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mercoledì, ottobre 27, 2021

💛Guanci-Sardegna

 Altra corrispondenza straordinaria, sempre grazie al ricercatore californiano Christopher Ryan 

Parla dei Guanci, nelle isole Canarie, con il popolo sardo. 

Ne avevo già parlato anche io, più di un anno fa, e ora queste ulteriori ricerche mi danno conferma. 

Giganti Atlantidei

Dal mio post(https://maldalchimia.blogspot.com/2020/04/la-pintadera-sarda-e-un-ancestrale.html) 

"Esiste un' impressionante somiglianza tra la pintadera Sarda e una pintadera nel catalogo on-line del museo delle Canarie.

Esattamente segnata  "inventario numero 3059"

Ha la stessa forma circolare, il diametro di circa 40 cm e un altezza di 27 cm. ,e il bordo è definito da linee parallele incise. Tra le due pintadere cambia soltanto il fatto che la pintadera sarda ha 5 cerchi, mentre quella del museo ne ha quattro. Il numero 5 dell'antica numerologia sarda rappresentava la potenza fertilizzante del Toro, l' abbondanza, la ciclicità della vita, oggetto di culto in Sardegna e soprattutto nelle Domus de janas.

Ma soprattutto i nuragici scambiavano beni  con i popoli con cui venivano in contatto utilizzando le unità di misura lineari e di peso, definite di comune accordo con gli altri paesi, le quali hanno come numero di riferimento il 5,5,  sia per i centimetri che per i grammi. E il valore dei beni veniva espresso in multipli di questo numero

E se la pintadera invece oltre che stampo per il pane e calendario lunare e solare, fosse stata anche l' unità di misura , un peso, proprio in senso fisico?

D' altronde "pinta"è un' unità di misura tipica dei paesi anglosassoni( e sappiamo che ci sono molte affinità tra i popoli celtici e i sardi Nuragici)

La pinta è un tipico bicchiere di birra utilizzato birre inglesi o irlandesi

E guardacaso ha la forma di tronco rovesciato, come i nuraghi Sardi.

La pinta corrisponde a 473, 176 millilitri, e qui ritorniamo al numero 5 approssimato, e ai 5 cerchi della pintadera sarda

Valore fortemente simbolico ad auspicio di un buon raccolto/affare visto che rappresentava il potere fertilizzante del Toro. Il 5 è anche L'archetipo Hey, il femminile, l' intuizione, l'illuminazione, la rinascita interiore, il "4+1", la materia che si unisce al divino, Hermes, il caduceo, sinergia del maschile e femminile che consentono il passaggio da una dimensione all'altra, con la grandissima capacità comunicativa( indispensabile per il commercio) di un Hermes grande affabulatore

E vi è una strana assonanza tra il "quinque" latino e il nome "Quinci"

Che fossero antichi atlantidei sardi?

Ho trovato delle affinità molto interessanti riguardo  la popolazione nuragica Sarda e i Guanci   ai quali si attribuisce la paternità della pintadera esposta nel museo delle Canarie

I Guanci erano gli antichi abitanti delle isole delle Canarie, molto particolari.

Allo sbarco degli Spagnoli nel XIII secolo essi credettero di essere unici sopravvissuti ad una antica catastrofe, un' inondazione che affondò le loro terre , i cui sopravvissuti si salvarono sulle montagne. Ricordo dell'inondazione, che conservavano nella loro memoria mitica e storica.

Dei Guanci se sa pochissimo.   Vivevano nelle grotte che decoravano con figure astratte e geometriche, simboli misteriosi che formavano spirali, triangoli, strane linee che si trovano anche nei dipinti delle pareti  delle grotte di 30.000 anni fa, abitate dai Cro  Magnon, gli europeidi dell'Era glaciale,  alti quanto i Guanci, anche 2 m, e  che ricordano i nostri Giganti De Mont'e Prama , anche essi molto alti.

I Guanci erano particolari, perché  diversamente dalle società primitive, avevano classi sociali ben  gerarchizzate, re , principi,  Nobili,  dinastie, e una vera e propria classe sacerdotale ben definita, e anche una casta di guerrieri, come in una società urbana

La trasmissione ereditaria  della regalità avveniva per linea matriarcale, e sebbene l'autorità fosse determinata dal Re, ereditava la sua dignità dalla madre

La donna godeva degli stessi diritti dell'uomo, e in questo ricorda molto Sicilia "delle due madri" , isola profondamente  connessa con il divino femminile e  la Sardegna del periodo giudicale dove  salì al trono nel Giudicato d'Arborea ,  Eleonora, prima giudicessa sarda, figlia del giudice  Mariano IV,  e promulgatrice, nel 1392, della "Carta de Logu" che rappresenta il primo statuto autonomo della Sardegna, una raccolta di leggi, estremamente attuali, che resterà in vigore per 5 secoli. 

Inoltre , nella civilta Guanci, vi era un collegio sacerdotale di Monache che vivevano in un monastero al quale nessun uomo poteva avvicinarsi. 

E  questo mi ricorda molto  le Domus de Janas sarde, le abitanti delle Grotte, le fate, le donne magiche detentrici di tutto il sapere ancestrale. 

Queste monache erano vere e proprie vestali, protostoriche ed erano  considerate la Spose del Sole, e i loro compito era quello di tenere acceso sempre il  Fuoco Sacro,  simbolo della Luce e della Vita eterna, derivante dal Dio Sole. culto che poi ritroviamo nel culto latino della Dea Vesta  e in quello Ellenico di Estia. 

