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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

giovedì, settembre 04, 2025

💛Orsa Maggiore /Akhet/Juvale

 

Perché è così importante l'Orsa Maggiore nella nostra Antica Civiltà Sarda?
Ne ho già parlato in miei precedenti post.
Alcuni nuraghi sono orientati all'Orsa Maggiore, come i nuraghi di Mogoro, che riportano una conformazione a juvale, a giogo di buoi ( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/01/mogoro-e-lorsa-maggiore.html?m=0)o il nuraghe sa Mandra e sa Jua.
Ma la simbologia va oltre, il semplice orientamento.
Dal mio scritto ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/06/orsa-maggiore-giogo-dei-buoi.html?m=0
"Il nome, "sa Mandra e sa Jua" ( stesso nome usato per i buoi nei geroglifici egizi- "iwa”-jua-), significa il" recinto dei buoi aggiogati" .
Il "giogo dei buoi nel cielo", a livello astrale, si riferisce alla costellazione dell'Orsa Maggiore, chiamata anche "Grande Carro" o "Septem Triones" dai Romani, che significa "sette buoi", perché la  forma della costellazione,  ricorda il giogo utilizzato per collegare i buoi durante l'aratura, con la sua rotazione nel cielo attorno al Polo Nord celeste. 
Il giogo doveva essere trattato con un rispetto ‘religioso’ e che non si doveva mai bruciare, nella nostra Antica tradizione sarda. 
"Su juvale", che si metteva anche sotto il capo dei moribondi, usato anche da "S'accabbadora" durante il parto per agevolarlo( - letture a riguardo, nel link sopracitato) 
Il giogo Sacro dei buoi, portati in processione "

Riporto un brano di un mio recente scritto( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/06/giovanni-juvaleorsa-maggiore.html?m=0
" Le stelle del Nord, le costellazioni circumpolari, le Mesket, che stanno sempre sopra l'orizzonte e non tramontano mai. 
La zampa anteriore  del Toro( le 7 stelle dell'Orsa Maggiore) che rappresentano Set, paredro di Tueret, la dea ippopotamo. 
Taweret potrebbe essere associata all'occhio di Ra, con Iside che, in versione di Tuaret, causa le esondazioni del Nilo, fertilizzando la terra, durante il periodo chiamato Akhet, che andava da metà luglio a metà novembre, che quindi iniziava in pieno solstizio estivo.
C'e da sottolineare che l'Akhet indica anche un  geroglifico che rappresenta il sole che sorge tra due montagne, spesso tradotto come "orizzonte"  associato al concetto di rinascita e ri-creazione. 
Il sole che sorge tra due montagne, tra due torri. 
Le due torri collegate da una retta, l'orizzonte, proprio come le due torri/nuraghi in molti nostri nuraghi.
Avete notato come Juvale sia anche la radice di Juanni, il Giovanni, il San Giovanni che segna l'inizio del solstizio estivo, di cui ho già approfondito( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/06/san-giovanni-in-sardegna.html?m=0)? 
Come ho scritto ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/06/salome-e-il-giovanni-battista.html?m=0) la decapitazione di San Giovanni è simbolica.
Deve perdere potenza, come uno spermatozoo che per perde la testa, per donare la vita, affinché l'Horus del solstizio invernale possa nascere 
Un sacri-ficio necessario, per mano di un Femminino. 
E, come San Giovanni, fa nascere il Cristo dalle acque, lo battezza, così le costellazioni del Mesket,  le guardiane del cielo, riguardavano i misteri della nascita e rinascita, poiché il  Meska, durante i riti Iniziatici, misterici, di rinascita, di incubatio, era la pelle sotto la quale si poneva l’iniziando, la pelle che simboleggiava l‘amnios o il chorion, la placenta, la membrana che avvolge il feto. 
Meska, da "mes" che significa “nascita” e ka, “doppio”.
Il passaggio per la pelle, che era simbolo anche dei riti di mummificazione, attraverso la pelle di leopardo, agnello o cervo. 
Mentre scrivo, penso a "su juvale", che veniva posto anche sotto la nuca dei faraoni, o sotto la nuca di chi guidava verso la fine delle sofferenze, su Juvale usato dalla nostra Accabadora, o forse, sarebbe meglio scrivere Akabadora, con la Ka, perché guidava verso la rinascita. 
Le Mesket, le guardiane del cielo, sempre vigili, quelle fanno girare il mondo ( come il giogo, il carro, che gira sempre su se stesso) e rendono immortali), che offrono vita, ma anche morte. 
"Bogadoras" ( coloro che fanno nascere, che portano/bogano, in sardo, fuori) e "Accabadoras" ( coloro che mettono fine alla vita)". 

