu, che ricalcano l'Albero della Vita, con le sue 10 Sephiroth ( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/12/sephiroth-tzricotu.html?m=0)
Una struttura che ricalca la geometria del decagono, con i suoi 10 lati, la figura geometrica che maggiormente si avvicina alla circonferenza, e quindi a quell'idea di perfezione divina, cosmica, celeste.
Decagono, che nei suo angoli interni, presenta angoli a 72 °, e al vertice centrale, un angolo a 36°,che, come ho scritto tante volte, sono peculiari, sia dell'ingresso dei nuraghi, sia, in particolare, ma con riscontro anche in altre strutture, nel nostro pozzo Sacro di Santa Cristina.
Misure auree, quindi, legate alla Geometria Sacra.
72 > 9
72 > 9
36 > 9
3 x 9 = 27 > ancora un 9
Il 9 è la Teth, nono Archetipo, il grembo della creazione, il Femminino.
È molto interessante sottolineare come il decagono sia  un circuito radionico che serve per modificare la frequenza di qualcosa in quella di qualcos'altro.
È uno degli strumenti più preziosi per il rabdomante e il radioestesista.
Sappiamo bene quanto il culto dell'acqua sia importante, nella nostra Antica Civiltà.
Un'acqua considerata Sacra, guaritrice, terapeutica, strumento alchemico di trasmutazione, veicolo di ierofanie che amplificano la presenza del Divino nella materia.
Lo stesso strumento dei rabdomanti, ha una forma di Y.
Una Y che una radice astrale, e che quindi, energeticamente, collega cielo e terra, in quanto è via astrale di rinascita, come ho scritto in passato
"La struttura ad Y nelle rune celtiche ( .. e mai dimenticare che parlare di celti, é parlare anche di Antichi Sardi) rappresenta la Runa Algiz, che viene chiamata "orma del Cigno". 
Infatti in antico germanico, "alkaz", significa "cigno". 
[...] E proprio il Cigno, abbiamo visto, come sia strettamente legato, come disposizione "triangolare/ad Y" stellare, e come fonetica, al "Cygnus" "cunnus" (in latino, "cunnu" in sardo), che riproduce il Sacro Graal uterino, nutrimento immunitario, poiché indica la Croce del Nord, la stella Polare, che porta alla salvezza, alla protezione e alla sicurezza.
Quindi, il Cigno, è rappresentato da una Runa Algiz che è a forma di Y triadica.
Cigno che era animale Sacro alle Walkyrie, le Donne Sacerdotesse, come le Janas. 
Cigni, che sono in stretta correlazione con i Tuatha De Danaan, (e ritorniamo agli Shar-Dan, agli Antichi Sardi), simbolo di saggezza, purezza, Fedeltà.  
Legato ai tre elementi dell'acqua( dove nuota), dell'aria (dove vola) e alla terra( dove si posa) 
Ma, il cigno, rappresenta soprattutto il Fuoco del Sole, da cui trae il suo potere per padroneggiare gli altri tre elementi, che entrano in comunicazione tramite esso. 
-Il Cigno "Fuoco/Nur"
Il Nur di Nuraghe, che è Cigno/Cono/Cunnus/ut*ero/Fuoco
Perché, come ho già spiegato in un mio precedente post, è il Fuoco/Athanor femminile, che consente la creazione, come un calderone .
Il Cigno simbolo del Santo Graal, del Sacro Femminino, e della sua cavalleria mistica di protezione della Rosa Mistica, incarnata poi, nell'Avatar della Maria Maddalena, come altre prima di lei, Iside, e tutte le Dee Madri a partire dal Paleolitico , I Templari, con la T del Tau, che è un adattamento della Y iniziale, come simbolo degli Iniziati, e della coppa della Conoscenza, del Sacro Graal, di cui il Femminino, il Cygnus/Cunnus, è depositario "

E, a proposito di" Nur", vediamo come lo stesso nome Uraki, abbia il sé la particella "Ur", che significa Fuoco Sacro.
Un Fuoco alchemico, capace di trasmutare, di guarire.

