#giornatamondialedelluomo
Ho scritto a riguardo già altri anni, in passato, riguardo la giornata internazionale dell'uomo,
ma oggi approfondisco con ulteriori mie considerazioni
Dal mio scritto passato ( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/11/19-novembre-giornata-mondiale-delluomo.html?m=0
"Oggi 19 novembre è la giornata internazionale dell'Uomo, allo stesso modo in cui si celebra la giornata internazionale delle donne, l'8 marzo.
Prendiamo in considerazione il numero 19, il numero della data di oggi, celebrazione dell'Uomo.
Il numero 19 corrisponde all'Archetipo Qoph, con funzione "legante".
Il numero 19 è una straordinaria combinazione del numero uno, e del numero nove.
Un maschile, Aleph, e un femminile, la Teth.
Il diciannove corrisponde all'Arcano Maggiore del Sole, un numero che è sempre stato considerato Sacro in ogni cultura e civiltà, poiché rappresentava la massima manifestazione della divinità solare
Nell'antichità questa funzione "legante" veniva rappresentata da un filo che tiene unite due cose, che crea una connessione, e in greco questa parola si traduceva in "legame d'amore".
Un legame sottile, sensoriale.
Un legame d'Anima.
L'anticamera della completezza, della perfezione, rappresentata anche da quell'uno più nove, da quel "dieci" che rappresenta il totale allineamento.
La circolarità divina.
Questa forma del cerchio diviso da una linea è un simbolo sessuale che di per sé è una forma della croce. Quando estendiamo quel simbolo e dividiamo la linea verticale per illustrare più chiaramente l'unione dell'uomo e della donna all'interno del cerchio dello spirito, abbiamo la croce all'interno del cerchio, e quando lo spirito governa su questa intersezione tra uomo e moglie, quello la croce è sotto il cerchio, che forma il segno sacro di Venere, il Sacro Ankh.
La Croce Sacra, il simbolo di vita che le sacre coppie egizie tengono tra le mani.
Particolarità di questo numero, è che
Il Sole, la Luna e la Terra si allineano nella stessa posizione una volta ogni 19 anni.
Il 19 è anche la perfezione del Fiore della Vita completo, formato da 19 circonferenze.
Fiore della vita formato dalla polarità maschile e dalla polarità femminile che si intersecano.
Si, perché non si può avere una visione unitaria delle cose, non si può creare niente, se non attraverso la corrispondenza dei due occhi, di due fonti di energia.
Tutto acquisisce un senso, se collegato ad un qualcosa.
Gli stessi Archetipi funzionano così.
Si relazionano tra loro, enfatizzando la loro funzionalità.
L'Archetipo Qoph rappresenta proprio questo, il legame, la corrispondenza tra le cose, nonostante tempo, distanza e diversità.
Come tra Amore e Psiche.
Qualcosa di indistruttibile li unisce, nonostante la diversità agli antipodi.
È il filo conduttore che riporta all'Origine, al Punto Zero.
Dove si possono vedere le cose non solo nella Forma, ma anche nell'Idea.
Nella Forma-Pensiero.
In quella Quarta Dimensione che appartiene alla sfera emozionale, quella che fa, farà da Matrice al corpo fisico in Quinta Dimensione, come dimostrano gli studi sulla ricettività emozionale dell'acqua.
Quel sesto senso che è rimasto atrofizzato nella terza dimensione, e ha sede nell'admigala.
La porta, la mandorla che permette di accedere nella dimensione superiore, e trova la sua corrispondenza alfabetica nella Mandorla Mistica, nel Pesce Mistico, della Vesica Piscis.
E cosa rappresentano, la Mandorla Mistica, nella sua forma come una vulva, se non il Femminile?
Il Femminile che ha la forma perfetta di un cristallo d'acqua, a forma di Fiore della vita a sei petali.
L'acqua, il Femminile, è Memoria.
Memoria ancestrale, amniotica.
Memoria di quella forma Monadica, che lo collegava al suo complementare, al suo Sole.
È il Femminile a guidare il Maschile, ad iniziarlo nell'Intuitivita'.
Intuitivita', che solo attraverso il Maschile, può diventare azione, e bypassare la passività magnetica del Femminile.
È la via ionica.
Ionica, da Yoni.
Ma anche ionica, da ioni, che sono quelli che si agganciano chimicamente, che creano corrispondenze.
