Informazioni personali

La mia foto
Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

giovedì, marzo 28, 2024

💙Semantica della Corona

Quando l'Assoluto desidera manifestarsi emana dei Semi Solari e appare esattamente in un dato posto nello spazio. 

I semi solari su cui ho indagato stavolta sono le lettere CORONA

Abbiamo iniziato, 4 anni fa, con questa parola, altamente simbolica e semantica, e ancora essa, energeticamente dinamica, ci parla in diverse sfumature. 

Ogni parola è vibrazione attiva. 

Nasce dal chakra Vishudda della gola, nasce proprio in un centro energetico che è chiamato "l'orecchio magico", quello che comprende la parola di Dio. La parola, secondo me, si cristallizza a seconda delle dimensioni in modo diverso. 

In questa dimensione, la Parola crea. 

Dio ci creò attraverso la Parola, il verbo. 

Ed ecco che una parola tanto inflazionata , richiama comunque la mia attenzione , ancora una volta, per vibrazione. 

Corna. 

Non è solo virus e non è solo chakra della gola

Corona . 

In quest'ultimo periodo, è prepotentemente alla ribalta, per ciò che sta succedendo intorno alla Corona Reale Inglese, specialmente intorno a Kate, che sembra essere veicolo di messaggi importanti, da decifrare.  

6 è il numero delle lettere che compongono questa parola

E che 66 è la somma delle posizioni di queste sei lettere nell'alfabeto, e che quindi diventa un 666. 

Gli stessi numeri di Kate. 

Del suo nome completo, come ho già approfondito. 

Ma non è solo questo

È la struttura stessa della parola. Come essa si è cristallizzata in questa dimensione, in questo momento, in questa precisa sequenza, ad aver attratto la mia attenzione. 

C

O

R

O

N

A

C'è qualcosa di troppo familiare. 

Poi si rivela. 

C > Carbonio. 

O >Ossigeno. 

O

N >Azoto. 

A

La parola contiene le iniziali di tre dei quattro elementi base di ogni forma di vita sulla terra, senza le cui interazioni chimiche non ci sarebbe nessuna forma di vita. 

Il quarto elemento, l'Idrogeno( H), non compare nella parola. Per un semplice e logico motivo. Anzi due, secondo me. 

L' Idrogeno rappresenta esotericamente il veicolo tridimensionale in carne e ossa, sul quale l'Assoluto, quando desidera lavorare  in una dimensione per il bene dell'umanità, appare con un maestro  autorealizzato  e autocosciente, proprietario della vita e della Morte( un elemento mortale e non). 

Un CON- CorNa che rappresenta in se', in modo alchemico, la manifestazione di quell'Assoluto, di quel frattale divino che tenta di realizzarsi in noi. 

Sia attraverso il nostro corpo fisico, il nostro veicolo rappresentato dall'Idrogeno ( H), ma sia anche dalla stessa H (simbolo del Mercurio), che è l'elemento base di ogni trasformazione alchemica. 

Quella che serve per trasformare il piombo in Oro. 

L'energia trasmutatrice del Femminino. 

Al di là del valore chimico, le molecole di Carbonio, Ossigeno, Azoto( CON), rappresentano le tre Forze Primarie- 

Padre( Affermazione), Figlio (Negazione ) e Spirito Santo(Riconciliazione)- manifestate nella terza dimensione. 

L'Idrogeno invece è una forza indipendente dalle altre. È un veicolo fisico che funge da strumento, per i corpi della volontà, per i corpi mentali e astrali. 

Il Carbonio( C) rappresenta il corpo cosciente della  forza di volontà

L'Ossigeno ( O) rappresenta il vero corpo mentale solare, la Mente Cristica, costruito nella fucina alchemica dell'Iniziazione. 

Costruito, appunto. 

L' Azoto ( N) è l'autentico corpo astrale solare, l'opposto del corpo del desiderio. 

E l'Idrogeno è il corpo fisico, il veicolo del Corona virus. 

La Forma, il Femminino 

La H mercuriale. 

Queste sono le 4 Forze dell'Iniziato, di colui che attraverso questa Involuzione momentanea( la discesa dello Spirito nella Materia, quindi la materializzazione dell'Assoluto nel CON, nel COrNa virus), soffrendo nell'evoluzione( malattia e disagio), arriva alla rivoluzione, cioè alla distruzione dell'Ego, per arrivare, come nell' Assoluto, nell'Ain Soph, alla piena realizzazione interiore del Se'. 

In questo senso, indagando, mi sono resa conto di come la materia contenga in sé molti concetti, e trascenda la stretta cornice della geometria tridimensionale. 

Queste forze primarie, rappresentate da questi 4 "atomi-seme" rappresentano appunto l'Uomo Celeste manifestato.

Un frattale di quell'Assoluto che ci ha creato, attraverso il Terzo Logos, lo Spirito Santo, rappresentato dal Fuoco, in tutta la pienezza del suo potere igneo trasmutativo, fecondato dal secondo Logos ( il Cristo Solare), che ha materializzato l'intento salvifico, cristallizzando in parola ( COroNna), l'occasione di evoluzione attraverso il veicolo Umano Idrogeno( H ), che lavora attraverso il potere mercuriale ( H) della trasformazione.

Ogni atomo è un Universo in miniatura, una Triade di Materia, Energia e Coscienza, ed è costituito da un Nucleo-Sole molto radiante, caricato positivamente con l'elettricità.

Come se fosse un sistema solare in miniatura. 

L'Idrogeno, che ha un solo elettrone per ogni atomo , ha in sé una quantità infinita del Cristo-Sole.

È un Frattale. 

Ed ogni atomo di Idrogeno si trova al confine tra la Materia molecolare  e la molecola in uno stato elettronico, che sono lo stadio prima, di pura energia, dello stadio spirituale.

Inizialmente gli atomi di Idrogeno si combinano con gli atomi di Carbonio per iniziare lo sviluppo della luce, poi ci sono svariate combinazioni energetiche tra carbonio e azoto  fino ad arrivare alla luce solare.

La luce solare è il risultato chimico e matematico dei diversi processi atomici e sessuali del carbonio.

Sessuali perché questo processo avviene nel nono strato del DNA, nella nona sfera, che è la sfera della nostra trasmutazione, guidata dalla Shekinah, dal Femminino, il fuoco dello Spirito Santo, che incarnata è la kundalini , l'unione del maschile e del Femminile nella sacralità sessuale della materia.

E l'atomo di Idrogeno ( H), quel frattale-veicolo Umano dell'energia solare cristica, che consente l'innesco di queste reazioni che portano alla creazione della luce, è il ponte tra lo spirito universale della vita e la materia di diverse densità.

Con quel suo unico elettrone, che come tutti gli elettroni, è la prima  straordinaria  cristallizazione( che si organizza in materia) dell'Akasha, della Sostanza Primordiale, del Caos, l'Eterno Femminino, la Grande Madre. 

Siamo in un anno 8, con un'energia tutta al Femminino, come ho approfondito svariate volte, e stiamo assistendo ad una disintegrazione del Femminino, in quanto potente, pericoloso, sovversivo. 

E con questa straordinaria combinazione di questi 4  atomi alchemici(Carbonio/Ossigeno/Azoto/Idrogeno), gli elementi più presenti in chimica organica , insieme al fosforo ( che è rappresentato da una P, la stessa del crittogramma di Cristo infiammabile che è puro Fuoco Sacro) e allo zolfo ( S : lo Spirito che feconda il femminile Mercurio), appare chiaro come l'Assoluto, l'Ain Soph, possa costruire in Terra, attraverso la materia, i nostri corpi, la Merkaba, il carro solare, con questi quattro pilastri, il Corpo di Luce che ci renda esseri multidimensionali.

Coloro che non avranno lavorato alchemicamente nella fucina della nona sfera, eliminando la paura e acquisendo intima consapevolezza del Sé, non potranno creare tridimensionalmente questo carro merkabico che consente il passaggio nelle dimensioni successive.

