Domani, Martedì 7 ottobre si manifesta una Superluna in Ariete, sotto il segno solare della Bilancia.
Fuoco e Aria, quindi.
Siamo per questo passaggio, sotto l'energia del Sacro Archetipo Ebraico Phe, con funzione espansione, correlato all'Arcano Maggiore XVII della Stella.
È una Superluna, perché si manifesta in perigeo, con una distanza minima dalla terra, e questo, ha notevoli implicazioni dal punto di vista energetico ed emotivo.
L'Archetipo Phe, esotericamente, riguarda il karma,
È una dinamica di espansione, quindi, che ricercando, in modo ancestrale e innato le proprie frequenze corrispondenti e gemellari, consente di ritrovare la Frequenza di origine, bypassando le spirali esperienziali karmiche, o perlomeno, aiutandoci a riconoscerle, e quindi, a governarle.
L'Archetipo Phe, spinge verso l'alto, verso la dimensione della Stella, regalandoci l'investitura regale del riuscire a creare come Verbo.
È come la dinamica ascensionale del Fuoco, che spinto verso l'alto, dalla stessa Aria, divampa.
Considerando che siamo, non solo in plenilunio in Ariete, segno di Fuoco, governato da Marte, e siamo anche di Martedì, collegato alla dimensione del Fuoco, quindi dell'intensità, dell'agire, dell'ardere, c'è un bel movimento dinamico di attivazione, sollecitato dall'Aria della Bilancia
Ardere, ma non bruciare.
Non ridurre tutto in cenere.
Non vanificare.
Bilanciare.
Focalizzare in contrazione.
Espandere in manifestazione.
Contrazione ed espansione
È il respiro dell'universo.
Allinearci a questa frequenza, significa saper distribuire bene le energie.
Dedicarle a ciò che è veramente importante.
Più si toglie, più si vede.
Il Fuoco cesella.
È un Dono prezioso.
Il glifo della Phe era rappresentato, nella sua forma archetipale, da una bocca, semiaperta.
Attraverso la bocca, la parola, è l'espressione di noi stessi.
In ogni sua sfumatura.
Scritta
Orale
Semplicemente digitata.
O messa nero su bianco, su un foglio.
La parola, e l'uso che ne facciamo, definisce chi siamo.
Se la usiamo con scorrettezza, in modo vile, crea un riverbero.
È come un seme, che prima o poi germoglia di sterpaglie.
Il glifo originario, affonda le radici in quell'Ankh egizio, il cerchio allungato a goccia, sopra una Tau.
Questo geroglifico della goccia allungata, è il Ru.
Ru significa “ porta, cancello, bocca, ingresso", che guardacaso, è lo stesso archetipo primordiale che è alla base del nostro Archetipo Phe di questo Plenilunio in Ariete.
Che è Chiave che apre dimensioni.
Teniamo presente che Marte governa anche lo Scorpione, segno d'acqua, non solo l'Ariete.
Ru è il Femminino, Ru è il simbolo della porta, della porta, della bocca in cui il sole entra ed esce.
Venere che anticipa e accompagna il Sole, all'alba e al tramonto.
L'Archetipo Phe, è espansione proprio attraverso questa bocca simbolica, l'antico geroglifico Ru.
Una bocca che pronuncia il Verbo.
Che è Essenza.
Essenza, nella cui sinergia, non vi è separazione tra sole e luna, tra Fuoco e Acqua, perché l'uno fa parte dell'altro.
Ma anche una Stella, Arcano Maggiore XVII, che esalta la sua origina divina.
La lama della Stella è rappresentata da una giovane fanciulla, che versa la sua stessa Essenza al mondo, rappresentato dall'acqua stagnante, che lo nutre.
Si è purificata, ha compiuto il suo viaggio alchemico, è risalita dalle sue stesse acque stagnanti, e ora può manifestare la sua Purezza interiore.
Si è fatta Verbo di sé stessa attraverso il rumore di tante voci, in armonia con i cicli dell'universo, con la sua origine stellare, divina, come dimostra la stella a 8 punte, simbolo del Femminino e di Venere, che sta sopra di lei, a protezione.
Ed essere, finalmente capaci, di creare, e non solo di cercare, quelle corrispondenze dialettiche, mercuriali, con ciò che ci corrisponde in frequenza.
Non abbiamo bisogno di creare Karma altrove, con altre situazioni esperenziali.
Stiamo imparando a riconoscerle, a farne a meno.
A fare un passo indietro. A chiederci se ne abbiamo davvero bisogno.
Perché non siamo più nel bisogno.
Se le persone, le cose, le occasioni, non ci cercano, è perché già intimamente sappiamo, che non abbiamo bisogno di esse.
Perché già sappiamo, che adesso, anche qualora dovessero cercarci, non ci troverebbero.
Siamo già totalmente in Noi.
Nella nostra Pienezza.
Siamo nella dimensione della Stella, dove riversiamo, la nostra Essenza, la nostra acqua, nella stessa acqua.
Dove si brilla di luce propria, non di luce riflessa.
Dove si creano costellazioni, in sinergia con altre stelle.
Dove il Cielo, appunta le sue parole, incastonate di una Bellezza, che non ha eguali.
Con infinita gratitudine sempre.
Tiziana Fenu
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