Due reperti provenienti del Santuario di Santa Vittoria di Serri, del quale sto ulteriormente approfondendo ultimamente, perché presenta profonde correlazioni cona simbologia del Mundus Patet, il cui simbolo è una croce nel cerchio, esemplificata anche da Ade, con una croce nel cerchio, in una riproduzione greca.
Prima immagine, il CARRO con le ruote a 4 RAGGI , senza timone, né sedili
La croce nel cerchio.
Il simbolo del Mundus Patet.
Seconda immagine frammento di bronzetto con una mano che tiene 3 PELLI ROVESCIATE di ANIMALI , di cui ha parlato recentemente prof Sanna
3 pelli
Nascita /morte /rinascita
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Nella religione romana, le pelli di animali capovolte (ad esempio, quella del lupo o della capra) avevano un forte significato apotropaico (di allontanamento del male) e rituale.
L'esempio più famoso è quello dei LUPERCALIA , una festa celebrata il 15 febbraio.
I Lupercalia si svolgevano a febbraio, che era il mese dedicato ai defunti, agli Antenati
I sacerdoti, i Luperci, correvano nudi per la città colpendo le donne con strisce di pelle di capra (o di cane sacrificale) per garantirne la fertilità e purificarle.
La pelle dell'animale sacrificato, manipolata in questo modo, diventava uno strumento di purificazione e rinnovamento
Capovolgere la pelle, "invertire pelle", era un gesto simbolico potente.
Un atto che creava uno stato liminale (di confine), necessario per i rituali di passaggio e purificazione.
L'interno della pelle, infatti, a contatto con la carne dell'animale sacrificale, era visto come carico di una forza sacra o numinosa. Usarla al contrario significava portare alla luce, nel mondo dei vivi, quella forza proveniente dalla sfera del sacrificio.
Il Mundus, come abbiamo visto, era una fossa o un pozzo rituale situato nel Foro Romano (e probabilmente in altre città), considerato un'apertura diretta verso il mondo sotterraneo, il regno degli dei inferi (dei Manes/Mannus sardi) e dei morti.
Il Mundus veniva aperto solo tre giorni all'anno (il 24 agosto, il 5 ottobre e l'8 novembre), quando gli gli spiriti dei morti potevano vagare liberamente tra i vivi
o sospese, poiché il confine tra i due mondi era labile e il contatto con l'aldilà era considerato pericoloso e impuro per le normali attività civili, e tutte le attività si fermavano
rituali con pelli rivoltate (come i Lupercalia) erano spesso rituali di purificazione (lustratio) per ricostituire e proteggere i confini della comunità dopo un periodo di contaminazione o di pericolo. I Lupercalia, che cadevano a febbraio (alla fine dell'anno romano), servivano proprio a purificare la città e a ristabilire i suoi confini sacri prima dell'inizio del nuovo anno.
L'atto di capovolgere la pelle crea uno stato di "MONDO alla ROVESCIA ", simile al Mundus Patet, dove le regole normali sono sospese.
Rivoltare e indossare la pelle degli animali rivoltata è un simbolo per gestire, purificare, richiudere questi confini che venivano aperti con il Mundus Patet, riportando l'ordine e la protezione divina dopo il contatto con l'altro mondo.
FEBBRAIO , mese dei defunti per gli antichi romani, simboleggiati dai Lupercalia, con le pelli di animali, e febbraio, mese di massima manifestazione del nostro CARRASEGARE sardo, che rappresenta un profondo processo di purificazione, ma soprattutto un atto sovversivo di RIBALTAMENTO
Dal mio scritto
https://maldalchimia.blogspot.com/2021/01/il-simbolismo-divinizzante-del.html?m=0
"Il Carnevale inizia con questi Sacri Fuochi perché è il carnevale - Carresegare, significa "RIVOLTA DEGLI UMANI " , come spiega prof. Dedola, poiché ha alla base l' accadico "quarnu(m)" , che significa "potenza, potere degli umani" , + " sehu", ("rivoltarsi, distruggere,, dissacrare il Potere, i potenti" )
Quindi una rivolta non violenta contro tutto ciò che gli uomini violenti hanno fatto al popolo durante l'annata, dove anticamente si facevano dei sacrifici animali, per ingraziarsi la benevolenza dei cicli stagionali, di Madre Natura e Madre Terra
Ma è proprio questo Sacrificio, che viene invece celebrato, ogni anno, in una giusta interpretazione proprio della parola" sacrificio", proprio qui in Sardegna.