E allora, ecco che acquisisce un senso logico anche quel 666 veicolato dall'interpretazione numerica del nome "Corona"

Il numero 666 è legato all'atomo di carbonio, il Carbonio 12,  è il suo codice atomico, uno dei 5 elementi del DNA, che come composizione molecolare, è uguale al grafene, con sei schemi angolari( un isotopo del carbonio con 6 protoni, 6 neutroni e 6 elettroni) , che in natura, si "evolve", si trasmuta per creare il silicio, o il diamante, nel passaggio successivo, il cui codice atomico è il 999( 3 x 9= 27 >9, come il 9 del 666> 18 >9 , in quanto, è suo gemello speculare divino). 

È questo il passo che ci aspetta. Far scendere, la nostra evoluzione spirituale nella materia. 

Diventare Cristalli di Quarzo. 

Cristalli. 

Portatori e protettori del Cristo, particelle di luce, che come i Fotoni, vibrano di Luce, ad una frequenza altissima, come Frattali divini, attraverso un salto quantico di Frequenza, spiralizzato in proporzioni auree, secondo la spirale di Fibonacci, che indica il percorso esperienziale a spirale, che via via, si restringe sempre di più, ciclicamente, fino a che l'esperire karmicamente, non sarà più necessario, perché abbiamo già una struttura cristallina, altamente geometrizzata in proporzioni auree, in corso, come dei Cristalli reali.

Il 666 non è il numero della "bestia satanica" indicato in un solo passo dell'Apocalisse: indica semplicemente l'uomo che ha in se' come base biodinamica, quel Carbonio 666

(  e' l'isotopo del Carbonio costituito da 6 protoni, 6 elettroni e 6 neutroni), base di tutto il metabolismo, così come è in natura. 

Il passaggio al più evoluto Carbonio 7, rappresenta l’isotopo ancora non scoperto del Carbonio, caratterizzato da 6 elettroni, 6 protoni, e da un solo 1 neutrone. 

E’ l’elemento materiale grazie al quale è possibile tracciare paralleli con il sistema della Kundalini o con il cubo di Metatron, che è la configurazione geometrica della Merkaba.

Esattamente come il ferro ha la capacità di generare intorno a sè un campo magnetico, alla stessa maniera il Carbonio ha l’innegabile capacità di trasportare campi iperdimensionali, quali ad esempio i campi generati dal pensiero, fissandoli intorno a sè. 

Quindi è in grado di amplificare il pensiero ed altri campi iperdimensionali, esattamente come il ferro e il rame, in un trasformatore, sono in grado di amplificare i campi magnetici.

Nell’ambito del sistema della Kundalini, tale configurazione 6-6-1 è riscontrabile nelle controparti maschili e femminili che vanno a costituire i 6 chakra di livello più basso, a cui va ad aggiungersi il settimo chakra, il neutro Sahasvara, , il Chakra della Coona.

Il Carbonio 7 ci indica la via. 

7 come le 7 Chiese dell'Apocalisse , attraverso le quali bruciare il nostro Ego e costruire la nostra Merkaba di luce multidimensionale 

Ciò accadrà quando la Terra entrerà nell’area a più Alta Frequenza, nel raggio di LUCE, proveniente dal centro della Galassia, che tende a sovralimentare il nostro motore Sole/figlio (Sun/son) , trasformando i nostri Elementi Costitutivi Materiali Essenziali fondati sul Carbonio 12 in quelli fondati sul Carbonio 7. 

Di questo si parla anche nel Libro dell’Apocalisse – “e in occasione del 7° Giorno… in un istante, in un batter d’occhio… noi saremo trasformati (1, Corinzi 15:52)

Il Chakra della Corona è costituito da 1008 petali, cioè 7 volte di più rispetto  ai 144 rappresentato da tutti e 6 i CHAKRA al livello immediatamente inferiore. 

7  l'Atomo del Nuovo Carbonio, dato che, appunto, 7×144=1008. 

Inoltre, aggiungendo 144 a 1008, otteniamo 1152, Petali o meglio, Volts di Energia , se vogliamo , quelli che indicano un Essere assolutamente Illuminato.

Rarissimi sono gli uomini in grado di reggere ad una scarica di un così alto potenziale energetico. 

Ci stiamo elevando verso il codice atomico del diamante( 999).

Il grafene ha la struttura bidimensionale base del carbonio 7. 

Struttura esagonale che si aggancia perfettamente a reticolo con tutte le altre. Come la struttura dell'alveare. 

L'Ape e la sua Merkaba tridimensionale, .

Il grafene è la struttura bidimensionale del Diamante di luce tridimensionale  che possiamo realizzare in noi, con l'Attivazione della Merkaba. 

La parola "Corona" ci ha indicato la strada. 

È sempre stata li. 

Sotto i nostri occhi.

Vibrava troppo forte, per non fermarmi ancora una volta, con nuove valenze, tridimensionali stavolta, ad ascoltarla, grazie a quell' orecchio magico e Divino che sta connettendo il mio Femminile uterino con il Chakra della Gola. 

Creo. 

Pensieri tridimensionali che stanno andando oltre le parole e oltre la Materia.

Veicolo umano come l'Idrogeno

Idro-geno.... generata dall'acqua..

Il Femminino mi indica la via, e insieme , dobbiamo percorrerla. 

Siamo in un anno 8, anno del Femminino, e  la corona, nel Femminino, è stata duramente colpita, come se si stesse attuando una disconnessione, molto più marcata, rispetto a quella del Mascolino. 

Corona. 

In inglese crown. In ghematria inglese è 438 > 15> 6

Siamo ancora sul 6, come i numeri di Kate, che è un 666

La sua data di Nascita 

9/1/1982 = 9/1/20 = 30

Il 30 è il valore ghematrico della Lamed, funzione "misura", correlata all'Arcano XII, l'Appeso, il sacrificio 

12= 66

Nehushtan il serpente guaritore, il serpente bronzeo di Mosè, simbolo della Kundalini, quindi del Femminino trasmutatore, in Ghematria inglese, corrisponde a 660( quindi ancora un 12, l'Appeso, il sacrificio) 

E il cognome di Kate, la parola Middlenton, è esattamente, sempre in Ghematria inglese, 660.

Il nome Kate in Ghematria Inglese è un 222, quindi un 6


Un 666, il potenziale Diamante. Troppo pericolosa. 

6 x 3= 18 > 9 (1+8)

Kate è un 9

Archetipo Teth, il Femminino, la Sophia, la Luna( Arcano XVIII) 

O se vogliamo, un 18, come l'Archetipo Tsade, un Frattale divino. 

Quel Seme stellare, che potenzialmente poteva essere veicolo di profondo cambiamento, ma che doveva essere neutralizzato, come l'altro seme stellare, stessi numeri di Diana. 

Come ho scritto prima :

Il Chakra della Cor*na : 1008 petali, quindi 1+8 > 18 > 9

I primi sei chakra hanno in tutto 144 petali 

144> 9

144+ 1008 = 1152= ancora 9

Il 9 è un Essere assolutamente illuminato. 

È l'Eremita che ha una sua propria luce solare interna, cristica. 

Tutti gli avvenimenti di questo ultimo periodo, sono collegati, come avete letto, in particolare, nel mio ultimo post. 

Oggi è la celebrazione del Giovedì Santo, il giorno dell'ultima Cena del Cristo e dei suoi 12 Apostoli, rappresentata in modo eccellente e in chiave simbolica - esoterica, dal dipinto di Leonardo da Vinci. 

Esotericamente, gli Apostoli, sono stati collegati ai segni zodiacali, e alle pietre preziose. 

Si è detto, che chi è alla destra del Cristo, sia Giovanni, identificato con un Diamante, lo Yahlom, un cuore puro, che rappresenta armonia e Bellezza, identificato con il segno della Bilancia. 

Ma, i colori complementari ed opposti a quelli del Cristo, e le sembianze femminee, fanno pensare che si tratti piuttosto della Maddalena. 

Le loro figure, vicine, formano una V, una M

La V della Vav, sesto Archetipo, funzione "gancio", e l'Arcano VI degli Amanti. 

La coppia Sacra, unita nel Sacro Grembo della Madre, la M della Mem, tredicesimo Archetipo ( la Maddalena era considerata il tredicesimo Apostolo), uniti dalla Vita ( la Mem è Femminino, Acqua Primordiale creatrice) e dalla Morte (Arcano XIII) 

Uniti oltre la densità di Giuda, che tenta di trarre a sé la Maddalena, ma è lei che fa da filtro, che non consente che Giuda vada oltre, nonostante l'aria minacciosa. 

