Da un post di Leonardo Andreoni
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"Lapide fenicia con influenze egiziane, databile al IX-VII secolo a.C.;
presso il Museo Archeologico di Cagliari." ( prima immagine)
Questa è un'iconografia tipicamente sarda, specie nel Sulci.
Rappresenta una figura femminile con un disco sul petto, come se fosse una sacerdotessa con il suo tamburo ritualistico, ma potrebbe essere anche il disco solare, presente anche sul suo capo, anche se distanziato, elemento tipico della Tanit
In Sardegna, specie nel Sulci, era diffuso il sincretismo tra la dea Neith e la Tanit, ampiamente diffusa in Sardegna, della quale ho parlato più volte ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/03/la-tanit-di-tresnuraghes-la-nostra.html?m=0
https://maldalchimia.blogspot.com/2020/07/parlare-della-dea-tanit-in-sardegna-e.html?m=0
https://maldalchimia.blogspot.com/2022/12/tanit-capovolta-monte-sirai.html?m=0)
Era diffusa anche la rappresentazione nella versione maschile, rappresentata come un personaggio di potere con la stola, e l'Ankh/segno di Tanit.
Una particolarità di queste edicole, è che solo in Sardegna, si trovano con la stele centinata, come le Tombe dei Giganti.
Vanno a scomparire dal IV sec aC.
Approfondimenti
https://maldalchimia.blogspot.com/2021/02/neith-di-sais-illuminata-dallaccademia.html?m=0
Tiziana Fenu
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