Come un ritorno alle Origini, alla vera Identità di "Esseri solarizzati e divinizzati"
Sacrificio significa "rendere Sacro", "Sacrum facere", divinizzare
Tutta la pantomima che viene inscenata, è un tentativo di divinizzazione del lato bestiale, rappresentato dalle maschere più scure, più animalizzate, da parte di chi ha raggiunto una maggiore consapevolezza, come fanno is Isshuadores con i Mamuthones attraverso "sa SOHA " il lazo( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/08/sa-soha-il-nostro-ankh-sardo.html?m=0)
Come se fossero delle divinità regolatrice, che riportano la giusta armonia e il giusto equilibrio nel microuniverso pastorale"
Se nel mese di Febbraio , per gli antichi romani, la simbologia della PELLE ROVESCIATA di animale segnava uno stretto contatto con gli Antenati e il mondo dell'oltre che dovevano onorare per i Lupercalia, nelle altre date di apertura del Mundus Patet, si avvalevano di questo stesso STRUMENTO magico APOTROPAICO , per assicurarsi protezione e benevolenza, e sancire i confini delle due dimensioni.
Uno strumento a doppio uso, apertura e chiusura, come è in tutti i veicoli della dimensione ritualistica.
In Sardegna, nel nostro ancestrale Carrasegare sardo, abbiamo S'URTZU , simbolo del Mundus Patet, che sancisce il proprio ruolo di Custode di questa dimensione di confine, portandone il simbolo, la croce ne cerchio.
È il momento della dissacrazione del potere, in cui la dimensione animale assurge a potenziale divino.
Tutte le figure chiave del nostro Carrasegare sardo, indossano pelli di animale.
È il momento del loro sacrificio.
Del rendersi sacri, del purificarsi, nella dimensione ritualistica della memoria, degli Antenati.
I confini sono aperti.
Devono, restare aperti, per consentire il passaggio trasmutante della sublimazione e purificazione.
Il nostro Carrasegare sardo è crudo, a tratti può sembrare violento, ma veicola una profonda verità.
Persino la rappresentazione del sacrificio de SU BATTILEDDU di Lula, del quale avevo già approfondito,
è stato ripreso dagli antichi romani
Dal mio scritto
https://maldalchimia.blogspot.com/2025/08/il-pane-cabude-e-gli-ancilia-etruschi.html?m=0
"I MAMURALIA romani del 14 marzo, erano festeggiati con le corse di cavalli, ed erano un rito di passaggio e di purificazione.
Mamurio, sembra un nome sardo, con la stessa radice di Mamuthones e Maimoni.
Ma ancora più sorprendente è la simbologia del rito, perché Mamurio, per aver duplicato gli ancilia, venne giudicato offensivo ed espulso dalla città di Roma, e questo rito di purificazione, consisteva in una processione con il simulacro di un vecchio, vestito di pelle, un capro espiatorio, che veniva percosso con delle bacchette bianche come un capro espiatorio fino ad essere espulso dalla città.
La simbologia rimanda assolutamente alla figura de Su Battileddu di Lula del nostro Carrasegare sardo, di cui ho parlato in due mie scritti
https://maldalchimia.blogspot.com/2023/02/su-battileddu-di-lula.html?m=0
https://maldalchimia.blogspot.com/2025/02/su-battileddu.html?m=0, la cui esibizione ritualistica si celebra proprio il primo marzo.