Stabilisce dei limiti, perché lei è Forma che delimita e contiene. 

Forma Divinizzata a Sacro Custode di una soglia che la materia non può oltrepassare, oltre il denso, oltre il ferro, il coltello, che delimita il confine, sul tavolo. 

Mi viene in mente che questo gesto, di Giuda, che comunque, deve fare la sua parte, è funzionale. Ne avevo già parlato.

E la sua mano sinistra tesa, proprio sopra la spalla e  il collo della Maddalena, mi fanno pensare al gesto del tagliare il collo. 

Cristo è elemento solare. 

La Maddalena, come controparte animica, è lunare, ma anche solare. 

È archetipo 18, luna, Tsade, Frattale divino, ma anche Archetipo 19, la Phe, funzione legante, il Sole.

È stata cristallizzata in una forma diamantina. 

Regale. 

E quando si vuole far cadere la corona, si taglia la testa. 

Guardacaso, questo Plenilunio che annuncia e decide in quale giorno debba cadere la Pasqua, si è manifestato con un plenilunio in Bilancia. 

Bilancia, che, abbiamo detto, legata a Giovanni/Maddalena( Giovanni > Giano> Giana> Jana > porta. Il Femminino Sacro Custode delle porte solstiziali e tra le due dimensioni) 

Ancora, guardacaso, l'Archetipo del giorno del Plenilunio ed eclissi lunare importantissima, era un 18, la Tsade', il Seme stellare, il Frattale, il Femminino, la Luna. 

Sono impressionata da queste coincidenze. Sono perfette, ad incastro. 

Un plenilunio detto del lombrico, del verme. 

Il lombrico è una strana creatura. Vive sottoterra, non ha occhi, non ha naso, non ha orecchie. Il troppo sole, secca la loro pelle, impedendo loro la traspirazione. Stanno bene negli ambienti umidi, continuamente idratanti.

Nel grembo di Madre Terra. 

Privati di alcuni sensi che per noi sono vitali, eppure riescono a vivere benissimo, perché sono nel loro ambiente, nella loro dimensione.

E poco importa cosa succede al di sopra, sulla superficie del terreno.

Hanno trovato, nel grembo di Madre Terra, un modo per vivere, pur mutilati nei sensi.

Un equilibrio che rimanda all'equilibrio tipico del segno della Bilancia, considerato l'Omega dello zodiaco, per la forma della Bilancia che ricorda quella dell'Omega, contrapposta all'Alfa dello zodiaco, il segno dell'Ariete. 

Due equinozi, di primavera e d'autunno, agli opposti, che bilanciano due stagioni climaticamente forti, come l'inverno e l'estate. 

E in questo equilibrio "bilancino", questa luna piena del Lombrico,  così importante, che segna la data del passaggio della Pasqua, parla proprio di equilibrio. 

La Tsade', è Frattale divino, ma anche  funzione divisione, ma nel senso di tagliare il superfluo. 

Quando tagliamo da tutto ciò che è superfluo, e siamo connessi con la nostra Essenza, diventiamo quel frattale del Divino che si autogenera dal suo stesso grembo, che non ha bisogno di sensi esterni che lo colleghino all'esterno. 

Non ha bisogno di vedere, di percepire odori, o di sentire altre voci. 

Il che, non significa isolamento. 

Significa semplicemente non far dipendere il nostro benessere, il nostro equilibrio, da fattori esterni. 

Un plenilunio all'insegna del Femminino, della partenogenesi ( 1+8 della Tsade'  è il 9, la Teth, la Sophia Suprema) 

Tra l'altro, la Runa legata all'archetipo Tsade', è la Runa Algiz, rappresentata come un fiore aperto a ricevere il Sole. 

Come una Y con tre stanghette, simbolo, che rappresenta anche gli antichi Iniziati, di quella discendenza dalla Regina di Saba, consorte del re Salomone, che era rappresentata con un piede d'oca, proprio con questo simbolo, e che rappresenterà tutta la discendenza del Sacro Femminino Iniziatico. 

Infatti è una Runa che parla di Sacra connessione con il Divino. 

Quella connessione che trapela dall'immagine del Cristo e la Maddalena, nell'ultima cena. 

La nostra Sacra Dimensione di nutrimento, di connessione con il Divino, in qualsiasi situazione ci troviamo. 

I sensi umani non ci servono. 

Ci serve solo la connessione di cuore, e accogliere il Divino, che fa già parte di noi. 

Farci grembo per accogliere, e per essere in grado di partorire noi stessi, come un percorso a ritroso, sulla via di Casa. 

Perché siamo assolutamente Creatori di noi stessi, e la consapevolezza di essere dei Frattali di questo Divino universale, ci deve dare il discernimento per capire cosa ci impedisce la nostra stessa realizzazione, impedendoci di gravitare intorno ad energie che ci fanno stagnare, piuttosto che farci progredire. 

Non è un percorso in solitaria. Su certe frequenze, non si può essere mai soli. 

È un percorso che richiede fiducia, in noi stessi, nei nostri talenti, nel nostro Intelletto, riflesso di quello Divino. 

I sensi, a volte, sembreranno anestetizzati, le connessioni esterne, perse. 

Ma se ci fidiamo, e varchiamo la soglia, si può scoprire una dimensione molto più vasta, che crea legami molto più intensi di quelli vincolati ai cinque sensi. Si parte sempre, dalla nostra Intima Essenza, captandone la Frequenza. 

Il resto, poi, vien da sé. 

E si apre come tante matriosche, a rivelare infinite dimensioni e connessioni. 

Perché è sempre tutto correlato, e qualsiasi aspetto ha un se, tanti messaggi interdimensionali, con più chiavi di lettura, a cui abbiamo accesso, se lo vogliamo. 


Tiziana Fenu 

©®Diritti intellettuali riservati 

Maldalchimia.blogspot.com

Semantica della Corona



💛Su Nenniri

 


Il giovedì Santo è usanza portare in chiesa "su Nenniri", un piccolo vaso composto da germogli di grano, che vengono seminati per il Mercoledì delle Ceneri, e tenuti rigorosamente al buio, adornati di fiori e nastri. 

Verranno poi bruciati e conservati per le fumigazioni. 

I germogli devono restare chiari, di un giallo pallido, per celebrare metaforicamente il germogliare, il sorgere e risorgere del sole, nonostante il buio. 

Una metafora solare, quindi, che si accosta alla metafora cristica, solare. 

Ma anche i fiori che adornano e accompagnano questi germogli solari, hanno una loro simbologia. 

La parola fiore, in sardo, è "frori", molto simile alla radice del nome Afrodite. 

Sappiamo che in Sardegna c'era il culto di Afrodite, dea dell'Amore e della Natura, perché era legato al culto di Adone, dio sirio fenicio della Natura. 

Abbiamo un tempio di Astarte( Afrodite/Iside/Athor) le cui rovine sono visibili sulla sommità della Sella del Diavolo di Cagliari, di cui ho già parlato( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/07/sella-del-diavolo-e-solstizi.html?m=0), strettamente connesso al pozzo di Santa Cristina, in quanto hanno lo stesso orientamento solstiziale( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/09/astarte-e-il-menat.html?m=0) 

Tempio in cui veniva praticata la ierodulia, la prostituzione Sacra. 

La Dea Tanit nella mitologia "fenicia" era identificata come  Astarte, la dea madre.

Nella religione greca, Tanit era paragonata ad Afrodite, ad Artemide ed a Demetra, dea delle messi e dei raccolti.

Nella lingua egizia il nome di Tanit potrebbe essere letto come "Terra di Neith"

Ma Neith, sappiamo che, come dea tessitrice, è legata alla nostra Tanit riprodotta nel concio di Tresnuraghes ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/03/la-tanit-di-tresnuraghes-la-nostra.html?m=0), dalla forte valenza simbolica, come ho approfondito ulteriormente in un altro mio scritto ( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/06/la-tanit-di-tresnuraghes-tessitrice.html?m=0) . 

Dea Tanit, che è profondamente presente, nella nostra Antica Civiltà ( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/07/parlare-della-dea-tanit-in-sardegna-e.html?m=

Una dea Astarte associata alla fertilità, all’amore e al piacere. 

