#giornatamondialedellaTerra
Oggi, 22/04 è la giornata mondiale di Madre Terra.
Martedi, dedicato a Marte, energia di fuoco.
Luna Calante in Acquario, segno d'Aria.
Sotto il segno dei Pesci, segno d'acqua
Si celebra Madre Terra.
Abbiamo quindi, per questa giornata, la sinergia di tutti e quattro gli Elementi di Madre Terra.
Oggi governa l'energia del diciassettesimo Sacro Archetipo Ebraico Phe, con funzione "espansione", correlato all'Arcano Maggiore XVII della Stella.
La Phe è l'energia femminile, rappresentata da una bocca che decreta, che fa in modo che l'essenza si espanda anche esteriormente.
Decretare è sacralizzare.
È la Forma del Femminino.
La preghiera è Femmina
L'ode è Femmina.
La manifestazione è Femmina.
Dopo il triste oscuramento di ieri, in cui hanno voluto celebrare la finta dipartita di un misogino dalle basse energie, un lunedì dell'Angelo in cui si celebra l'onore che il Femminino, di Maria Maddalena in particolare, riceve, da parte di un Angelo messaggero del Cristo risorto, della riunione alchemica, delle nozze ierogamiche che si celebrano sul piano animico e spirituale, oggi Madre Terra, celebra, nel suo Regno, con i suoi 4 Elementi presenti, tutta la sua Bellezza.
Il Sepolcro vuoto, l'espansione.
Perché non si può rinascere e risorgere, se poi questa dimensione, questa nuova luce, rimane chiusa in un Sepolcro.
Ognuno di noi, lavora nel proprio Sepolcro, come ho già detto nel mio scritto riguardo le energie archetipali di questa Pasqua 2025( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/04/pasqua-2025.html?m=0), e nella successione degli Archetipi, il giorno di Pasqua è stato traguardato da un Archetipo Femminile, la Samech, il quindicesimo, l'orobourus, la ciclicità del tempo, lunare e femminile. Il quindicesimo giorno, il giorno più fertile del ciclo mestruale.
Il giorno centrale del ciclo lunare di 29 giorni.
15= 6
Unione degli Opposti, che si ritrovano, nonostante la divisione terrena.
Perché "cosi in terra, come in cielo".
La corrispondenza dell'Archetipo di ieri, la Ayin, il sedicesimo, la sorgente, l'occhio divino, il terzo occhio.
La Torre, Arcano Maggiore XVI.
Torre, che in ebraico, l'ho scritto altre volte, é Mgd, come Magdalena.
L'amigdala.
L'amigdala è un archivio delle emozioni, processa i ricordi delle reazioni emotive.
È la depositaria e custode del senso stesso della vita, perché è quella dimensione tridimensionale, che dà spessore emotivo agli eventi della vita, che altrimenti risulterebbero piatti, privi di emozione, di energia, di Magia.
Si creano, così, due tipi di intelligenza, quella razionale e quella emotiva.
nostro modo di comportarci nella vita è determinato da entrambe: non dipende solo dal Qi, ma anche dall’intelligenza emotiva.
Ayin significa anche occhio.
Ma è un occhio particolare, legato alla percezione del terzo occhio, e quindi amigdala, la mandorla mistica, come una Vesica Piscis, in cui le due polarità, l'occhio razionale, e l'occhio emotivo, agiscono in sinergia, per cogliere risposte molto più raffinate e dettagliate, di ciò che gli imput sensoriali possono cogliere.
È un salvavita potente, in caso di eventuale pericolo, ma a volte, la reiterazione emotiva, ingabbiata nelle dinamiche della scansione Crono-temporale, può costituire una prigione emotiva di risposta a qualsiasi stimolo che possa rappresentare un pericolo.
Perché va per corrispondenza, e risponde, emotivamente, agli stimoli, ancora prima della neurocorteccia cerebrale.
