Tre immagini a confronto
A sinistra, il nostro bronzetto di Vulci ( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/11/bronzetto-sciamano-vulci.html?m=0
https://maldalchimia.blogspot.com/2021/04/simbologia-delle-trecce-nel-bronzetto.html?m=0
https://maldalchimia.blogspot.com/2021/09/sacchetta-sciamanica.html?m=0
Al centro, la nostra Sacerdotessa ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/06/bronzetto-sacerdotessa_27.html?m=0)
A destra un aruspice etrusco, Museo Gegoriano Etrusco Vaticano.
Le sacre scritture” etrusche erano racchiuse in tre grandi gruppi di libri, gli Aruspicini, Fulgurales e Rituales.
Depositaria della letteratura sacra e della disciplina rituale era la casta sacerdotale.
Il cappello a punta, ad "atza", in sardo, è un convogliatore di energia.
Parole sarde..
"Atziccau" , spaventato, all'apice emozionale dello spavento
"Atzudua", uno/una, con un carattere "spigoloso", "appuntito"
I nostri Antichi sciamani sardi, ancora prima degli Etruschi, come quello rappresentato dal nostro antico bronzetto di Vulci, ne facevano uso.
Dal mio scritto
"Un copricapo pileato e conico, con carattere rituale, fatto in origine con una pelle di pecora non rasata, e poi in feltro o pelle, attribuito in epoche passate agli sciamani e poi attribuito, insieme al manto, alle figure religiose di potere, come i pontefici.
In Grecia era considerato un cappello da viaggio, e attributo specifico dei Dioscuri, i figli del Cigno, di Zeus, che si trasformò in cigno per sedurre la bellissima Leda, del quale parlai in un mio precedente post.
I Dioscuri, i gemelli Castore e Polluce, naviganti come gli Shardana, protettori dei naviganti.
Quella costellazione del Cigno, o Croce del Nord, così importante per gli Antichi Sardi, perché la sua stella più brillante Deneb, era la stella Polare 12.000 anni fa, e la cui croce astrologica, come abbiamo visto di recente, è una delle tre croci del cielo, sulla via Lattea, di Ascensione verso il Divino.
Gli emettitori viventi della forza primordiale", li avevo chiamati.
Un Nun che non è un uomo normale, ma è consacrato al Divino("Nun" in inglese significa anche suora, cioè "consacrata" , oltre i suoi significati come "pesce/acqua/balena")
Un Alchimista Sacro, che è capace di costruire la sua zona Sacra, il suo Tempio, e può guidare gli altri, come fa su Componidori della Sartiglia, come fa su "Isshuadore", guidando l' animalita' dei Mamuthones.
Un uomo che è rinato a se stesso, che ha compiuto il percorso iniziatico attraverso le " tre croci simboliche", in cielo, lungo la via Lattea, così in terra.
Ecco il perché del copricapo simile al pileo, tipico dei Dioscuri, i figli del Cigno, di Zeus.
E questa alchimia trasformativa si può ottenere solo quando le polarità entrano in sinergia". Anche nell'arciere di Serri( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/06/arciere-santa-vittoria-di-serri.html?m=0), così come nel gonnellino del Gigante di Mont'e Prama, notiamo un gonnellino a punta( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/03/orioneurina.html?m=0)
"La posa dell'arciere della costellazione di Orione, come quella del nostro bronzetto, ad arco teso
La parte finale della parte posteriore del gonnellino, come la conformazione della costellazione del Cigno, a vertice verso il basso, importantissima per la nostra antica civiltà sarda( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/12/l-ingresso-triangolare-dei-nuraghi.html?m=0)
Un ingresso triangolare per convogliare energia, perché i nuraghi, come struttura corrispondono alle dinamiche energetiche della cimatica ( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/10/nuraghi-e-cimatica.html?m=0
https://maldalchimia.blogspot.com/2024/03/barumini-cimatica.html?m=0)e della radionica ( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/06/nuraghe-suraki-antica-citta-di-neapolis.html?m=0)
Tiziana Fenu
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