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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

mercoledì, aprile 30, 2025

💙Beltane

 Il peso dell'Amore

vale per quanto

ti trascina

o devi trascinarlo.

Vale per quanti giri di corda

per tenerlo insieme.

O per quanti

petali sparpagliati

nel vento.

Che pure, ancora,

ti profumano le mani

di rugiada.

Con quelle mani,

puoi ancora accarezzare.

E tenerle insieme, a coppa.

A custodire

un altro cuore.

A profumare di bello

un'altra pelle.

In questa notte di Incanto,

che siano i giri di corda sul cuore,

a tenere stretti i ricordi.

Come le corde che tengono insieme

le brocche d'acqua,

purificati da ogni istante

in cui non abbiamo sentito il Noi.

Che tutto ritorni alla Madre,

in questa notte di vento.

Che ciò che era sparpagliato

si ricompatti a nuovo impasto.

Come un'offertorio di pane azzimo

profumato di erbe appena raccolte. 

Essenziale.

Semplice.

Benedetto dall'Acqua e dal Fuoco.

Unito dalle mani che hanno creato.

Che hanno accolto a coppa.

Unite in cerchio.

A sacralizzare, onorare e benedire

ogni passo su Madre Terra.

In punta di cuore.

Come di spighe di grano dorate

incastonate sul grembo vellutato  

della Sacra Madre. 

Come un Sole notturno 

in cui l'Amore si compie. 


Tiziana Fenu 

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Maldalchimia.blogspot.com 

Beltane




martedì, aprile 29, 2025

💛Capitello Motza/coppella S'Incantu

 Da un post in una pagina

( https://www.facebook.com/share/p/1E2unBZ3k4/)

Riassumo il testo di presentazione. 

"Pietra decorata con un design della menorah, il candelabro del Tempio, di oltre 1500 anni, un tipo mai trovato in nessuna parte del mondo, decorata con una lampada a otto rami. 

Realizzata in calcare, il capitello è stato scoperto nel 2020 durante gli scavi dell'Autorità per le antichità israeliane condotti prima della costruzione del nuovo ingresso della città di Gerusalemme

Il capitello - un raro reperto architettonico che non ha parallelismi archeologici, è stata scoperto in un edificio bizantino (VI-VII secolo d.C., poggiato a testa in giù sul pavimento di una stanza.

Sembra che questo capitello si trovasse in cima a una colonna in un magnifico edificio o su una strada, in un insediamento tardo romano qui (III secolo d.C.). Dal contesto locale e scopre che questo insediamento era apparentemente popolato da discendenti dei pensionati dell'esercito romano. Se sì, cosa ci faceva qui tra tutti i luoghi un capitello con una decorazione menorah - un simbolo ebraico distinto? Questo è un vero enigma.

Nei periodi classici, i capitelli architettonici in cima alle colonne erano destinati a sostenere le travi che reggevano i soffitti. Solitamente presentavano una decorazione vegetale, e occasionalmente con simboli diversi - in questo caso presenta la menorah, basata sul candelabro del Tempio. Nella parte superiore, ognuno dei lati della capitale è decorato con un candelabro a otto rami, e ogni lato della sezione inferiore è decorato con otto foglie, mentre un elemento verticale è inciso sopra la parte superiore della foglia media di ciascun lato, appare come il piede del candelabro.

Secondo il Dr. Orit Peleg-Barkat dell'Università Ebraica di Gerusalemme, specializzato in antiche decorazioni architettoniche, "Mentre i capitelli corinzi con foglie lisce erano comuni in tutta la nostra regione dal tardo Secondo Tempio fino ai periodi bizantini, il capitello scoperto a Motza mostra tratti davvero distintivi. Nonostante sia abilmente realizzato, sembra essere opera di un artigiano meno familiarità con le convenzioni architettoniche prevalenti nelle strutture pubbliche urbane. Più significativamente, la sezione superiore - tradizionalmente adornata da un motivo floreale - presenta invece ciò che assomiglia a una menorah a otto rami. Questo è particolarmente intrigante perché le menorah a sette rami appaiono tipicamente sui capitelli delle sinagoghe del tardo romano e bizantino, come quelle trovate a Capernaum e Cesarea. L'assenza di prove che suggeriscano una sinagoga in questo sito solleva domande sullo scopo e il contesto originario della capitale.

La capitale di pietra di Motza sulle colline di Gerusalemme, decorata con il design della menorah a otto rami, è unica e un raro tipo di scoperta. Soprattutto per il suo punto di ritrovamento, la sua importanza non va sottovalutata. Pochi decenni dopo la distruzione del Secondo Tempio, la menorah divenne il simbolo distinto del popolo ebraico, sia nella Diaspora che in Terra di Israele. Trovare oggetti decorati con menorah, sicuramente su oggetti pesanti in pietra, è un chiaro indicatore dell'esistenza di un insediamento ebraico. Ora, consideriamo che i testi storici supportati da ricerche archeologiche dimostrano che l’insediamento ebraico in Giudea – e soprattutto sulle colline di Gerusalemme, ha subito un duro colpo a causa della rivolta di Bar Kokhba nel II secolo d.C. – infatti, può essere considerato eliminato in questa regione. Sulla base di questa realtà, è ragionevole supporre che questo capitale sia stato portato da un sito distrutto altrove semplicemente per servire da materiale da costruzione utile qui, in uso secondario.

Secondo il ministro israeliano del patrimonio, MK Rabbi Amichai Eliyahu: "La scoperta della capitale di pietra ornata da una menorah fornisce prove tangibili del legame profondo e innegabile tra il popolo ebraico, Gerusalemme e la Terra di Israele nel corso di migliaia di anni" 

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Ciò che mi colpisce, è che non si tratta della rappresentazione della menorah ebraica, con 7 braccia, che riproduce la metà del labirinto a 7 percorsi, che non è di origine cretese, ma nasce qui in Sardegna, ne abbiamo un'antica rappresentazione nel labirinto della Domus de Janas di Luzzanas, a Benettutti, che ha una precisa simbologia equinoziale di rinascita, quando, durante l'equinozio di primavera si allineano i 7 pianeti, ma qui si tratta di un elemento centrale e 4 cordonature intorno. 

Della simbologia del labirinto, ho parlato più volte 

(-https://maldalchimia.blogspot.com/2020/07/il-labirinto.html?m=0

-https://maldalchimia.blogspot.com/2021/08/il-labirinto-e-jana.html?m=0) 

Esattamente come la coppella interrata nella nostra Domus de janas S’Incantu, *l’ incanto", ipogeo  che fa parte della necropoli di Monte Siseri, a Putifigari, provincia di Sassari. 

Domu de Jana di cui ho parlato per enfatizzare sia la particolare conformazione del soffitto, a "carena", con il doppio significato di carena della nave(la nave celeste che traghetta nell'altra dimensione) e "carena" in sardo, lo sterno che custodisce l'afflato divino della rinascita( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/01/le-domus-de-janas-non-sono-capanne.html?m=0), sia per sottolineare l'allineamento ingresso quadrato/coppelle interrate, falsa porta che funge da ricettacolo della ierofania luminosa, divinizzante, che viene riflessa grazie all'acqua contenuta nella coppella, a benedire il passaggio nell'altra dimensione( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/04/allineamento-domus-sincantu.html?m=0). 

Qui, appunto, in questa simbologia, del capitello di Motza, sembra la metà esatta della nostra coppella interrata della Domu S'Incantu, una delle più importanti, sicuramente, tra le nostre Domus, per bellezza e simbologia 

Tre cordoni intorno al perno centrale

Intorno al "sole centrale" 

Forse i tre Soli di rinascita lungo la Via Lattea? 

La simbologia di nascita/morte/rinascita, come le tre cornici nelle porte e false porte delle Domus? 

In tutto sono 

5 linee concentriche. 

I 5 pianeti allineati in un certo periodo dell'anno, come viene indicato anche dalla Menorah, che ricalca la metà del labirinto a 7 percorsi, e che ha un riferimento astronomico equinoziale di rinascita?

Il numero 5 indica l'Archetipo He', con funzione "vita". 

Ma è anche indicativo del Toro, e la rinascita lungo la Via Lattea, avviene con un percorso che dal Femminile Sirio, arriva fino ad Aldebaran, l'occhio del Toro.

Ne ho parlato approfonditamente in un mio scritto ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/03/la-y-taurina-di-ascensione-lungo-la-via.html?m=0) 

Se poi consideriamo che il 5 e il numero 8, indicati dal numero complessivo delle foglie decorative e dei "bracci" di ciò che hanno definito una menorah anomala, sono numeri del Femminino, di Venere, che governa il segno del Toro, e che disegna un percorso pentacolare ( con 5 punti, quindi), nell'arco di 8 anni nel cielo, intorno al sole, vediamo che il significato si amplifica, e trova un suo perché, perché è tutto collegato. 

Tra l'altro, come sapete, il numero 8, ha una particolare simbologia qui in Sardegna, legato alla stella a 8 punte 

( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/02/stella-8-punte.html?m=0) 

Ho più volte parlato dei legami tra Israele e Sardegna, dove ci sono anche nuraghi ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/12/link-nuraghi-in-israele.html?m=0) e anche il nome Motza, ha una caratteristica dei nomi tipicamente sardi, la "tz", peculiare della nostra lingua sarda, diffusissima ovunque. 

Quindi ritengo che questo manufatto abbia una simbologia tipicamente sarda, riconducibile ad una dimensione di rinascita legata alla simbologia del Toro, come tappa ultima del percorso, così come è nella nostra civiltà sarda, attraverso i 3 Soli della Via Lattea. 

Tra l'altro, una stele, con una menorah, e un capovolto tipicamente sardo, l'avevo già individuata, sempre in Israele ( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/06/stele-israele-con-capovolto.html?m=0) e altre corresponsioni di cui vi lascio i link di approfondimento 

( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/07/stele-di-chemosh.html?m=0

-https://maldalchimia.blogspot.com/2022/07/stele-di-chemosh.html?m=0

-https://maldalchimia.blogspot.com/2023/08/le-sacre-rocce-mitra.html?m=0) 

Ancora tracce sarde in Israele... 


Prima immagine Domu de Jana S'Incantu( foto: https://www.catalogo.beniculturali.it/detail/SARDEGNA/ArchaeologicalProperty/2000238013) 

Seconda e terza foto, capitello Motza


Tiziana Fenu 

©®Diritti intellettuali riservati 

Maldalchimia.blogspot.com 

Capitello Motza/coppella S'Incantu








lunedì, aprile 28, 2025

💙Beltane 2025

 