La via che porta alla consapevolezza del nostro essere completi, integrati, androgini, monadici.
La sua corrispondenza geometrica, simboleggiata dalla stella di David a sei punte.
Sei, che rappresenta un tre più tre, due completezze, maschile e femminile, che si integrano, che si corrispondono, perché sono parte integrante della stessa Essenza, e uno, magnifica ed enfatizza l'altro.
Parlare della Giornata Mondiale dell'Uomo, significa riconoscergli questo potere d'azione aggregante di continuità, di corresponsione.
Forgiato dalla dura via della Materia, del denso, della Mente, della Logica, disconosciuto, in questa dimensione, dal suo stesso Padre, arriva ad un punto dove deve andare oltre, e spaziare, attraverso il suo corrispondente femminile, in quella Dimensione che gli è connaturata da sempre.
Che gli è innata, poiché complementare.
Perché è la dimensione monadica dell'Origine, con il suo Sacro Femminino.
Attraverso la prima via, quella della mente, molti uomini sono stati come mutilati della loro dimensione più potente, quella delle Emozioni, quella che davvero crea oltre la Forma-pensiero.
Nella dimensione dell'Origine, invece, l'Uomo, tramite il Femminile, crea nella Forma-Emozione, che dà accesso a livelli superiori di consapevolezza.
Il Femminino è la forza propulsiva a questa Dimensione.
Perché lei è Grembo, è Mandorla Mistica e Ichthys insieme.
È Fiamma Cristica, ha già in sé, come Grembo Madre, il Maschile e il Femminile.
Conosce la via del Ritorno a Casa.
Verso l'Uni-Verso.
Riconoscere questa Sacralità di corrispondenza, nell' Uomo, spetta alla Donna.
L' Uomo non è capace di vederlo, di avere uno sguardo di insieme, se non ha l'altro occhio corrispondente, per vedere il tutto.
E questo significa, da parte della Donna, avere una sensibilità tale, da avere davvero tutti i sensi attivati, oltre i cinque terreni, e cogliere, con il suo sesto, la corrispondenza di cui è portatore l'Uomo, e renderla manifesta, in sinergia, insieme.
Vedo molta sedimentazione, sotto questo aspetto, molto giudizio, molta superficialità e pregiudizio, nel capire quanto può essere stata dura, per l'Uomo, la via della Mente, dell'azione, del fare, penalizzando la via del Creare.
Perché si può creare solo in due, quando si ha la giusta corrispondenza emotiva.
Perché l'emozione crea.
È la via più Pura e semplice del Creare.
La più potente.
Il filo conduttore che va oltre questa dimensione, dove invece si realizza senza emozione.
La grande Alleanza tra Anime che si rinnova, attraverso questo Archetipo 19.
Sono le due colonne del tempio, Jachin e Boaz, sono l'Uomo e la Donna che sono in alleanza per lavorare con la Pietra Filosofica.
Eva, la Madre di tutte le creature, di tutta la Vita in ebraico è Havah o Chavah
Il suo nome è formato dagli Archetipi Heit ( valore ghematrico 8) + Vav ( 6) + He (5), la cui somma forma un 19, l'Arcano e Archetipo 19.
Eva ( la nadi energetica femminile Ida della kundalini ), la moglie di Pingala, la nadi energetica maschile( Adamo, il cervello).
Mentre invece la parola Adam è formata dall'Aleph ( valore ghematrico 1) + Dalet (4) + tredicesimo Archetipo Mem ( 40)
La somma dei tre valori ghematrici mi da un 9, che corrisponde al valore ghematrico del Nono Archetipo, la Teth, la Sophia, il Grembo, il Femminino, la Kundalini.
La manifestazione, quindi, passa sempre attraverso il Femminino, il Grembo.
La Natura si crea e ri-crea continuamente, in forme perfette ed equilibrate.
Ma senza Emozione.
Ci deve essere corrispondenza tra i piani Spirituali e quelli Terreni.
L' Emozione è l'accesso per il Divino.
Il Regno è qui.
E ci sono già dei Regnanti che aspettano la loro Regina, degna della Corona.
Del Settimo Chakra, quelli che unisce con il Divino.
E le Regine, aspettano il Re Nudo, colui che regna anche senza un Regno.
Perché è lui stesso, il suo stesso Regno, di cui la Regina ne e' combinazione giusta, per quella chiave che solo il suo Re possiede.