Per questo motivo, è importante, come indica l'Archetipo Ayin, e il suo corrispettivo Arcano della Torre, creare corrispondenza, non con la nostra stessa dimensione umana, spesso reiterata e confinata nella dimensione duale della causa e dell'effetto, dell'azione e della reazione, ma con la Dimensione Divina, che è il linguaggio con cui si esprime Madre Terra, pieno di Magia e di Emozione.
La pineale.
Le Dee turrite.
Il Femminino, il terzo occhio. Ponte tra cielo e terra, come una torre.
Ieri si è voluta inficiare questa Sacra Energia di connessione con la nostra parte più intuitiva, con la pineale, con L'amigdala, con il Femminino che la rappresenta, con un maschile dalle basse energie, che ha rubato la scena a questa dimensione Sacra ierogamica, tra maschile e femminile, tra intuito e ragione, tra umano e divino, che il lunedì dell'Angelo rappresenta.
Era tutto scuro.
Pioveva, l'aria pesante, umida, piena di insetti.
Raccapricciante.
Tutti in casa, a subire queste basse energie.
Oggi Madre Terra, con i suoi 4 Sacri Elementi, si riprende tutto il suo potere e la sua Bellezza.
Il cielo è limpido.
Soffia un maestrale leggero
Il vento delle Sacre Madri, delle Maestre.
Si respira.
Respiro con lei.
Ritorno alla Bellezza anche visiva e sensoriale, che in questi giorni non ho mai perso.
Oggi celebro questa espansione.
Decreto Bellezza, guidata da questo Sacro Archetipo Phe di espansione verso l'alto, verso la Stella, via verso la trasendenza, elemento aria, che la luna calante in Acquario, esprime.
La Phe, che in origine, nella sua forma archetipale, era rappresentata come una labris, un'ascia bipenne, a rappresentare la sinergia degli Opposti
È lo stesso Archetipo che ha traguardato la domenica delle Palme, che è coinciso con il plenilunio in Bilancia del 13 aprile ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/04/domenica-delle-palme-plenilunio-in.html?m=0)
La palma, attributo del Sacro, del Femminino, della Dea Hator, della Sacra Tanit.
Scrivevo:
"L'Archetipo Phe ci guida, nella sua funzione di espansione, all'espandere la nostra Essenza e Verità, per poterci evolvere.
Nell'ermetismo alchemico, con l'archetipo Phe, siamo dentro la fase chiamata Albedo.
Come il piombo è il metallo della Nigredo, l’argento è il metallo dell’Albedo, trasmutato dal piombo.
In termini alchemici, il corpo viene ridotto ad acqua “d’argento vivo”, da cui successivamente verrà prodotto “l’elisir”, ossia verrà creato lo Spirito vivificante. La seconda trasmutazione alchemica, dopo la Nigredo, e prima della Rubedo.
La purificazione dopo la putrefazione.
Se vi ricordate, ultimamente, i richiami simbolici del colore giallo, dei fiori gialli, dei girasoli, di cui ho approfondito, manifestavano, anche come simbologia numerica, la citrinitras, la fase alchemica precedente, ma pur sempre, nella dimensione della fase dell'Albedo.
Guardacaso, l'Archetipo Phe di questo Plenilunio, è proprio legato alla fase alchemica dell'Albedo, la fase bianca, il Femminino trasmutato dal piombo della fase Nigredo, all'argento della fase Albedo.
L'argento vivo che vivifica tutto, legato alla simbologia di Venere/Afrodite/Lucifero, inteso proprio come portatore di luce.
Phe, la Forma del Femminino.
Quella Venere-Afrodite che nasce dalla spuma di Urano.
Afrodite che rappresenta l'Anima, pur, e, soprattutto, nascendo dall'inconscio, dagli abissi in cui si celebra la ierogamia tra Anima e Umano.
Tra Anima e la nostra Essenza Cristica.
