Informazioni personali

La mia foto
Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

lunedì, marzo 15, 2021

💛Il fenicottero di Thoth.

Il fenicottero di Thoth. 


E poi trovi queste immagini

E pensi che piuttosto che all'Ibis, come rappresentante della divinità Thot( dio della Luna e dio della saggezza, della matematica, della geometria, della magia, della misura del tempo e della medicina, nonché il protettore degli scribi in quanto inventore della scrittura), potesse essere maggiormente rappresentato da un fenicottero.

Non fosse altro, per alcuni evidenti motivi.

Il becco che finisce ad angolo, come nella statuina.

Il colore della corniola, perfettamente identico al colore dei nostri fenicotteri.

Il colore rosso che era rappresentato dal geroglifico del fenicottero, così come rossa è spesso rappresentata la pelle degli egizi.

A tal proposito, ricordo che in alcune parti della Sardegna, i fenicotteri sono chiamati "genti arrubia".

Non, "pillonisi arrubiusu" ( "uccelli rossi"), ma proprio "gente rossa", così come gli antichi egizi.

O forse sarebbe meglio chiamarli gli antichi Sardi.

Gli Shardana Egizi. I Faraoni della I Dinastia.


E poi, c'è da dire che...


"Cabras come luogo di Ascensione del Re, della manifestazione divina in terra, come poteva essere il faraone, che continua a vivere nella dimensione del cielo, tra le stelle, come Akh- Akhs. 


La parola Akh, è in realtà un suono onomatopeico, che indica il verso degli uccelli trampolieri quando si riuniscono nelle acque fangose. 


Ma non abbiamo bisogno di scomodare l'ibis egizio, per immaginarlo, perché lo stagno di Cabras è il regno dei fenicotteri trampolieri. 


Fenicottero


Fenucottero 


Fehu-cottero


Fehu, fuoco ( la Runa Fehu è la Runa del fuoco). 


Fenu-come l'Araba Fenice, così simile al Sacro Ibis/Bennu egizio. 


Il depositario dell'uovo primordiale. 


Bennu. 


Sembra una parola sarda, con quella desinenza "-nu", tipicamente Sarda, che è la sillaba iniziale di Nu-raghe, e che significa "fuoco" (Nur) e "acqua" (nun) insieme. 

E la parola Bennu, la fenice di Eliopoli che nidifica in un isola, e porta l' uovo primordiale, (che contiene il corpo imbalsamato di Osiride) figlia di Nu, Dio delle acque primordiali, ha come radice "Ben-" 

"Ben-" è anche la radice della parola sarda "benniu", che significa "venuto", participio passato del verbo "venire", che si usa, metaforicamente parlando, anche per indicare l'energia primordiale dell'orgasmo*, dell'eiaculazione*, di quella forza primigenia creatrice, che è all'origine del tutto. 

Il Ben ben, era praticamente considerata la parte superiore del primo obelisco candelario/orologio di Atum Re, che simbolicamente rappresentava il fallo generatore con il suo seme sulla Sommità, il Ben ben, pietra, che si dice, contiene il segreto delle  stesse piramidi, la sommità di esse. 

E un "Ben" , origine della vita, lo abbiamo anche noi, con un Ben-etutti segnato da un labirinto misterioso, che è come un cordone ombelicale, nella Domus de Janas di Luzzanas, del 6.000 a.C., il simbolo dei 7 pianeti allineati sul braccio teso di Orione/Osiride, con corrispondenza  Oristano/cintura di Orione".

E c'è da dire anche un'altra cosa, riguardo i fenicotteri. Il loro nido è come un nuraghe, e non è un caso che gli Antichi Sardi, gli Antichi Egizi e i fenicotteri, venissero chiamati "gente arrubia", perché anche gli antichi Egizi delle prime dinastie, pare avessero pelle e capelli rossi. 



Direi che molto sia da rivedere, e molto sia stato per troppo tempo occultato.

Una statuina di questo tipo rivela molto, e troppe cose, in questo contesto, si adagiano meglio alla figura del fenicottero, piuttosto che dell' ibis, un uccello bianco e nero, tra l'altro, che mal si adatta a tutta la simbologia del "Bennu egizio".

Che poi gli antichi Egizi, lo abbiano assimilato e fatto loro, sostituendolo con l'immagine dell'ibis, ciò non cambia di una virgola il fatto tutta la simbologia si adatti molto meglio al fenicottero.

E direi che è ora di riprenderci la nostra storia.


Tiziana Fenu


©®Diritti intellettuali riservati


Maldalchimia.blogspot.com


https://antichecuriosita.co.uk/blogs/


Il fenicottero di Thoth.













Nessun commento:

Posta un commento