Sta alla Donna, riconoscere la regalità dell'Uomo, perché è lei, a vedere oltre.
Quell'oltre di cui l'Uomo detiene la corrispondenza, la Chiave, il Legame, il collante.
Non è questione di cuore. Di romanticismo.
Si tratta di campi toroidali potenti, che partono dal chakra del cuore, il nostro chakra più potente
La nostra centralina elettrica.
Quella del futuro, della Nuova Umanità".
Onore quindi a tutti quegli Uomini che non hanno bisogno di apparire, di competere, di sminuire continuamente il Femminino, perché l'hanno già integrato, in modo equilibrato e armonico, subliminandolo.
Non necessitano di avere continuamente gli occhi puntati addosso, da parte di una figura femminile, che abbia come referente archetipale una Madre che non li ha nutriti abbastanza da renderli autonomi, consapevoli delle proprie potenzialità.
Il gioco del continuo confronto, della continua pretesa di attenzioni, e provocazione, rivela queste profonde mancanze sedimentate e calcificate.
Sono irrisolti, competitivi, subdoli, capricciosi, egocentrici, narcisisti.
Immaginiamo quali ripercussioni deleterie possano avere nel campo della vita sociale, di coppia, sessuale.
Il referente è una figura di potere forte, un Femminino che, al contrario, non necessita della loro presenza, o di attirare l'attenzione, bisogno che invece, gli irrisolti e problematici, sentono continuamente.
Sono richieste di amore, di attenzione, di conferma della validità e del senso stesso della loro esistenza.
"Esisto solo se mi vedi".
E per vedermi, te ne combino di ogni.
Un martellamento continuo.
Una proiezione continua, al di fuori di sé stessi.
Come i bambini che fanno continuamente i capricci, o che ne combinano, per essere artefici di una potenziale azione di squilibrio, che infici l'equilibrio della figura di potere femminile, da cui cercano continue attenzioni, come una provocazione continua.
È uno svezzamento, un auto-svezzamento che possono attuare solamente da soli.
Non esistono Marie Maddalene che li possano salvare.
Povere, le donne che capitano, che vengono fagocitate nei circuiti di questi ibridi non risolti, che proiettano le loro mancanze, sottraendo a loro volta.
Tolgono equilibrio, tranquillità, armonia, maturità, responsabilità, bellezza.
Delle brutte copie, mal riuscite, di loro stessi, infine, che non riescono ad esprimersi in completezza, nelle loro potenzialità, senza prescindere da un referente esterno, che in genere subentra, come figura di potere, alla Madre.
Una figura di potere, che può essere anche esterna, presa di mira anche al di fuori del loro contesto sociale.
Di potere, solo per il semplice fatto di esistere, con i propri talenti, la propria dimensione.
Potenzialmente pericolosa, perché va ad inficiare la loro distorta percezione di reggenza.
Una reggenza, che è sempre complementare, come i verbi transitivi che necessitano di un complementi oggetto per esplicarsi, per avere ragione di essere.
Si puntano sui nobili verbi intransitivi, che si reggono da soli, e che quindi non necessitano della loro futile presenza, per Essere.
Il loro passaggio nel mondo è distonico, distruttivo, coercitivo, contrassegnato da passi che seminano sterpaglie, che poi, al primo soffio di vento, bruciano in un attimo.
Non sanno radicare.
Sono focolari, alla stessa stregua dei focolari infettivi.
Penso invece agli Uomini il cui incedere da Re, da Sovrani quali sono, è un riverbero di Bellezza che arriva, fin dal cuore, dal centro della terra, fino alla superficie.
È magma sotterraneo.
Fuoco che arde.
È falda d'acqua che scava la dura roccia.
È interezza.
È integrità.
È protezione.
È difesa.
È Potenza allo stato puro.
È Regalità innata
"Io sono il mio Regno"
Non fanno branco.
Non fanno gregge.
Non cercano proseliti.
Non creano problemi agli altri.
Rispettano e difendono il Femminino, perché lo Riconoscono come Parte Integrante della loro Essenza.
Completi.
Circolari.
Fluidi.
Fluiscono al ritmo stesso dell'universo, di cui sono Essenza compartecipe.
"Io sono il mio Branco".
La terra trema ad ogni loro incedere.
Ed io mi inchino, insieme alle creature dell'Universo, ad onorare la più splendida delle Creature.
L'Uomo.
Tiziana Fenu
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