La bocca, il simbolo della Phe, esprime ciò che a livello alchemico, si è trasmutato alle Ottave basse, nell'energia sessuale di creazione, quella di cui ho parlato riguardo Urano, che governa queste energie e anche il segno dell'Acquario, l'era astrologica in cui siamo.
L'energia, così trasformata e sublimata, in parola, pronunciata dalla Phe, la nostra intima Verità, si allinea all'Anima.
È la Lilith creatrice, alle Ottave basse, che sublima questo passaggio alle Ottave alte, così come in una Torre, la nostra Kundalini energetica, il Femminino-serpente, attraverso una vibrazione che punta ad essere Verbo Vivente, prununciabile, che si auto-regge, declinabile a prescindere dai fattori esterni, dalle variabili, dalle occasioni.
Ha una Vibrazione talmente alta, da costituire, essa stesso, Occasione, Causa, e non più, Effetto.
"L'Io Sono", in cui si manifesta la propria Identità ed Essenza, in Verità.
Che porta ad essere Stella, l'Arcano Maggiore XVII correlato a questo Archetipo Phe.
È l'Ascensione dell'Iniziato.
Nella rappresentazione di questo Arcano, vi è una giovane donna, nella sua pura nudità, senza pudore.
È nella sua piena Verità, con una nuova, pura consapevolezza, come nata a nuova vita.
Versa l'acqua, la sua Essenza Femminea, attraverso due brocche, sia nella stessa acqua, sia nel terreno.
Nell'Arcano della Stella, il Femminino, che è sempre fattore mercuriale trasmutativo, questa consapevolezza, questa completezza, è già integrata.
Diventa nutrimento, per entrambe le dimensioni, per la Terra e per l'Acqua, che le sono connaturate.
Significa che è diventata nutrimento, Inanzittutto per sé stessa.
E poi, di riflesso, anche per l'esterno.
La portatrice dell'Acqua.
La portatrice del Fuoco.
La portatrice della sua Luce interiore, che brilla come una Stella, anche, e soprattutto, nel buio. Che è orientamento a prescindere.
Baricentro.
Punto di approdo e di partenza.
L'equilibrio tra conscio e inconscio".
Madre Terra, il suo Sacro grembo alchemico, è la dimensione di espansione dell'essenza della Madre.
È fucina alchemica di trasformazione per eccellenza.
Trasforma i semi in germogli, espandendoli e dando loro la possibilità di Manifestarsi, proprio come fa l'energia dell'Archetipo Phe di oggi.
La decomposizione avviene sotto terra, e ciò che ha decomposto, lo restituisce alla vita, in un modo o nell'altro.
In modi e forme sempre diverse tra loro.
E ogni creazione, è una Magia, un'Emozione unica.
Perché Madre Terra è Energia, e niente va perduto, tutto si trasforma.
L'amigdala, l'Mgd, la Magdalena, il Sacro Femminino, è una mandorla, un pesce alchemico, è una Vesica Piscis, in cui le corrispondenze agiscono in sinergia e creano la dimensione emotiva, che ci trasforma continuamente, e che continuamente manifesta i suoi germogli.
Il Femminino è completezza.
È vulva, Utero, Vesica Piscis.
È Nun.
È Madre Terra che attraverso le sue simboliche ferite, i suoi pertugi, permette alla vita delle sue creature di Manifestarsi.
È il Cristo con la ferita sul costato ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/04/la-ferita-del-cristo.html?m=0)
"Yinnon" , germoglio, in aramaico.
Somiglia alla nostra parola sarda "innoi", che significa "qui" ( trovo sempre tante similitudini tra aramaico e lingua sarda).
Innoi
Qui.
La Presenza del Momento.
Senza retaggi emozionali che ci tengono prigionieri del passato o del presente.
Qui.
In corrispondenza soltanto, con la nostra Dimensione Divina, quella della Magia, della Creazione, del vedere la Meraviglia, il Miracolo quotidiano dell'Oltre.