C'era una ritualistica molto precisa, in ambito egizio, descritta nel Libro di Toth, esattamente, nel libro della Fondazione, per la quale, il Re, capo dei Maestri Costruttori, il Faraone, per individuare meglio l'Orsa Maggiore, e quindi, la Stella Polare, si serviva di uno strumento, detto Merkhet( una sorta di livella alla cui estremità e collegato un filo a piombo), è individuava i 4  vertici del luogo sacro.
Con un mazzuolo ( stesso nome de su matzolu de S'Accabbadora), solcava per 4 volte, il solco del perimetro, come se fosse un'aratura.
L'aratura del carro dell'Orsa Maggiore, che sacralizzava, in questo modo, le fondamenta del tempio, della piramide.
In questo spazio, nasce l'Akhet,
Dell'Akhet ne ho parlato in un altro mio scritto( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/02/lo-stargate-di-orione-attraverso-sa.html) 
"I pilastri che reggono il cielo.
Le torri dei nuraghi
La simbologia delle corna
L'equinozio di primavera, traguardato dalle torri dei nostri Nuraghi
Il dio Shu.
"E questa Ascensione, da terrena a celeste, poteva avvenire soltanto con una particolare congiunzione di questi pianeti, quando, tutti, tranne il sole, si trovano allineati sopra l'orizzonte, visibili ad occhio nudo.
E questa posizione, è indicata esattamente dalla Costellazione di Orione, quando il Sole si trova nella posizione chiamata "stretta di mano", sopra il braccio teso di Orione, che essendo identificato anche  con Osiride, veniva rappresentato tenendo stretto tra le mani un'Ankh, la chiave della vita.
Questo tipo di allineamento a "7 pianeti", era considerato importantissimo, poiché era considerato come uno stargate, per l'ascensione al cielo, e il ritorno ad una forma stellare, come il nonno di Osiride, la divinità Shu, il padre degli Dei, il Dio dell'arco, il Custode dei pilastri che sostengono il cielo, il cui corpo era composto da luce, come le stelle.
Shu, che stava nell'ottava sfera, quella poco prima della sfera, la nona, dove sta Dio, il punto di riunione tra l'anima dell'individuo e Dio.
Ottava sfera.
Otto, come la stella a otto punte, che abbiamo visto sopra il Toro, rappresentata nella moneta del Sardus Pater, descritta dal Pittau.
Nome, Shu, che potrebbe essere benissimo lo stesso Shu dell'iniziale della parola Shardana
Shu/Sha
Le vocali spesso traslitterano quando di tratta di parole composte.
Il Dio Shu aveva il corpo composto da luce come le stelle ed era il Custode dei pilastri che sostengono il cielo.
"luce come le stelle".
"pilastri che sostengono il cielo".
Sono mesi, che sostengo che i Giganti di Mont'e Prama, sono come Titani che sostengono il cielo, e che quello che hanno in mano, non è uno scudo da pugilatore, ma una protezione simbolica  riferita al sole all'azimuth, loro che al sole riluciccano di arenaria lucente sotto i raggi del sole.
L'aver rilevato, e mi dispiace sottolinearlo, l'ho rilevato e decodificato solo io, senza averlo letto da nessuna parte, il simbolo del Fiore della Vita sotto il mento del Gigante "Efis" di Mont'e Prama, proprio quello che regge l'arco del cielo con il sole all'azimuth, parla, come ho già spiegato, di una precisa geometria e calendarizzazione, basata sull'ossevazione dell'angolatura delle ombre proiettate sulla superficie terrestre, ad un momento preciso dell'anno, che, nel caso del fiore a sei punte, che costituisce la figura geometrica dell'esagono, traccia con i suoi sei triangoli equilateri interni, tutti angoli da 60°."
Momento dell'anno che è l'equinozio, naturalmente.
Equinozio, quando il doppio si manifesta.
Il doppio.
La Placenta.
Il Gemello divino ( la costellazione dei Gemelli traguarda proprio l'equinozio primaverile)
Il momento in cui, anche nel Grembo del pozzo Sacro di Santa Cristina si manifesta la nascita del gemello Placentare, l'ombra capovolta ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/09/ombra-capovolta-santa-cristina.html?m=0).