Tra mercoledì 30 aprile, con luna crescente in Gemelli e giovedì 1 maggio, con luna crescente in Cancro, abbiamo abbiamo la celebrazione della festa pagana di Beltane, la celebrazione della luce, del fuoco, del matrimonio ierogamico tra le due polarità. È la celebrazione della vita, dell'Eros, dell'espandersi, del germogliare.
Saremmo sotto l'energia di due Archetipi interessanti
Mercoledì 30, siamo sotto l'archetipo Ayin, il sedicesimo, lo stesso del lunedì dell'Angelo e dell'annuncio della morte di Bergoglio.
La correspinsione tra il sopra e il sotto, l'occhio divino, la Sorgente.
Correlato all'Arcano Maggiore XVI della Torre.
Ancora accortezza.
Vedere oltre, con il terzo occhio, perché la Torre sta crollando.
Invece per giovedì primo maggio, siamo sotto l'energia del Sacro Archetipo Ebraico Samech, il quindicesimo, con funzione "pressione".
È la pressione che esercita in modo che la nostra dimensione divina si manifesti.
È la dimensione della fertilità più assoluta.
Archetipo correlato all'Arcano Maggiore XV del Diavolo, che non è mai costrizione , ma scelta, opportunità.
Interessante, vedere come questi due Archetipi, siano in successione, ma al contrario, prima il sedicesimo, poi il quindicesimo.
Un passo indietro, per questa celebrazione.
Per essere nella nostra dimensione di fertilità, di possibilità, di scelta consapevole.
Fertilità, potenziale creatore, che implica sinergia degli Opposti, complementarietà, celebrata proprio in questo Beltane di Unione.
Per il 30 aprile abbiamo un'energia mercuriale, di sinergia degli Opposti, amplificata dalla luna crescente in Gemelli.
I Gemelli alchemici, protagonisti di questa celebrazione.
Per il primo aprile, giovedì, con un'energia solare, mascolina, dedicata a Giove, siamo in luna crescente in Pesci, segno d'acqua, e quindi, anche in questa giornata, abbiamo una sinergia sole/acqua, maschile e femminile.
Una dimensione amniotica in cui si può rinascere, come un grembo.
Siamo ancora sotto il riverbero del novilunio in Toro, sotto il segno del Toro, che come sapete, nella sua intrinseca simbologia, essendo un segno femminile di terra, ha in sé una dimensione sinergica di maschile e femminile insieme.
Una simbologia taurina /uterina, che si accorda perfettamente con l'energia di Beltane.
Novilunio traguardato dalla Tau, il ventiduesimo Archetipo, il Sigillo Divino.
Una croce formata dalle due polarità.
Beltane ci riporta a Memoria questo antico suggello, questa antica Sacra Alleanza, in equilibrio, che consente la manifestazione della dimensione divina, nell'elemento Terra.
È la celebrazione della vita, dell'elemento Fuoco, del Dio Bel, il “Luminoso”, dio di luce e di fuoco, che feconda la grande Dea Madre, custode della Vita e della Morte.
Perché il seme, per germogliare, nella sua potenziale fertilità, ( archetipo Ayin del 30 aprile), data dall'interazione energetica tra le due controparti( luna crescente in Gemelli) deve morire a sé stesso( la Torre che va fuoco) consapevole della trasformazione in atto che implica una certa fluidità tra le due controparti energetiche( la Samech che fa pressione per manifestare la potenzialità creatrice, del primo maggio ), che hanno sempre possibilità di scelta, tra la vita e la morte, tra la creazione e la distruzione ( Arcano Maggiore del Diavolo, primo maggio) rappresentata dall'acqua ( la luna crescente in Cancro del primo maggio)
È l'acqua, l'elemento femminile, che attiva la morte e la rinascita, nel grembo di Madre Terra ( siamo sotto il segno drl Toro, segno femminile di Terra).
È l'acqua, a consentire che il seme, nell'oscurità, sottoterra, si gonfi e si spacchi, che muoia a sé stesso per germogliare.
È ancora l'acqua, il liquido amniotico, a consentire al feto, crescita e nutrimento, nel buio del grembo, finché l'involucro, la placenta, non si spacca.
Si ha bisogno dell'elemento solare per il concepimento, per l'attivazione.
Del Fuoco. Della luce.
Ma  il percorso di gestazione lo si fa con l'acqua, senza sole, senza calore, al buio.
Ma la memoria del Sé primordiale, ha già implementata in sé, questa complementarietà, che è integrità, che può germogliare in qualsiasi contesto.
Perché è un Fuoco primordiale, un Fuoco Sacro.
Un Fuoco alchemico.
Il Sacro Fuoco creativo. Monadico, di Beltane.
Perché l'energia mascolina è già implementata in quella femmnile, e, in modo alchemicamente virginale, in una continua, potenziale, partenogenesi.
Dove fluiscono in equilibrio, come il Tao rappresentato dal glifo dei Pesci, rappresentato, sia come un  Tao, che come le due opposte fasi lunari, calante e crescente.
Senza separazione.
L'uno nel respiro dell'altro.
L'uno è la cassa toracica del battito, della vibrazione dell'altro.
C'è integrità, complicità, creazione, vita.
Fuoco, calore, umori e sapori.
Saperi e Memorie.
C'è tutto.
Ed è questo Tutto, a consentire la realizzazione, non solo a livello animico, ma anche terreno.
Il Toro è un segno di terra.
È nella concretezza.
La  Spiga, il suo simbolo di abbondanza, è l'Allegoria del suo sapersi radicare nonostante le divisioni della sua struttura.
Perché ha memoria di sé.
Osiride fu fatto a pezzi.
Dal suo corpo, fatto a pezzi, 14 pezzi, nacquero 28 spighe.
28 come il ciclo lunare, femminile.
14 come due fasi lunari, ancora femminile.
Il ciclo della fertilità, della Samech
Il quattordicesimo pezzo, il fallo, fu perso, sacri-ficato, reso sacro, funzionale alla fertilità del Nilo, divorato dal pesce Ossirinco, una metafora alchemica per indicare il processo di trasformazione della Vesica Piscis, della Nun, il Pesce alchemico, unione degli Opposti.
Fu Iside, la Mem-oria, l'elemento alchemico dell'acqua, femmineo, che è vita, informazione, entropia, ad avere in custodia la memoria primordiale, per ricomporre l'Essenza di Osiride, trasfigurata in un fallo d'oro, da cui nascerà Horus.
Metafora stupenda per rivelare quanto sia importante mantenere integra la nostra memoria del "Noi".
Del nostro Sé, prima della separazione.
Una separazione apparente, funzionale al ritrovarsi, al ricordarsi, al non smarrirsi.
Al riemergere dopo la morte, in una nuova e continua rinascita a sé stessi.
In una nuova espansione, che ci fa risplendere in una mistica dimensione dell'Amore, dell'Eros, inteso come propulsione mistica e carnale, così come è nella dimensione del segno del Toro. in cui questo matrimonio mistico, ierogamico, celebra il patto ancestrale dell'Alleanza.
Beltane.
La notte del Mercoledì, delle energie complementari, mercuriali.
Un patto d'Amore.
Per non dimenticare.
Per avere sempre Mem-oria del nostro Se' monadico.
Come già scrissi nel 2021( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/04/beltane-simbologia-in-sardegna.html?m=0) nel mio approfondimento su Beltane in Sardegna, poi ampliato,
"Beltane celebra il matrimonio mistico tra le nostre due polarità, maschile e femminile, la sinergia vitale e creativa che deriva da questa unione feconda, dove la Terra, elemento femminile magnetico, è scaldata dal calore elettrico maschile.
È la festa del fuoco vivificante, che sposa la prima rugiada del mattino, che con la sua purezza è capace di lavare e purificare anche la nostra anima.
I falò di Beltane venivano accesi con nove tipi di legni diversi e considerati sacri( betulla, quercia, sorbo, salice, buancospino, nocciolo, melo, vite e abete) e avvolti con nastri colorati, gli stessi del palo centrale intorno a cui si danzava.
Nove tipi diversi. Nove, perché il nove è l'archetipo Teth, che indica il grembo, il femminile, la fertilità".
Siamo in un anno 9, in questo 2025, e questa simbologia numerica ritualistica, acquisisce, quest'anno, ancora più valore.
E ancora :
" Durante i festeggiamenti veniva eletta la Reginetta di Maggio, e il suo sposo, chiamato anche "Re della Foresta" o "Green Man".
Una Reginetta giovane e fertile, poiché doveva rappresentare la Dea che viene fecondata dal Dio, che rappresenta il vigore maschile che porterà abbondanza a tutta la comunità.
La Reginetta avrà l'onore di accendere il Fuoco di Beltane per il grande Rito, e questo Fuoco verrà custodito scrupolosamente, in modo che non degeneri e lo si tenga comunque vivo per i due giorni di festeggiamenti.
In questo modo, uniti dal Fuoco, diventano Sommo Sacerdote e Papessa, e si rincorrono fuori e dentro il cerchio intorno al fuoco, a zig zag, in una danza amorosa e giocosa che viene riprodotta anche intorno ai pali, detti Maypole, con i nastri colorati che vengono intrecciati a ritmo di danza, intorno al palo, da un numero uguale di uomini e donne, dove gli uomini girano in senso orario e le donne girano in senso antiorario.
Questo perché la donna è il polo negativo, magnetico, l'antimateria il "buco nero" da cui tutto ha origine, mentre l'uomo è l'elemento elettrico, il polo positivo".
Per quanto il palo, indichi l'elemento fallico, fertilizzante, di Madre Terra, come simbologia, a conferma di questa Sacra unione ierogamica tra le due polarità, celebrata per Beltane, questo simbolismo affonda le radici nella dimensione esclusiva del Femminino, che è custode delle due polarità.
Lo ritroviamo, come ho scritto nel mio approfondimento a riguardo, sul "Beltane ampliato"( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/04/simbologia-del-beltane-in-sardegna.html?m=0), "nei tempi passati in cui anche la processione di Sant'Efisio, celebrato il primo Maggio, si celebrava in mare, per celebrare la Dea Madre, Ishtar, Inanna, le antiche Dee Madri Sumere e Mesopotamiche.
Il palo asherah, scoperto in ritrovamenti archeologici in Giudea, era un palo sacro eretto nei luoghi di culto cananei per onorare la dea madre ugaritica Asherah, chiamata anche Asertu, consorte del dio El, Baal, YHWH.
Sono gli stessi pali che adesso vediamo addobbati con i nastri, per Beltane.
Quindi, un YHWH che aveva una consorte, una Asherah, la regina del cielo, e, accanto ad essi venivano sempre piantati dei pali santi, di cui ho avuto modo di approfondire perché ha legami con la nostra Antica Civiltà Sarda ( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/05/statuina-dea-madre-asherah.html?m=0)
Questa tradizione probabilmente è rimasta in Sardegna, sotto forma dellla rappresentazione ritualistico dei Candelieri di Sassari, culto dedicato alla Dea Madre, riportato anche dalla Bibbia, per l'Assunta/Ashera del 15 agosto.
In Sardegna siamo pieni di "ashera", di betili conficcati nel terreno, che indica la sinergia del maschile e del Femminile, insieme per la creazione.
La Faradda, la Discesa dei Candelieri di Sassari, una festa antica almeno cinque secoli, che celebra ogni 14 agosto la devozione cittadina per la Madonna dell’Assunta. Undici ceri lignei di grandi dimensioni, con nastri colorati intorno, sono trasportati a spalla lungo le vie cittadine, fino alla Chiesa di Santa Maria di Betlem.
Come i nastri intrecciati per Beltane dalle ragazze, insieme ai ragazzi, intorno ai pali. Sarà per questo motivo che si mettono le bandierine colorate appese nei paesi, per le sagre che festeggiano i santi.
Un "cantare maggio" che sopravvive in tutta Italia con forme di canto a strofa(le "strofe di maggio" da cantare di porta in porta), ricevendo un piccolo rinfresco e una piccola offerta.
La melodia su cui sono cantate le "maggiaiole' e la tecnica dei cantori solista e coro di risposta, si avvicinano ad altre forme di musica popolare arcaica dell'area mediterranea, come il canto tipico sardo" a muttetus", con strofe di botta e risposta e in rim a.
Sulle melodie, si brinda, con il calice, simbolo femminile.
il doppio calice, anche se disposto verticalmente, lo troviamo, proprio nell'iniziale della parola Beltane, la B, il secondo archetipo Beth, con funzione contenitore.
Un archetipo femminile, la casa di Dio, del Divino, la donna e  Madre dove il Padre Divino, l'Aleph, il primo Archetipo, si manifesta.
Betilo, "Beth-El", casa di Dio.
La Donna è colei che dà la Forma. Iside restituisce forma a Osiride, dopo che è stato fatto a pezzi, e crea Horus, l'Oro, perché lei, alchemicamente può farlo.
È la manifestazione del Divino, la materia, che ha in sé l'impronta divina, la Sophia, la conoscenza, il Sacro Femminino, rappresentato negli Arcani Maggiori, proprio dalla Papessa, dalla Gran Sacerdotessa, colei che ha le chiavi iniziatiche della conoscenza, il Sacro Graal del proprio tempio interiore, la Maddalena, la "clavicola" di Salomone.
[...] Nelle Rune la Beth è rappresentata dalla runa Bjarka, che rappresenta il potere nutritivo di generare la vita.
Due triangolini vicini.
Si parte da lei, dalla Beth, e si torna a lei, alla fine del viaggio dell'uomo, attraverso il suo lavoro di raccolta del molteplice verso l'unità.
Lei è sacra quanto l'Aleph, il Dio creatore.
Quell'Aleph, prima lettera dell'alfabeto, nel suo grafismo è rappresentata dalla testa del Toro.
Beltane
Bel-tane
Bal/Baal
Il toro fecondante.
Si, perché astronomicamente il  Beltane si verifica quando il Sole si trova al 15° grado del segno del Toro, in un periodo compreso tra il 30 di aprile e il 5 di maggio, in corrispondenza alla levata eliaca( la prima apparizione dell'astro, subito prima del sorgere del Sole) di Aldebaran(Alpha Taurus) della costellazione del Toro.
E, abbiamo visto, come Aldebaran, sia la tappa ultima, di quella via della rinascita dopo la morte, sull'asse "Sirio/cintura di Orione/Aldebaran(Toro-Iadi-Pleiadi), lungo la via Lattea"
Gli approfondimenti a riguardo, li trovate nell'ultimo link che ho postato in questo scritto, perché qui in Sardegna, in particolare, si manifesta una profonda continuità tra il passato e il presente, con una ricchezza di simbologia, che fa da filo conduttore anche per le altre importanti celebrazioni collegate a Beltane.
Un passaggio estremamente intenso, in cui si può ripristinare la dimensione monadica della nostra Essenza.
In cui si celebra tutta la nostra Bellezza e potenzialità creatrice.
Buon Beltane di cuore.
Con infinita gratitudine sempre

Tiziana Fenu
©®Diritti intellettuali riservati
Maldalchimia.blogspot.com

Beltane 2025



💙Occhio del toro/Bergoglio

 


L'annuncio della morte del Papa è stato dato il 21 aprile. 