Tra l'altro, sono famosi anche i cavalieri di Lula, a cavallo, durante le celebrazioni e pellegrinaggio, per San Francesco, notte del primo maggio e 4 ottobre, per 30 km a piedi e a cavallo.
I 12 Scudi erano in relazione con i dodici mesi dell’anno, le dodici divinità minori sottostanti al Dio Tinia/ Giove, e con i Misteri del Dio Giano"
Le corse dei cavalli, il carretto con le ruote del Mundus, ritrovato a Santa Vittoria di Serri.
Se gli antichi romani, hanno poi differenziato le 3 date del Mundus Patet, con i Lupercalia di Febbraio, era per rendere il tutto più gestibile, e calendarizzare e ritualizzare queste ricorrenze, diluendole attraverso date diverse.
Ma la MATRICE , resta quella sarda, inglobata tutta nella profonda ritualistica del nostro Carrasegare sardo.
Santa Vittoria di Serri, doveva essere, visto la sua profonda simbologia un importante fulcro di Mundus Patet primordiale, strettamente legata Numa Pompilio, re sardo/etrusco /romano ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/09/santuario-santa-vittoria-di-serri-numa.html?m=0), la cui simbologia si lega alle costellazioni che erano collegate con il Mundus Patet ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/11/santa-vittoria-di-serri-e-il-dragoboote.html?m=0), compreso l'arciere che rappresentazione la costellazione del Cigno( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/06/arciere-santa-vittoria-di-serri.html?m=0), correlata alla simbologia del Mundus ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/11/croce-nel-cerchioshamain-mundus-patet.html?m=0)
I nuraghi in particolare, che hanno nomi che riportano all'orco, come ho scritto ieri ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/11/nuraghi-i-primordiali-mundus-patet.html?m=0)
il custode del Mundus Patet, hanno una simbologia che richiama la croce nel cerchio
https://maldalchimia.blogspot.com/2025/11/ciondolo-nurdole-nuraghe-sa-domu-beccia.html?m=0
Nel periodo dei Lupercalia romani, dopo il tramonto, nella direzione sud est dei Mundus Patet, come ho analizzato ieri, si vedevano le costellazioni del CENTAURO , della LUPA e dello SCORPIONE .
Il centauro, il bronzetto arciere di Serri
LUPA , che è quell'Acca Laurentia che alleva Romolo e Remo, ma la cui simbologia ha Matrice Sarda( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/09/romolo-e-remo-e-acca-laurentia.html?m=0)
Lo SCORPIONE , lo sapete( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/05/simbolismo-zig-zag-guanto-gigante-di.html?m=0
https://maldalchimia.blogspot.com/2025/11/gli-uomini-scorpione.html?m=0)
Mentre, la LEVATA ELIACA , durante i Lupercalia, era di dominio, guardacaso, DELL'ORSA MAGGIORE , strettamente legata al Mundus Patet e alla fondazione di Roma, con la tracciatura del Sacro solco, importantissima, nella nostra Antica Civiltà Sarda, attraverso la simbologia de su juvale, nel giogo dei buoi( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/09/orsa-maggiore-akhetjuvale.html?m=0)
Ma in tempi più arcaici l'Orsa Maggiore era chiamata la LUPA CELESTE , legata alla fondazione di Roma.
La levata eliaca della Lupa, correlata al Sole, per i Lupercalia, quindi era un sincretismo straordinario di unione ierogamica che univa il passato, quindie benedizioni degli Antenati e il presente.
La divinizzazione della dimensione dei morti, degli Antenati, riproposta poi nella celebrazione della fondazione di Roma, orientata come punto di riferimento al Nord dell'Orsa, correlato al Mundus, celebrato in altre tre date, attiguo, orientato a sud-est.
La diluizione e frammentazione del nostro Antico e monadica Carrasegare sardo.
Preso, copiato e frammentato, come sto approfondendo, come sapete, anche per altre corrispondenze.
Tiziana Fenu
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Carro e pelli rovesciate Santa Vittoria di Serri




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