Da questa Sacra misurazione, da parte del Faraone, della corda tesa, orientata all'Orsa Maggiore, poi se ne evinceva sia il Cubito reale( o Cubito sardo, adottato anche dai nostri Costruttori, visto che la base è un esagono - https://maldalchimia.blogspot.com/2021/08/il-cubito-reale-sardo-simbolo-dei.html?m=0), che è la sesta parte della Circonferenza di Diametro Uno, precisamente di diametro un metro, sia la proporzione aurea della quadratura del cerchio, quella che riguarda la nostra scacchiera di Pubusattile ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/09/la-scacchiera-di-pubusattile-e-la.html?m=0), che naturalmente, non può che avere la simbologia dell'occhio di Horus ( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/04/locchio-di-horus-e-la-scacchiera-di.html?m=0)

Orsa Maggiore, su Juvale astronomico, a cui è legata anche la simbologia del nostro tipico pane sardo Càbude, a cui si sono ispirati gli ancilia etruschi ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/08/il-pane-cabude-e-gli-ancilia-etruschi.html?m=0)
Guardacaso,  le grandi costellazioni primaverili più facilmente identificabili sono il Leone, la Vergine, Boote e l'Orsa. Maggiore.
È esattamente durante l'equinozio di primavera, quando l'Orsa Maggiore è talmente ben visibile da indicare la stella Polare, per la cerimonia della corda tesa, e quando i 7 pianeti sono allineati, che il momento è favorevole per la creazione del tempio.
Tempio /nuraghe, identificabile anche nella conformazione a Juvale, che richiama il giogo dei buoi dell'Orsa Maggiore, estremamente importante, perché è una simbologia che fa parte anche della nostra Accabbadora, come ho scritto.

Queste sacre misurazioni riflettono la cosmogonia divina, riportata in terra( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/05/i-nuraghi-riflesso-dellarmonia-musicale.html?m=0
"La prima collina, da sé stesso, generò la prima coppia di divinità, Shu e Tefnut, l'aria e l' umidità, le quali poi diedero origine a Gheb e Nut, la Terra e il Cielo, e diventarono poi i genitori di Osiride, Iside, Seth e Nephtys.
Tutti questi nove insieme costituiscono nel loro insieme, l'Enneade Eliopolitana.
Questo si ricollega all'interpretazione di alcuni studiosi che considerano Osiride il Dio eponimo dei Sardi, confederati nei nove archi, i nove Principi Arconti dei nove popoli Sardi. Osiride che era considerato il grande Verde( in molte rappresentazioni è con la pelle verde"
Guardacaso, come ho scritto in un mio post di quasi 3 anni fa ( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/01/la-stirpe-del-serpente.html?m=0
"Horus bambino è collocato all’interno del Disco Solare, circondato dal dio serpente Mehen nella forma di un Uroboro, sostenuto dal Leone Akhet".
Akhet
Lo stesso nome del tempio sacro tra due colline.
I due leoni regali, sono anche il simbolo di Sulki ( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/10/i-leoni-di-sulki-portale-dei-leoni-2023.html?m=0)
 dai due leoni gemelli che probabilmente erano i custodi delle mura dell’antica città di Sulki, a Sant'Antioco, punto di commercio molto importante per via della presenza del porto, e per le ricchezze minerarie. 
Si ipotizza anche che potessero essere i guardiani di un sepolcro monumentale, come i leoni tipici dell'Etruria meridionale, specialmente nella zona di Vulci e Cerveteri, zone ad alto impatto, ritrovamenti "sardi", e d'altronde molti studiosi nosteari concordano nell'affermare che l'antica Etruria fosse abitata dagli antichi Sardi. 

Due leonesse, come quelle ancestrali che da sempre accompagnano il Sacro Femminino, che presentano angoli aurei a 72°, e un capovolto come nella stele di Laconi "

Regolo, la stella della costellazione del Leone, la cui levata eliaca è proprio durante l'equinozio di primavera.
Una levata eliaca, molto importante, che indicava la dimensione della nascita degli Dei.
Periodo equinoziale.
I 7 pianeti allineati
Il Labirinto iniziatico.
L'Orsa Maggiore che indica la Stella Polare.
Regolo, che simboleggia la nascita del Re.
L'Akhet, la Sacra dimensione del Tempio, stabilita sulle coordinate equinoziali
Su Juvale, simbologia di queste sacre coordinate del giogo dei buoi dell'Orsa Maggiore, in terra.
I nostri nuraghi sono templi, a cui si sono ispirate le altre civiltà.

Tiziana Fenu
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Immagine: antico Akhet egizio 

Orsa Maggiore /Akhet/Juvale


 





























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