Ho già approfondito a riguardo, l'analisi ghematrica e archetipale di questa data( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/04/morte-bergoglio.html?m=0) 

E noto adesso una correlazione importante . 

Come ho già scritto, annunciano la morte il giorno dell'anniversario della fondazione di Roma, che è lo stesso, il 21 aprile, in cui si verifica la Sacra ietofania nel pozzo Sacro di Santa Cristina. 

Protagonista, sia della data della fondazione di Roma, sia la ricorrenza della ierofania drl 21 aprile, è il sostanza, Aldebaran, l'occhio del Toro, quando entra in congiunzione con il Sole. 

"Una congiunzione sole-Aldebaran, che, tra l'altro, è rappresentato, esotericamente, come un occhio dentro un triangolo" 

Così scrivevo già  due anni fa  a riguardo 

( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/08/ierofania-21-agosto-pozzo-s-cristina.html?m=0) 

Alchemicamente, Paulilatino, potrebbe essere stato, con il suo pozzo Sacro e la Tomba dei Giganti orientata ad Aldebaran, il fulcro alchemico della creazione, l'uovo cosmico metaforico da cui una civiltà si espande, prende vita, proprio, in modo metaforico, da una congiunzione sole-Aldebaran, che, tra l'altro, è rappresentato, esotericamente, come un occhio dentro un triangolo, come l'ingresso del pozzo di Santa Cristina, che avevo collegato alla simbologia del Menat egizio

[...] Aldebaran era considerata la Stella guida dei cieli e il suo nome era connesso alla regalità, al dominio, all’ascesa della Luce. Era la stella regina dei sumeri quando, segnando l’equinozio di primavera (dal 4000 al 2000 a.C.), evocava il simbolo di un’energia primordiale e celeste; nell’antica Persia era Tashter, lo ‘Spirito creatore’ che causava piogge e diluvio, e la Sentinella dell’Est, che costituiva una delle quattro Stelle Regali con Antares (Ovest), Regolo (Sud) e Fomalhaut (Nord), Guardiane del Cielo, in quanto marcavano la croce dei solstizi e degli equinozi. 

Il nome accadico S(h)ar significa ‘Re’

L’‘occhio del Toro’ è l’occhio della rivelazione. 

La luce primordiale, per gli Egizi, ciò che ci fa tendere verso il Divino*


L'occhio 

Bergoglio muore ad 88 anni, che sommato fa 16

Il 21 aprile, che era anche Lunedì dell'Angelo, come somma era 16. 

16

Sedicesimo Archetipo Ayn, l'occhio, la sorgente, la corresponsione tra sotto e sopra. Arcano Maggiore XVI della Torre. 

L'occhio . 

L'occhio dentro il triangolo. 

La simbologia massonica elitaria che detiene il controllo. 

Aldebaran 

Il Toro. 

La simbologia di Baal. 

Destrutturata. 

Decontestualizzata.

Ribaltata. 

Come sempre fanno. 

Ecco perché doveva in questa data, la sua falsa morte. 

Per enfatizzare il legame con questa congiunzione, questa levata eliaca  di Aldebaran. 

Con l'occhio del Toro, ed enfatizzarne il suo simbolismo, l'occhio dentro il triangolo. 

Un simbolismo massonico. 

Sorvolo su tutti i particolari, della cerimonia funebre, veramente inquietanti a ribadire un legame con le bassissime energie, che ostentano, addirittura.

Mi soffermo ancora un attimo sulle date, riprendendo ancora dal mio scritto riguardo la ierofania nel pozzo di Santa Cristina, del 21 Aprile e la correlazione, nella stessa data, della fondazione di Roma, attenzionando alcune successive date in particolare, che potrebbero, verosimilmente, riprese, ad emulazione, per traguardare dei passaggi importanti per questo nuovo successivo scenario. 

Sempre dal mio scritto :


"E ancora. 

Il 21 aprile segna l'ingresso del segno del Toro. 

Il 21 giugno,  l'inizio del Solstizio. 

Il 21 agosto si celebravano i Consualia dedicati al dio Conso, divinità della fertilità e del seme del grano, in ambito romano,  antichissime celebrazioni celebrate anche il 15 dicembre( dedicato alla semina).  Durante questa cerimonia gli animali da tiro come buoi,  venivano messi sotto tutela del Dio Conso,  e addobbati con fiori, come succede ancora oggi,  nelle nostre sagre. 

Durante le celebrazioni di questi Consualia,  avvenne il celebre "Ratto delle Sabine",  che scateno'' la guerra tra Romani e Sabini. 

Molto simbolico. 

Ciò che mi stupisce è  che queste tra date,  21 aprile,  21 giugno e 21 agosto,  siano i tre "traguardi" di un ciclo di 122 giorni,  con il Solstizio estivo al centro 

122= 5♉


Se contiamo i giorni che intercorrono tra il 21 aprile e il 21 giugno,  sono 61

Se contiamo i giorni tra il 21 giugno e il 21 agosto,  sono altri 61

61+61, sommato cifra per cifra,  mi dà un 14. 

14= 5♉


Il 14 corrisponde al Sacro Archetipo Ebraico Nun,  con funzione "trasformazione",  tanto caro alla nostra Antica Civiltà Sarda,  poiché presente,  insieme alla Dalet,  nel simbolo della tribù dei Dan( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/11/il-simbolo-della-tribu-di-dan.html?m=0) 


Insieme, formano la Tau,  con il significato di Giudice,  colui che custodisce il Sigillo Divino. 

14= 1+4= 5♉


E se sommiamo 61+61, abbiamo un 122, che ridotto ad una sola cifra,  diventa un 5,♉


Ancora 5  il simbolo,  sia di Venere,  che del segno del Toro"



Un periodo altamente alchemico,  quindi, il periodo tra il 21 aprile e il 21 agosto. 


122 giorni. 


I giorni del Toro, inaugurato con la ritualizzazione del 21 aprile, della congiunzione Sole - Aldebaran, che ha come simbolo l'occhio massonico, taurino di Baal( così lo hanno fatto diventare, poiché propizio della fondazione di Roma e del vasto Sacro Impero Romano), in cui si devono porre le fondamenta del "nuovo impero" 


Il Toro - Baal, naturalmente, quindi rivolto alle energie negative. 

Non dimentichiamoci, come ho già analizzato, che Bergoglio, nel suo nome di battesimo, è un 666, quindi scelto proprio per questo, tra le tante altre cose che hanno fatto l'anti-papa. 

Tra l'altro, come ho già scritto, si è scelto anche un lunedi dell'Angelo, per i motivi che ho già espresso nel mio scritto ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/04/morte-bergoglio.html?m=0) 


Aldebaran, come sentinella dell'Est, è correlata all'energia solare, una delle quattro guardiane del cielo. 

All'est è correlato l'elemento aria, a cui è correlato uno dei 4 Elementi simbolici: il leone al nord, l'uomo al sud, l'aquila ad est e il Toro all'ovest

Aquila a est. 

L'aquila, il simbolo del Sacro Romano impero , guardacaso. 

Aquila, correlata al segno dello Scorpione, che rappresenta l'altra forma dell'aquila. 

L'aquila, alchemicamente, rappresenta la trasmutazione della potenza sessuale, dimensione dello scorpione, sublimata alle Ottave superiori 

Sono i 4 animali sacri delle tappe di iniziazione, quelli di Re Salomone, quelli della Sfinge, degli Iniziati egizi. 

Lo scorpione mi ritornava insistentemente questi ultimi giorni, ho anche pubblicato a riguardo. 

Ora ne capisco il perché. 

Nella religione cristiana, i 4 animali corrispondono ai 4 serafini, ai 4 arcangeli. 

San Giovanni è correlato all'aquila. 

Questo, secondo la visione del filosofo e spiritualità Omraam Mikhaël Aïvanhov. 

San Giovanni, esotericamente, è un portale. 

San Giovanni

Giano romano, custode dei portali, dei solstizi. 

Le archetipali Janas (janna, in sardo, significa porta), sono tutti portali alchemici orientati ai solstizi. 

I portali alchemici solstiziali della porta degli Umani e della porta degli Dei. 

Al punto cardinale est è correlato l'arcangelo Michele

San Michele è legato al Toro, perché si narra della prima apparizione di San Michele, risalente al 490 aC, individuata nel luogo su cui sorge il Santuario di Monte Sant'Angelo. 

Viene chiamata “del Toro” perché la storia, tramandata con variazione dalla tradizione, racconta che un ricco possidente del luogo, perso il suo toro migliore, lo seguì ritrovandolo in corrispondenza di una grotta . Non riuscendo a raggiungerlo a causa di una forza misteriosa che lo teneva fuori dalla grotta, l’uomo scagliò una freccia verso il toro: la freccia tornò indietro, colpendolo. Secondo alcune tradizioni egli, mentre cadeva per la ferita, intravide un angelo guerriero che brandiva una spada infuocata, individuato come San Michele, protettore anche dei pastori. 


Capite, quindi, che aver fatto coincidere la morte di Bergoglio con il 21 aprile, data della fondazione di Roma, legata alla levata eliaca di Aldebaran, l'occhio del Toro, quindi, alla congiunzione Toro-Sole, la cui simbologia era proprio un occhio dentro il triangolo, attuale simbolo massonico, non sia assolutamente un caso. 

Una sovrapposizione che è come sempre, ribaltamento della simbologia originaria, dell'intento originario. 

Dal Bene, al Male. 

Una sovrapposizione, per il lunedì dell'Angelo, che offusca il Femminino, come ho già scritto, a cui il Cristo risorto si rivela, e oscura anche l'angelo per eccellenza, San Michele, in questo caso, che è strettamente legato alla simbologia del Toro. 

La spada di luce. 