Ma anche, via di rinascita, la Y, la Yod creatrice, decimo Archetipo,  da cui parte tutto, tutta la creazione ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/03/la-y-taurina-di-ascensione-lungo-la-via.html?m=0)
"Sirio/cintura di Orione/pentagono-pentacolo della stella Aldebaran e Pleiadi", con uno snodo a Y che si dirama esattamente tra la traiettoria sulle Pleiadi, e il corno superiore del Toro (passando per la sua stella beta Tauri, chiamata anche Elnath) tracciando un Y che risulta avente il corno sinistro più corto. 
Ecco rivelato il mistero sulla Y, sempre così presente, nella nostra Antica civiltà sarda, come scrittura e simbologia, rappresentata sempre con la stanghetta sinistra più corta. Così come è rappresentata anche la protome taurina, il torello, sempre con il corno sinistro un po più corto. 
Perché riproduce fedelmente, la via astrale, la Y dell' Ascensione divina, attraverso il portale Aldebaran del terzo occhio".

Quindi, questa conformazione di questo straordinario nuraghe, che con le sue 10 torri, richiama, sia un Archetipo importantissimo, la Y taurina /ut*rina, Matrice cosmica di tutta la creazione, evidentissima soprattutto nelle nostre Tombe dei Giganti, ma presente anche come antica scrittura sarda, come decorazione nei manufatti, e in molti altri contesti,  sia un decagono, che, a livello radionico è ricco di magnetismo, di risonanza energetica, di frequenza.
Il decagono, carica, amplifica in potenza energetica, ciò che è all'interno.
È veicolo di armonizzazione energetica.

Nuraghi generatori di energia, come la stessa valenza alchemica dell'Archetipo Yod.
Mi ricorda, nella struttura, anche un magnetron, che è un generatore di energia.
Nuraghi riflesso dell'energia cimatica

Tutto è Energia, suono, vibrazione.

Conformazioni naturali che propagano le vibrazioni. Argomento che ho già affrontato.
(  https://maldalchimia.blogspot.com/2023/10/nuraghi-e-cimatica.html?m=0)
Perché sono  lo stesso riflesso dell'energia dell'universo ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/05/i-nuraghi-riflesso-dellarmonia-musicale.html?m=0)
"La musica delle sfere, che in sezione, risultano come cerchi concentrici, come risultano i nuraghi, dei coni come delle sfere concentriche che si restringono verso l'alto.
Sulla cui Sommità si celebra il fuoco, il Sole, indispensabile per la realizzazione dell'armonia, perché è la nota centrale che armonizza il cosmo, da una nota all'altra, poiché si credeva che il cosmo fosse una scala musicale dove i suoni più acuti sono assegnati a Saturno e al cielo delle stelle fisse. 
[...] Vi siete mai chiesti perché su Componidori della Sartiglia ha questo nome? 
Perché è un demiurgo  "compositore", che armonizza gli animi degli umani perché ha composto, armonicamente e secondo precisi parametri aritmetici e musicali, il cosmo, come un musicista. 

Sfere planetarie che compongono il paradiso dantesco, e che Dante chiama "cielo di pietra", nonostante la loro composizione eterea, perché è proprio la materia, dotata di moto circolare ed eterno, a giustificare l'esistenza di una musica celeste, determinata, appunto, dal moto perpetuo dei pianeti. 

I nuraghe sono un riflesso di queste sette sfere concentriche celesti, che si riflettono nell'elemento acqua, parte costitutiva dello stesso nuraghe, nur, fuoco e Nun, acqua, simbolo anche della discendenza Atlantidea, di cui la stessa Atlantide svetta su 6 circonferenze concebtriche di acqua e di terra, per riflettere la perfezione divina dei 7 pianeti allineati nell'equinozio di primavera, simbolo di rinascita e di creazione. 