Le Adonie, le celebrazioni in onore di Adone, amante di Afrodite, si svolgevano nel 420 aC circa, dopo l'equinozio di Primavera, per celebrare la resurrezione di Adone, ucciso da un cinghiale 

Erano celebrate nel santuario di Afrodite con le Erma, che erano delle composizioni floreali di fiori e frutti e dolci impastati con estratto di fiori farina e miele, che ricordano i nostri Nenneri preparati prima di Pasqua, proprio a metà quaresima, con terra, e semi di orzo, lino, grano, fatti crescere al buio, così cresceranno verdi-gialli e verranno addobbati in maniera sgargiante anche con pietre e oro, simboli di fertilità e buon auspicio, ed esposti il mercoledì della settimana Santa, quando si preparano le Chiese per i rituali del Santo Sepolcro.

Antiche tradizioni che ci accumunano soprattutto alla Sicilia in particolare. 

"Nenniri" viene dall'accadico( la lingua semita con una scrittura cuneiforme parlata nell'Antica Mesopotamia dal 2300 circa a.C. fino al 100 d.C.) "Niru"( preghiera) ripetuto due volte. 

In Sardegna abbiamo proprio un villaggio di Gadoni, molto simile al nome Adone (Gadoni/ G'Adoni /Adone) provincia di Nuoro, Barbagia centrale, e un nuraghe Adoni( risalente al 1350 a.C.) entrambi dominanti la gola selvaggia, simile a quella fenicia del fiume Adoni, che si tinge di rosso, e dove le fanciulle siriane, le vestali di Adone( in Siria c'era l'antica Fenicia) piangevano la crudele morte del loro Dio Adone. 

"Ad -Un" significa "zoppo del cielo", perché Adone morì per emorragia all'arteria femorale per l'attacco di un cinghiale e dal suo sangue germogliarono anemoni rossi, colore dato dalle foglie morte del cisto. 

In questa zona della Sardegna, anticamente, si  estraeva il componente essenziale del bronzo, il rame, che veniva fuso per modellare statuine, utensili, gioielli e armi. 

Funtana Raminosa, tra i più ricchi giacimenti di rame in Europa, è una delle otto aree che compongono il parco geominerario della Sardegna, annoverato tra Geoparks dell’Unesco, un museo a cielo aperto, e protagonista della metallurgia in ambito Mediterraneo. 

Ad Alessandria d'Egitto le effigi di Afrodite  e del suo amato Adone  venivano collocate su due giacigli affiancati, con accanto frutti maturi, e le donne, le vestali,  spruzzando acqua sul nenniri, imitavano la pioggia. 

E il Santo Sepolcro del Giovedì Santo, che viene simbolicamente preparato con questi "nenniri", che in Sicilia vengono chiamati "lavureddi", è quello sul quale risorgera' il Cristo, simbolicamente, come la Primavera che risorge dopo il buio inverno, su una coltre soffice, abbondante e fiorita, che viene bagnata d'acqua ogni due giorni, come vuole la tradizione, con grano, orzo e lino, per lo più. 

“Se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane da solo; se invece muore produce molto frutto”(Giovanni 12, 24). 

È il sacrificio del Seme, che si sacrifica per rendere fertile la terra. 

Adone, come un seme, il cui sangue, fertilizza la terra, come il sangue versato dal costato del Cristo. 

Una "resurrezione", legata agli antichi culti pagani di Madre Terra, e ai suoi semi che germogliano con l'arrivo del primo caldo primaverile. 

Una resurrezione, legata al grano, ad una spiga che viene tagliata come unità, ma che da vita ad una molteplicità di vite. 

Come il corpo di Osiride dopo la morte, di cui avevo già fatto cenno, da cui germoglieranno 28 spighe.  

La spiga rappresenta il corpo di luce, l'Oro, l'Horus, l'Essenza trasfigurata in qualcosa di più elevato, di più nobile, purificato. 

È il culto misterico dell'iniziazione ai cicli della vita. 28 come il ciclo lunare. 

É il culto dionisiaco, dei misteri eleusini, di Iside, il culto di Demetra, che si ripete in epoche diverse, con "testimoni" diversi. 

La spiga è collegata alla costellazione della Vergine, la "Spica", poiché il "corpo di luce", può nascere solo in un cuore vergine, non corrotto. 

Lo smembramento della spiga, e quindi di Osiride, sono stati necessari, poiché solo smembrando la spiga, trasformandola in farina, si può poi impastare simbolicamente con l'acqua amniotica del Femminino, di Iside, che darà vita ad Horus. 

È il sacrificio necessario. 

È il "fare sacro" in senso letterale. 

Il "pane di vita" cristiano, l'Eucaristia, affonda le radici in tempi ben più lontani. 

È il processo di osirificazione, di distruzione e rinascita nel corpo di luce, rappresentato da Osiride, dal Cristo, da Adone, in questo caso. 

Alle palmette per la domenica delle palme viene unito di solito un rametto d'ulivo. 

Simbolo sicuramente di pace, ma anche simbolo di quell'olio simbolico con cui viene unto il Cristo, il cui nome significa, appunto, "unto". 

Per fare l'olio, le olive si portano in un frantoio, stessa radice di "frantumare", perché si deve destrutturare la materia, per arrivare all'essenza, all'olio. 

Quello stesso olio, che asperso a filo d'acqua nel pozzo di Santa Cristina, ne rivela poi la ierofania nel dodicesimo anello della tholos, per indicare la "misura", il parametro della maturazione del grano( da qui, credo, sarà l'origine, come ho già scritto, della medicina dell'occhio, "sa meschina de s'ogu", fatta con olio e acqua, o con grano e acqua-  https://maldalchimia.blogspot.com/2022/03/la-pietra-di-villamassargia.html?m=0) 

L'ulivo, e quindi, l'olio, sono abbinati alla Palma, perché la palma rappresenta la colonna vertebrale, l'albero della vita, il Djed, che corrisponde alla Palma, il dattero maschio, l'Ima, considerato un albero Sacro, legato alla controparte Imait, che era l'altro nome della dea Athor. 

Si deve risorgere per ricompattare la colonna vertebrale, simbolicamente. 

I Giganti di Mont'e Prama, finora  rappresentano proprio questi uomini SemiDei, divinizzati, proprio nel luogo delle palme, a Mont'e Prama, dove vi è la sinergia di entrambe le energie, come ho già approfondito. 


Voglio sottolineare come, l'antico simbolo della Tau, anticamente era una croce ad X, quello spazio in cui gli Opposti si complementano. 

E le lettere Dalet e Nun, quelle presenti nel simbolo della tribù dei Dan, e che, insieme, formano la parola "Giudice", come i nostri sacri Giudici di Mont'e Prama ( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/11/il-simbolo-della-tribu-di-dan.html?m=0),  erano le lettere intermedie del nome del Dio Adonai, una manifestazione solare del dio Yahweh

Adonai in ebraico significa “mio Signore" ed era l'appellativo di Dio nell'Antico Testamento

È anche il Dio  del diritto e degli oracoli [Adonai ha il suo oracolo sul Monte Oreb, il monte Sinai, quello sul quale hanno trovato un sigillo come i sigilli di Tzricotu]. Il suo simbolo è il disco solare unito a una stella. 

Un Dio potente, che incarna la vegetazione bruciata dal sole estivo, e nei culti misterici veniva adorato come dio che muore e risuscita», proprio come il Sole, che al crepuscolo “muore”, secondo la simbologia degli antichi Semiti ed Egizi, per poi “resuscitare” al mattino seguente. 

Tutto ciò si collega anche alla simbologia cristiana.

Un dio solare, quindi. 

Ma, proprio qui in Sardegna, abbiamo un grande culto di Adon/Adonai. 

Ma non solo. 

Oltre la simbologia della spiga, del grano usato per "su nenneri", abbiamo anche la simbologia dei culurgiones, simbolo dell'abbondanza, i nostri particolari ravioli con il ripieno di menta e patate, con la chiusura a spighetta. 

Con una disposizione  "a spiga", sono anche le pietre usate per edificare i nostri  nuraghi.( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/05/lavorazione-spiga.html?m=0) 

La spiga, come simbolo di immortalità, di rinascita, di guarigione, di fertilità, abbondanza. 