La ierofania di luce nel Pantheon

La ierofania nella stessa data, nel nostro pozzo Sacro di Santa Cristina.
Il segno del Toro subentra proprio il 21 aprile, guardacaso.
Scrivevo
"Il gioco di luce nel Pantheon, del 21 aprile, invece, con una inclinazione del raggio, a 60°, è un effetto pensato per scandire le stagioni e allo stesso tempo, per accogliere l'ingresso trionfante dell'imperatore, che entrava da nord,  con il raggio di sole che illuminava il suo ingresso, partendo dal portale. 
L'ingresso del pozzo di Santa Cristina, è a sud, leggermente verso est, di pochi gradi. 
Quindi, verosimilmente, la ierofania sul dodicesimo anello, dovrebbe manifestarsi sul lato opposto, verso nord, che, metaforicamente, risulta il nord, illuminato dal raggio di sole, nel Pantheon, per il 21 aprile, quando di illuminava il portone e l'ingresso trionfale dell'imperatore, con un angolo a 60°. 
Una similitudine non casuale, evidentemente"
Ci sono altre due date interessanti, sulle ierofanie nel Pantheon, che sublimano la fondazione del Sacro Romano Impero, che evidentemente vogliono ricalcare, e Bergoglio serviva solo da ponte
Sugli approfondimenti  riguardo il Pantheon / Pozzo Santa Cristina vi lascio il link del mio scritto, da cui estrapolo un passaggio importante, perché rivela la simbologia insita in queste date solstiziali ed equinoziali, che rivelano la presenza del Divino, nella materia, nel Pantheon 
(https://maldalchimia.blogspot.com/2023/03/pozzo-s-cristina-pantheon.html?m=0
- https://maldalchimia.blogspot.com/2024/04/simbolismo-del-21-aprile-santa.html?m=0)
"Il 21 dicembre, per il Solstizio invernale, l'angolazione del raggio luminoso è di 24°
Per i due equinozi,  di primavera e d'autunno, 21 marzo  e 23 settembre, l'inclinazione è di 48°. 
Quindi anche per questo equinozio di primavera, si è verificata l'inclinazione del fascio di luce, a 48°
Ma, il momento più interessante, è il 21 giugno, al solstizio d'estate, quando il sole proietta sul pavimento un disco di 9 metri di diametro, con l'angolazione di 72°. 
Nella stessa data del 21 giugno, insieme al 21 aprile e il 21 agosto, come rilevato e approfondito dal ricercatore Sandro Angei, si verifica la ierofania sul dodicesimo anello della tholos del pozzo di Santa Cristina, sul quale mi sono già soffermata per il significato simbolico. 
Notate come, i numeri dell'angolazione dei raggi che entrano nel Phanteon, rispettivamente, agli equinozi(48°), solstizio invernale (24°), al solstizio d'estate( 72°), in sequenza, diventino un 
48/24/72
E ancora, ridotti 
12/6/9
E ancora, un
3/6/9
La sequenza triadica dell'universo che crea. 
Il "3/6/9" di Tesla" 


Ma, allora, era davvero tutto sacro.

È sempre tutto in chiave mistificante e sovversiva, ribaltante, anche se in effetti, arrancano. 

Niente costruiscono e niente progrediscono.

Impantanati nelle loro bieche emulazioni che non sortiscono più effetti. 

Se le studiano a tavolino, pur raggiungere i livelli delle Sacre Geometrie che regolano l'Universo.

Attendo fiduciosa l'effetto boomerang. 

Sono un'Anima, prima che un corpo. 

Non ho fretta. 

Con infinita gratitudine sempre 


Tiziana Fenu 

©®Diritti intellettuali riservati 

Maldalchimia.blogspot.com 

Occhio del toro













venerdì, aprile 25, 2025

💙27/4/2025 Novilunio in Toro

 

Domenica 27 aprile, sotto il segno del Toro, abbiamo una Luna Nuova in Toro.
L'Archetipo che, energeticamente, traguardera' questo passaggio, sarà il Sacro Archetipo Tau, il ventiduesimo, correlato all'Arcano Maggiore del Folle.
Un Archetipo importante, il Sigillo Divino

Mi piace molto questa correlazione con questo Arcano, perché indica un potenziale energetico, libero, non costruito, molto potente, che aspetta solo di concretizzarsi.

Un po come la stessa energia delle acque primordiali creatrici.
Quest'ultimo  periodo è stato dominato dall'acqua, con delle energie correlate, molto potenti. 

Acqua in espansione, per l'esattezza. Come una gestazione che arriva al culmine, a fine percorso.
Ma lo si vede anche dal tempo. 
Non smetteva di piovere. 
Una pioggia incessante, senza rumore, senza fulmini, senza l'impronta dell'energia maschile, rumorosa, elettrica. 
Un'energia Yin, che si implementa bene con questo novilunio in Toro, un altro segno Femminile. 
Un segno di terra, che accoglie l'acqua, che stavolta si espande oltre i confini. 
Straripa. 
Sopravvive ciò che ha radici, ciò che è forte, ben radicato. 
Nella Madre Terra, nel cuore, nella Memoria. 
Nella memoria di noi, prima dello strappo, dell'abbandono, delle ferite, del naufragio. 
Un "diluvio" metaforico, necessario, che segna lo spartiacque tra il prima e il dopo. 
Tra il" potenzialmente salvabile", e ciò salviamo realmente, nel caos di questo naufragio. 
Eppure, mai come in questo periodo, l'acqua è stata così purificatrice. 
Ha accolto tanto. 
Lacrime impastate a gioia, a dolore, a rabbia e indignazione, e riposte nel grembo sicuro della Madre. 
Della concretezza, della Terra. 
Abbiamo imparato ad essere Madre di noi stessi, in questo gioco di ruoli in cui si si alterna, tra Madre e Figlio. 
Ciò che è essenziale alla crescita. 
Un'energia Yin, che è materia, radicamento, complementare a quella Yang, elettrica, l'energia del cielo, che in questo periodo ha accolto il Femminino, senza fragore, con dolcezza, restituendolo in pioggia. 
Come un battesimo a nuova vita. 
L'Archetipo di questo novilunio in Toro, segno femminile, che si manifesta in un giorno di Domenica, dedicato al Sole, rappresenta, energeticamente, proprio questo raggiungimento ad un nuovo stadio .
È quello della Tau, il vendiduesimo Archetipo. 
La Tau, simbolo di scarnificazione dell'essenziale. 
Molte cose, situazioni, frequenze, hanno perso importanza. 
La Tau, il Sacro Sigillo Divino, che sancisce l'unità tra cielo e terra, al cospetto della quale, le altre cose, perdono importanza. 
Ognuno dei quattro bracci, una crocifissione metaforica, un'alleanza ritrovata tra la nostra dimensione spirituale e quella terrena. 
Un radicalizzare ciò che siamo già, e che non abbiamo mai avuto il coraggio di manifestare in modo così netto e chiaro. 
Senza sfumature, senza sbavature. 
Morti e risorti, in quella dimensione della Confusione, necessaria e funzionale, come l'entropia da cui tutto ha origine. . 
Per arrivare al salto di qualità. Di Ottava. 
La Con-fusione, che porta la "Fusione-con" noi stessi. 
Certe Frequenze, non le tolleriamo più.
Certe ambiguità nemmeno. 
È una liberazione che concilia gli Opposti, restando presenti a sé stessi, in una dimensione che è solo Presenza. 
Presenza, che implica una certa integrità, una certa corresponsione armoniosa tra mente, cuore e anima. 
Come ho scritto più volte, riguardo l'antica tribù dei Dan, degli Shar -Dan, il cui simbolo erano la Nun e la Dalet insieme, che formano la Tau, che significa "Giudice", questi due Archetipi, indicano trasformazione nella concretezza.
Nella materia. 
Nell'elemento Terra del Toro, come segno solare, e lunare al contempo, di questo passaggio.
La forma archetipale, è quella di una porta, di un passaggio stretto, come le piccole porte quadrate delle Domus de Janas, attraverso il quale si passa, come in un condotto uterino, per una  continua rinascita a sé stessi. 
Si rinasce, si deve rinascere, senza pesi inutili che ostacolino o rendano difficoltoso il passaggio. 
Si deve avere discernimento, capacità di giudizio, per capire cosa va  salvato, che cosa va radicalizzato e posto a dimora per fruttificare. 
Si impara ad osservare, ad avere discernimento. 
A fare un passo indietro. 
A scendere dalla croce, in cui tutto ci sembra separato, direzionalo verso i nostri opposti, e si impara. 
Si impara a stare al centro. 
A trascendere la divisione.
La separazione.
Lo strappo. 
Il dolore. 
Si sta con la mano sul cuore, 
Dove l'azzurro del cielo si amalgama all'azzurro del mare, e dove il confine è solo un nostro parametro di riferimento. 
Il "Tau fa morire, il Tau fa vivere". 
Dipende da come lo viviamo. 
È un Sigillo. 
Un Sacro Sigillo. 
Da custodire, ma anche da manifestare. 
È come un seme che aspetta di germogliare. 
È come il Matto in potenza. 
Un'energia distruttiva o creativa. 
Dipende dall'uso che ne facciamo.. 
Da come intendiamo il sacrificio sotteso a questa croce, a questo stretto passaggio, che ci obbliga allo stare nel nostro nucleo pulsante, dove gli Opposti, per poter assurgere al compito di Giudici del Giusto, stanno in equilibrio, si armonizzano a vicenda, trascendendo le divisioni esterne. 
Ci si concentra. 
Si ritrova il "centro-con" sé stessi. 
Dove si ritrova il "sacri-ficio", il "sacrum facere", con sé  stessi. 
Dove ci si è altarizzati, in nome della nostra Cattedrale, della nostra verità, della nostra Essenza. 
Dove siamo vuoto, quindi, tutto possibile in potenza, come il Folle, che non ha confini, non ha bagaglio. 
Segue se stesso, perché si è armonizzato nel suo equilibrio tra i suoi squilibri. 
Come un respiro a nuova vita, dopo una lunga apnea. 
Il Tau,  significa manifestazione, la completezza della creazione

È come un marchio, un Sigillo
Un marchio rimasto nell' anima dalle precedenti reincarnazioni, per le anime destinate alla vita eterna
Un Sigillo, un'impressione, ciò che rimane della caduta, di quel mondo spirituale e sviluppato
È l'ultima lettera dell'alfabeto, il luogo più basso, il termine della discesa, i gusci che contengono le scintille divine che occorre liberare.
Pare che il simbolo della lettera Tau, venga da quello della croce, che esprime la dualità degli opposti riunita.
La barra orizzontale è la Terra, quella verticale, che poi diventano due, il cielo.

