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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

martedì, maggio 19, 2020

💜Sviene, Dante, dopo aver parlato con Francesca.

Sviene, Dante, dopo aver parlato con Francesca. Solo lei parla, perché lei è il maschio. Paolo e Francesca hanno attuato l'operazione alchemica dell'inversione dell'acqua e del Fuoco, ma non sono riusciti a portarla a termine. Per questo sono all'inferno. Un conto è non avere consapevolezza. Diverso è avere la consapevolezza, aver fatto l'esperienza della liberazione, ma rinunciarvi per amore. Paolo e Francesca sono paragonati non a caso a Lancillotto e Ginevra. Nel ciclo di Cretienne de Troys Lancillotto è il "leopardo", l'eroe incompiuto. È il miglior cavaliere, ma non riuscirà a trovare il Graal perché non riesce a superare l'attaccamento per l'amore, l'attaccamento per Ginevra. Anche se pare proprio che sia esistito veramente, forse era il centurione Artorius, secondo la tradizione esoterica Artù non è un personaggio reale. Il suo nome ricorda Artume o Arctoi, l'orsa sacerdotessa di Artemide o forse la dea stessa. Artù rappresenta i piccoli misteri. Il peccato di Lancillotto non sarebbe così il tradimento del suo sovrano, ma l'attaccamento viscerale per colei che lo ama più di ogni altra cosa. Il Graal lo troverà, forse, Galhad, il "leone", il figlio di Lancilotto. L'amore folle e meraviglioso di Paolo e Francesca e di Lancillotto e Ginevra è l'amore degli Dei. È l'amore di Śiva e Sati. Sati folle d'amore che si suicida…Śiva folle d'amore che viaggia per l'universo incapace di separarsi dal corpo di lei…L'amore degli dei. Può capitare che qualcuno "decida" di scendere su questo piano di esistenza…di sacrificarsi per l'amore degli esseri senzienti. Ed è sacrificio immane. La sensibilità di Esseri che hanno preso coscienza di livelli di esistenza superiore è inimmaginabile per noi. L'amore di Śiva è cosmico ed anche la sua sofferenza è cosmica. Maya e Kama, Apparenza fenomenica e desiderio, secondo il Kalika Purana, colpiscono anche gli dei…Forse questo potrebbe volerci dire Dante. Se leggi la "Vita Nova" prima di leggere la Commedia forse è più chiaro. Dante è un amante di Sophia, come Cavalcanti, come Raffaello, come, probabilmente, Shakespeare. Leggiti Giulietta e Romeo: Giulietta sta per sposarsi con uno bello giovane e ricco. Romeo è innamorato di una che sta per farsi monaca. Avviene che si riconoscono: lei è la Luna, lui è il Sole...Non possono far altro che morire d'amore...

Tratto da "Kundalini. La Dea Sdegnosa" di Paolo Proietti

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