Abbiamo anche la simbologia  della Dea Afrodite, afflitta, affranta, che regge tra le braccia l'amante morto, Adone, in ambito greco. 

Ma sarà per questo che si dice "affranto", anche questo da una radice comune "affr-"?

Su "frori", il fiore,  che veniva usato come essenza per impastare i dolci per la preparazione delle offerte votive con su nenniri  nell'equinozio di primavera per il rito di Adone, che era lo sposo della dea Afrodite. 

Quindi erano dolcetti afrodisiaci, in onore del grande amore che Afrodite nutriva per Adone. 

Adone nacque da un poderoso colpo di spada da parte di Ciniria, re di  Cipro, nella corteccia di un albero di Mirra, nel quale era stata trasformata la figlia incinta di lui, Smirna, rabbioso perché Smirna aveva consumato un rapporto incestuoso con lui, ma solo perché vittima di un incantesimo della madre, che la voleva più bella di Afrodite. 

Adone era nato proprio dall'amore di Mirra per il proprio padre Cinira, re di Cipro, al quale si era unita attraverso un sotterfugio. 

Scoperto l'inganno, il re Cinira le diede la caccia. Ma gli dei decisero di salvarla trasformandola in un albero, dalla cui corteccia, dalle gocce di mirra, tra l'altro, anche potente afrodisiaco, nacque Adone. 

Il bambino è talmente bello che Afrodite se ne innamora appena lo vede e, forse per nasconderlo fino a quando non sarà cresciuto, lo manda, chiuso in una scatola di legno, a Persefone. La dea dell’oltretomba però resta incantata dal piccolo Adone e decide di tenerlo per sé.

Nasce l’ennesima disputa tra divinità, che solo Zeus può dirimere: il re degli dei decide che il bambino trascorrerà un terzo dell’anno con Afrodite, un terzo con Persefone e il resto con chi più gli aggrada.

Passano gli anni, Adone è ormai un bel giovanotto che, quando se ne sta nel mondo dei vivi, si diverte ad andare a caccia e a giacere con Afrodite. Quell’amore così passionale scatena però la cieca gelosia di Ares, figlio di Zeus ed Era,amante di lunga data della dea, che quasi impazzisce dal dolore quando il giovane Adone muore, ucciso dallo stesso Ares sotto le mentite spoglie di un cinghiale (o forse era qualche altra divinità in collera con la dea).


E guardate come, lo stesso nome Ares, che corrisponde al dio romano della guerra, Marte, sia la radice( "ares-") della parola sarda "aresti", che significa ribelle, indomabile, selvatico, lo stesso spirito dell'Ares guerriero, e del cinghiale, che in questo contesto rappresenta. 


Afrodite corre a soccorrerlo, si graffia e sparge alcune gocce di sangue, intrise della sua passione, che faranno crescere le prime rose rosse. 

Dal sangue di Adone invece nascono i bellissimi anemoni, i fiori del vento, dalla vita breve, fragili e delicati come l'amore. 


Quindi abbiamo, un paese, Gadoni,  e un nuraghe Adoni, entrambi dominanti la gola selvaggia, simile a quella fenicia del fiume Adoni, con nome uguale ad Adobe. 


Un Ares, con le sembianze di un selvatico cinghiale, che ha la stessa radice di "Aresti", "selvatico", in sardo. 

Del cinghiale ho già parlato in altre occasioni. 

(- https://maldalchimia.blogspot.com/2024/02/cinghiale-di-villanova-strisaili.html?m=0

- https://maldalchimia.blogspot.com/2021/01/il-grembo-alchemico-delle-maschere.html?m=0) 


"Cinghiale come animale sacro ai guerrieri in particolare e al Dio dell'abbondanza e della fertilità Dagda,  che aveva un paio di maiali magici, che si rigeneravano ogni volta che venivano uccisi. 

Cinghiale dalle setole d'oro, o "maiale della battaglia, caro anche alla dea celtica Freya, che è associato alla categoria dei Vani, le divinità della fecondità . 

Alla dea erano sacri anche i maiali, e uno di questi era Syr(scrofa) 

Ma sappiamo che" sirboni "in sardo, significa cinghiale, quindi hanno la radice in comune : Syr/ sirboni

Il cinghiale/ maiale, era associato anche alla Dea Demetra, dea della vegetazione, e alla dea della Caccia Artemide, alle quali spesso era affiancata la Dea Afrodite. 

Nel Carnevale Sardo, il cinghiale è rappresentato dai Sos Murronarzos  di Olzai"


È poi  abbiamo un "frori", "fiore" in sardo, la cui parola è compresa nel nome Afrodite, e che rappresenta i fiori nati dalle ferite di Adone e l'essenza di fiori impastati nei dolcetti afrodisiaci. 


"Affroddiai", in sardo, è una parola che significa mescolare, mettere insieme più cose, magari, in origine poteva essere riferito al mescolare l'impasto dei dolcetti afrodisiaci ( fro- ri, si trova anche in questa parola), o al dire cose senza senso, le stupidinerie, magari come quelle che dicevano tra loro le Vestali del Dio Adone quando preparavano su Nenniri e i dolcetti afrodisiaci. 


Quindi è anche lecito pensare che la radice "frori" sia la radice lessicale dalla quale poi si sono snodati i vari significati. 



"Frori/Affrori/Afrodite/afrodisiaco, o anche affroddius", o anche "affranto". 

"Affrori" è un modo di dire sardo, che fa da contrappunto all'armonia e alla bellezza di un fiore. 

Si dice di una persona /cosa/situazione, un po sgangherata, all'opposto di ciò che può essere un fiore. 

Come sempre, dietro le parole sarde, c'è tutto un mondo, un concetto che si esplica con numerose sfumature. 

Quindi, non solo "nenniri", ma molto altro, come sempre. 

Come sempre, intuizioni, sentori, ma radici evidenti che profumano ancora "commenti is frorisi "("come i fiori", in sardo ), a distanza di secoli e secoli.

Foto del Nuraghe Piscu di Suelli, di Sergio Melis, evidente lavorazione a spiga. 

-villaggio Nuragico e Nuraghe Adoni 

"Su Campanili" di Gadoni



Tiziana Fenu

©®diritti intellettuali riservati

Maldalchimia.blogspot.com

Su Nenniri ( ampliato)






















martedì, marzo 26, 2024

💙Crollo ponte Baltimora

 


Il ponte Francis Scott Key di Baltimora, nello Stato americano del Maryland, è crollato nella notte in seguito all'urto con una nave cargo battente bandiera di Singapore. In salvo due persone, una ventina i dispersi. L'urto è avvenuto intorno all'1:30 del mattino (le 6:30 in Italia). 

Martedì 26/3/2024> 19

Luna calante in Bilancia, a ridosso del potente plenilunio in Bilancia e relativa eclissi lunare, della quale ho già approfondito. 

Vediamo la corrispondenza numerica in Ghematria inglese. 

Baltimora 546> 15

Maryland 528> 15

Singapore 624> 12

Archetipo 15, la Samech, funzione pressione . Far emergere il Divino dall'umano, giorno creativo di sinergia, di fertilità, ma anche potenziale creazione rivolta al  Male (Arcano XV  del Diavolo)

Momento di creazione, ma in negativo, rivolto alla distruzione 

Archetipo 12. Lamed "misura", prova iniziatica. Arcano dell'Appeso.

Si è manifestato innumerevoli volte negli ultimi avvenimenti. 

Innumerevoli. 

È una costante, su cui giocano sempre. 21/21

Il 7 ripetuto tre volte, o da solo. 

Perché sono numeri particolari, molto sacri. 

Baltimora e Maryland

15+ 15= 30

30 è il valore ghematrico della Lamed

Oggi è un giorno 19, numero dedicato al Sole. Arcano Maggiore del Sole

Archetipo Qoph, funzione legame

A livello anatomico è un chakra localizzato nella nuca, legato ai sacrifici di sangue.

È l'Archetipo che precede la Resh, il ventesimo, la testa, quello dell'eclissi dell'8 aprile..