Un connubio tra cielo e terra, dove i due poli sono stati aquisiti nella loro più piena accezione, avendo vissuto prima, la morte nella crocifissione simbolica.
È l'ultimo passo prima della Creazione.
Forse come quello che stiamo vivendo anche, noi, nel quale la nostra Fiamma interiore, sta toccando il fondo, per risalire.
Tau ci tiene in vita.
Perché ci fa sentire in accordo con tutto ciò che lo circonda.
Permette di essere al di la della vita e della morte.
Una liberazione che supera questo binomio, restando presenti a sé stessi, oltrepassando il binomio "passato/futuro".
In un attimo di amore  infinito, immortale, dove finito e infinito si incontrano.
Dove le Fiamme ardono eternamente, in unione.
La lettera Tau è la prima, infatti, della parola Tefilla' che significa preghiera, unione, e della parola "teshuva' ", che significa ritorno, conversione, voltarsi verso l'altro.
La sua forma sembra una porta, una porta che è simbolo essa stessa simbolo di unione tra dimensioni diverse, tra condizioni diverse.
Un luogo di scambio.
Reale e non.
Culturale, sociale, fisico
Un Testimone che ha in se la virtù del Giudizio.
Una porta del Cielo che è stretta, come la cruna dell'ago,  dove il cammello può passare solo in ginocchio e senza carico.
Il carico è già in se, nelle sue gobbe che fungono da riserva di sostentamento.
Nessun bagaglio.
Si entra da soli.
Completi .
Integri.
"Monos".
Come Monadi.
Come monaco/a che si è liberato del peso superfluo.
In ebraico "porta"  e " misura" si dicono nello stesso modo, con la parola "shà ár".
Tau è il simbolo che Dio fece sulla fronte di Caino, a ricordo della sua anima caduta. Mostrava il ricordo del suo peccato, ma lo proteggeva anche dall'essere ucciso, come prevedeva la pena dell' omicidio.
E il segno fatto sula fronte è un "emsah", che è l' anagramma di seme, "semah"
Chi coglie continuamente il seme , la presenza, di un qualcosa di superiore, al di là di ciò che possiamo comprendere, riceve un segno sulla fronte, in corrispondenza del terzo occhio, la nostra porta umana, in corrispondenza del centro di conoscenza superiore, e la sua vita diventa piena di significato e scopo.
Il"Tau fa morire e il Tau fa vivere".
È una frase che amo molto.
È un "ancora di più"( è il suo significato in aramaico) che si eleva verso l'alto.
Il Tau è rappresentato dal numero 400, come gli uomini che scortarono Esau' che andava ad incontrare il fratello Giacobbe che ritornava dal lungo esilio d"Egitto, il più lungo di tutti gli esili di Israele.
E  400 fu il prezzo in Sheqel d'argento che Abramo dovette pagare per acquistare la caverna di Makpela.
La' dove si trovano sepolte 4 coppie( ..4 x 2 fa 8..l' unione di infinito tra cielo e terra) di "anime viventi"( gli tzadikim che non muoiono mai): Adamo ed Eva, Abramo e Sara,  Isacco e Rivka, Giacobbe e Lea.
Sono gli Archetipi di ogni coppia di Fiamme Gemelle, e ognuna di esse ha la conoscenza perfetta dei segreti dell'altra.
L' intelligenza possiede 50 porte, quindi ogni coppia aveva 100 porte, in tutto 400, il Tau , appunto, il numero della totalità della conoscenza esoterica, estesa e vissuta nel rapporto di coppia, il numero della completezza totale e realizzata, sia materiale che spirituale.
Su Giacobbe, ho sempre pensato , che fu una delle prime  Fiamme terrene temeraria e spavalda, sicura del fatto suo, che chiese e ottenne da Dio ,( nonostante, l'inganno al padre, spacciandosi per il fratello Esau', dedito ai banali piaceri materiali, che arrivò a  "svendere " la sua primogenitura come guida del popolo di Israele , in cambio di un piatto di lenticchie) l'incarico di Guida spirituale e materiale  di Israele.
E ora più che mai, viene chiesta, in questo momento di smarrimento e difficoltà, l'integrazione con la nostra Fiamma interiore.
Quel punto di arrivo, ma anche di partenza per l'avvio di nuove dimensioni, dove le due energie, maschili e femminili fluiscono liberamente e creativamente dall'uno all' altro, dentro di noi, fuori di noi
Poniamoci come il Tau.
In osservazione da questa porta che è un portale per una nuova consapevolezza della Pienezza di sé
Il Tau che è stato preso ad icona da San Francesco, con quella linea orizzontale, che simboleggia la materia, che ha cominciato a venir rappresentata con il braccio orizzontale spostato verso l’alto.
Simbolicamente, con l’avvento di Gesù, il punto in cui materia e Spirito si incontrano è più in alto.
Con Gesù l’essere umano diventa più spirituale che materiale.
E “tau” è la diciannovesima lettera dell’alfabeto greco,e il diciannovesimo arcano maggiore dei Tarocchi è il Sole, dove il  numero 9 segna la fine di un ciclo.
In particolare il 19 segna la fine del secondo ciclo decimale, che corrisponde a quello spirituale.
E “Il Sole” rimanda all’Amore incondizionato, a un nuova vita, al transito, alla coscienza, al padre cosmico, al suo significato originario, di  sacrificio non inteso come sofferenza, ma come “sacrum facere” ovvero rendere sacro.
Il sacrificio a cui ci invita la croce solare è quello di noi stessi nel senso del “dono di noi stessi”
Io dico che noi, come Fiamme, ci stiamo riunendo con noi stessi.
Mi guardo il Tau francescano che ho al polso sinistro, da non so più quanti anni, ho perso il conto, e sento che è così.
La materia in espansione verso il Divino
Il Sacrificio , finalmente si è riappropriato del suo vero significato, il Sacrum Facere
E siamo chiamati ad esserne Vibranti Testimoni.
Quella porta che si affaccia su un nuovo scenario di una Nuova Umanità consapevole e portatrice di Sapere e di Amore.
Questo novilunio in Toro, sotto il segno del Toro, ci porta questa nuova consapevolezza, dell'agire, dell'essere Testimoni e Proganonisti del nostro Tau interiore, nella Mater-Materia..
E siate Folli, sempre.
Con infinita gratitudine sempre

Tiziana Fenu
©®Diritti intellettuali riservati
Maldalchimia.blogspot.com

27/4/2025 Novilunio in Toro


 



giovedì, aprile 24, 2025

💙Festa della Liberazione 2025

 


Giornata interessante, secondo il mio personale sentire. 

Si festeggia la Liberazione. Probabilmente è già in atto. Sotterranea e silenziosa. 

Se sommiamo la data di oggi, come risultato abbiamo un 20, Sacro Archetipo Resh, funzione  testa, Arcano Maggiore XX del Giudizio. 

È la dimensione della Coscienza, che diventa consapevolezza, con capacità di esprimere Giudizio. 

Rappresenta il "20", la forma che perfeziona e completa, il rinnovo delle cose in relazione al loro movimento ( il due e lo zero che si scambiano vicendevolmente di posto), dove la materia viene lavorata in verticale attraverso una funzione guaritrice del Soffio Divino, proprio a livello di Resh, che indica "la testa", il vero pensiero che va in miglioramento verticale verso l' alto, il divino. 

Il geroglifico egiziano che esprimeva la Resh era rappresentato da un ovale in orizzontale,  l'organo sessuale femminile, in accoglienza, in ricezione. 

Ad indicare che le cose " in basso" sono fecondate dal Verbo, dallo Spirito Santo, che feconda quindi la Parola, la bocca, la parola di colui che è nello stadio iniziatico di Resh. 

Infatti Resh ha una funzione sublimante, dove tutto è possibile, nella totale tranquillità interiore consapevole del continuo miglioramento. 

Il 20 che era partito da uno"02"

È formato dal "2", la lettera Beth, secondo Archetipo, che ha la funzione di *contenitore", e dallo zero, che non contenendo nessun valore, esprime ogni valore possibile. 

Ed è proprio lo zero( che tra l'altro indica il femminile creativo, quello che crea potenzialità in ogni numero), oggi, il mio "sliding door', un potenziale grembo, che si affianca ad un altro grembo concreto quale è il "20" che rappresenta la Beth,( lo Spirito Santo )non più in forma ideale, ma concreta, sublimata, cristallizzata. 

È l' Adamo Terrestre. 

La Monade. 

La coppia terrena dell'Adamo Celeste

Non è ancora verbo totalmente oggettivato, ma è creazione, il disordine che ha in sé la scintilla creativa, con un valore indeterminato, totalmente in crescita attraverso il gioco delle polarità..

Grazie a quella materia oscura dello zero di ciò che non è, ma che si oggettiva grazie alla parola, al verbo, alla Testa, che è Resh( il luogo dove avviene l'illuminazione, la Testa Bianca, del Benedetto in Verità, la Corona, la consapevolezza, il rinnovamento continuo) prima di arrivare al Ternario divino perfetto, con estrema fede, ricca di Conoscenza e di Consapevolezza che è stata risvegliata in noi. 

Il 20 presso i Maya era il Dio Solare

E il numero subito prima è il 19, l'uomo che raggiunge la propria divinità. 

Mi viene in mente un modo di dire sardo :

"s' esti arresciu", che significa "si è incastrato". 

"Arresciu" ..."ar- resc"..ricorda molto "Resh" , ad indicare che la testa è un luogo bellissimo, ma è anche il luogo dove restiamo spesso incastrati, nell'illusione della battaglia fra bene e male, tra giusto e sbagliato, tra maschio e femmina e ogni tipo di dualità. 

Può essere un luogo infernale, povero, dove si resta "arresciusu", incastrati , appunto nelle proprie proiezioni , dualità e divisioni, senza verità, che necessitano invece, di essere integrate, e diventano benedizione, possibilità, via di uscita. 

Oggi questo "20" è la "sliding door", la possibilità di benedizione, di via di uscita, al di fuori del rumore, in una funzione perfezionante, che solo la Testa , la Resh, può offrire, attraverso la sua stessa autoguarigione, al di la delle classificazioni e schematismi mentali, dove lo Spirito ingravida la materia ( il doppio grembo Beth-2 e lo Zero), sublimandola, grazie al Fuoco( che è il simbolo dello Spirito). 

Siamo in luna calante in Ariete, segno di Fuoco, sempre in perfetta sincronia, le dinamiche energetiche dell'Universo. 

Perché è necessario mantenere la Fiamma sempre ad un costante grado di consapevolezza, in modo che illumini anche le nostre zone dormienti, per l'ascensione della materia, che rinasce dall'intelligenza, con la testa. 

Attraverso il discernimento e il giudizio. 

E infatti, la Resh nei tarocchi è proprio il Giudizio, il Maestro Interiore, la reintegrazione, la Verità che si rivela nella sua integrità, e che lo connette al Fluido Universale, rendendolo Oro, purificato, guarito, in una continua Innocenza ritrovata che si rinnova continuamente. 

E la musica che ci consente questo continuo miglioramento è solo una, da perfezionare nella Testa , nella Resh, dove si perfezionano tutte le cose che vengono sublimate : quella del Cuore, dell' Amore.

Testa, la Resh, deve essere illuminata, in questo percorso iniziatico. 

Nella testa, vi è il Fuoco consapevole, il Fuoco del vero risvegliato, legato alla kundalini, al Sacro Femminino. 

Anche Atena/Minerva, nella mitologia greco /romana, nasce dalla testa di Zeus. 

Da un mio scritto ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/03/festa-delle-donne-athena.html?m=0) 

"La sua figlia prediletta, per via della sua sua saggezza, intelligenza e perché era una guerriera. 

Ma nasce da una sfida, da cui esce vincitrice. 

Figlia di Zeus e Metis( figlia di Oceano e Teti),a Zeus era stato oracolato che Metis, fedele consigliera di Zeus, quindi, testa pensante e attiva di Zeus, che, diciamocelo, era un filino "scapestrato", avrebbe dato alla luce un figlio più potente del padre destinato a spodestarlo. 

Metis è un'Oceanina, figlia di Oceano e Teti,  personificazione della saggezza e dell'intelligenza astuta. 

Chiusa per sempre al suo interno, Metis trasmetterà a Zeus la conoscenza esatta degli eventi incerti, del futuro, della giusta condotta per essere in tutto e per tutto il re degli dèi. 

Metis è la qualità mentale e pratica fondamentale del portare a termine le operazioni lavorative più complesse.

È discernimento. 

Metis, la radice fonetica di meticolosita', di perfezione, come il nostro Archetipo Resh, con funzione "perfezionante". 

Zeus, allora, spaventato dalla profezia, con l'inganno, convinse Metis a tramutarsi in una mosca, secondo alcune versioni, mentre in altre, riporta che venne trasformata in una goccia d'acqua, un'acqua che si "adatta" a qualsiasi contesto, e la ingoiò. 

Ma la dea continuò la sua gestazione all’interno di Zeus e, a suon di colpi di martello, cominciò a creare un’armatura per la figlia. 

I colpi erano così rumorosi e incessanti che, al momento del parto, Zeus avvertì dolori così strazianti e un mal di testa tanto insopportabile che chiese a Efesto, il fabbro divino, di spaccargli la testa con un’ascia bipenne, simbolica, visto che indica la sinergia degli Opposti. 

Minerva nasce già adulta, sapiente e guerriera. armata di elmo, corazza, scudo e lancia.

Infinitamente astuta. 

Nasce nella dimensione dell'Intelletto, che non è solo intelligenza umana, ma ne rappresenta l'Ottava superiore, quella che è in connessione con la nostra dimensione divina. 

Athena che fece dono di un olivo, dalle infinite proprietà, alla città a lei dedicata, Atene. 

Si diceva anche che la dea Atena avesse scolpito con il legno di quercia la polena parlante  della nave Argo sulla quale erano imbarcati gli Argonauti alla ricerca del vello d’oro, in viaggio verso la Colchide. 

Simbolicamente, quindi Atena, come Via Maestra, portatrice di luce e conoscenza, di Sapienza. 

Un'energia talmente potente, quella del Femminino rappresentato da Metis e da Athena, nella sua forma manifesta, che Zeus ne vuole acquisire la paternità, come una gestazione. 

La nascita simbolica di Athena dalla testa di Zeus ci insegna che ciò che è di dimensione del Femminino, la gestazione viscerale, di pancia, non può essere acquisita o sostituita dal Mascolino. 

Ma vi è un altro tipo di gestazione, quella di testa, quella sublimata, quella dell'Essenza, che rappresenta proprio il nostro Archetipo Resh, che è esotericamente legato a Saturno ( e in questa giornata di Liberazione abbiamo tre pianeti femminili, luna, Saturno e Venere in congiunzione). 

Mi ha colpito leggere, che il valore numerico, ghematrico della Resh, che è 200, corrisponde al valore ghematrico della parola ebraica "etzem", che significa osso, ma anche Essenza, oltre che essere il 200 è anche il numero atomico dell'elemento calcio, "si-Dan" in ebraico, che ha in sé il giudizio (dan), quella di Dan era anche la tribù dei Giudici. 