Acqua e Fuoco celebrati e officiati nei nuraghi, come Gemelli divini imprescindibili. 
Tra l'altro, la stessa acqua è veicolo primario delle vibrazioni, ed esprimono anche sulla terra, quel movimento armonico vibrazionale delle sfere celesti. 
Sappiamo bene che l'acqua vibra, reagisce alle vibrazioni. 
In una struttura altamente energetica, come un nuraghe, altamente androgina, è chiaro che fossero presenti entrambi gli elementi, acqua e fuoco, come é in tutta la koine' concettuale e simbolica dei nostri Antichi Padri e Madri, in una civiltà, dove il culto dell'acqua, domina, insieme al culto del Fuoco. 
È la sinergia degli Opposti, che segna, con i suoi cicli, la ruota del tempo, del divenire. 
Anche i nuraghe segnano il tempo, sono anche calendari, con i loro cerchi e meridiani sulle linee equinoziali e solstiziali. 
Una forma perfetta, quella circolare, che esiste, ontologicamente, prima della stessa creazione  del cosmo. 
Sono armonia musicale. Sono il riflesso della stessa struttura primordiale a collina, che è riflesso dell'armonia delle sfere celesti viste in sezione. 

Il Nuraghe rappresenta il cosmo intorno al quale, e per mezzo del quale si sviluppa l'armonia musicale delle sfere, per enfatizzare quell'orecchio divino strettamente unito alla consapevolezza". 


Ancora una conferma, attraverso uno dei nostri più belli gioielli architettonici.
Sardegna Cultura Madre 💖

Tiziana Fenu
©®Diritti intellettuali riservati
Maldalchimia.blogspot.com

Nuraghe S'Uraki/decagono /radiostesia



giovedì, marzo 14, 2024

💛Proporzioni auree Giganti di Mont'e Prama

 Ci si chiede se i Giganti di Mont'e Prama, anticipino la statuaria del periodo greco-romano.