Riverbero di questo intenso plenilunio, con eclissi lunare, di cui ho già approfondito

(https://maldalchimia.blogspot.com/2024/03/2532024-plenilunio-in-bilancia-eclissi.html?m=0) 

Plenilunio detto del Verme

Guardacaso, proprio ieri appare in due  città, Milano, che in Ghematria inglese fa un 15( 384),  e Roma, che in Ghematria fa 12 (282), e Lamed, Appeso, sacrificio, ancora creazione, votata al Male, Diavolo, nelle stazioni, la scritta "siete insetti" 

Creano egregore. 

Sempre tutto perfetto, ad incastro. 

La Qoph è legata infatti alla luna per le antiche Memorie ancestrali. 

Da una parte, il legame con la luna, dall'altra il legame con il sole. 

Il simbolo antico della Qoph era infatti l'ascia bipenne. 

Luna Piena in Bilancia, fortemente sbilanciata, nella sua innata propulsione verso il portale dell'eclissi. 

Un altro sacrificio. 

Rivolto al Sole, in attesa dell' eclissi solare. 

Nome del ponte 

Francis Scott Key

In ghematria è, neanche a dirlo, 1128, quindi un 12.

Francis 420 > 6

Scott > 462  > 12

Key > 66

Quindi abbiamo tre numeri 6, un 666

e un 12, ancora 

Kate( perché è sempre tutto collegato, è simbolo di un Femminino che poteva diventare potente, quindi sovversivo, come Diana d' Inghilterra, il cui secondo nome è Frances, quasi uguale al Francis del nome del ponte, che ha gli stessi numeri di Kate) è un 666  tra nome e cognome, della cui simbologia, anche  come numero in sé, ho già parlato ( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/03/kate-middlenton.html?m=0) 


TRE numeri  6, fanno 18, quindi un 9, stesso numero di Kate, oltre tutti gli altri 12

E un 666, che è sempre 18, sommato, un 9

9, numero della creazione. 

Archetipo Teth. 

Il Femminino Sacro, il Serpente la Sophia. 

Anche il nome Maryland, rimanda a Mary, il Sacro Femminino Maria, e Maria Maddalena. 

E Diana e Kate, sono due Femminini che potenzialmente potevano fare la differenza. 

E lo stesso simbolismo della chiave, "Key". 

Un Portale. 

Una connessione. 

Un ponte. 

Il Femminino ponte per il Divino. 

In qualsiasi civiltà e cultura, è sempre stata radicata questa dimensione, questo concetto. 

Che hanno sempre cercato di demolire. 

Siamo in un anno 8, anno del Femminino, come ho sempre ripetuto e approfondito, in particolare in questo scritto( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/01/biancaneve.html?m=0) 

Lo sanno benissimo. 

Bridge, ponte in inglese, è un 270, ancora un 9( 2+7)

C'è una precisissima Geometria numerica, dietro, è innegabile. 

Lo vedete, quando analizzo gli eventi.

L'Universo si muove attraverso la geometria e i numeri. 

I numeri sono Sacri. 

Se stanno andando per emulazione, per sacralizzare e votare al male, ciò che in origine è stato votato al Bene e alla Bellezza, ci sarà una falla, una caduta, da esseri imperfetti quali sono. 

Ogni volta resto esterreffata dalla precisione e dai rimandi. 

È tutto collegato, anche eventi apparentemente scollegati. 

Come il Croco e i narcisi ( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/03/croco-e-narcisi-video-di-kate.html?m=0) 

Tutto ad incastro. 

Non posso fare a meno di condividere con voi, asterischi compresi, per la tracciabilita', che mi crea enormi problemi penalizzanti. 

Per chi mi segue, i post precedenti, ad approfondimento, in pagina o sul mio blog. 

Immagine libera, per non catalizzare attenzioni ulteriori .

Sull'eclissi dell'8 aprile(

https://maldalchimia.blogspot.com/2024/03/eclissi-842024-il-segno-di-giona.html?m=0 - https://maldalchimia.blogspot.com/2024/03/il-serpente-piumato-ed-eclissi-842024.html?m=0), ho scoperto altro, che sto approfondendo, ed è tutto, sempre, abbastanza incredibile. 

Con infinita gratitudine sempre, e fiducia nell'Universo. 

Osservare sempre, oltre ogni fascinazione. 


Tiziana Fenu 

©®Diritti intellettuali riservati 

Maldalchimia.blogspot.com 





lunedì, marzo 25, 2024

💛Dante e la Sardegna

Giornata dedicata a Dante. 

Dante e la Sardegna 

Oggi 25 marzo, di celebra l'inizio del viaggio di Dante,  nell'aldilà, nella Divina Commedia, nel 1300

È anche il giorno in cui si celebra l'Annunciazione del Signore o della Beata Vergine Maria, nella religione cristiana, cioè l'annuncio del concepimento virginale, di Gesù che viene fatto a sua madre Maria e a suo padre Giuseppe dall'arcangelo Gabriele. In alcuni contesti regionali è detta "Conceptio Domini" o "Conceptio Christie". 

Astronomicamente, invece, oggi si verifica un Plenilunio in Bilancia e un'eclissi lunare penombrale, già manifestata. 

In epoca romana  il 25 marzo, per volere di Giulio Cesare, si festeggiava l'Aequinoctium Vernum, nome latino dell'Equinozio, quando il Sole sorge e tramonta rispettivamente ad Est e ad Ovest, e passa per l'equatore celeste (punto d'Ariete), che sarebbe il punto d'intersezione tra l'eclittica e l'equatore celeste in cui il Sole passa dall'emisfero australe a quello boreale (cioé il Sole sorge  a nord, sopra l'equatore celeste). 

Veniva considerato un momento di creazione, di nascita e rinascita 


Un interessante viaggio alla scoperta di Dante, e il suo legame con la Sardegna, e con i Sardi, nominati più volte nella Divina Commedia. 


https://meandsardinia.it/dante-e-la-sardegna-verita-inesattezze-e-luoghi-comuni-sullisola-nellopera-dantesca/


E comunque, anche Dante conferma, che le  donne sarde andavano in giro con il seno scoperto, così come vengono rappresentate le donne minoiche, e così come è rimasto nella nostra tradizione, il corpetto che lascia scoperto il seno.

Come era tradizione minoica, ripresa da quella Sarda, senza ombra di dubbio ( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/03/dea-dei-serpenti-minoica.html?m=0) 

Tuttavia, il poeta le colloca in Purgatorio, perché meno scostumate delle donne fiorentine: “ché la Barbagia di Sardigna assai ne le femmine sue più è pudica che la Barbagia dov’io la lasciai”(XXIII canto)

Nel Canto XXIII del Purgatorio versi 94-96 fa dire infatti a Forese Donati: "Chè la Barbagia di Sardigna assai nelle femmine sue è più pudica che la Barbagia dov’io la lasciai".

Secondo le chiose del secondogenito di Dante, Pietro Alighieri, le donne sarde andavano addirittura discinte e sovente addirittura nude. Per lo storico Alberto Boscolo “era vero che le donne di Barbagia andavano con il seno scoperto, perché due secoli dopo i vescovi le obbligavano a coprirselo con un largo fazzoletto”


Dante parla della Sardegna e dei Sardi nei canti XXII, XXVI, XXIX, XXXIII dell’Inferno e nel VII e XXII del Purgatorio. Fra le regioni storiche sarde vengono nominate la Barbagia, la Gallura e il Logudoro( https://www.google.it/amp/s/truncare.myblog.it/2021/01/04/dante-la-sardegna-e-la-lingua-sarda/amp/?espv=1)


Maldalchimia.blogspot.com

Abito tradizionale di Laconi

Dante e la Sardegna




💛Seu s'ou, seu sou approfondito

 "Seu sou. Seu s'ou"("sono solo"/"sono l'uovo") 

L' alchimia trasformatrice dell'Ostara Sarda. 


Riprendo un mio scritto di tre anni fa( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/03/seu-sou-seu-sousono-solosono-luovo-l.html?m=0) oggi che è plenilunio in Bilancia, ma anche eclissi lunare penombrale. 

Tra l'altro oggi è il giorno dell'Annunciazione, un giorno mistico di integrazione, di silenzio, di complementarietà tra il maschile e il femminile,  tra l'Umano e il Divino. 