L'antica tribù dei Dan, Shardana sardi. 

Gli Shar-Dan

Questo concetto rimanda proprio all'Arcano Maggiore XX del Giudizio

Resh come  forza attiva e creatrice del pensiero, in cui l’essere umano attraverso l’uso dell’intelletto può superare i limite della sua condizione ed ascendere verso i livelli più sublimi e reconditi del Creato.

Questo aspetto della vibrazione della Resh, è proprio la connessione con le potenzialità dell’intelletto. 

Resh come valore ghematrico 200, è un'estensione potenziata del secondo Archetipo Ebraico Beth, il Sacro Femminino, che contiene, che offre Forma, affinché la creazione si manifesti con valore ghematrico 2, rappresentato dall'Arcano Maggiore II della Papessa. 

Ed ecco che ritorniamo alla Papessa, alla dimensione dell'Intelletto di Athena. 

Capace di discernimento e giudizio. 

Un Femminino che ha una visione di insieme, che vede oltre il velo e oltre il buio( la civetta dai doppi occhi, attributo di Athena), che ricompatta, come l'Archetipale Femminino Iside, che ricompatta il corpo smembrato di Osiride e crea la vita dalla trasmutazione del quattordicesimo, andato in sacrificio, reso sacro per la trasmutazione in Oro, in Horus. 

Il mio augurio, come Donna, è che la nostra Essenza, possa nascere in ogni Uomo, come sublimazione che colga la nostra bellezza interiore, la nostra forza, il nostro intelletto, la nostra capacità creatrice, non come emulazione di una Partenogenesi che ci è innata. 

Athena nasce a sé stessa, non per gestazione, per mano di Efesto, simbolo del Fuoco, di cui il Femminino è simbolo archetipale, come ho scritto. 

È il Fuoco interiore di Madre Terra, il Fuoco ctonio, il Fuoco Sacro sempre vivo. 

La fa nascere con lo strumento che più la rappresenta, l'ascia bipenne, simbolo della sinergia degli Opposti, di cui il Femminino è custode. 

Si dice che le donne spesso non abbiano testa, che siano tutto cuore. 

E invece, la loro forza è la sublimazione del cuore nella testa, che le rende esponenzialmente declinabili e amplificabili in qualsiasi contesto, affrancate dal gioco della competizione, del possesso, dell'inglobamento, della sudditanza. 

È la forza del Divino Femminile, il Fuoco vivificante che sale lungo la colonna vertebrale

Attraverso la Divina Madre Kundalini, L'Aleph, il principio creatore maschile, l'afflato divino maschile, il soffio vitale, il vento, si innalza fino alla testa, fino alla Resh, illuminando la testa. 

"Aur", parola ebraica che significa Luce, è infatti formata da queste tre lettere, Aleph, Vav, Resh. 

Dal Fuoco della Divina Madre Kundalini, proviene la luce, riesce ad illuminare l'oscurità della testa, dove vi è la nostra Essenza, il nostro Seme, il nostro olio Sacro infiammabile"

Il fuoco dell'Ariete, della luna calante in Ariete di questa giornata, in attesa del novilunio in Toro di domenica . 

Siamo di Venerdì, dedicato a Venere, e proprio in questa giornata, verso le 5:30 si manifesta la congiunzione tra Luna, Venere e Saturno. 

Una congiunzione tutta al Femminile. 

Devo dire che l'energia Femminile, sta predominando, in questi giorni, come avete letto dai miei ultimi scritti, nonostante lo sfregio del lunedì dell'Angelo. 

Una rivalsa, un ribadire il proprio Sacro Potere. 

E l'Angelo ritorna oggi, nell'Arcano Maggiore XX del Giudizio . 

La vera resurrezione è quando si acquisisce consapevolezza

Quando si esce dal proprio Sepolcro. 

Sul petto ha un triangolo con il vertice verso l'alto, associabile all'elemento Fuoco. 

Il Fuoco della nostra luna calante in Ariete. 

Il Fuoco della coscienza divina, che ci guida sempre oltre il velo e le mistificazioni. 

Si rinasce per ritornare a sé stessi. 

La simbologia uterina della tromba, che "risveglia" e riporta a casa, nudi, e puri di cuore, è come rinascere a sé stessi. 

È una liberazione. 

Non poteva esserci Archetipo e Arcano più indicato, per questa celebrazione della liberazione. 

Liberarsi dai propri sepolcri, da quelli che ci propinano ogni giorni, dai falsi mausolei, dalle false adorazioni. 

Aprire gli occhi, osservare, discernere. 

Capire con l'Intelletto, che è dimensione divina 

L'intelligenza non basta più. 

C'è troppa nebbia, troppo offuscamento che imprigiona. 

Siamo tutti chiamati a manifestare la parte migliore di noi, che è la parte più libera, quella svincolata da ogni esoscheletro di qualsiasi tipo. 

Ciò che arriva alla testa, è il frutto delle radici. 

Radici salde, nella Bellezza, nella Verità, non devono temere niente. 

Selezionare il nutrimento è fondamentale. 

Osservare, ma senza restarne imbrigliati.

Avere spirito critico. 

Esprimersi liberamente. 

Non mi astengo mai dal Giudizio. 

È un Dono che mi è stato fatto, e spero sempre di saperlo usare con discernimento. 

La libertà di scelta, e di parola, è un Dono, manifesta la nostra Essenza. 

E non dobbiamo avere mai timore di manifestarla liberamente. 

Buon passaggio di Liberazione. 

Con infinita gratitudine sempre 


Tiziana Fenu 

©®Diritti intellettuali riservati 

Maldalchimia.blogspot.com 

Festa della Liberazione 2025




    



mercoledì, aprile 23, 2025

💙Simbologia Drago/San Giorgio

 


Oggi 23 aprile, si celebra  San Giorgio, icona mitologica di colui che sconfisse il Drago. 

 Un anno fa, il 16 aprile, andava a fuoco la guglia dei 4 draghi di Copenaghen, di cui  approfondii la simbologia ( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/04/i-4-draghi-di-copenaghen.html?m=0

Eravamo sotto un Archetipo 19, la Qoph, importante, perché rappresenta l'energia Solare, il Sole dell'Arcano Maggiore XIX, e questo aspetto si riallaccia alla simbologia del Drago, come vedremmo. 

La parola Drago, come avevo scritto, numericamente, ha un'energia femminile, in Ghematria ebraica /inglese/semplice

142= 7 numero lunare. I 7 giorni delle 4 fasi della luna 

270=9🔴

45=9🔴

Tot 25=7

4 draghi = 7x4 =28.

Un ciclo lunare Femminino


Dicasi lo stesso per Drago in inglese 

Dragon in inglese

182=11🟦 Archetipo Kaf, la Corona, la Regina. 

354=12🟤

59=14 archetipo Nun, trasmutazione , l'acqua trasmutativa, è un Archetipo femminile. La Vesica Piscis. 

La Temperanza, Arcano Maggiore XIV, la custode delle due polarità 


Tot

37=10🟢


Moltiplichiamo i draghi per 4

28 in italiano, quindi un 10, Yod🟢, punto X, Ruota della Fortuna 

E il punto X🟢 lo conosciamo ne ho parlato in occasione della morte di Higgs( fattore X, l*esponente che centuplica) proprio, per il giorno dell'eclissi, in cui sperimentavano sul bosone Higgs( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/04/bosone-higgsmorte-higgs.html?m=0) 

40 in inglese: archetipo Mem, acqua, rinascita, mo*rte 

I 4 draghi con le code intrecciate simbolicamente si diceva che proteggessero dai nemici e dal fuoco.

Una guglia che misura 54 metri, quindi un 9🔴

Un Femminino

Una kundalini potenziata dalla presenza di ben 4 draghi, non solo due. 

Guardacaso, anche oggi, siamo governati da un Archetipo 9 doppio

La Teth, il serpente, la kundalini, il grembo, la Sophia, l'Archetipo di questo anno 9

23/4/2025

9/9

Un 18, che è legato al diciottesimo  Sacro Archetipo Ebraico Tsade', con funzione "divisione" 

Una divisione apparente, in quanto manifesta ed enfatizza la dimensione "frattale", che tutto contiene, come un grembo, una dimensione più universale. 

Archetipo correlato all'Arcano Maggiore XVIII della Luna 

Ancora, totalmente, Femminino. 

Siamo anche di mercoledì, l'energia mercuriale che implementa in sé le due polarità. 

E, come se non bastasse, siamo in luna calante in Pesci, che ben rappresenta questa sinergia, questa complementarietà. 

Segno d'acqua, ancora Femminino. 

La simbologia femminile di questa celebrazione di oggi, di San Giorgio, quindi è molto forte, è totalmente predominante 

È il passaggio dall'ottava sfera, dello scorso anno, anno 8,quella di purificazione, il Femminino alle Ottave basse, che può essere anche rappresentato dal Drago, come lato ombra. 

Un Femminino  che si manifesta, adesso, estremamente potenziato, ma dalle infinite possibilità, in salto di Ottava.

Non so se conoscete la storia di San Giorgio e il Drago. 

La leggenda si basa su Giorgio di Cappadocia, (III secolo d.C). Il futuro santo, canonizzato da papa Gelasio I nel 494, era figlio di una ricca famiglia nobile romana di religione cristiana.

Una versione, la piu diffusa  della leggrnda, dice che un feroce drago terrorizzava la città di Silena, in Libia, uccidendo bambini, giovani e donne. Un giorno il drago chiese che gli fosse data la bella figlia del re di Silena. 

Il monarca resistette a tale richiesta e offrì tutti i suoi averi in cambio della vita di sua figlia. 

Di fronte a tale proposta, il popolo indignato chiese al re di consegnargli la figlia. Per placare i suoi subordinati, il monarca accettò di consegnare la principessa al drago. 

Dopo aver benedetto la figlia, la lasciò fuori dalle mura come preda per la bestia. In quel momento, Giorgio arrivò alle porte della città e chiese alla giovane donna perché stesse piangendo. 

Consapevole della situazione, il cavaliere si offrì di aiutare la principessa. Quando il drago arrivò, Giorgio estrasse la spada e affrontò la bestia, sul suo cavallo bianco. Dopo un feroce combattimento, il santo sconfisse la bestia.

Esotericamente, parlare di drago o di serpente è parlare dello stesso simbolismo, solo che nel Drago , l'energia è potenziata. 

La parola drago deriva dal latino "draco", derivato dal greco drakon, “serpente".

Drago come custode dei tesori, 

Drago associato alla kundalini, che, se gestita male, può avere una potenza distruttiva, e distruggere sia l'Anima, rappresentata simbolicamente dalle principesse rinchiuse dentro la torre( e ritorna la MGDL della torre, il nome della torre in eb*raico, MaGDaLena, legata anche all'amigdala, di cui ho scritto svariate volte) sia lo stesso Cavaliere, che rappresenta l'Iniziato ai poteri del Drago. 

Il Drago custode dei tesori, all'interno di Madre Terra, metaforicamente, all'interno della nostra stessa Essenza. 

Il Potere, la Conoscenza, la Liberazione, si snodano attraverso le spirali del suo corpo, come in un labirinto. 

Come in un percorso uterino. 

Morire e rinascere continuamente. 

Nelle radici. 

Nei 4 Elementi che esso stesso rappresenta. 

Proprio ieri abbiamo celebrato Madre Terra, ed erano energeticamente presenti tutti e 4 gli elementi, come ho sottolineato nel mio scritto a riguardo. 

La Torre che deve andare a fuoco( l'energia del sedicesimo Archetipo Ayin, con funzione corrispondenza ", correlato al terzo occhio e all'Arcano Maggiore XVI della Torre, del giorno di Pasqua, giorno di rinascita), per rivelare le fondamenta, il tesoro custodito, di cui esso è Sacro Guardiano, e in questo,  il Drago, sotto una Luna calante in Pesci, sotto un Arcano Maggiore XVIII della Luna, simboleggia la trasmutazione, poiché è legato all'inconscio, al terzo occhio, a ciò che percepiamo oltre il velo, che sta inesorabilmente crollando. 

