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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

giovedì, febbraio 10, 2022

💛Nu-Ra-Gu (Nurnet)

 Da un post nella pagina Nurnet

https://www.facebook.com/506410149437714/posts/4904667929611892/


"[...] ... mi pare che la parola nuraghe, abbia qualche analogia con i termini geroglifici coi quali venivano nominati: la dea del cielo Nut, la massima divinità solare Ra e il dio della terra Geb (Nut-Ra-Geb). Nut era, in particolare, quella divinità celeste che compare in diverse rappresentazioni egizie, dove si vede il padre Shu che tenta di tenerla lontano dal fratello Geb per scongiurarne l’accoppiamento (tentativo fallito perché i due si uniranno in un rapporto incestuoso dando quindi alla luce le altre quattro divinità dell’”Enneade Eliopolitana”: Seth, Nefti, Osiride e Iside). Tempo fa avevo anche ipotizzato che il Nu della parola nuraghe potesse riferirsi all’acqua, perché nella terra dei faraoni il simbolo dell’acqua increspata (N35 della lista Gardiner) assumeva valore fonetico N (N35 della lista Gardiner). Ma non essendo un glottologo non mi addentro in altre supposizioni, per quanto mi affascini l’idea che il termine nut-ra-geb, così simile alla parola nuraghe potesse significare il luogo dove i raggi del sole, provenienti dal cielo, dopo essere penetrati dal foro sommitale della tholos (o dalla finestrella di scarico posta di regola sopra l’ingresso del nuraghe) intercettano la terra o, in alternativa, attraversano il terreno intercettando l’acqua, prima fonte di vita. Può anche darsi che nel momento in cui, a quei tempi, i raggi solari invadevano l’interno del nuraghe, avvenissero cerimonie simili al battesimo cristiano o qualcosa di simile."

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Io la penso un po' diversamente. 

Le Tombe dei Giganti sono macchine energetiche complesse, mentre i nuraghi si sviluppano su un'altro modulo energetico  vibrazionale che si eleva verso l'alto, per sovrastare ed Emanare Vibrazioni sonore. 

Il nuraghe è rappresentativo soprattutto della Ierocrazia  del clan sacerdotale, che erano in rappresentanza del Sacro, in una società gerarchicamente ordinata, e rappresentavano anche un alto grado di civiltà, esplicato forma di grandi produzioni architettoniche  e artistiche che si sviluppavano verso l'alto, a celebrare la fertilità sopraggiunta, il raccolto del grano, su "tri-Gu", stessa desinenza de "su nura-Gu", e quindi un ringraziamento devozionale verso l'Universo, verso il Dio Sole. . 

Ierocrazia sacerdotale necessaria a controllare lo scorrere del tempo, legato all'attività di tutta la comunità, che univa "l'architettura degli astri" con quella dei nuraghe, con giochi di luce( "gu" significava oscurità, ma anche voce, suono". Infatti "su gutturu" è sia "gola", che striscia di terra stretta e umida) ed ombre ben calibrati, all'interno dei Nuraghi. 

I nuraghi sono cavi all'interno, oscuri e umidi come "unu gutturu", come una gola, ma anche come un utero(gutturu/utturu/utero), perché sia nella gola, che nell'utero, si crea (notare anche il rimando fonetico tra Vishudda-chakra della gola-e "udda"-apparato riproduttivo femminile-). 

I nuraghi sono fallici esteriormente, e femminili interiormente. Il vuoto/pieno, è la sinergia degli Opposti, tipica della nostra Antica Civiltà.

La desinenza "Nu", comune ad "acqua"(Nun) e "fuoco"(Nur) esemplifica bene questa sinergia di opposti, sempre presente. 

La particella "GU" in sanscrito significa oscurità,  ma significava anche "suonare, emettere un suono un grido onomatopeico", che è un'imitazione del muggito del Toro. 

Esattamente come fanno i nostri tenores con i "canti a tenores", che emettono una sorta di vibrazione, ad una certa frequenza, come il muggito del Toro, di gola, come anche un gracidio. 

Inoltre la sacra spiga del grano era uno dei Sacri  attributi di Osiride.

La sua uccisione e la successiva dispersione delle sue membra richiama la Spiga. 

Si narra che  nacquero da esso 28 spighe, 7 volte 4, come simbolo di eterna abbondanza. 

E 28 sono i Giganti di Mont'e Prama, guardacaso. 

Perfezione  della spiga di grano che richiama la Sacra geometria, presente in natura  ovunque. 

Costruzione del nuraghe  che corrisponde nella sua perfezione alla spiga,  spiralizzata verso l'alto, ad una precisa conformazione che può essere data da un solo fattore: la frequenza vibratoria. 

Grano  in sardo e' "su trigu", abbiamo detto. 

Nuraghe /NuraGu

Quindi "Gu" come vibrazione gutturale, un misto di muggito e suono, canto. 

Come le api, che organizzano l'alveare in forme geometriche vibrazionali armoniose, così anche le rane("s'arrana/shardana") emettono una vibrazione alta, più alta del Sacro Om(hanno studiato le rane Toro. È un gracidare tipico per ogni rana, che sovrasta altre frequenze, che raggiunge distanze lontane). 

I canti a tenores sicuramente erano ad esclusiva delle ierocrazie sacerdotale, che manifestavano i loro canti vibratori ed energeticamente sacri, aggreganti, all'interno dei nuraghi. 

Il Nun maschile ermafrodita creatore, divinità delle Acque, che si fonde con il fuoco  Nur, per dare origine alla conoscenza che si esplica in una forma geometricamente perfetta come il tronco di Nuraghi. 

A spirale. 

Come la perfezione della Spirale Aurea,  che si trova ovunque in Natura, scandita dalla successione di Fibonacci. 

Immagino quale estrema sinergia si creasse, se i nuraghi venivano edificati su precisi punti energetici, su delle Leylines, su falde acquifere,, catalizzatrici, insieme al fuoco che si accendeva magari dentro ai nuraghi, il Fuoco Sacro, come dice Dedola, se ancora oggi se ne sente la potenza. 

Una potenza vibratoria energetica che si è estrinsecata in costruzione armoniosa  verso il cielo.

Nut ha un se la radice "Nu", che è la stessa di "Nu-raghe" e di Nun(acqua) e Nur(fuoco). Perché Nut è la Via Lattea, tragitto per la rinascita dopo la morte, connessione con il Divino, e si rinasce quando le due polarità, acqua e fuoco, maschile e femminile, sole e luna, sono in sinergia ed equilibrio. Scelsero infatti lo scarabeo come animale psicopompo che guida nel viaggio nell'aldilà, perché lo scarabeo segue sempre la via Lattea, questo nel 1200. a.C, quando iniziò la produzione e diffusione di "amuleti/scarabeo" Egizi. Molto dopo la nostra piccola dea Madre di Cuccuru S'arriu, che già 2500 anni prima, fungeva, molto prima degli scarabei Egizi, da piccolo scarabeo(ne ha tutte le fattezze, come ho già analizzato) psicopompo di rinascita, sulla traiettoria "Sirio/cintura di Orione/Aldebaran".


Ben vengano le interpretazioni, che spesso si integrano tra loro. 

È bene esporle. Si impara a riflettere, e a vedere le cose da altre prospettive


Tiziana Fenu 

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Nu-Ra-Gu (Nurnet)



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