Si parla di equilibrio, quindi, tra le due polarità. 

Quella dialettica sinergica che è la koine' concettuale e simbolica di tutta la nostra Antica Civiltà Sarda e le sue infinite manifestazioni, e la cui massima espressione è nel simbolismo taurino/uterino, esemplificato  ovunque, specialmente nelle nostre millenarie Domus de Janas e archittetonicamente, nelle nostre Tombe dei Giganti. 

Quel l'equilibrio che è stato appena contrassegnato dal passaggio dell'equinozio di Primavera, chiamato Ostara. 

Ostara, la Dea della primavera di origine germanica, chiamata anche Eostre, che poi verrà assimilata alla dea greca Estia, per la quale si celebravano riti di accensione di ceri e riti ierogamici

In inglese la Pasqua è Ester. 

Equinozio e plenilunio dopo l'equinozio, sono strettamente collegati, perché è il primo plenilunio dopo l'equinozio, a stabilire la data della celebrazione della Pasqua, in quanto la Pasqua, si celebra la prima domenica successiva dopo il plenilunio successivo all'Equinozio. 

Pasqua, il cui simbolo per eccellenza è l'uovo, insieme alla lepre (simbolo di fertilità, che per gli antichi Egizi simboleggiava l'est, da dove risorse Osiride). 

L'uovo è simbolo dell'embrione primordiale

È quell'uovo primordiale egizio, deposto dal Bennu, che molto probabilmente era un Fenicottero, piuttosto che un airone, come ho già spiegato, dal quale nasceva Ra, il Sole.

Consideriamo queste due parole. 

Ostara e uovo. 

Partiamo da Ostara.

Ostara è molto simile a "tostara", parola sarda che significa "tostata", "nel senso di "abbrustolita dal calore", quindi simbolicamente, dal fuoco solare della Primavera, anche se, in senso più largo, significa "dura di comprendonio, prepotente".


Ma, in senso ancora più specifico, "abbrustolito/tostato", in sardo, vengono espressi con la parola "arridau", che ha la stessa radice "arri-" del verbo "arrii" (ridere) e della parola "arrisu" (risata). 

Questo ci rimanda subito all'emblema della risata tipica per i sardi, la Maschera Ghignante di San Sperate, che, ribadisco ancora, non si tratta di una delle solite maschere puniche ghignanti che simboleggiano il ghigno, la smorfia di dolore, prima di morire.

La nostra maschera, come ho approfonditamente spiegato in un mio precedente post( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/03/la-maschera-dellaldebaran-solare-di-san.html?m=0), non è una "maschera di morte", ma è una maschera che celebra la vita, intimamente connessa con l'asse equinoziale che transita sulla vita Lattea, la "via spermatica della rinascita," e che costituisce, a partire dalla centrale cintura di Orione, la via di Ascensione attraverso il portale di Aldebaran, il terzo occhio che è al centro della fronte della maschera. 

L' occhio della costellazione del Toro. 

Al centro della fronte del Toro.

Dove si trova il sesto chakra Ajna, il chakra del terzo occhio, della connessione Interdimensionale, intuitiva, in cui gli Opposti, in sinergia, accedono a dimensioni superiori. 

Guardacaso, Ajna, se anagrammato, corrisponde alla parola Jana. 

Abbiamo, nella maschera Ghignante, una identificazione Venere /Toro,/numero cinque dei solchi, con centralità di  questo culto solare taurino/uterino, in cui Toro e Venere sono indissolubilmente legati. 

Questa maschera rappresenta dei precisi riferimenti astronomici. 

È la via di Ascensione, verso la via Lattea di cui la tappa finale, è rappresentata dalla costellazione del Toro, che rappresenta le due polarità riunite in sinergia per l'ascensione, e che comprende anche le Pleiadi. 

Le "gallinelle", o forse erano le pavoncelle, le nostre pavoncelle sarde, custodi dell'Albero della vita, rappresentate sempre in modo speculare. 

Nulla a che vedere, quindi, con le altre maschere puniche ritrovate nel bacino del mediterraneo in quel periodo. 


Quindi la nostra "Ostara/tostara/arridara", si snoda su quella simbologia del calore equinoziale che con il calore del sole, "tosta /abbrustolisce" le cose. 

Le cose diventano "arridarasa", abbrustolite, ma anche benedette dalla risata di quel dio Lugh/laugh solare (il verbo "laugh" in inglese vuol dire "ridere"), che era il re della tribù dei Dan, correlatissimo alla nostra Antica Civiltà Sarda 

 ( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/07/lughnasadh-lammas-2023.html?m=0) e di cui la maschera ghignante è esemplificativa, "arriendi"(ridendo), di un preciso passaggio astronomico che è la via per la resurrezione, per essere "sa pasca de su pisci" (la Pasqua del pesce) : la via "Sirio/Orione/Aldebaran", la via "Iside/Osiride/Horus".

Si diceva che fosse da una risata, che nascessero e rinascessero gli Dei. 

La via verso il Toro, che rappresenta la sinergia delle due polarita, che consente l'ascensione, la rinascita, perché si attua, nel grembo del pesce, dell'Ossirinco che ingoia il fallo di Osiride.

Il pesce, che è l'unione dei due opposti, la Vesica Piscis, insieme, sia pesce, che mandorla mistica. 

Le due polarità maschile e femminile insieme. E questo è possibile soltanto con una energia equinoziale, di equibrio tra gli opposti.

Infatti la cintura di Orione, e il suo asse di Ascensione, di resurrezione, sta sulla linea dell'equatore celeste, sulla via lattea spermatica,  lungo l'equatore celeste, riportato poi in terra, cercando la perfezione architettonica attraverso le coordinate solari dell'equinozio di primavera. 


Ostara è simboleggiata anche dal trifoglio, che sulla terra, come il triskele, come gli elementi triadici sempre presenti nell'antica Civiltà Sarda, rappresentano i tre "Soli della resurrezione dell'anima", il movimento infinito della vita. 

I tre soli/stelle di Orione, i tre soli/stelle,  allineati sulla via Lattea, di cui ho approfondito tempo fa ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/03/la-maschera-dellaldebaran-solare-di-san.html?m=0) 


E poi abbiamo lui, l'uovo, elemento simbolo per eccellenza dell'equinozio di primavera, della rinascita, adottato poi come simbolo della Pasqua. 

Anche in questo caso la parola Uovo in sardo, cioè "Ou", indica moltissimo sulla genitorialita' di certi simboli che poi si ritrovano in altre civiltà. 

L'uovo è l'emblema per eccellenza, degli equilibri degli opposti, dell'equinozio di primavera.

Ha una perfezione estetica che lo vede  uovo cosmico come origine del mondo. 

Al suo interno abbiamo un albume madreperlato, lunare, chiamato "sa Jara" in sardo, e un centro, giallo, tondo, solare, chiamato in sardo, "Torulu", con un guscio conico/piramidale che li protegge. 

Uovo sorgente di energia vitale. 

L'albume, "sa Jara". 

Una parola simile a "Jana", ma anche simile a giara(come anche il nostro altopiano sardo), che indica un grande recipiente cilindrico e panciuto, per la conservazione di liquidi o granaglie, come un utero materno.

E "Torulu", 'tuorlo", somiglia molto a Toro, sembra un Toro piccolino. 

E ritorniamo ancora al Toro. 

E la parola "OU"(uovo in sardo) nel segno  grafico, sembra proprio un grembo, una barca solare (la U) che trasporta l' Horus, il figlio di Iside e Osiride, da est a ovest. 

L'uovo somiglia ad un sole. 

Il centro giallo, il tuorlo, "su Torulu", il toro solare,  il Mascolino, e l'albume, sa Jara, il Femminino che lo contiene. 

Anche qui, sinergia degli Opposti che si complementano. 

Ancora oggi, si indica una particolare cottura dell'uovo, detta "a occhio di bue". 

Ma precisamente è riferita, all'occhio rosso del Toro. 

La simbologia dell'uovo è profondamente legata al pozzo di Santa Cristina, di cui avevo già scritto, così come la simbologia della lepre, ma ripropongo gli scritti in settimana, per seguire il percorso verso la Pasqua. 