La mia risposta è no, perché hanno un simbolismo totalmente diverso, e meritano un'attenzione unica, non paragonabile ai canoni estetici della statuaria successiva, greco-romana
Come ho sottolineato molte altre volte, i Giganti di Mont'e Prama, sono degli emissari Divini, e sono totalmente aderenti ai parametri della Geometria Sacra, come in altri aspetti della nostra Antica Civiltà Sarda, vedi Nuraghi, pozzi sacri, Domus de Janas, Tombe dei Giganti, statuine delle dee Madri, i nostri stessi bronzetti Sardi.
Ci si chiede sempre, e sono state mosse critiche feroci a riguardo, perché i Giganti di Mont'e Prama, abbiano le gambe così corte, tanto da risultare rozze e sproporzionate, quasi esteticamente sgradevoli
Certo i nostri Antichi costruttori, non avrebbero avuto nessun problema, abili come erano, nella precisione di calcoli, proporzioni e misure, visto i capolavori architettonici che hanno creato, il Pozzo Sacro di Santa Cristina su tutti, perfettissimo strumento lunisolare creatore di ierofanie e ombre capovolte perfettamente orchestrate con i cicli lunari e solari, nel creare delle statue perfettamente proporzionate, ricalcando le proporzioni umane, come invece si vede nella statuaria greco romana.
O anche, come è stato indicato da Leonardo da Vinci nel suo celebre "uomo vitruviano", rappresentazione grafica rinascimentale, del 1490, delle proporzioni del corpo umano descritte e riprese dal trattato "De architectura di Vitruvio" (I secolo a.C.).
Rappresentazione in cui Leonardo da Vinci, dimostra che il corpo umano è talmente perfetto da poter essere iscritto in due figure altrettanto perfette, come il cerchio e il quadrato, che simboleggiano rispettivamente la perfezione divina, il cosmo, e la terra.
Quindi, uomo, come unione tra microcosmo e macrocosmo.
Uomo come "misura di tutte le cose".
Una visione antropocentrica, aggiungerei.
Al cui centro c'è il simbolo di potere dell'uomo.
La sua forza generatrice, l'organo riproduttivo, il fallo.
Andando invece a cercare le proporzioni auree dei Giganti di Mont'e Prama, avevo scoperto, tempo fa, che, sovrapponendo alle riproduzioni grafiche dei Giganti, sia la griglia dell'Uomo Vitruviano, sia la Vesica Piscis,  il baricentro, non corrisponde al fallo, ma alla cintura, all'ombelico.
Un errore?
No, assolutamente no.
Il baricentro nella cintura è molto simbolico. Come ho scritto, anche le Dee Madri(https://maldalchimia.blogspot.com/2021/03/le-tre-dee-madri-cosmiche-sarde-della.html?m=0)  e nei bronzetti,  tra cui anche il bronzetto di Teti( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/04/geometria-sacra-guerriero-teti.html?m=0), di cui ho già approfondito, hanno il baricentro nella cintura.
E un baricentro aureo, poiché la Vesica Piscis, di per sé è un parametro Aureo.
Rappresenta la base del Fiore della vita, la cui struttura è presente nella nostra tradizione di cui ho parlato tante volte, fino ad essere arrivata ai giorni nostri, presente anche nella maschera dei Boes.
Un Fiore della Vita, che nella sua versione completa, con 19 circonferenze, ricompatta la figura del cerchio, del Sole, simbolo di Vita.
Una composizione che rivela una struttura anche esagonale, la perfezione, come quell'esagono nel mento del Gigante di Mont'e Prama( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/02/la-geometria-del-6-nel-mento-del.html?m=0)
Una struttura che è creatrice di vita, in cui gli Opposti si integrano, e creano la Perfezione.
Esattamente come tutta la koine' concettuale e simbolica, attraverso la quale si snoda tutta la storia della nostra Antica Civiltà Sarda, a tutti i livelli, in tutte le manifestazioni, che rivelano, come mai, in nessun'altra civiltà, la sinergia creatrice del Maschile e del Femminile, della notte e del giorno, del Sole e della luna.
Del Fuoco e dell'Acqua.
La stessa parola "nuraghe", ha in sé la radice "nu-", comune a Nun( acqua di trasformazione) e Nur ( Fuoco alchemico).
Il baricentro nella cintura dei Giganti di Mont'e Prama, indica un simbolismo molto importante, che ne fa, emissari Divini, frattali divini, sulla terra.
Sono esseri divinizzati, semidei.
Sappiamo che gli inumati di Mont'e Prama erano orientati verso la costellazione fi Orione
Orione indica la loro origine divina, lungo la Via Lattea, simbolo di nascita e rinascita  dopo la morte.
