💜Nel passato le sacerdotesse,

Nel passato le sacerdotesse, esseri strapieni di ingenuità, di fuoco, di energia, di materiale sottile, aiutavano chi si recava da loro a sperimentare le emozioni superiori. Lo stato di bellezza in cui vivevano queste donne si potrebbe definire con una parola sola: Grazia. La Grazia è l’insieme di tutte le emozioni superiori condensate in un’unica persona. Maria, la madre di Gesù, viene definita come piena di Grazia, ovvero come una persona pura, vergine, perfetta. Attenzione però, essere puri non significa evitare le cose sporche o stare chiusi in una stanza e sperare di non entrare in contatto con tutto quello che c’è di negativo nel mondo. La purezza non è contro l’addormentamento, la purezza rimane tale proprio nel contesto planetario. Ecco perché si può dare alla luce un bambino rimanendo vergini; la verginità infatti non riguarda il piano fisico, ma è un’emozione superiore che consiste nella capacità di percepire se stessi come accoglienti di tutto ciò che è divino. Possiamo immaginare una sacerdotessa come un individuo che accoglie ogni singolo essere umano come se fosse la manifestazione del Padre; questo è il vero concetto di tempio dello spirito. Uno dei compiti principali di chi fa un Lavoro su di sé è proprio quello di percepire il divino dietro e dentro a ogni cosa che incontra lungo il suo cammino. Chi entra in contatto con una sacerdotessa dei nostri tempi non deve necessariamente fare qualcosa di particolare; sono loro che ci accolgono e che fanno vibrare in noi quel ricordo della nostra purezza persa, quella nostalgia di tutto ciò che di femminile abbiamo eliminato dalla nostra vita. La loro presenza permette di far nascere bambini sul piano spirituale. Una coppia può decidere di fare bambini sul piano fisico, ma anche su quello spirituale; se, per esempio, due persone decidono di organizzare un orfanotrofio, stanno facendo un “bambino spirituale”, incarnato in questo progetto, alla cui creazione entrambi mettono a disposizione le loro energie e contribuiscono con le loro qualità distintive.

Tratto da " La via della sensualità" di Fabio Grimaldi

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