Lo percepiamo, perché siamo Frattali di una Coscienza Universale divina, che trascende l'umano. 

Frattali Divini, come ci indica l'Archetipo Tsade' di oggi, con funzione di apparente divisione.

La divisione, la percepisce chi sta in superficie, non l'energia Femminea, intuitiva, del Drago, creatura ctonia, della dimensione misterica  di trasmutazione, e quindi di elaborazione ed evoluzione. 

Infatti, alchemicamente, si lega alla prima fase della Nigredo, la putrefazione. 

Il drago, viene sconfitto con un elemento nobile. 

Ho letto che la cattedrale di Notre Dame, di cui ho già approfondito, dopo il rogo, ha rivelato la struttura in ferro, ignea, lo zolfo dei filosofi, più nobile dell'oro, poiché legato ai meteoriti, legato a Marte - Aries". 

Ciò che simbolicamente combattiamo oggi, con il nostro Drago interiore, è frutto del nostro percorso di risalita nella nostra Torre interiore, per liberare l'anima da sovrastrutture e prigioni, e lasciare che si espanda. 

Per risalire all'Amigdala e arrivare alla Maddalena, all'Anima pura, trasmutata, alchemizzata, attraverso la Nigredo del Fuoco del Drago, e riportata all'Albedo della purezza, visto che l'Archetipo di oggi, la Tsade' è legato proprio alla fase dell'Albedo. 

E questo, grazie al Maestro. 

Al Drago, al Serpente vivificante, l'agente alchemizzante femminile, l'acqua d'argento. 

Nelle antiche civiltà, il culto solare e dragoniano, era diffusissimo. 

Quasi si identificavano. 

Rappresentavano il simbolo del drago da quei giganteschi rettili volanti che esistevano ai tempi di Atlantide e Lemuria. 

Era un  simbolo  usato per allegorizzare ogni ombra del Sole. 

Come Tifone, drago della mitologia greca, un mo*stro primigenio, personificazione delle più terribili convulsioni naturali della terra, specialmente dei terremoti e delle eruzioni vulcaniche. Lo si immaginò come un immane gigante, con cento teste di drago vomitanti fuoco e dotato di forza straordinaria.

O come la Dea  Tiamat, grande divinità femminile babilonese, una delle figure cosmogoniche più eminenti della mitologia universale; di natura oceanica e acquatica (natura a cui rimanda anche il suo nome che letteralmente significa «mare, oceano»), insieme ad Apsū («Abisso») dà inizio alle generazioni divine.

Il drago ha avuto sempre connotazione femminili. 

Il drago cinese, invece, che ricopre un ruolo egemone nella mitologia cinese  è invece l'incarnazione del concetto di yang, lo spirito fecondo e creatore, maschile, e rappresenta in quanto tale anche il lignaggio genetico familiare (similmente al genius, lo spirito della famiglia dell'antica religione romana, che negli altari privati era rappresentato da un serp*ente). 

Secondo René Guénon è il simbolo estremo-orientale del Logos (la regola cosmica, il Tao nella tradizione cinese)

O anche nella mitologia greca,  pensiamo a Python , che era il drago-terra di Delfi, da cui poi  deriva la figura greca della Pizia o Pitia , che era la sacerdotessa di Apollo che dava i responsi nel santuario di Delfi, situato presso l'omphalos (l'ombelico del mondo)

E Pito era il nome del santuario nel principale mito di fondazione che vede Apollo uccidere il serpente oracolare Pitone posto a guardia del santuario di Delfi, dedicato a una divinità femminile, e costruire con la carcassa il nuovo oracolo a lui stesso intitolato.

Anche  nell'Apocalisse di S. Giovanni, lo splendente Cristo, il sole, è simboleggiato da Michele, la divinità guerriera, mentre la sua ombra cosmica è personificata dal dr*ago rosso.

Nel medioevo, il Loghi, ciò che è l'ineffabile, 

è stato allegorizzato nel personalità di San Giorgio, mentre la sua ombra è simboleggiata dal drago.

Così, luce e ombra in un'armoniosa antitesi delineano una dualità completa, la cui straordinaria sintesi è la saggezza.

I Draghi sono una parte integrante,  anche della mitologia egizia. 

Il drago era in realtà una rappresentazione, con alcuni abbellimenti, del serpente, associato al dio del sole Ra, tanto da far pensare che la mitologia sia stata influenzata da un precedente culto del serpente, ed è evidente che questo animale era ritenuto sacro.

In Egitto la presenza del dr*ago era messa in relazione con ogni cambiamento

Il drago serpente era identificato con Apopi, che è un Femminino a tutti gli effetti, del quale ho avuto già modo di parlare in relazione all'eclissi dell'aprile 2024 ( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/04/eclissiapopidea-maat.html?m=0) 

Così come era identificato come un drago-serpente, anche il Serpente Piumato, di cui già parlato ( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/03/il-serpente-piumato-ed-eclissi-842024.html?m=0) 

Indubbiamente, alchemicamente, nei processi di Iniziazione al Drago-Serpente, siamo trasformati in serpenti dopo che siamo stati divorati dallo stesso serpente. Successivamente, il serpente viene inghiottito dall'Aquila, che rappresenta il Terzo Loghi,  il nostro Maestro Segreto.

Così, siamo convertiti in un Serpente Piu'mato, nel messicano Quetzalcoatl, in un Mahatma, un risvegliato.

C'è una vastissima letteratura a riguardo, sulla simbologia dei Serpenti-Drago nelle varie mitologie di tutto il mondo, e fanno riferimento per lo più al Femminino, e alla loro presenza, come animali Sacri, fin dai tempi delle antiche civiltà prediluviane, come Lemuria e Atlantide. 

Ho letto molto a riguardo, così come leggo un po' di tutto.

La mia mente sincretica e multidisciplinare, esige questa elasticità di interessi, che mi portano a fare connessioni straordinarie ed ex-straordinarie. 

Oggi è anche la Giornata Mondiale della lettura e dei diritti d'autore.

La lettura mi ha permesso migliaia di vite in più, migliaia di dimensioni parallele. 

Migliaia di viaggi, pienezza e arricchimento. 

È come legna continua nel mio athanor alchemico. 

Perché poi, nel nutrimento, nell'arricchimento, arriva la fase più interessante.

Il processare, l'elaborare le informazioni. 

E quando si elaborano, si manifesta il vero processo creativo, che esula da ogni emulazione, da ogni sterile copia-incolla. 

Perché è lì, che mi espando, che mi sento un piccolo frattale di una Coscienza superiore, pur con i miei limiti umani. 

È in questa fase di elaborazione, che nasce il mio Verbo, la mia parola, la mia Verità, la mia identità. 

Preservare e onorare questa identità, peculiare, originale, non omologata a centomila altre, significa riconoscere, ed educare al riconoscimento e al rispetto, il mio personale lavoro intellettuale, emozionale, intuitivo, di ricerca. 

Parlare di diritto d'autore, è un riconoscimento al lavoro svolto. 

Quando scrivo ©®Diritti intellettuali riservati, significa che ciò che ho scritto è frutto di una mia elaborazione e come tale deve essere rispettata e non violata, tanto da essere tutelata anche giuridicamente e penalmente. 

Così deve essere. 

È il Drago che insegna questo. 

Diventa prima Drago, poi impari a combattere lo stesso nemico che può rappresentare. 

Ricordiamoci che il Drago, per antonomasia, è il custode dei Tesori. 

E, gli stessi Tesori, spesso, per primi, non sappiamo né custodirli, né tutelarli, e, spesso, non sappiamo nemmeno di possederli. 

Il Drago è Grado,  anagrammando, spessissimo usato nei simboli regali araldici. 

E, ricordiamoci, che siamo in un anno 9, del Femminino, che contempla il salto di Ottava alla piena manifestazione del Femminino, in particolare. 

Anche Madre Terra, celebrata ieri, con le sue linee del Drago energetiche, si sta facendo sentire. È in piena potenza. 

Anche oggi, come è da giorni, ormai, c'è un vento impetuoso. 

Un bel maestrale. 

Il vento più forte, delle Sacre Maestre. 

Il vento Madre de Is Maistrasa sarde. 

E penso a Tifone , che ho nominato prima. 

Il gigante dalle 100 teste di drago che personifica le convulsioni della Terra. 

100 è il valore ghematrico dell'Archetipo Ebraico Qoph, il diciannovesimo, con funzione "legante". È legato all'Arcano Maggiore XIX drl Sole.

Archetipo presente  nel rogo che ha distrutto la guglia dei 4 draghi. 

Molto simbolico. 

Sole e Luna. 

Luce ed Ombra, imprescindibili 

Il Drago Monade. 

Drago Maestro. 

Con infinita gratitudine sempre più 


Tiziana Fenu 

©®Diritti intellettuali riservati 

Maldalchimia.blogspot.com

Simbologia Dragi/San Giorgio



martedì, aprile 22, 2025

💙Giornata mondiale della Terra

 #giornatamondialedellaTerra

 


Oggi, 22/04 è la giornata mondiale di Madre Terra.

Martedi, dedicato a Marte, energia di fuoco. 

Luna Calante in Acquario, segno d'Aria. 

Sotto il segno dei Pesci, segno d'acqua 

Si celebra Madre Terra. 

Abbiamo quindi, per questa giornata, la sinergia di tutti e quattro gli Elementi di Madre Terra. 

Oggi governa l'energia del diciassettesimo Sacro Archetipo Ebraico Phe, con funzione "espansione", correlato all'Arcano Maggiore XVII della Stella. 

La Phe è l'energia femminile, rappresentata da una bocca che decreta, che fa in modo che l'essenza si espanda anche esteriormente.

Decretare è sacralizzare.

È la Forma del Femminino. 

La preghiera è Femmina 

L'ode è Femmina. 

La manifestazione è Femmina.

Dopo il triste oscuramento di ieri, in cui  hanno voluto celebrare la finta dipartita di un misogino dalle basse energie, un lunedì dell'Angelo in cui si celebra l'onore che il Femminino, di Maria Maddalena in particolare, riceve, da parte di un Angelo messaggero del Cristo risorto, della riunione alchemica, delle nozze ierogamiche che si celebrano sul piano animico e spirituale, oggi Madre Terra, celebra, nel suo Regno, con i suoi 4 Elementi presenti, tutta la sua Bellezza. 

Il Sepolcro vuoto, l'espansione. 

Perché non si può rinascere e risorgere, se poi questa dimensione, questa nuova luce, rimane chiusa in un Sepolcro. 

Ognuno di noi, lavora nel proprio Sepolcro, come ho già detto nel mio scritto riguardo le energie archetipali di questa Pasqua 2025( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/04/pasqua-2025.html?m=0), e nella successione degli Archetipi, il giorno di Pasqua è stato traguardato da un Archetipo Femminile, la Samech, il quindicesimo, l'orobourus, la ciclicità del tempo, lunare e femminile. Il quindicesimo giorno, il giorno più fertile del ciclo mestruale. 

Il giorno centrale del ciclo lunare di 29 giorni. 

15= 6

Unione degli Opposti, che si ritrovano, nonostante la divisione terrena. 

Perché "cosi in terra, come in cielo".

La corrispondenza dell'Archetipo di ieri, la Ayin, il sedicesimo, la sorgente, l'occhio divino, il terzo occhio.

La Torre, Arcano Maggiore XVI. 

Torre, che in ebraico, l'ho scritto altre volte, é Mgd, come Magdalena. 

L'amigdala. 


L'amigdala è un archivio delle emozioni, processa i ricordi delle reazioni emotive. 

È la depositaria e custode del senso stesso della vita, perché è quella dimensione tridimensionale, che dà spessore emotivo agli eventi della vita, che altrimenti risulterebbero piatti, privi di emozione, di energia, di Magia. 

Si creano, così, due tipi di intelligenza, quella razionale e quella emotiva. 

nostro modo di comportarci nella vita è determinato da entrambe: non dipende solo dal Qi,  ma anche dall’intelligenza emotiva.

Ayin significa anche occhio. 

Ma è un occhio particolare, legato alla percezione del terzo occhio, e quindi amigdala, la mandorla mistica, come una Vesica Piscis, in cui le due polarità, l'occhio razionale, e l'occhio emotivo, agiscono in sinergia, per cogliere risposte molto più raffinate e dettagliate, di ciò che gli imput sensoriali possono cogliere. 