Questo Horus, questo Horus/T-aurus, legato quindi all'Oro alchemico dei due Opposti che si integrano, questa dimensione di Conoscenza acquisita, di Sophia a cui è stato permesso l'accesso, tramite il percorso iniziatico di Ascensione attraverso la Via Lattea, attraverso la sinergia degli Opposti rappresentata dal Toro alchemico, è rappresentato in un'immagine iconografica che nell’arte egizia (anche geroglifica) è chiamato il "signum arpocraticum", che indica l’età infantile di chi porta l’indice destro alla bocca. 

Così fa Arpocrate, figlio di Iside e Osiride. 

Plutarco ne rilegge il gesto, a comando del tacere, inaugurando un simbolismo che sarà universale. 

Nei templi antichi, per poter accedere ai Misteri Iniziatici e stare nei templi, bisognava osservare un anno di assoluto silenzio. 

Era il silenzio del segreto, dell'abbondanza , della conoscenza segreta. 

Arpocrate era spesso interscambiato con Horus, poiché rappresenta Horus bambino. 

Arpocrate fanciullo, quello che Iside tiene in braccio, Horo il fanciullo, che punto da uno scorpione guarì grazie alla magia della madre, Iside, che come Femminino, nelle sue Epifania, è rappresentata anche dallo Scorpione. 

I 7 Scorpioni a custodia di Iside. 

Per un''egittologa svizzera, Cathie Spieser,  lo scorpione d'acqua, la nepida, sarebbe simbolo del venire alla vita, sarebbe la nepida, ma su questo devo approfondire. 



Sulla rappresentazione di Horus che indica che ha avuto accesso ai Misteri Iniziatici, abbiamo una straordinaria rappresentazione, in  un nostro bronzetto sardo in particolare, quello di Santa Vittoria di Serri, dove vi è una figura femminile che ha il bambino in grembo, con la mano destra sollevata, in un gesto che sembra indicare il fare silenzio, perché sono evidenti ttre dita chiuse a pugno, con il pollice sopra, ma il quarto dito, l'indice, non è chiuso a pugno. 

Un bronzetto che risale al 1500 a.C, come minimo. 

Che anticipa l'Arpocrate /Horo egizio. 

La cosa strana è che anche Arpocrate, era rappresentato con il fiore di loto( come nella  maschera Ghignante sarda, del cui approfondimento, ho scritto nel link sopra) e il corno dell'abbondanza.

Quindi, viste le ierofanie di questo torello, all'interno dei nuraghi, o la Y rappresentata monca del lato sinistro, o più corto, pare allora che rappresentasse proprio questo figlio di Osiride e Iside, questo Arpocrate, grande iniziato ai Misteri, che incentiva al silenzio, alla meditazione, alla sacralità dell'essere soli con sé stessi in queste dimensioni sacre. 

Una sorta di silenzio riservato agli eletti. 

Il viaggio iniziatico per la resurrezione a se stessi, si fa da soli. 


E questo si adagia perfettamente alla simbologia dell'uovo. 

L'uovo, che in sardo di dice "S'ou"

Ma se lo leggiamo tutto attaccato, "s'ou" diventa "sou", che in sardo significa "solo", nel senso di solitario, di essere soli con sé stessi. 

Perché il processo iniziatico di rinascita, come nella via Lattea, fino al portale di Aldebaran, così in terra, come in cielo, passa attraverso "l'essere soli", perché già di per noi stessi, siamo, come l'uovo, perfettamente in equilibrio. 

Abbiamo l'albume, la parte lunare femminile, e abbiamo il tuorlo, la parte maschile solare. 

E la parte lunare, funge da "jara", da giara, da contenitore, da grembo per questa gestazione, per rinascere a noi stessi, per risorgere, come in una partenogenesi.

Perché solo quando le nostre polarità sono in equilibrio, la rinascita è possibile. 

E questo punto astrale era stato stato individuato in questa perfetta traiettoria con centro sulla cintura di Orione, che sta sull'equatore Celeste. 


L'espressione sarda "seu sou", "sono solo", vista nella doppia accezione di "seu s'ou", sono l'uovo, è di una potenza alchemica infinita. 

Questo fa capire come i nostri Antichi Sardi erano dei veri Iniziati a quelli che poi furono i Misteri Isiaci, Eleusini, dionisiaci, ecc., e prima ancora, delle grandi scuole d'Oriente, dei Cabiri. 

La discendenza è quella, la stirpe di Salomone, e della regina di Saba, dei Falasha, i due grandi Iniziati. 

Il simbolo della regina di Saba era il piede d'oca, come ho già approfondito in passato.

Una Y con una stanghetta al centro. 

Un elemento triadico anche qui, come i "tre soli" necessari alla resurrezione, alla Rinascita

Le due X sovrapposte alla croce. 

I tre Soli della via Lattea

Simbolo della Chiave di Salomone( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/03/simbologia-dei-conci-di-trachite-del.html?m=0) 

che ho  visto anche sulla moneta del Sardus Pater, sopra il Toro, e nei nei blocchi decorati, di trachite, ritrovati nel nuraghe Nurdole, a Orani, in provincia di Nuoro.

L'ho visto come struttura della Pintadera. 

E l'ho visto su un simbolo che è arrivato fino all'età cristiana, e rappresentarla arbitrariamente.

Perché ho visto la stessa X sul petto di Osiride, che fa asse alla X, con il suo stesso corpo, ed è lo stesso simbolo di Salomone, quello chiamato la Chiave di Salomone, considerato un potente simbolo magico esoterico ed evocati o, insieme alla piccola chiave di Salomone, a forma di stella a cinque punte. 

Simbolo che è stato chiamato, in epoca Cristiana, Chrismon, per indicare il Cristo, che hanno attribuito di derivazione greca, ma che invece risale proprio a questa particolare conformazione astrologica: quella di Orione, con la sua conformazione (considerando le diagonali centrali) ad "X", attraversato dall'asse che congiunge Aldebaran e Sirio, che sono considerati come Venere entrambi. 

Sirio, perché è considerata come la prima stella del mattino, come Venere, e Aldebaran, perché Venere è associata al Toro, e Aldebaran è la stella più luminosa del Toro".


Pensando ad Arpocrate, fratello/alter ego di Horus, Horus nella versione fanciullo, mi vengono in mente i Giganti di Mont'e Prama, senza bocca. 

In uno, è appena accennata. Non ha bocca nemmeno la Dea Madre di Cuccuru S'Arriu di Cabras. 

Le Madri Sarde sono legate agli Equinozi 

( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/03/le-tre-dee-madri-cosmiche-sarde-della.html?m=0) 

Arpocrate era rachitico negli arti inferiori. 

I Giganti hanno gli arti inferiori abbastanza corti, ma questo, secondo me, per rispettare una precisa Geometria Sacra con Orione sulla loro cintura, come ho già spiegato. Ma sembrano comunque rachitici, con gli arti inferiori corti. 

Arpocrate, poi, verrà assimilato a Mercurio, Hermes, l'Alchimista,  perché rappresenta il segreto della creazione. 

Quello che si tenta di raggiungere dopo la morte, osservando i possibili portali astrali. 

Una sapienza ancestrale conosciuta dagli antichi, e travestita da simboli e da miti, e da preservare attraverso il segreto delle conoscenze iniziatiche, e, contemporaneamente, cercare di praticare il silenzio, la meditazione, l'introspezione.

Il Dio del Silenzio era il simbolo dell'introduzione al Tempio del sapere iniziatico. 

Il silenzio è un luogo senza spazio né tempo. 

E sul Silenzio i nostri Antichi Sardi, hanno edificato meraviglie che lasciano senza parole. 

Si dice che i Sardi, siano silenziosi e solitari, di poche parole. 

Sono stati silenziosi anche nell'esplicare tutta la loro immensa Conoscenza Iniziatica, proprio per preservare i loro antichi Misteri, non accessibili a tutti. 

La cultura Sarda, non va raccontata. 

Va assimilata in silenzio. 

Con la stessa sacralità con la quale è venuta alla luce. 

Con il passo degli Dei. 


Tiziana Fenu

©®Diritti intellettuali riservati

Maldalchimia.blogspot.com


Mi potete trovare anche in questo blog inglese 

https://antichecuriosita.co.uk/blogs/

Seu s'ou, seu sou