Quella Via Lattea di cui ho parlato in particolare, in un mio scritto, importantissima per i nostri Antichi Sardi, e di cui riporto uno stralcio
(https://maldalchimia.blogspot.com/2021/03/la-y-taurina-di-ascensione-lungo-la-via.html?m=0)
"Ma quel che veramente interessava ai nostri Antichi Sardi, era arrivare al Divino anche a livello astrale, per ascendere e accedere al divino. Anche e soprattutto dopo la morte. 
Solo un'accurata osservazione del cielo, e di tutta la mappatura stellare ha consentito agli antichi Sardi (ma anche alle altre civiltà), di individuare questi precisi punti, di Ascensione, e li avevano individuati già 17.000 anni fa nelle costellazioni delle Pleiadi, del Toro e di Sirio, tutte sulla stessa linea. 
Ci sono pitture rupestri che 17.000 anni fa rappresentavano il Toro dalle lunga corna, pur non essendo presente come animale, in quanto arriverà 10.000 anni dopo. 
Le stelle più luminose del cielo erano Sirio, con le sue 3 stelle più luminose, l'occhio luminosissimo del Toro, Aldebaran,  le tre stelle della cintura di Orione e le Pleiadi. 
Erano i "tre Soli", di cui Sirio era il primo sole, la Madre Divina creatrice, Iside. 
Abbiamo disposizioni triangolari anche qui in Sardegna. Come i nuraghi trilobati, specie il Santu Antine e il Nuraghe Losa, e di triangoli raffigurati, ne abbiamo ovunque, anche nelle Domus de Janas. 
Centri di creazione. 
Nascita, morte e rinascita, ma intesi ad un livello superiore, nei loro stargate stellari, che avevano individuato in questa conformazione stellare triadica. 
Le antiche mappe di Orione e delle Pleiadi, in ogni civiltà antica, mostrano tre "stelle solari", ma è come se fosse una mappa del paradiso dei loro antichi antenati. 
I "tre Soli" sono spesso rappresentati anche nelle pitture, e rappresentavano questo che è chiamato Il "Triratna" , il simbolo tibetano dei Tre Gioielli, una pietra meteorica Chintamani, che si presume che sia un pezzo di moldavite, scura, e di dice che venga da Orione. 
E queste mappe stellari hanno tutte la X che  segna il punto con tre stelle simili al sole, molto luminose, sia nelle Pleiadi, sia nella costellazione  del Toro sia nella cintura di Orione.
La croce di Orione che poi diventa il Chi-Rho identificativo di Cristo, come lo furono le tre stelle della cintura di Orione per identificare, dai tre "astronomi - Magi", dove fosse il Messia, e prima di lui, Osiride, e tutti gli avatar che lo hanno preceduto. 
Ho sempre sostenuto che questo simbolismo del tre volesse indicare "nascita/morte/rinascita".
Pensavo giusto.
Ora ho capito, che nello specifico si riferisce a queste tre costellazioni così importanti, che per brillantezza equiparavano il Sole, ed erano considerate delle conformazioni sacre per l'ascensione al Divino dopo la morte. 
Del sole ne tenevano conto per "fertilizzare' di vita gli ingressi delle Domus, delle tombe dei Giganti, dei nuraghi, ma" l'ossessione " era ascendere al divino.
Una frenesia costruttiva di migliaia di nuraghi che puntano al cielo. 
Penso ai doppi gradini speculari scendendo nei pozzi Sacri, di cui quelli superiori, impraticabili, servono per l'ascensione. 
Penso alle precise angolazioni osservate anche di giorno, per poter scoprire quell'angolazione perfetta di 60°, che potessero ricreare in terra, attraverso quella Geometria Sacra, che portasse il Divino anche nella Materia, nella pietra, nelle piramidi, nei nuraghi, nei pozzi Sacri.
I nostri Giganti ne hanno il marchio addosso. Esagono con angoli interni a 60° e quadrato divino delle possibilità costruttive, addosso.
[...] "Sirio/cintura di Orione/pentagono-pentacolo della stella Aldebaran e Pleiadi", con uno snodo a Y che si dirama esattamente tra la traiettoria sulle Pleiadi, e il corno superiore del Toro (passando per la sua stella beta Tauri, chiamata anche Elnath) tracciando un Y che risulta avente il corno sinistro più corto. 
Ecco rivelato il mistero sulla Y, sempre così presente, nella nostra Antica civiltà sarda, come scrittura e simbologia, rappresentata sempre con la stanghetta sinistra più corta. Così come è rappresentata anche la protome taurina, il torello, sempre con il corno sinistro un po più corto. 
Perché riproduce fedelmente, la via astrale, la Y dell' Ascensione divina, attraverso il portale Aldebaran del terzo occhio. 

