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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

sabato, ottobre 05, 2024

💜Amma dio dei Dogon

 AMMA 

È il dio supremo del popolo dei Dogon del Mali. 

Secondo il mito della creazione dei Dogon, Amma esisteva in forma di uovo, le cui quattro clavicole, unite tra loro, formavano quattro angoli contenenti i quattro elementi: terra, aria, fuoco e acqua. 

Dopo un primo tentativo di creazione non riuscito, Amma pose al proprio interno un seme e, pronunciando sette parole creative, lo fece vibrare e fece sì che esso si ingrandisse fino a trasformarsi in un’immagine umana. Amma divise in due l’uovo creando due placente, in ognuna delle quali pose dei gemelli, una coppia di maschi e una coppia di femmine. 

Questi gemelli erano emanazioni dirette e figli di Amma. 

Tuttavia, uno dei gemelli maschi, Yurugu (conosciuto anche come Ogo), desideroso di avere per sé una femmina, ruppe la placenta e tentò di ripetere la creazione di Amma. 

Nello strappo, Yurugu portò via un pezzo di placenta che divenne la terra. Non essendo riuscito a ripetere la creazione, né a trovare una compagna, Yurugu si accoppiò con la terra ma, così facendo, la corruppe, poiché accoppiandosi con essa si era accoppiato con la sua stessa madre. 

Amma tentò di risanare la creazione facendo dell’altro gemello maschio, Nommo, il signore dell’universo. 

Da Nommo, Amma creò altri quattro spiriti Nommo, che furono gli antenati dei Dogon. Gli spiriti Nommo e gli antenati discesero in terra su un’arca piena di tutto ciò che era necessario al risanamento della creazione. 

Con essi arrivarono la luce e la pioggia purificatoria, e attraverso di essi Amma creò tutte le cose – gli esseri umani, gli animali, le piante – per mezzo del seme che ognuno di loro portò con sé. Queste quattro tro coppie di Nommo generarono le quattro divisioni dei Dogon e l’organizzazione sociale dell’umanità. 

Amma risanò ulteriormente la creazione trasformando Yurugu in un animale, chiamato «volpe pallida», che vaga per la terra in cerca della sua controparte femminile. 

La «volpe pallida» lascia dei segni sulla terra perché siano interpretati dagli indovini, ma è Nommo che dirige e guida l’umanità. Quasi tutti gli eventi importanti nella vita dei Dogon sono preceduti dalla divinazione, che è dominio di Yurugu. 

Così Amma ha guidato l’universo attraverso la creazione, la rivolta di Yurugu e la parziale restaurazione da parte di Nommo. 

L’eredità del disordine di Yurugu – oscurità, sterilità, incesto e morte – è controbilanciata dalla luce, dalla pioggia e dalla fertilità istituite da Nommo. Yurugu rappresenta quindi la notte, e a lui appartengono i luoghi aridi e disabitati della terra. Per i Dogon, quindi, la creazione è caratterizzata da elementi complementari come il maschile e il femminile, cui si aggiunge l’elemento dei gemelli. 

Il buon ordine della creazione di Amma ha la sua controparte nel disordine della creazione di Yurugu.


Tratto da "Dizionario degli Dei" di Mircea Eliade Edizioni Jaca Book

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