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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

martedì, maggio 05, 2020

💜Stessa cosa accade con le statue o i dipinti tibetani di tema erotico

Stessa cosa accade con le statue o i dipinti tibetani di tema erotico (...) simbolo dell’unione del dio – in questo caso, Hevajra – o del Buddha con la sua “energia efficiente”, con la sua śakti o, meglio ancora “ in unione con la sua paredra”.
Paredra è una delle paroline magiche usate spesso da docenti universitari e dotti ricercatori per togliersi d’impaccio. 
In teoria sarebbe di genere maschile, pàredro, termine di origine greca il cui significato letterale è "che siede accanto", a indicare un magistrato di secondo piano dell'antica Atene che era seduto, appunto, a fianco del magistrato più importante. 
Ai nostri giorni, per slittamento semantico la si associa a "una divinità il cui culto è associato ad un'altra, generalmente di maggiore importanza", per cui la vergine Neriene che nell'antica Roma veniva celebrata assieme a Marte, è considerata "la sua paredra (pàredro)" perché la sua statua veniva collocata accanto - "che siede accanto..."- a quella del dio della guerra durante le feste a lui dedicate; Ma come si fa a definire “paredre” le giovani dee indiane delle rappresentazioni erotiche hindu o buddhiste? Non occorre essere esperti in arte orientale per constatare che occupano spesso la posizione centrale delle opere scultoree e pittoriche, a dimostrazione del fatto che non si tratta affatto di divinità inferiori. Per ciò che riguarda le posizioni che assumono, è assai difficili affermare che “sono sedute al fianco” dei loro partner maschili.

Tratto da " I riti erotici di Sambhala" di Paolo Proietti

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