[...] 1)La X di Orione, con la sua conformazione a clessidra (clessidra che ritroviamo anche nei nostri manufatti sardi) che è una croce primaria, cardinale, identificata con Cristo, Osiride e tutti gli Avatar, intorno alla quale ruota tutto, come è sottolineato dalla centralità della cintura dei Giganti di Mont'e Prama inseriti nella quadratura del cerchio, nel pentacolo dell' uomo vitruviano, e nella geometria sacra della Vesica Piscis.

2)La Croce del Nord del Cigno, fissa(altro punto di riferimento importante per gli antichi Sardi. La croce del "cigno/cunnus", la via per la rinascita, di cui già parlai in un mio precedente post).

3)E la Croce che passa attraverso l'occhio del Toro, la stella Aldebaran. Costellazione del Toro, di cui fanno parte le Pleiadi, che si trovano sul "suo collo", nel chakra della gola, da dove si esprime  il verbo della Creazione, il Logos divino

Il grande uomo cosmico Orione/Osiride, produce la sua manifestazione divina, solare(il suo nome è luce, è Aur, Or, come Oristano), dà la caccia al "Toro materia", con la complicità di sua moglie Sirio/Iside attraverso le Orse, maggiore e minore, attraverso le quali passa la costellazione del Drago(di cui la sua stella Thibau era la stella Polare 2700 anni fa, che ha in sé, anche la costellazione del Cigno). 
Sirio che era chiamata "dente di serpente" o "arco" che scaglia la triplice freccia, le tre stelle della cintura di Orione, verso l'occhio centrale Aldebaran del  Toro/Apis, porta e perno(con l'opposto Antares-scorpione) verso il cuore solare. 
Orione è come Atlante che sorregge il mondo. Come i Giganti di Mont'e Prama, che reggono l'arco della via Lattea dell'Ascensione. 
La X di Orione, la doppia piramide, il Vajra degli opposti dinamici, la croce ad elica, ed è il motore della vita cosmica. 
Orione è come un Fuoco solare dinamico che consente l'ascensione. 
È una svastica con i rebbi, che gli consentono il movimento dinamico. 
E una rappresentazione di questo movimento primario di uno di questi tre soli, che per gli antichi eran più importanti del sole stesso, l'abbiamo in quei pugnali ad elsa gammata, che contraddistinguono i guerrieri sardi. 
Sembrano delle svastiche, ma anche questo l'avevo già scritto tempo fa( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/09/pugnaletto-svastica-solare.html?m=0)
Svastiche stellari. Non propriamente solari. 
Perché l'ascensione per il divino avveniva attraverso questi "soli/stelle". 
Attraverso queste costellazioni equatoriale, Sirio, Orione, Toro, Pleiadi, per arrivare, attraverso questo percorso nella via lattea, dove queste costellazioni sono allineate, al portale della consapevolezza, l'Aldebaran del terzo occhio. 
L'occhio divino, l'Horus, che tutto vede. 
Sirio, Orione, Drago, Cigno, Toro, Pleiadi. Le Iadi del Toro.
Sono tutte Costellazioni importanti per i sardi". 

Ho voluto sottolineare oggi, La festività ricorre ogni anno in questa data simbolica, il 14 marzo, a commemorazione delle prime cifre del π, vale a dire 3 e 14, come le proporzioni dei Giganti di Mont'e Prama, non siano da confrontare con la statuaria greca o romana.
Non hanno niente a che fare con essa, perché i parametri di riferimento sono diversi.
Sono sacri.
Fanno parte di una Geometria Aurea.
Il Phi greco, è indicato con la lettera greca φ (phi).
La sezione aurea è, come π, un numero la cui espansione decimale prosegue all'infinito senza mai ripetersi senza uno schema generale. 
Phi greco, legato anche alla sequenza di Fibonacci.

Se ogni numero di Fibonacci viene diviso per quello precedente, man mano che avanziamo nella sequenza, il risultato ottenuto, tende al Phi greco, cioè su avvicina alla sezione. 

Sezione aurea, spirali. 

Siamo nella terra delle spirali. Ne abbiamo ovunque, e ho più volte, in svariati scritti, rimarcato come siano importanti e presenti in più livelli di lettura e contesti ( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/06/simbologia-delle-spirali.html?m=0) 


È la Divina proporzione o Sezione Aurea, di cui i nostri Giganti di Mont'e Prama, sono Sacri Frattali.

Tiziana Fenu
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Proporzioni auree Giganti di Mont'e Prama