È un salvavita potente, in caso di eventuale pericolo, ma a volte, la reiterazione emotiva, ingabbiata nelle dinamiche della scansione Crono-temporale, può costituire una prigione emotiva di risposta a qualsiasi stimolo che possa rappresentare un pericolo. 

Perché va per corrispondenza, e risponde, emotivamente, agli stimoli, ancora prima della neurocorteccia cerebrale. 

Per questo motivo, è importante, come indica l'Archetipo Ayin, e il suo corrispettivo Arcano della Torre, creare corrispondenza, non con la nostra stessa dimensione umana, spesso reiterata e confinata nella dimensione duale della causa e dell'effetto, dell'azione e della reazione, ma con la Dimensione Divina, che è il linguaggio con cui si esprime Madre Terra, pieno di Magia e di Emozione. 

La pineale. 

Le Dee turrite. 

Il Femminino, il terzo occhio. Ponte tra cielo e terra, come una torre.

Ieri si è voluta inficiare questa Sacra Energia di connessione con la nostra parte più intuitiva, con la pineale, con L'amigdala, con il Femminino che la rappresenta, con un maschile dalle basse energie, che ha rubato la scena a questa dimensione Sacra ierogamica, tra maschile e femminile, tra intuito e ragione, tra umano e divino, che il lunedì dell'Angelo rappresenta. 

Era tutto scuro. 

Pioveva, l'aria pesante, umida, piena di insetti. 

Raccapricciante. 

Tutti in casa, a subire queste basse energie.

Oggi Madre Terra, con i suoi 4 Sacri Elementi, si riprende tutto il suo potere e la sua Bellezza. 

Il cielo è limpido. 

Soffia un maestrale leggero 

Il vento delle Sacre Madri, delle Maestre. 

Si respira. 

Respiro con lei. 

Ritorno alla Bellezza anche visiva e sensoriale, che in questi giorni non ho mai perso. 

Oggi celebro questa espansione. 

Decreto Bellezza, guidata da questo Sacro Archetipo Phe di espansione verso l'alto, verso la Stella, via verso la trasendenza, elemento aria, che la luna calante in Acquario, esprime. 

La Phe, che in origine, nella sua forma archetipale, era rappresentata come una labris, un'ascia bipenne, a rappresentare la sinergia degli Opposti 

È lo stesso Archetipo che ha traguardato la domenica delle Palme, che è coinciso con il plenilunio in Bilancia del 13 aprile ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/04/domenica-delle-palme-plenilunio-in.html?m=0) 

La palma, attributo del Sacro, del Femminino, della Dea Hator, della Sacra Tanit. 

Scrivevo:

"L'Archetipo Phe ci guida, nella sua funzione di espansione, all'espandere la nostra Essenza e Verità, per poterci evolvere. 

Nell'ermetismo alchemico, con l'archetipo Phe, siamo dentro la fase chiamata Albedo.

Come il piombo è il metallo della Nigredo, l’argento è il metallo dell’Albedo, trasmutato dal piombo.

In termini alchemici, il corpo viene ridotto ad acqua “d’argento vivo”, da cui successivamente verrà prodotto “l’elisir”, ossia verrà creato lo Spirito vivificante. La seconda trasmutazione alchemica, dopo la Nigredo, e prima della Rubedo. 

La purificazione dopo la putrefazione. 

Se vi ricordate, ultimamente, i richiami simbolici del colore giallo, dei fiori gialli, dei girasoli, di cui ho approfondito, manifestavano, anche come simbologia numerica, la citrinitras, la fase alchemica precedente, ma pur sempre, nella dimensione della fase dell'Albedo. 

Guardacaso, l'Archetipo Phe di questo Plenilunio, è proprio legato alla fase alchemica dell'Albedo, la fase bianca, il Femminino trasmutato dal piombo della fase Nigredo, all'argento della fase Albedo. 

L'argento vivo che vivifica tutto, legato alla simbologia di Venere/Afrodite/Lucifero, inteso proprio come portatore di luce. 

Phe, la Forma del Femminino. 

Quella Venere-Afrodite che nasce dalla spuma di Urano. 

Afrodite che rappresenta l'Anima, pur, e, soprattutto, nascendo dall'inconscio, dagli abissi in cui si celebra la ierogamia tra Anima e Umano. 

Tra Anima e la nostra Essenza Cristica. 

La bocca, il simbolo della Phe, esprime ciò che a livello alchemico, si è trasmutato alle Ottave basse, nell'energia sessuale di creazione, quella di cui ho parlato riguardo Urano, che governa queste energie e anche il segno dell'Acquario, l'era astrologica in cui siamo. 

L'energia, così trasformata e sublimata, in parola, pronunciata dalla Phe, la nostra intima Verità, si allinea all'Anima. 

È la Lilith creatrice, alle Ottave basse, che sublima questo passaggio alle Ottave alte, così come in una Torre, la nostra Kundalini energetica, il Femminino-serpente, attraverso una vibrazione che punta ad essere  Verbo Vivente, prununciabile, che si auto-regge, declinabile a prescindere dai fattori esterni, dalle variabili, dalle occasioni. 

Ha una Vibrazione talmente alta, da costituire, essa stesso, Occasione, Causa, e non più, Effetto. 

"L'Io Sono", in cui si manifesta la propria Identità ed Essenza, in Verità. 

Che porta ad essere Stella, l'Arcano Maggiore XVII correlato a questo Archetipo Phe. 

È l'Ascensione dell'Iniziato. 

Nella rappresentazione di questo Arcano, vi è una giovane donna, nella sua pura nudità, senza pudore. 

È nella sua piena Verità, con una nuova, pura consapevolezza, come nata a nuova vita. 

Versa l'acqua, la sua Essenza Femminea, attraverso due brocche, sia nella stessa acqua, sia nel terreno. 

Nell'Arcano della Stella, il Femminino, che è sempre fattore mercuriale trasmutativo, questa consapevolezza, questa completezza, è già integrata. 

Diventa nutrimento, per entrambe le dimensioni, per la Terra e per l'Acqua, che le sono connaturate.

Significa che è diventata nutrimento, Inanzittutto per sé stessa. 

E poi, di riflesso, anche per l'esterno. 

La portatrice dell'Acqua. 

La portatrice del Fuoco. 

La portatrice della sua Luce interiore, che brilla come una Stella, anche, e soprattutto, nel buio. Che è orientamento a prescindere. 

Baricentro. 

Punto di approdo e di partenza. 

L'equilibrio tra conscio e inconscio". 


Madre Terra, il  suo Sacro grembo alchemico, è la dimensione di espansione dell'essenza della Madre. 

È fucina alchemica di trasformazione per eccellenza.

Trasforma i semi in germogli, espandendoli e dando loro la possibilità di Manifestarsi, proprio come fa l'energia dell'Archetipo Phe di oggi. 

La decomposizione avviene sotto terra, e ciò che ha decomposto, lo restituisce alla vita, in un modo o nell'altro.

In modi e forme sempre diverse tra loro. 

E ogni creazione, è una Magia, un'Emozione unica. 

Perché Madre Terra è Energia, e niente va perduto, tutto si trasforma.

L'amigdala, l'Mgd, la Magdalena, il Sacro Femminino, è una mandorla, un pesce alchemico, è una Vesica Piscis, in cui le corrispondenze agiscono in sinergia e creano la dimensione emotiva, che ci trasforma continuamente, e che continuamente manifesta i suoi germogli. 

Il Femminino è completezza.

È vulva, Utero, Vesica Piscis. 

È Nun. 

È Madre Terra che attraverso le sue simboliche ferite, i suoi pertugi, permette alla vita delle sue creature di Manifestarsi. 

È il Cristo con la ferita sul costato ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/04/la-ferita-del-cristo.html?m=0) 

"Yinnon" , germoglio, in aramaico. 

Somiglia alla nostra parola sarda "innoi", che significa "qui" ( trovo sempre tante similitudini tra aramaico e lingua sarda). 

Innoi

Qui. 

La Presenza del Momento. 

Senza retaggi emozionali che ci tengono prigionieri del passato o del presente. 

Qui. 

In corrispondenza soltanto, con la nostra Dimensione Divina, quella della Magia, della Creazione, del vedere la Meraviglia, il Miracolo quotidiano dell'Oltre. 

In costante Emozione, sempre presente, sempre nuova. 

Mai uguale a sé stessa. 

Un nutrimento costante, come acqua di sorgente vivificante 

La trasformazione continua 

Lasciare che vadano a fuoco tutte le nostre torri. 

Come esoscheletri che liberano il seme dal suo involucro, per poter germogliare continuamente. 

Gli strappi sono inevitabili. 

Il Seme, per germogliare, deve dolorosamente spaccare il suo involucro. 

Gli strappi, durante la nostra esistenza, sono tanti, ma i nostri semi, stanno all'interno della stessa Ma*trice della vita. Senza questi passaggi, queste trasformazioni, il seme, non potrebbe cadere nel grembo di Madre Terra, nel nostro stesso grembo alchemico, e prendere coscienza di ciò che può diventare, connettendosi con il proprio femminile, nell'energia del "prendere Forma".

Il seme, come mandorla  mistica, come la forma dell'amigdala. 

E non è detto, che ogni passaggio di vita, emozionalmente, debba essere doloroso quanto i precedenti. 

Perché l'energia Divina, da cui trae nutrimento e corrispondenza, non è mai statica. 

È dinamica, in continua trasformazione, mai uguale a sé stessa. 

È questo il segreto della sua immortalità. 

È il segreto dell'immortalita, nell'immanenza della mortalità. 

È l'energia della capacità trasformativa. 

Dio è energia.

Le sue creature sono Energia.

Madre Terra è Energia. 

Crea legami di corresponsione, continuamente, in coessenzialità reciproca. 

In immanenza im-mortale. 

Diventando Emozione che trascende la stessa immanenza. 

È l'equilibrio che si ottiene nel nucleo di sé stessi, dove apparentemente, non esiste nessun movimento, ma dove invece, hanno origine proprio tutti i movimenti, in una sapienza ancestrale di cui Madre Terra è Custode e depositaria.

Sa sempre come muoversi, al momento giusto.

Le sue creature sono perfezione assoluta. 

Basta guardare le ali di una farfalla, o la bellezza del piumaggio degli uccelli, dei fiori.

O la perfetta geometrizzazione di un cavolo romano, delle cellette delle api, e tanto altro ancora.

Se solo acquisissimo padronanza, per un solo millesimo, di questo spazio sacro primordiale, di equilibrio, di resa, di unione degli opposti, di questa sapienza ancestrale e innata, che permette la creazione della vita stessa, non potremmo nemmeno minimamente pensare di essere dei distruttori.

Perché, tutto in natura, va verso la costruzione, dove la morte momentanea è funzionale alla creazione.

La Quintessenza dell'equilibrio, che passa attraverso il sacrificio della morte, che ha in sé, l'energia della trasformazione. 

Divino e Materia in corrispondenza. 

L'Alchimia del sacrificio, inteso come "sacrum facere", fare sacro, per arrivare alla trasformazione in Oro.

Il nostro Oro, la nostra Essenza, il nostro Manifestarci, che si palesa, che viene offerto e travasato, dall'urna d'argento, all'urna d'oro, e viceversa, perché Sole e Luna, sono le due polarità in equilibrio, e consentono il travaso armonico, fluido, in ricchezza, in abbondanza, in consapevolezza, come un Alchimista.

Come un Mago.

Come Madre Terra, alchimista per eccellenza, che solo quando l'Umano inficia e violenta i suoi equilibri, si ribella, perché ha un'energia da preservare e da custodire.

È la stessa energia della vita, della Creazione, che abbiamo ogni giorno sotto gli occhi, spesso, con nessuna consapevolezza di tanta bellezza.

Madre Terra.

La più grande Maestra mai avuta dall'Umano, se solo imparassimo, se solo ricordassimo, come facevano nelle antiche civiltà, a vivere al battito dei suoi ritmi, del suo equilibrio, della sua potenza, della sua Bellezza d'Incanto.

Amata Madre Mia. 💚


Tiziana Fenu

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