In costante Emozione, sempre presente, sempre nuova.
Mai uguale a sé stessa.
Un nutrimento costante, come acqua di sorgente vivificante
La trasformazione continua
Lasciare che vadano a fuoco tutte le nostre torri.
Come esoscheletri che liberano il seme dal suo involucro, per poter germogliare continuamente.
Gli strappi sono inevitabili.
Il Seme, per germogliare, deve dolorosamente spaccare il suo involucro.
Gli strappi, durante la nostra esistenza, sono tanti, ma i nostri semi, stanno all'interno della stessa Ma*trice della vita. Senza questi passaggi, queste trasformazioni, il seme, non potrebbe cadere nel grembo di Madre Terra, nel nostro stesso grembo alchemico, e prendere coscienza di ciò che può diventare, connettendosi con il proprio femminile, nell'energia del "prendere Forma".
Il seme, come mandorla mistica, come la forma dell'amigdala.
E non è detto, che ogni passaggio di vita, emozionalmente, debba essere doloroso quanto i precedenti.
Perché l'energia Divina, da cui trae nutrimento e corrispondenza, non è mai statica.
È dinamica, in continua trasformazione, mai uguale a sé stessa.
È questo il segreto della sua immortalità.
È il segreto dell'immortalita, nell'immanenza della mortalità.
È l'energia della capacità trasformativa.
Dio è energia.
Le sue creature sono Energia.
Madre Terra è Energia.
Crea legami di corresponsione, continuamente, in coessenzialità reciproca.
In immanenza im-mortale.
Diventando Emozione che trascende la stessa immanenza.
È l'equilibrio che si ottiene nel nucleo di sé stessi, dove apparentemente, non esiste nessun movimento, ma dove invece, hanno origine proprio tutti i movimenti, in una sapienza ancestrale di cui Madre Terra è Custode e depositaria.
Sa sempre come muoversi, al momento giusto.
Le sue creature sono perfezione assoluta.
Basta guardare le ali di una farfalla, o la bellezza del piumaggio degli uccelli, dei fiori.
O la perfetta geometrizzazione di un cavolo romano, delle cellette delle api, e tanto altro ancora.
Se solo acquisissimo padronanza, per un solo millesimo, di questo spazio sacro primordiale, di equilibrio, di resa, di unione degli opposti, di questa sapienza ancestrale e innata, che permette la creazione della vita stessa, non potremmo nemmeno minimamente pensare di essere dei distruttori.
Perché, tutto in natura, va verso la costruzione, dove la morte momentanea è funzionale alla creazione.
La Quintessenza dell'equilibrio, che passa attraverso il sacrificio della morte, che ha in sé, l'energia della trasformazione.
Divino e Materia in corrispondenza.
L'Alchimia del sacrificio, inteso come "sacrum facere", fare sacro, per arrivare alla trasformazione in Oro.
Il nostro Oro, la nostra Essenza, il nostro Manifestarci, che si palesa, che viene offerto e travasato, dall'urna d'argento, all'urna d'oro, e viceversa, perché Sole e Luna, sono le due polarità in equilibrio, e consentono il travaso armonico, fluido, in ricchezza, in abbondanza, in consapevolezza, come un Alchimista.
Come un Mago.
Come Madre Terra, alchimista per eccellenza, che solo quando l'Umano inficia e violenta i suoi equilibri, si ribella, perché ha un'energia da preservare e da custodire.
È la stessa energia della vita, della Creazione, che abbiamo ogni giorno sotto gli occhi, spesso, con nessuna consapevolezza di tanta bellezza.
Madre Terra.
La più grande Maestra mai avuta dall'Umano, se solo imparassimo, se solo ricordassimo, come facevano nelle antiche civiltà, a vivere al battito dei suoi ritmi, del suo equilibrio, della sua potenza, della sua Bellezza d'Incanto.
Amata Madre Mia. 💚
Tiziana Fenu
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