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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

lunedì, aprile 27, 2020

❤️Non spacciarmi

Non spacciarmi per polvere di stelle
le tue assenze, i tuoi silenzi,
le tue elucubrazioni,
disseminate dove non immagini
che io possa sentire. 
Quel sacchettino di velluto
che ti porti appresso
con tanta dovizia,
memore forse di antichi incantesimi,
non ha alcuna presa su di me. 
Nel mio sacchetto
c'è la semplice Terra Madre. 
Fertile, generosa, accogliente. 
Esposta ad ogni intemperia. 
La fucina alchemica
di ogni divenire. 
Di ogni nuova vita. 
A lei ho affidato
i semi del nostro destino. 
Di quello che intuivo
fosse altro da un semplice incrociarsi. 
Non venire a barattare
la tua polvere di stelle
con le mie unghie sporche di terra. 
Perché ho scavato in essa,
per deporvi quei semi,
finché non vi ho trovato
l'umidità necessaria
per farli germogliare,
avida di lacrime e sudore. 
Come è nel sottosuolo. 
Un'offerta votiva necessaria
al vedere la luce del sole. 
Ho vegliato giorno e notte,
su questi semi. 
Sola, derisa dal vento,
prosciugata dal sole,
stremata dalle intemperie. 
Ferita quando grandinavano
pugni di ghiaccio
per i quali ho ancora lividi. 
Non soffiarmela addosso,
la tua polvere di stelle. 
Stonerebbe con il mio viso
e le mie vesti
imbrattate di terra. 
E non ne ho bisogno. 
Aspetto l'apertura del germoglio. 
Mi basterà sfiorarne il polline. 
Strofinarlo tra 2 dita. 
Annusarlo
E attendere l'arrivo delle farfalle. 


Tiziana Fenu
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