Anche i Sardi nuragici veneravano il Dio Sole. Furono devoti al Dio Sole, anche al di fuori dell' isola, quando per via dei continui e proficui scambi marittimi tra gli Shardana  e L'Egitto(  vi portarono doni come metalli e manufatti d' argento, finemente decorati)vennero arruolati dai Faraoni nelle guarnigioni di frontiera costiere, fino a diventare  esattori dei tributi, addestratori dei soldati egiziani e poi "agenti speciali" della guardia reale del Faraone Ramses II, di cui ogni guerriero portava con sé un amuleto beneaugurante a forma di scarabeo( "su Karrabusu" sardo) sopra il quale veniva inciso in geroglifico "Ka Ra Bes" , cioè protetti dal Dio Sole( e sono molti gli oggetti egizi ritrovati in territorio sardo). 

Gesta dei Shardana celebrate con orgoglio dai Faraoni nei loro papiri, stele , affreschi e bassorilievi, perché i guerrieri nuragici hanno contribuito a garantire all' Egitto una lunga stabilità geopolitica. 

I Re Guanci avevano il territorio suddiviso in 10 Distretti ,  come i 4 giudicati con cui venne divisa la Sardegna, ed ognuno governato da un Mencey un governatore, come nei giudicati Sardi. 

E il parallelismo con il governo di Atlantide,  per come ce lo racconta Platone è evidente

I Guanci  credevano in un Dio creatore e adoravano Mager, il Dio del Sole, di cui gli umani erano figli Divini e immortali, che sarebbero ritornati  al regno della luce. 

Quindi svilupparono molto  il culto solare e avevano un'assoluta venerazione verso la Dea Madre del Sole, colei che governa il mondo, la Madre della luce. 

Quindi in questa ottica possiamo supporre che la pintadera sarda, così come nella civiltà dei guanci, avesse un vero e proprio valore cerimoniale, una precisa funzione di benedizione del pane officiata dal sacerdote. Come si deduce dai numerosi Bronzetti di officiante che parrebbe proprio recare delle pagnotte decorate proprio con l'uso della pintadera. 

Quindi non solo usata come calendario nuragico  lunare, rappresentante la luna, la Terra e il Sole ma un vero e proprio atto  rituale sacro. 

Un pane  che viene impresso  in offerta votiva al Dio Sole. 

 Un pane che diventa altare e offertorio dell'incontro tra maschile e femminile

Incontro tra pane lavorato da una mano femminile in cui trova posto l'elemento fallico maschile rappresentato da quel sigillo qual è la pintadera che suggella nella sua  forma circolare uterina l'incontro tra luna e sole nella terra. 

 Pane i cui forni per la cottura rappresentavano il fulcro centrale di ogni comunità, tant'è che la maggior parte dei reperti archeologici  e delle statuine votive si trovano in prossimità dei forni per la cottura del pane. 

Me le offerte votive  onoravano sia il Dio Sole che le stesse vestali del Dio Sole  e le Janas, perché anche  loro erano  rappresentate da quel Dio Toro della fertilità che si trovava in ogni loro dimora. 

Vestali custodi di antichi segreti e di tutto il sapere  trasmesso per via matriarcale

Un pane votivo, quindi,  fatto  con maestria e devozione in onore del loro Dio Sole , il quale attraverso la pintadera , imprimeva la sua energia fertilizzante nel pane. 

Una sinergia gli elementi maschili e femminili che lievita durante la preparazione e la cottura.

Ancora oggi si usa fare il segno della croce sul pane fatto in casa prima della cottura, che non è solo un simbolo cristiano, è molto più ancestrale, perché rappresentano le due linee, maschile e femminile che si intersecano nel grembo creativo e lievitante del pane. 

Ad onorare le Janas, così come le Monache Guanci, in questo Femminile Sacro, è rimasta l'Antica   tradizione " de su pani Pintau", un pane "dipinto", finemente lavorato, preparato con meticolosità e cura proprio per le cerimonie di grande importanza, come matrimoni, la Pasqua, e cerimonie religiose

Pare che sia stata Demetra in persona, la grande Dea fecondante  delle colture,  sorella di Estia, ad insegnare agli uomini la fabbricazione del pane, secondo la mitologia greca. Per i latini invece fu Cerere, colei che scoprì il frumento, e Pan fu il primo a cuocerlo

Quindi, ancora una volta , sinergie maschili e femminili che sono alle origini di un cibo essenziale per la vita. Tanto che fu la stessa divinità Pan a dargli il nome di "pane". 


Tiziana Fenu 

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"Chiamata di San Francisco, 11 ottobre 1891

I Guanci, così alti che gli spagnoli ne parlano come di giganti, si dice siano i sopravvissuti di Atlantide.  La loro resistenza come nuotatori era così grande che erano abituati a nuotare per le nove miglia diritte tra il Lancerote e la Graciosa.

            Le piramidi delle Isole Canarie sono affascinanti, ho anche localizzato gli antichi muri di pietra e cerchi di pietre qui su queste isole che ho associato a questa razza perduta di giganti.  Seguendo le mura ho scoperto alcune rovine più incredibili che sono state nascoste dalla notte dei tempi.  L'attuale eruzione vulcanica alla Palma è stata spettacolare.  Divertiti!"(Christopher Ryan)

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Guanci-Sardegna











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